Paolo Giacometti, La morte civile, 1861

medico Arrigo Palmieri ¶ Monsignor Abate Gioachino Ruvo ¶ Don Fernando

almeno, allora che l'abate, mio zio, mi mandò

nella sua qualità di abate, deve - egli dice - sorvegliare

un eretico - dal signor abate, il quale è anche

la pensi cosí l'abate mio zio. ¶ ROSALIA (con

lo fosse, il signor abate non ricordò quelle parole

posso supporre che... L'abate vi odia? ¶ ROSALIA Profondamente

è in sala monsignor abate, il quale ha somma

ROSALIA (con isbigottimento) L'abate?... ¶ FERNANDO (vedendo l'imbarazzo

evangelica. ¶ Scena quarta ¶ L'abate ed il suddetto. ¶ ABATE

abate ed il suddetto. ¶ ABATE Siete ancora qui? come

il mestiere è difficile. ¶ ABATE Che vi è sembrato

non quanto un confessore. ¶ ABATE Donne simili non si

FERNANDO (Se fossero matte!) ¶ ABATE Dunque? ¶ FERNANDO Dunque questa

cui ne sono edificato. ¶ ABATE Cosa vi edifica? ¶ FERNANDO

che voi le portate. ¶ ABATE Odiarla? al contrario, io

E lo ha rifiutato? ¶ ABATE Sdegnosamente ed assolutamente, per

abbandonare... ¶ FERNANDO Chi mai? ¶ ABATE Il suo amante - e

ingannate - non si amano. ¶ ABATE Non si amano? - Eh

Siete il suo confessore? ¶ ABATE Di chi? di un

Arrigo è un ateo? ¶ ABATE E quando lo si

Cirillo. ¶ FERNANDO Uomini grandi... ¶ ABATE Dite settari che finirono

patibolo. ¶ FERNANDO Come Cristo. ¶ ABATE Che dite voi, don

viene cosí di rado. ¶ ABATE Vedo attraverso i muri

Arrigo e di Rosalia. ¶ ABATE Non capite che senza

l'angelo delle capanne. ¶ ABATE Qui esiste il pervertimento

ne sarà la vittima. ¶ ABATE La povera Rosalia è

apparenze, è tal cosa... ¶ ABATE Apparenze voi dite?... ma

senza un malaugurato matrimonio... ¶ ABATE (sorpreso) Maritata? essa?... tanto

È ciò che ignoro... ¶ ABATE Divisa da lui? ¶ FERNANDO

Non per sua colpa. ¶ ABATE La colpa è sempre

un poco - bisogna distinguere. ¶ ABATE In casi di matrimonio

FERNANDO Ed avete torto. ¶ ABATE (severo) Come? ¶ FERNANDO Cioè

fra scudo e zecchino). ¶ ABATE Frattanto vi ringrazio di

Agata ed i suddetti. ¶ ABATE È rientrato questo signore

signora... aia. ¶ FERNANDO (Maledetta!) ¶ ABATE Insomma, mi fa l

pure con molto piacere. ¶ ABATE Non adesso, giacché ho

di andarvene. ¶ FERNANDO Ma. ¶ ABATE Devo comandarvelo? ¶ FERNANDO Vado

di un santo!) (esce). ¶ ABATE (ad Agata, con aria

ragazza è certo che... ¶ ABATE Ne so quanto basta

AGATA Sí, monsignore (esce). ¶ ABATE Ora se il filosofo

attendere un poco, ma... ¶ ABATE Sono io anzi che

monsignore favorisca di accomodarsi. ¶ ABATE Tante grazie (siedono). Nessuno

può ascoltarci? ¶ PALMIERI Nessuno. ¶ ABATE Egli è perché le

colla mia solita pazienza. ¶ ABATE Per non abusarne soverchiamente

Ve ne sarò obbligato. ¶ ABATE Vengo a parlarvi di

è quella certa donna? ¶ ABATE Uhm?... Rosalia. ¶ PALMIERI L

ma però sempre piacevole. ¶ ABATE Questa volta non lo

PALMIERI E perché, signor abate? ¶ ABATE Non vorrei spiegarmi

E perché, signor abate? ¶ ABATE Non vorrei spiegarmi di

figlia e tanto basta. ¶ ABATE Di vostra figlia!... ¶ PALMIERI

ha dei dubbi, monsignore? ¶ ABATE Tutt'altro. Temo solamente

di battezzare. ¶ PALMIERI Come? ¶ ABATE Credo che la bambina

PALMIERI Siete male informato. ¶ ABATE Non potrei esserlo con

giacché stamattina appunto quell'abate dei benedettini si è

vedo che il signor abate s'interessa - piú che

dovrebbe - dei fatti miei. ¶ ABATE Non dovrei interessarmi di

come sono ben governate! ¶ ABATE Ora dunque - poiché vostra

delle mie azioni, signor abate, io non rendo ragione

Rosalia sia sua madre. ¶ ABATE Lo si può supporre

le fanno i cattivi. ¶ ABATE Ma nullameno stabiliscono lo

impostori gli fanno credere. ¶ ABATE Infine vi è una

io, come il signor abate mi fa l'onore

Torquemada, inquisitore e carnefice. ¶ ABATE Badate bene a quello

sempre i santi roghi. ¶ ABATE Forse... Ma è bene

perché lo sa, monsignore? ¶ ABATE No. ¶ PALMIERI Eppure giudica

PALMIERI Eppure giudica? condanna? ¶ ABATE Ch'essa ritorni... ¶ PALMIERI

essa ritorni... ¶ PALMIERI Dove? ¶ ABATE Presso suo marito. ¶ PALMIERI

Nell'ergastolo di Napoli! ¶ ABATE Come? ¶ PALMIERI Da tredici

nella casa di forza. ¶ ABATE Condannato?... Ah, buon Dio

cosa ha fatto finora? ¶ ABATE Non lo so. ¶ PALMIERI

ne porti la pena. ¶ ABATE È di chi dunque

dunque? ¶ PALMIERI Il signor abate me lo domanda? del

del concilio di Trento. ¶ ABATE Ah! vorreste alludere alla

del matrimonio? ¶ PALMIERI Appunto. ¶ ABATE Ed ignorate che fu

PALMIERI Non lo credo. ¶ ABATE Voi dite cose empie

non ascoltarle, se vuole. ¶ ABATE Aspetto le vostre risoluzioni

Le mie risoluzioni, signor abate, sono che nessuno ha

ho ricevuto dalla provvidenza. ¶ ABATE È ciò che vedremo

vi piacerà. - Il signor abate ha altro a dirmi

ha altro a dirmi? ¶ ABATE No. ¶ PALMIERI Tanto meglio

PALMIERI Tanto meglio (l'abate esce). Povera Rosalia! lasciarla

studio nell'appartamento dell'abate. - Una libreria, quadri religiosi

ecc. ¶ Scena prima ¶ L'abate legge attentamente, seduto allo

attentamente, seduto allo scrittoio. ¶ ABATE (dopo un momento, alzando

Dio vi salvi, monsignore. ¶ ABATE Voi pure, Gaetano. ¶ GAETANO

dalla parte della Chiesa. ¶ ABATE A quest'ora?... non

un poco di ricovero. ¶ ABATE Il ricovero non si

non le portasse nascoste... ¶ ABATE Come veste? ¶ GAETANO Presso

grandi, barba ispida, lunga... ¶ ABATE L'età? ¶ GAETANO Questa

se monsignore volesse interrogarlo... ¶ ABATE Certo che lo voglio

resta inteso, monsignore (esce). ¶ ABATE Un bandito? chi sa

a Corrado) Eccovi monsignore. ¶ ABATE Venite avanti, galantuomo; non

a voi (a Gaetano). ¶ ABATE (a Gaetano) Lasciateci. (Gaetano

Lasciateci. (Gaetano esce. L'abate l'osserva attentamente) (Gaetano

molti anni ho pregato! ¶ ABATE Dopo molti anni?... ciò

anima ci penso io. ¶ ABATE Se è inferma, io

Non lo credo, monsignore... ¶ ABATE E perché?... quando si

CORRADO Il rimorso?... io? ¶ ABATE Non trasalite cosí, figliuolo

mi crede un delinquente! ¶ ABATE No; ma in tutti

CORRADO Mi è noto. ¶ ABATE Ed è per questa

accordarmela, sí o no? ¶ ABATE Sí, figliuolo - io vedo

esercitavo una nobile arte. ¶ ABATE Quale? ¶ CORRADO La pittura

Quale? ¶ CORRADO La pittura. ¶ ABATE Siciliano? ¶ CORRADO Non lo

lo fossi stato mai! ¶ ABATE Avete famiglia? ¶ CORRADO L

famiglia? ¶ CORRADO L'avevo! ¶ ABATE Ed ora siete solo

non mi abbisogna altro. ¶ ABATE Che dite? voi sarete

l'Etna, a Catania. ¶ ABATE Se avessi delle cognizioni

potrei dirigervi... ¶ CORRADO Grazie. ¶ ABATE È la prima volta

CORRADO Vi sono nato. ¶ ABATE Allora ditemi - è un

egli studiava le leggi? ¶ ABATE Appunto. ¶ CORRADO Sí, ci

e fummo anche amici. ¶ ABATE Amici? allora io vi

giaciglio del vostro cane. ¶ ABATE Abbiate un poco di

fui abbastanza da voi. ¶ ABATE Permettete che vi usi

si muove per partire). ¶ ABATE Di grazia, fermatevi. Se

della sedia) È vero! ¶ ABATE (fissandolo) (Ciò è bastato

basso) Come comanda monsignore. ¶ ABATE Con un amico avrete

Gaetano) Dov'è l'abate? ¶ GAETANO Si sarà ritirato

di rivedervi presso l'abate mio zio, del quale

dire... ¶ Scena quinta ¶ L'abate ed i suddetti. ¶ FERNANDO

venite in buon'ora. ¶ ABATE Ebbene, chi è questo

di perdono, di riconciliazione. ¶ ABATE Di riconciliazione? ¶ FERNANDO Sí

il marito di Rosalia. ¶ ABATE (scosso) Che cosa dite

con grande stupore) Corrado?... ¶ ABATE E voi siete quel

qualunque costo. Sareste fuggito? ¶ ABATE Ditelo pel vostro meglio

il negarlo? sono fuggito. ¶ ABATE Ah! ciò va a

riguarda il mio matrimonio... ¶ ABATE Poco mi disse. ¶ FERNANDO

trasaliste in quel modo! ¶ ABATE Infelice, continuate. ¶ CORRADO Avevo

di forza a Napoli. ¶ ABATE I giudici avrebbero potuto

per condurmi al delirio. ¶ ABATE Lo credo - e per

la campagna. ¶ FERNANDO Ottimamente. ¶ ABATE M'immagino ciò che

mi strascinai fin qui. ¶ ABATE La provvidenza vi ha

casa di questo medico... ¶ ABATE La vostra Ada?... Aspettate

quattordici anni... ¶ CORRADO Sí. ¶ ABATE Presso a poco l

lungo tempo... ¶ FERNANDO Come? ¶ ABATE (andando allo scrittoio) Tengo

la madre della fanciulla?... ¶ ABATE Mah!... ¶ CORRADO Per l

l'anima vostra, spiegatevi!... ¶ ABATE Buon Dio! come vi

Diavolo!... questo è impossibile. ¶ ABATE Chi sa!... fra le

Lo erano, siatene certo. ¶ ABATE Voi avrete bene un

anno, quando la lasciai. ¶ ABATE Certo che... ma, infine

dirmi dopo tredici anni? ¶ ABATE Allora interrogherete Rosalia - la

stessa. ¶ CORRADO Di sé?... ¶ ABATE Sono questi i vostri

fuggire, ritornare nel carcere. ¶ ABATE Perché? ¶ CORRADO Vi dico

ed un ottimo letto. ¶ ABATE Sia vostra cura di

esce con don Fernando). ¶ ABATE Domani il leone avrà

primo. ¶ Scena prima ¶ L'abate entra seguito da Agata

entra seguito da Agata. ¶ ABATE Nemmeno oggi il medico

e infetta le anime. ¶ ABATE Ancora per poco. ¶ AGATA

di aspettarlo anche oggi... ¶ ABATE Ne farò a meno

quando cesserà lo scandalo? ¶ ABATE Presto. ¶ AGATA Cosí sia

sia! (entra a sinistra). ¶ ABATE Lo scandalo crescerà, forse

suddetto. ¶ ROSALIA Il signor abate mi ha fatto chiamare

o col signor dottore? ¶ ABATE Col dottore parlai abbastanza

ieri mattina. ¶ ROSALIA Troppo. ¶ ABATE Può darsi. Nullameno tranquillizzatevi

sono pronta a partire. ¶ ABATE Partirete se questo sarà

E chi mi accompagnerà? ¶ ABATE Vostro marito. ¶ ROSALIA Monsignore

anche giuoco di me? ¶ ABATE Tutt'altro, mia cara

fatalmente, fu mio marito. ¶ ABATE Fu?... lo è sempre

è possibile? è vero? ¶ ABATE Potrei ingannarvi in cosa

è venuto? chi cerca? ¶ ABATE La sua famiglia. ¶ ROSALIA

ROSALIA La sua famiglia! ¶ ABATE Appunto - ma io sono

altra fuori di me. ¶ ABATE Badate bene a quello

prima di giudicare sappia... ¶ ABATE So che Corrado ebbe

moglie? che debba seguirlo? ¶ ABATE Sí, credo tutto questo

non vorrà calunniare Dio. ¶ ABATE Vedo che beveste a

Preferisco il secondo caso. ¶ ABATE Non avete il diritto

Verrebbe ad usarmi violenza? ¶ ABATE Non avrà questa intenzione

le sue braccia? io? ¶ ABATE Ascoltate. Per ora, vostro

aver riflettuto) È impossibile. ¶ ABATE (Tanto meglio!) Badate, però

Qui? egli? Ah no!... ¶ ABATE E dovrete rispondere alle

ROSALIA (sbigottita) Di Ada? ¶ ABATE Certo - egli la ricorda

gli direte voi frattanto? ¶ ABATE Che lo aspettate con

abbia compassione di me. ¶ ABATE Dovrei commettere una simile

io?... oh mai! - L'abate aveva ragione, io dovrei

impazienza. ¶ CORRADO Il signor abate ha molta premura e

braccia!... ¶ Scena quarta ¶ L'abate ed i suddetti. ¶ ABATE

abate ed i suddetti. ¶ ABATE (avanzandosi) Scusate, se vengo

permetta di ritirarmi (entra). ¶ ABATE Voi le avete perdonato

perdonato? ¶ CORRADO Il signor abate sbaglia - è Rosalia che

ha perdonato a me. ¶ ABATE Va bene, un'assoluzione

ma non per me. ¶ ABATE Non per voi? ¶ CORRADO

CORRADO Ho dovuto rinunziarvi. ¶ ABATE Dovuto?... Ah, ciò non

contratti l'onesto uomo. ¶ ABATE Non siamo d'accordo

naturale - ma ditemi, signor abate. Se la legge, nell

piú morale, piú utile? ¶ ABATE Che strano legislatore! ¶ CORRADO

l'uomo che piange. ¶ ABATE Nessuno ha il diritto

e non dovreste farlo. ¶ ABATE Mentisco io? ¶ CORRADO Lo

è pronta a seguirmi. ¶ ABATE Sí, lo dice, perché

oltraggiate quella santa donna. ¶ ABATE Santa poi... ¶ CORRADO Santa

come i loro cuori? ¶ ABATE Che dite voi? ¶ CORRADO

è religione? quale? dove? ¶ ABATE Le vostre parole sono

assolvo se ha peccato. ¶ ABATE Che ascolto! Ora io

che voi mi denunzierete. ¶ ABATE Voi ardite di crederlo

piú grande della legge. ¶ ABATE In qual modo? ¶ CORRADO

che a Dio (l'abate esce). ¶ ATTO QUINTO ¶ Ancora