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Alice

nautoretestoannoconcordanza
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amica aveva da narrarle. ¶ Alice Tommasi, una graziosa fanciulla
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sei qui tu, l’Alice non parla. ¶ — Oh, no
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l’hai veduta? – chiese Alice. ¶ — Ieri l’altro di
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un sole, – soggiunse piano Alice. ¶ Berardo tacque. ¶ — Dunque è
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Giusta. ¶ — E gli occhi? ¶ Alice pensò un poco. ¶ — Grandi
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certi bustini così, – disse Alice segnando coi due indici
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significa signorina. ¶ — Infatti, – disse Alice, – anche la governante chiama
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assalto la finestra vicina. Alice si accostò a Berardi
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sè stesso Berardo Berardi. ¶ Alice lo fissò mossa ad
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ha guardato! – replicarono scuotendo Alice che era rimasta immobile
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Non mi piacciono, ecco. ¶ Alice e Berardo rimanevano silenziosi
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dalla sua bellezza rigogliosa. ¶ Alice era stordita, come percossa
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se glielo avessero detto, Alice non avrebbe creduto: invece
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commenti intorno alla forastiera. ¶ Alice sussultò. ¶ — Nulla, – disse sollevando
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poi non potendone più Alice domandò: ¶ — Ti piace, di
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cattivo. ¶ L’ansia di Alice ritornò. ¶ — E se non
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e che si faceva Alice continuò: ¶ — È così bella
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fatta ardita dalla passione, Alice disse piano: ¶ — Ti vorrei
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Ellen. ¶ Lo sguardo di Alice si fissò ancora una
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giornate di lei, invidiava Alice che poteva accostarla quando
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tornava nuova; come mai Alice che pur diceva essere
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invitato per mezzo di Alice, tutte le fanciulle del
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mandato per mezzo di Alice, il loro contributo: due
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sedia, comune, era inginocchiata Alice e dietro il gruppo
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dell’orto: Ellen ed Alice vi passeggiavano discorrendo piano
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verso di lui sorridendo. Alice con deferenza rispettosa, Ellen
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signor barone, – osò suggerire Alice. ¶ Don Cesco sorrise. ¶ Si
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pranzo con noi, signorina Alice? ¶ — Veramente non ho avvertito
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domandò. ¶ — A te, – rispose Alice arrossendo per la bugia
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la risposta era difficile. Alice se la cavò col
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Ellen. ¶ La psicologia di Alice era assai più semplice
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nella macchia, – aveva detto Alice alle sorelle di Bernardo
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A chi? ¶ — Ma ad Alice, per esempio. ¶ Un’ombra
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era andato a Rodi. ¶ Alice, la figlia del segretario
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le disposizioni necessarie, salutò Alice e l’accompagnò da
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aperse: apparvero Ellen ed Alice abbracciate. Questa pallida e
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stata imprudente, – osservò timida Alice. ¶ — Ma che, ma che
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le scale, trascinandosi dietro Alice. ¶ Nella sala da pranzo
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andato a Rodi, – spiegò Alice. ¶ — Si sa, quando manca
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paese? – domandò Ellen ad Alice. ¶ — Di nuovo nulla. ¶ — Come
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quelle apparenze così semplici? ¶ Alice continuava l’esposizione delle
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chiese ancora Ellen ad Alice. ¶ — Io non so, io
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domanda, a sua volta Alice domandò all’amica: ¶ — E
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fortuna l’ho scoperta! ¶ Alice invece osservava Ellen sorridendo
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uscita dopo colazione coll’Alice del segretario, – disse. ¶ Avrebbe
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quasi ogni giorno l’Alice a tenermi compagnia. ¶ — È
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stata molto gentile, povera Alice. ¶ — Perchè la dici povera
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fissavano lontano, vitrei, assorti. ¶ — Alice – disse alfine – è innamorata
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candida fronte della fanciulla. ¶ — Alice è pazza, – disse. ¶ — Credi
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non tradirsi. ¶ — Pare che Alice sia corrisposta. ¶ — Ah, davvero
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poteva essere. Che l’Alice lo amasse, ancora, poteva
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elegante, più intelligente di Alice: sapeva di poter lusingare
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giovanissimo, aveva avuto per Alice una di quelle tenerezze
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domandò: ¶ — Come lo sai? ¶ — Alice mi mostrava ier l
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Berardi. Parlo per l’Alice. Non ti nascondo che
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il pontone della Marina, Alice lo raggiunge. ¶ — Al Pontone
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lui avesse mentito l’Alice! ¶ Si aggrappò a quest
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davvero la confidente di Alice: durante il soggiorno di
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fanciulla. ¶ — Cara la mia Alice, – le aveva detto fissandola
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fissandola, – tu sei innamorata. ¶ Alice era scoppiata in lagrime
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saputo della passione di Alice per Berardo e creduto
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ad Ellen, nel pomeriggio, Alice venne alla «Spinazzola» per
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il pranzo. ¶ Appena vide Alice le venne incontro stendendole
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per chiederle ¶ — Come va? ¶ Alice arrossì. ¶ — Come sempre, – disse
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che io esisto!... ¶ — Povera Alice! – sussurrò donna Carola. ¶ Dopo
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dirvelo? ¶ — Hai voluto scherzare, Alice, o la gelosia o
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non compromettente e sicuro. ¶ Alice taceva. ¶ — Ti pare? ¶ — Verrà
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Al tocco no, – disse Alice. ¶ — Non puoi? ¶ — Lui non
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Siete diventate intrinseche l’Alice e tu? ¶ — Perchè? ¶ — Ho
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Donna Carola arrossì. ¶ — Povera Alice! era così triste! ¶ — Come
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a dire – La signorina Alice è tornata a vedere
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Gliel’ho dato, – sospirò Alice. ¶ Gli occhi di donna
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fermò a salutare l’Alice interrompendo il discorso delle
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tu hai spiegato all’Alice. ¶ — Hai udito? ¶ — Urlavate! ¶ Impaziente
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anche domani. ¶ — Parli dell’Alice? ¶ — Già. ¶ — Oh, domani, stai
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davvero le preferiva l’Alice, non meritava che i
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Ora bisognava aspettare l’Alice: trasse il minuscolo orologio
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minuti alle quattro. ¶ Ma Alice non compariva. Si tolse
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dalla strada sul mare, Alice e Berardo Berardi stavano
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rimproverata.... Chi altri che Alice avrebbe potuto, in tal
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se ne rammentava. Che Alice potesse soffrire della sua
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dal supporre la vera. ¶ Alice stava già ad aspettarlo
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commosso che interrogò: ¶ — Ebbene, Alice, che c’è? ¶ Si
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Ma parve, quella, ad Alice, una prova di tenerezza
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per il giovane. ¶ — Cara Alice, – cominciò evitando egli pure
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dal passato! ¶ — Eravamo bambini, Alice.... ¶ — Povero Berardo! Lo vedi
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occupa i tuoi sogni. ¶ — Alice.... ¶ — Non ti voglio rimproverare
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così bella! ¶ — Ti prego, Alice.... ¶ — Soltanto, vedi, vorrei che
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bisognava tacere. Due volte Alice s’era presentata per
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alla stessa finestra apparve Alice. Un’altra rivoluzione successe
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tutta la sua abilità. ¶ «Alice – diceva il poscritto – m
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fanciulla dritto al cuore. ¶ Alice era felice perchè amava
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era disprezzare che piangere. ¶ Alice era felice? Le preparava
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sorelle del giovane con Alice e la maestra e
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E anche la signorina Alice – soggiunse rivolta al segretario
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con me, stasera, l’Alice, ma era già impegnata
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più! ¶ Il padre di Alice arrivava affannato costretto nella
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quello del battesimo di Alice e l’altro dei
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malanno la malattia dell’Alice. Pensare che la baronessina
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protezione sarebbe stata per Alice. Invece, ecco: la moglie
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di Ellen per l’Alice era a ricercarsi nell
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voluto quella stupida di Alice andarsene quel giorno coi
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di questa mortificazione inflittale Alice aveva pianto una intera
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baronessa rispose: ¶ — Aspetto l’Alice che m’ha scritto
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Ellen la lettera di Alice. La fanciulla, che nulla
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nuovo, aveva scritto ad Alice che l’avrebbe riveduta
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le avrebbe narrato l’Alice? notizie banali, o confessioni
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non volendo mostrarsi. ¶ — L’Alice? – domandò la signora volgendo
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vuoi. ¶ Dopo cinque minuti Alice entrava nel salottino dell
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distrutta, l’ombra dell’Alice di un tempo, sentì
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antico, l’amicizia rinnegata. ¶ — Alice, come stai? quanto tempo
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raccontare a me, – disse Alice riconfortata. ¶ Aveva fatto un
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vendicarsene. ¶ — Tuo marito? – domandò Alice sorridendo. ¶ Quella domanda rivoltale
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accento era triste, ma Alice protestò: ¶ — A che serve
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sono sicura! ¶ — T’inganni, Alice. ¶ — No, sai. Se io
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ami? ¶ — Sì, – fece l’Alice arrossendo, – io amo, ma
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la passione, – continuò l’Alice, – la passione d’amore
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sapeva. ¶ Berardi non amava Alice, non aveva amata che
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era decisa ad interrogare Alice, a provocarne le confidenze
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soffio dalle labbra di Alice. ¶ — Berardo Berardi. ¶ Ellen aveva
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di quel ricordo. ¶ Ma Alice era troppo lontana dal
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di me, – continuò l’Alice. – Per un po’ tacqui
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Ellen con audacia suprema. ¶ Alice pensò un momento, poi
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tornerà a te, buona Alice. ¶ — No, sai, non mi
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vedeva le lagrime di Alice; questa non poteva scorgere
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infedele! ¶ La voce di Alice la trasse dalla meditazione
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della sua felicità, ¶ Quando Alice si congedò e discese
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Il viso commosso di Alice le aveva fatto intuire
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dava noia era l’Alice. Non passava giorno che
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chi parlava era l’Alice, inesauribile nell’argomento. ¶ Immobile
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la domanda d’introduzione. ¶ Alice aveva sempre uguale la
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parti, perchè segreta, con Alice per «trait-d’union
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benedette. ¶ Di Berardo l’Alice non osava parlarne se
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fine di marzo, l’Alice arrivò con una grande
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sapessi! ¶ Appena arrivata l’Alice aveva sentito il bisogno
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Ti sei offesa? – chiedeva Alice sgomenta di quel silenzio
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Il giorno dopo l’Alice venne ad annunziarle che
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ha detto – spiegava l’Alice – che Berardo non riparte
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me lo disse l’Alice. ¶ Timido, quasi osasse una
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di mezzo. ¶ — Parlerò all’Alice, – si disse. ¶ Chiamò la
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intenderà il marchese Berardi? ¶ Alice parve sorpresa. ¶ — Lui? Sarà
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temere nulla. ¶ Subitamente triste, Alice sussurrò: ¶ — Anche tu, dunque
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te. ¶ Sdegnata, Ellen esclamò: ¶ — Alice! ¶ — Ti ama: come non
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in fondo atrocemente gelosa, Alice la contemplava. ¶ — Perdona! ¶ — Ti
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contemplava. ¶ — Perdona! ¶ — Ti prego, Alice, se vuoi che restiamo
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Tu pensi delle follie, Alice: io non posso proibirti
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altra, volete chiedermi? L’Alice. ¶ Berardo portò la destra
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ha dato appuntamento all’Alice al Pontone della Marina
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della Marina, è vero. Alice venne a parlarmi colà
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di quella povera, buona Alice, che tutta intenta a
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Berardi con la buona Alice che s’è fatta