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Marte

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1
1602
e l'armi a Marte affina, ¶ a me pena
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1602
Canzoniere ¶ Altri canti di Marte e di sua schiera
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1602
punto offeso? ¶ O di Marte e d'Amor vago
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1602
ferir, l'armi di Marte. ¶ 45 ¶ Per la cortigiana ¶ Può
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1602
qual fé già di Marte il biondo arciero, ¶ i
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1602
il buon popol di Marte. ¶ L'una è del
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1602
del Tebro, onor di Marte. ¶ Né già di marmo
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1619
atto di disvelarsi a Marte di Giacomo Palma. ¶ Copri
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1619
sarei certo un novo Marte, ¶ se l'ira, che
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1619
Cielo, e non di Marte indegno, ¶ fui d'eterna
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1619
un Sole. ¶ Romulo ¶ Da Marte il sangue, e da
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1619
che se mezo cieco ¶ Marte mi lascia, e 'n
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1619
Giove in pace, e Marte in guerra. ¶ Vissi e
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1619
velo ¶ la sfera a Marte ha fabricata il Cielo
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1619
dal genitor, ch'è Marte. ¶ Francesco di Lorena Duca
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1619
ingannato pensò che fusse Marte. ¶ Anna di Momoransì Gran
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1619
effigie verace ¶ del Transilvano Marte il guardo giri, ¶ perché
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1619
porte ¶ a l'Italico Marte il fiero Giano. ¶ Tragico
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1619
Parma. ¶ Gran Bifolco di Marte, armato e pieno ¶ d
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1619
questa la cuna, ¶ Venere Marte, e Thetide Pelide. ¶ E
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1619
Marchese Spinola. ¶ Del Ligustico Marte hai la figura, ¶ CASTELLO
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1619
de la Città di Marte, ¶ e prendendo a schernir
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1619
ne la Città di Marte ¶ la saggia Vecchia al
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1619
Mercurio, ed or di Marte. ¶ Tromba di Fama mi
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1619
man la morte ¶ contro Marte egualmente, e contro Amore
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1619
l'armi e di Marte ¶ l'orecchie appaga, e
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1619
che dal figliuol di Marte ¶ fu già di sassi
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1619
non pote altri che Marte. ¶ Venere e Adone. ¶ Vide
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1619
al bel Garzone ¶ arse Marte di sdegno, e strinse
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1619
o squadre rapacissime di Marte. ¶ Ma non so di
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1620
ma anche quella di Marte per l'ardimento e
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1620
convenga il paragone di Marte. ¶ Marte, però, non discompagnato
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1620
il paragone di Marte. ¶ Marte, però, non discompagnato da
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1620
di Giove et di Marte, ma d'Apollo istesso
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1620
mani, dirò quasi, che Marte ha riposte tutte le
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1620
destrier generoso, ¶ benché di Marte, e di Bellona amico
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1620
il bel rival di Marte, ¶ con le sete arricciate
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1620
ne contendon tra lor Marte et Apollo. ¶ Questi Delo
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1620
secura in grembo a Marte ¶ ignuda anco giacervi Citerea
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1620
speranza delle glorie di Marte, et per fatal decreto
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1623
un di noi sarà Marte e l'altro Apollo
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1623
Amor d'un novo Marte, ¶ quella che tanta forza
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1623
inchina. ¶ Chiunque Amore o Marte a seguir prende ¶ convien
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1623
io soggiacqui? ¶ arse per Marte, è ver, ma questo
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1623
affumigato albergo, ¶ trova di Marte il minaccioso brando, ¶ il
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1623
fra noi del fiero Marte ¶ sanguinoso e mortal ferro
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1623
a favorir le dee. ¶ Marte vuol sostener con l
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1623
ella a lui: - Pur Marte era più molto ¶ feroce
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1623
Ed egli a lei: - Marte il rigor del volto
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1623
si mostra? ¶ A dio Marte, a dio ciel, non
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1623
a Vulcano overo a Marte, ¶ vuol ch'egli, o
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1623
folli ¶ più tosto soggiornar Marte e Bellona ¶ e con
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1623
dipinta di Ciprigna e Marte ¶ l'istoria oscena troppo
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1623
genitrice. ¶ La spada a Marte e la saetta a
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1623
a Venere ed a Marte, cioè al disiderio dell
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1623
campo le schiere, osserva Marte, ¶ i suoi turbini spessi
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1623
degli anni; ¶ colpa di Marte, a cui convien che
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1623
in steccato entrò con Marte. ¶ Ch'o sien vere
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1623
eran già Venere e Marte, ¶ credendo a tutti gli
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1623
vesti, quelle l'amica, ¶ Marte la gonna e Vener
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1623
rimbomba, ¶ cangiar Venere in Marte, il plettro in tromba
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1623
Apollo da Vulcano e Marte. ¶ Quindi l'Alpi varcando
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1623
e i timpani di Marte ¶ i concenti d'Amor
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1623
seben feroce il fiero Marte ¶ ama, e foco guerrier
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1623
non senza aver di Marte alto sospetto, ¶ sapendo ben
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1623
d'anni, ¶ torna di Marte ai già dismessi affanni
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1623
O qual fervor di Marte, o qual già tocca
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1623
perdono. ¶ Richiamata è virtù, Marte sbandito ¶ per quell'alto
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1623
rosa ¶ e del gallico Marte il fiero core ¶ domar
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1623
che, se Saturno o Marte ¶ a lei s'accosta
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1623
stella ¶ vincerà di valor, Marte più forte, ¶ del suo
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1623
Bologna ¶ quanti tormenti ha Marte orridi e fieri. ¶ Tempo
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1623
del mar reina, ¶ credendol Marte, in quel passaggio il
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1623
onde pugnaci ¶ verrà poi Marte ad eccitar faville, ¶ siché
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1623
la maligna luce. ¶ Intanto Marte era nel toro entrato
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1623
infettare il cor di Marte nel colmo de' maggior
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1623
col suo tosco infuria Marte, ¶ Adon sen fugge e
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1623
e deserte ¶ trova di Marte la spietata stanza. ¶ Dale
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1623
Ercol del Reno e Marte dela terra. ¶ V'era
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1623
orrendo ¶ di gelido stupor Marte consperse, ¶ loqual di fibra
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1623
sottrarsi agl'impeti di Marte ¶ al partir s'apparecchia
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1623
fatto, al furiar di Marte, ¶ ch'a lei rivolge
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1623
gli attraversa o sasso, ¶ Marte sel crede e risospende
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1623
aviso ¶ del sospetto di Marte e delo sdegno, ¶ accioch
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1623
lasciata in preda a Marte, ¶ ilche pur dela gemma
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1623
lui che n'odia Marte. ¶ Marte di sdegno acceso
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1623
che n'odia Marte. ¶ Marte di sdegno acceso e
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1623
purpuree rose ¶ Venere e Marte che traean soletti ¶ in
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1623
sonno che l'aggrava ¶ Marte si scote e Citerea
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1623
quel cantar, benché da Marte ¶ fusse o non ben
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1623
girne altrove il furioso Marte. ¶ Non gli lascia serrar
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1623
foco, onde Vulcano e Marte ¶ la fer tosto apparir
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1623
contrasta, ¶ che può da Marte mai temer di peggio
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1623
un l'altro discordi, ¶ Marte tra lor le differenze
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1623
entro l'agon di Marte, ¶ chi morì più di
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1623
non ha ragion di Marte, ¶ ma di forza e
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1623
là dov'è di Marte il trono, ¶ si conformano
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1623
una bella imagine di Marte, ¶ mover assalti e stratagemi
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1623
si spinge. ¶ Scherza tuttavia Marte e l'un drappello
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1623
ire ¶ e, lasciando di Marte i piacer scarsi, ¶ del
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1623
dal falso imeneo placato Marte, ¶ onde a dura tenzon
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1623
sazia fuggendo, ¶ al caro Marte tuo ne torni in
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1623
O sacre al crudo Marte acque (dicea) ¶ quant'ira
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1623
MORTE. Nella congiura di Marte e di Diana contro
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1623
dà del rival di Marte a Marte aviso; ¶ poiché
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1623
rival di Marte a Marte aviso; ¶ poiché dal fier
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1623
sa che ritrovar può Marte. ¶ Ritrovollo solingo e come
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1623
altrui bosco selvaggio ¶ vassene Marte alo sparir del sole
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1623
fenici. ¶ Ma dov'è Marte il tuo furore? e
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1623
tra l'insidie di Marte e di Diana. ¶ Sorgea
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1623
al'improviso allora, ¶ se Marte o Cinzia fu non
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1623
in duello singolar di Marte ¶ l'un e l
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1623
e sì leggiadre ¶ deggian Marte o Vulcano aver per
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1623
tromba intanto del troiano Marte ¶ suona pertutto e l
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1623
ed è dedicato a Marte, che predomina quella nazione
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1623
e del'inferno. ¶ Sol Marte irato e sol Vulcan
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1623
Fulgimarte, il folgore di Marte. ¶ Magabizzo e Spadocco, un
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1623
lo stima altri di Marte; ¶ ed è ben tal
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1623
è ben tal, ché Marte ei sembra apunto, ¶ Marte
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1623
Marte ei sembra apunto, ¶ Marte quando è però teco
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1623
latino, ¶ lumi eterni di Marte e di Quirino. - ¶ Tacquesi
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lume. ¶ Sembran Pallade e Marte armati in campo ¶ di
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ombra ¶ l'appar di Marte e si congiunge seco
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è costui, figlio di Marte'. ¶ Quindi poi Fiammador fui
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fianco ben fora di Marte ¶ l'arme onde possessore
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saette disarmar le chiome. ¶ Marte, nonch'altri, ilqual per
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che non avria di Marte empio sergente ¶ lasciato ucciso
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trionfar Morte orribilmente e Marte. ¶ Colà fascie squarciate e