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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ercole Luigi Morselli, Orione, 1910

concordanze di «A»

nautoretestoannoconcordanza
1
1910
MIRRINA. ¶ SCHIAVA. ¶ BACCANTI. ¶ SCENA. ¶ A mezza costa d'una
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1910
vigna del vecchio Ireo. ¶ A sinistra, mezzo coperta di
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1910
tronco d'un cipresso. ¶ A ogni alitar di vento
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1910
nascosto nelle mani: ¶ Risciacqua a modo codeste anfore, Trochilo
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1910
Giurerei che non pensi a denari nè a spese
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1910
pensi a denari nè a spese.... Facesti un affare
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1910
e regge l'acqua a maraviglia.... ¶ IREO, ¶ afferrando il
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1910
non fa male nemmeno a berne un'anfora intera
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1910
mi dire che pensi a' denari, padrone! Tu n
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1910
passava le giornate qui a giocare.... E guai a
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1910
a giocare.... E guai a te se t'addormentavi
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1910
saltava ad un tratto a cavalcioni sul collo, ti
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1910
che, quando Orione incominciò a prender gusto alla caccia
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1910
caccia, tu ti divertivi a fabbricargli frecce e reticelle
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1910
avvelenati, tu incominciasti allora a tremare per lui!... Me
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1910
mamma!... Ma io pagherei a sapere se quando Giove
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1910
un figlio, non pensavano a quel che facevano.... oppure
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1910
ti pare ben fatto, a un buon oste come
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1910
fanno gli indovini!... ¶ TROCHILO: ¶ A quest'ora avresti già
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1910
meretrici, cacciatori, ladri, innamorati, a questa mia bicocca affumicata
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1910
dei, e s'ebbero a lodare di me!... e
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1910
mio, che tali donne, a dormir sole non ci
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1910
io discendo! ¶ TROCHILO, ¶ uscendo a corsa da sinistra: ¶ Corro
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1910
sinistra: ¶ Corro! ¶ MIRRINA, ¶ continuando, a Ireo che s'è
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1910
con me.... e perdona a un vecchio oste curioso
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1910
chi mai ti portò, a mia insaputa, un così
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1910
la spalla di Ireo: ¶ A te quello che cerchi
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1910
per tempo, son uscita a passeggiare nel bosco, tutta
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1910
al collo, venire contro a un gallo che aveva
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1910
s'attaccò col becco a una delle creste d
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1910
Allora il gallo incominciò a fuggire su per un
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1910
IREO: ¶ Uh! ¶ MIRRINA: ¶ .... e a me, ora, pareva di
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1910
il gallo che saliva a corsa, starnazzando l'ale
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1910
Uuuuh! ¶ MIRRINA: ¶ Quando, tutt'a un tratto, senza che
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1910
mandato Giove, per me! ¶ A Trochilo: ¶ Va, corri al
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1910
ma subito si ferma a bocca aperta: ¶ MIRRINA, ¶ continuando
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1910
bocca aperta: ¶ MIRRINA, ¶ continuando, a Ireo: ¶ È vestito alla
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1910
gioia! che gran gioia! ¶ A Mirrina: ¶ Narra, narra.... che
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1910
che dicesti allora tu a così grand'uomo?... Insegnami
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1910
guarda Ireo, il quale a sua volta guarda interrogativamente
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1910
tanto uomo? ¶ TROCHILO: ¶ Ma.... a quel che ho udito
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1910
lodi.... ¶ IREO: ¶ Scimunito! e a chi vorresti credere se
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1910
credere se non credi a lui!... Va, va! non
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1910
responso di Matusio quanta a me.... che ne tremo
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1910
Ahi! ahi!... Lasciami, schiavo.... A chi mi porti! Stringi
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1910
mai questo?! ¶ MATUSIO, ¶ ancora a Trochilo: ¶ Bada! ecco, tu
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1910
passi lontano: ¶ Alla larga! ¶ A Ireo: ¶ A te, padrone
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1910
Alla larga! ¶ A Ireo: ¶ A te, padrone! ¶ MATUSIO, ¶ tastandosi
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1910
Peste!... m'hai lasciato! ¶ A Ireo: ¶ Per un po
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1910
TROCHILO, ¶ alzando le spalle, a Ireo: ¶ Che mi ordinasti
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1910
non t'ho ubbidito a puntino? ¶ IREO, ¶ inviperito: ¶ Ti
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1910
il suo volto addolorato a un sorriso: ¶ O Fama
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1910
in Beozia?! ¶ TROCHILO, ¶ rispondendo a Ireo: ¶ Ch'egli mangiasse
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1910
è da vedere! ¶ MATUSIO, ¶ a Ireo che lo guarda
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1910
tutta la Beozia onora, a quel che vedo. ¶ IREO
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1910
il grande Matusio pari a gli dèi! Sì! ¶ IREO
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1910
mani di quel mariolo a un ceppo, poi, con
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1910
per avventura, io saprei a maraviglia risanare. ¶ TROCHILO, ¶ a
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1910
a maraviglia risanare. ¶ TROCHILO, ¶ a parte: ¶ Peste a te
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1910
TROCHILO, ¶ a parte: ¶ Peste a te, e a tutta
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1910
Peste a te, e a tutta la Caldea! ¶ MATUSIO
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1910
IREO: ¶ Ahimè! che dinanzi a una testa così grande
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1910
delle virtù che conducono a perfezione.... ¶ Trochilo scoppia in
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1910
aver lasciato nessuna creatura a piangere.... e passavo i
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1910
perocchè invecchiando si diventa a tutti spiacenti.... che sapesse
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1910
vuoi tu che importi a Matusio dell'onestà e
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1910
della pulizia.... ¶ IREO, ¶ piano, a Trochilo: ¶ Davvero?... Aiutami tu
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1910
TROCHILO: ¶ Già! perchè tu a sera mi bastoni! ¶ IREO
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1910
che chiedesti! ¶ IREO, ¶ volgendosi a Matusio, che guarda maravigliato
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1910
che dicevano? Difficilmente capita a dèi genuini di refocillarsi
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1910
fronte e volgendosi subito a Matusio: ¶ Dunque.... perdona o
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1910
Ecco.... è vero.... sono a dirteli.... Oh! tre altissimi
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1910
mia osteria.... ¶ TROCHILO, ¶ piano a Ireo tirandogli il mantello
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1910
Que' tre nomi!... ¶ IREO, ¶ a Trochilo: ¶ Tu dici bene
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1910
Trochilo: ¶ Tu dici bene.... ¶ A Matusio: ¶ Sì.... ecco.... dunque
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1910
con impeto: ¶ Lascia dire a me dunque!... che io
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1910
Ecco: com'ebbe accomodata a suo piacere quella pelle
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1910
fare il simile anche a Nettuno e a Mercurio
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1910
anche a Nettuno e a Mercurio.... ¶ Trochilo accompagna il
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1910
notte, se mi mettevo a pensare che la Terra
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1910
d'aver mosso intorno a me, che son così
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1910
e terribili.... ¶ TROCHILO, ¶ piano a Ireo: ¶ Attento! e mi
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1910
e che gli voglio, a quel figlio mio!... Io
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1910
mantello.... ¶ Singhiozza. ¶ Io ridevo a vederlo crescere presto sopra
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1910
oh! non ho faticato a trovarglielo. Lo chiamai Orione
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1910
del figlio mio! ¶ MATUSIO: ¶ A piacer tuo, oste!... Orione
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1910
in quelle, costui cocerà a vivo fuoco il castrato
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1910
il castrato, versandovi volta a volta olio e aceto
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1910
circondarsi di profumi atti a far lucida la vista
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1910
tutto il profumo. ¶ TROCHILO, ¶ a Ireo che ascolta con
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1910
fichi e la gloria.... a quel che pare! ¶ IREO
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1910
quel che pare! ¶ IREO, ¶ a Trochilo: ¶ Fa, dunque, lingua
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1910
nato, intendi?... e sfidarla a gran voce, ch'ella
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1910
suo viaggio egli ebbe a combattere con mostri e
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1910
subito attacca il fuoco a quella fascina.... dev'esser
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1910
che non s'abbia a bruciare!... ¶ Rivenendosene verso Matusio
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1910
da dirmi?... Se provassi a parlargli.... ¶ Tossisce: Matusio non
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1910
Poichè Matusio pare pronto a parlare, Trochilo corre leggermente
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1910
parlare, Trochilo corre leggermente a mettersi dietro Ireo per
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1910
la milza! ¶ TROCHILO, ¶ colpito a un piede da una
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1910
Oh là! sai che a ogni dardo che scocchi
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1910
che non t'abbiano a vedere quel che t
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1910
io!... Aspettami nella foresta a notte fonda! ¶ Appare sulla
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1910
si voleva fermar meco a nessun patto perchè, niente
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1910
Oriente si partì, e a brevi tappe, trascinando il
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1910
suo debole corpo, fino a questa tua alma terra
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1910
garba, siedi qua vicino a me, ch'io ti
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1910
leva e si avvicina a Orione, il quale, appena
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1910
istante col castrato, piano a Ireo che lo segue
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1910
miei! ¶ TROCHILO: ¶ Bisogna dirglielo a Orione che è un
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1910
chè Orione ha fame! ¶ A Orione, mentre Trochilo e
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1910
tuo ritorno, avevo insegnato a maraviglia a questo tuo
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1910
avevo insegnato a maraviglia a questo tuo stupido servo
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1910
bruciare, tu avresti ora a rallegrarti di me! ¶ IREO
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1910
di lodar me! Dinanzi a un tanto eroe che
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1910
di Giove!... E guai a chi parla d'altro
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1910
bere! ¶ TROCHILO, ¶ sempre ghignando, a Ireo: ¶ E non ti
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1910
osso e lo getta a Trochilo che s'è
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1910
è riseduto in terra: ¶ A te!... ¶ Trochilo l'addenta
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1910
lo spolpa pazientemente. ¶ Orione a Matusio: ¶ Togli e mangia
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1910
te, mi insuperbisce! ¶ ORIONE, ¶ a Ireo che viene con
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1910
o divino Orione! ¶ ORIONE: ¶ A me, vedi?... quando lo
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1910
e me le baci a una a una.... ¶ Versando
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1910
le baci a una a una.... ¶ Versando per Matusio
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1910
Versando per Matusio: ¶ ma a te?... Tu non mi
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1910
la sua tazza: ¶ Oh! a me, grande Orione.... quando
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1910
si gonfia.... si gonfia a poco a poco, a
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1910
si gonfia a poco a poco, a dismisura.... finchè
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1910
a poco a poco, a dismisura.... finchè il corpo
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1910
finchè il corpo, incapace a reggerla, la posa in
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1910
pensa ad altro che a spolpare il suo osso
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1910
vertigine, io mi diverto a vedere dietro di me
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1910
i colleghi miei, simili a grandi focacce preparate per
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1910
parlare così! ¶ Versando ancora a Matusio: ¶ Avanti!... e alla
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1910
questa mia gran testa, a mille a mille vengono
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1910
gran testa, a mille a mille vengono gli uomini
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1910
risponde.... e gli uomini a mille a mille, come
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1910
gli uomini a mille a mille, come un immenso
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1910
stanco, s'inginocchiano dinanzi a me.... e m'adorano
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1910
Trochilo con una lampada a olio. ¶ IREO, ¶ che segue
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1910
s'egli è presso a destarsi. Sarebbe tempo che
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1910
la porta, si avvicina a Orione, e lo guarda
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1910
che tu stai ora a scrivere di lui, te
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1910
lo sei fatto così, a un tratto, amico.... ¶ MATUSIO
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1910
piccola promessa. ¶ IREO: ¶ Io? a te?... una promessa?... Ma
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1910
resti qua sempre vicino a me.... non se ne
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1910
russare e sembra vicino a destarsi: ¶ Tutto, tutto gli
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1910
va verso l'osteria, a malincuore, guardando sempre Orione
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1910
correvo subito!... si metteva a piangere!... ¶ MATUSIO: ¶ Il tempo
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1910
peggio! ¶ ORIONE, ¶ in mezzo a grandi stiramenti: ¶ Ohè là
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1910
Ti sei finalmente deciso a invitarmi alla tua mensa
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1910
qua dunque! E sta a bocca aperta chè io
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1910
ORIONE: ¶ E tu va a dormire. Che ce ne
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1910
Che ce ne importa a noi? purchè tu lasci
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1910
qua l'anfora. ¶ IREO, ¶ a Trochilo: ¶ Andiamo. Orione vuole
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1910
amorose cure per me. ¶ A Orione: ¶ A domani, Orione
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1910
per me. ¶ A Orione: ¶ A domani, Orione mio, a
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1910
A domani, Orione mio, a domani. ¶ Orione beve. ¶ SCENA
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1910
ma non è andata a mio modo!... Quello che
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1910
mi narri.... ¶ ORIONE: ¶ Sta a sentire. Appena giunto là
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1910
via! ¶ MATUSIO: ¶ Intendo. Intendo a maraviglia: la corona del
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1910
par cosa facile negare a me quel che voglio
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1910
pelo rosso, che frulla a suo piacere le corna
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1910
sì che, di lì a poco, mi addormentai come
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1910
e godermi Merope davanti a loro!... L'idea era
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1910
quello che volevo fare a Merope.... ¶ Mestamente: ¶ lo feci
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1910
LA NUTRICE, ¶ Oh! quanto a questo, mi sarebbe parsa
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1910
una pallida alba lunare a poco a poco chiarirà
169
1910
alba lunare a poco a poco chiarirà la scena
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1910
cacce, sempre!? ¶ ORIONE, ¶ continuando a vestirsi: ¶ Sempre, saggio mio
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1910
il pilota si apparecchiava a ripartire, ho scorto quel
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1910
pretendente. ¶ MATUSIO: ¶ E anche a Merope piace tal mercato
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1910
Lieta sorte! ¶ Salutatolo, viene a sedersi sotto la prima
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1910
di Orione lontano, tronca a mezzo gli arpeggi di
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1910
così.... Appoggia il capo a questo tronco.... Io andrò
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1910
lontane da Tebe.... e, a quel che se ne
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1910
nella foresta con Diana a lieto convegno.... ma.... ¶ MEROPE
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1910
NUTRICE, ¶ subito accorrendo: ¶ Misera!... ¶ a Matusio: ¶ Che dicesti mai
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1910
luce non s'abbia a spegnere! ¶ LA NUTRICE: ¶ Lode
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1910
ritornerà, e farà presto a dimenticare la dea nelle
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1910
Ci hanno inseguite! ¶ Attaccandosi a Matusio: ¶ Per pietà, nascondimi
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1910
qua tra le viti.... ¶ A Matusio: ¶ E tu usa
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1910
ogni arte per disviarli.... ¶ A Merope: ¶ Non tremare così
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1910
di scudo, ¶ corre ratto a nascondersi dietro la più
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1910
gli ha detto, dinanzi a me, che non ardisse
186
1910
genero! ¶ LA NUTRICE, ¶ volgendosi a sinistra: ¶ Merope! allegra! ¶ ZETO
187
1910
in Beozia quello che a Chio hai perduto?... Ti
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1910
e Cissibio fa eco a ogni sua risata. ¶ E
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1910
ritornano e s'inginocchiano a capo chino dinanzi a
190
1910
a capo chino dinanzi a lui. ¶ Alza.... alza gli
191
1910
alla luce delle torce. A un tratto i satirelli
192
1910
Enopione guarda Cissibio. ¶ CISSIBIO: ¶ A me sembra che Zeto
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1910
ZETO: ¶ È là, dinanzi a te, la casa di
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1910
mentre Trochilo lo istiga a parlare: ¶ O potente re
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1910
non può star molto a tornare.... Orione!!.. ¶ ENOPIONE: ¶ Orione
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1910
con batter le mani: ¶ A bere, allegramente, figliuoli! ¶ Tutti
197
1910
re. Enopione ride beatamente a questa pazza fuga: ma
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1910
appare Matusio che porta a gran fatica una grossa
199
1910
dentro.... e ti chiama a nome!... Sembra la voce
200
1910
TERZO. ¶ Notte. In terra a sinistra, intorno al trogolo
201
1910
la scena da sinistra a destra. Cissibio la prende
202
1910
star quassù, ¶ vorrei rimanere a Chio, schiavo come sono
203
1910
Trochilo! Trochilo!... ti verrò a prendere col bastone, se
204
1910
figli maschi o femmine a piacere! ¶ Tutti ridono. ¶ Ambedue
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1910
possibile.... ¶ ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Sicuramente! ¶ ENOPIONE
206
1910
donna!... ¶ ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Sicurissimamente! ¶ ENOPIONE
207
1910
accordo.... ¶ ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Con un
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1910
di quell'accortezza!... Ora a te figlia: chi vuoi
209
1910
qua, mio biondo Cissibio! A noi basta sapere con
210
1910
perchè sempre tutti due a un tempo? Non potrò
211
1910
tu taci ora, Zeto! ¶ A Zeto s'attacca la
212
1910
e Trochilo che portano, a fatica, il cinghiale cotto
213
1910
veste: ¶ Oste! sai che a digiuno, questo tuo vino
214
1910
venne la vite: ma a te spetta il merito
215
1910
avrai che far giustizia a tuo senno.... e tu
216
1910
nel mio regno, sono a vita. ¶ IREO, ¶ ancora più
217
1910
meritare un governo?!.. ¶ ENOPIONE, ¶ a Cissibio: ¶ Pensa tu che
218
1910
dovrà anche rimanervi, fino a che non muoia.... ¶ ENOPIONE
219
1910
la testa ad Ergasilo. A te questa cura, Cissibio
220
1910
voglio!... ¶ CISSIBIO, ¶ facendolo tacere a forza: ¶ Ma taci, pazzo
221
1910
Ma io.... son presso a morire.... e non ho
222
1910
vorresti dare un calcio a così gran fortuna che
223
1910
mentre Trochilo lo aiuta a levarsi: ¶ Tu dici bene
224
1910
che ha aiutato Trochilo a porre a modo il
225
1910
aiutato Trochilo a porre a modo il cinghiale, mentre
226
1910
in ascolto, poi andando a corsa verso il fondo
227
1910
il premio che tocca a chi discopre agli uomini
228
1910
ha creduto!... e farà a suo modo!... e faccia
229
1910
io voglio ridere.... sarà a marcio dispetto suo! Chè
230
1910
quel tuo re cornuto a macchinar contro me qualche
231
1910
ch'io son qua. ¶ A parte: ¶ Son zitelle! E
232
1910
e dall'orto escono a frotte i soldati, i
233
1910
ogni parte corrono intorno a Orione festanti: si impadroniscono
234
1910
divino Orione! Sia reso a lui l'omaggio regale
235
1910
e spingendolo: ¶ Spargi.... spargi.... a piene mani sul suo
236
1910
schiavo sparge pampini dinanzi a Orione. ¶ Ma ecco.... ¶ Profondamente
237
1910
CISSIBIO, ¶ levandosi: ¶ E adesso, a mensa! con l'anima
238
1910
alle spalle di Cissibio: ¶ A mensa, a mensa! dove
239
1910
di Cissibio: ¶ A mensa, a mensa! dove i tristi
240
1910
del possente Enopione! ¶ ORIONE, ¶ a Merope: ¶ Questo velo? Vuoi
241
1910
della figlia tua?! ¶ MEROPE, ¶ a Enopione: ¶ Egli ha levato
242
1910
Cissibio, appena collocato Orione a destra di Enopione, corre
243
1910
re, potremmo finalmente sedere a mensa! ¶ ENOPIONE, ¶ volgendosi e
244
1910
Cissibio colloca i convitati: a sinistra di Enopione, Merope
245
1910
Merope, poi la Nutrice; a destra di Orione, Zeto
246
1910
i quali si siedono a malincuore vicini. Incomincia subito
247
1910
vi capitasse di parlare a qualche mercante che faccia
248
1910
serviti gli altri, va a sedersi sotto la prima
249
1910
Cissibio, collocato Matusio, corre a sedersi vicino alla Nutrice
250
1910
impertinente dei satirelli passa a quando a quando in
251
1910
satirelli passa a quando a quando in folle corsa
252
1910
anfore sian portate fino a Chio: vo' chiamare appositamente
253
1910
e tutte le baccanti a grande convito.... perchè assaggino
254
1910
sarà una notte memorabile!... ¶ A Cissibio: ¶ Apparecchierai la mia
255
1910
poeta, Merope: e guai a lui se non canta
256
1910
CISSIBIO: ¶ Io muoio solamente a pensarci! ¶ ENOPIONE, ¶ gridando sempre
257
1910
gran cosa hai fatto ¶ a mandarmi qua!... ¶ SCENA SETTIMA
258
1910
da sinistra: ¶ Una bestia?... A me! Son pronto! ¶ ENOPIONE
259
1910
quercie pronto all'assalto: ¶ A me! a me! Non
260
1910
all'assalto: ¶ A me! a me! Non ho io
261
1910
primo ad avvicinarsi e a guardare tra i cocci
262
1910
cocci del catino: ¶ Venite a vedere il drago di
263
1910
battaglia! ¶ Tutti ridono ormai a crepapelle, e anche Trochilo
264
1910
sulla faccia di Orione, a uno a uno, tutti
265
1910
di Orione, a uno a uno, tutti cessano, a
266
1910
a uno, tutti cessano, a malincuore, dal loro riso
267
1910
loro riso. L'ultimo a smettere è Enopione. ¶ IREO
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si è inginocchiato accanto a lui: ¶ Nessun dubbio! nessun
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vecchia ricetta di Ermete, a nulla buona!... Vattene a
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a nulla buona!... Vattene a curar rospi infreddati con
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assai che tu provassi a farti crescere il cervello
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rinnovate di tutti: ¶ Peste!!.. A mensa!... a mensa!... ¶ TUTTI
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tutti: ¶ Peste!!.. A mensa!... a mensa!... ¶ TUTTI: ¶ A mensa
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mensa!... a mensa!... ¶ TUTTI: ¶ A mensa!... a mensa!... ¶ CISSIBIO
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mensa!... ¶ TUTTI: ¶ A mensa!... a mensa!... ¶ CISSIBIO: ¶ A mensa
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mensa!... a mensa!... ¶ CISSIBIO: ¶ A mensa allegramente! ¶ Tutti s
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schiavo porge l'anfora a Enopione. ¶ CISSIBIO: ¶ Anche a
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a Enopione. ¶ CISSIBIO: ¶ Anche a me! ¶ Un altro schiavo
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schiavo porge l'anfora a Cissibio e ambedue bevono
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Trochilo. ¶ MEROPE: ¶ Orione! ¶ Tutti a poco a poco s
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Orione! ¶ Tutti a poco a poco s'avvicinano. Enopione
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si piegano silenziosamente intorno a lui per vederlo, getta
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silenzio. ¶ Vi ricordate quando a Chio gonfiai tutti i
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lottare con otto cinghiali a un tempo!... Non uno
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non vi fa ridere, a veder morire Orione così
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misero!... Domale mi bastonerà a morte!... ¶ Scorgendo Zeto e
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che stanno ancora attoniti, a guardarsi in cagnesco, piomba
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Vi taglierò la testa a tutti due, se non
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erba argemonia. ¶ MATUSIO, ¶ quasi a un tempo: ¶ L'empiastro
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Lontano! Che io parli a Giove!... ¶ Si fa gran
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riconosciuto tra gli eroi, a questa mia cintura! Una
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vede Ireo, che fino a quell'istante aveva guardato