Bruno Buozzi, Camillo Prampolini, 1930

Camillo Prampolini era nato a Reggio Emilia il 27 aprile

d'abnegazione contribuì potentemente a fare di Camillo Prampolini

virtù civiche e private. A scuola il Nostro era

inclinazione allo studio libero. A 13 anni dubitava già delle

solenne quanto inutile ramanzina! A 17 anni Camillo abbandonava per

di laurea – ciò ripugna a quel sentimento della giustizia

accensione dell'animo, paragonabile a un fervido amore entrato

scopo alla vita». Ed a questo scopo Camillo Prampolini

sua fede lo portava a credere che tutti i

sul finire del 1882, consentì a visitare la sede del

trovò tutte le giustificazioni a quelle deficienze: la povertà

famiglia per bene, collaborava a un giornale, cioè a

a un giornale, cioè a un libello, Lo Scamiciato

di quelle soddisfazioni destinate a rimanere nell'animo per

Essi non sapevano forse a quale via di rinunce

nessuno mai è riuscito a raggiungere le più alte

vette dell'eloquenza ed a penetrare, nello stesso tempo

nello stesso tempo, così a fondo e intimamente nell

anno 2000, ridiscendeva praticamente, attualisticamente, a indicare anche la possibile

ideale». Raramente si recava a parlare fuori della sua

prime conferenze la tenne a Busto Arsizio, dove l

e non erano inferiori a quelle dell'oratore e

essere affidato quasi esclusivamente a Prampolini. Egli ne fu

faranno risorgere come omaggio a colui che ne fu

scrittore non erano inferiori a quelle del propagandista e

suo pubblico meno istruito a capire, a formarsi una

meno istruito a capire, a formarsi una coscienza socialista

e il principio intorno a un fatto umile, noto

poichè quei fatti erano a un dipresso i medesimi

Commercio della sua città a 90 lire al mese. Per

formato di fondi condotti a mezzadria o in affitto

largo movimento socialista limitandosi a costituire dei sindacati o

in pochi anni riuscì a migliorare straordinariamente le condizioni

realtà concreta e durevole. A distruggere il lavoro di

lavoro di parecchi decenni, a riconsegnare il contadino all

ad esempio, occupò fino a 3000 operai. Ma i lavoratori

inventare nell'immediato dopoguerra, a Reggio Emilia esistevano da

Non si impancarono mai a maestri, ed avrebbero potuto

dirigenti reggiani – da Vergnanini a Bellelli, da Rinaldi a

a Bellelli, da Rinaldi a Vandelli – per quanto valorosissimi

federazione nazionale si recava a Reggio per un movimento

o uno sciopero, sapeva a priori di poter contare

numeri di giornale. Limitiamoci a qualche episodio. ¶ Una volta

provincia – riuscì ad imporsi a tal punto che, quando

un altro miracolo: costruì, a suo rischio, numerose villette

movimento reggiano riuscì persino a costruire, attrezzare e gestire

d'ogni singolo paese a costruirsi la casa sua

politico reggiano, si affrettò a tacere quando vide che

tacere quando vide che, a differenza di tante aziende

di salario dei metallurgici, a Reggio Emilia sarebbe stato

ed una serenità incomparabili. A differenza di ciò che

Reggio non sorse mai a chiedere l'estensione dello

nel reggiano erano sconosciuti. ¶ A proposito di sciopero generale

in Italia ci recheremo a deporre i fiori purpurei