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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, I promessi sposi, 1930

concordanze di «Abbondio»

nautoretestoannoconcordanza
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non mi commuove. Don Abbondio è una perfetta creazione
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sera del 7 novembre 1628, don Abbondio, curato d'una delle
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Cosa comanda? - rispose don Abbondio, mentre annusava con un
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Mondella... ¶ - Cioè... - rispose don Abbondio, con voce da declamatore
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tentò di replicare don Abbondio, soffiandosi il naso greco
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maniche paio... - mormorò don Abbondio, continuando a soffiarsi il
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filare all'inglese. ¶ Don Abbondio (il lettore se n
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Milano. ¶ Il nostro don Abbondio, non ricco, non nobile
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di parlar toscano. ¶ Don Abbondio, soffiatosi ancor più volte
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tu pubblico! - tuonò don Abbondio, benché non si notassero
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taci, Perpetua!... - gemette don Abbondio. - Ho una fame che
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queste? - saltò su don Abbondio, scivolando egli pure nel
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che serviva a don Abbondio per andare a letto
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le grandi battaglie. ¶ Don Abbondio aveva tutto il suo
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sapeva, il povero don Abbondio, come le faccende gli
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vani soliloqui, perché, don Abbondio terminava appena d'infilarsi
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di seta! - brontolò don Abbondio, mentre Perpetua scendeva ad
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Renzo comparve a don Abbondio in gran gala, col
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venire al povero don Abbondio la pelle d'oca
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oggi? ¶ - Oggi?... - replicò don Abbondio, come se ne sentisse
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Intanto la riverisco. ¶ - Don Abbondio gli fece il saluto
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figliuol caro? - solfeggiò don Abbondio in voce di falsetto
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con voce fioca don Abbondio. ¶ - Ah?... lei si fa
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figliuol caro, - insinuò don Abbondio, - che se io fossi
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chiave, signor curato. ¶ Don Abbondio corse tosto ad aprir
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distogliere il povero don Abbondio dalla lettura del testo
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questo, sul quale don Abbondio, a dispetto de' suoi
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di farli recidere. ¶ Don Abbondio non era, per suo
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alla casa di don Abbondio; ma scelsero quella, per
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ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone
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ora? - disse anche don Abbondio, com'era naturale. ¶ - Cosa
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dal reverendo sor don Abbondio, ch'i' mi scambio
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buon uomo, - rispose don Abbondio, con un colpo di
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cavallo. ¶ - Vediamo, - disse don Abbondio; e preso l'involtino
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l'uscio di don Abbondio. ¶ - Ora, - disse Tonio, - si
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Bene, bene, - rispose don Abbondio, tirando fuori una cassetta
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entraron nella stanza. Don Abbondio, finito di scrivere, piegò
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e di Lucia. ¶ Don Abbondio vide confusamente, poi vide
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ultime sillabe, che don Abbondio aveva già afferrata e
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mio marito.» ¶ Intanto don Abbondio s'era messo a
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ne rifornì allegramente. Don Abbondio, serrato a chiave dal
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alla casa di don Abbondio, il quale, rimesso tutto
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caso un certo don Abbondio. ¶ - Nemmeno a farlo apposta
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a farlo apposta, don Abbondio era là; il cappellano
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affatto; siete voi don Abbondio? ¶ - Per servirla. ¶ - Ora monterete
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Maledetta Perpetua!» - pensò don Abbondio - «Cosa le viene in
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e dentro sospinge don Abbondio. ¶ Lucia, ch'era seduta
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quassù. ¶ - Che bravo don Abbondio! Mi par mill'anni
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una sua visita. ¶ Don Abbondio le fece una strizzatina
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disordine, il povero don Abbondio, sebbene mezzo fracassato per
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a sussurrarle paternamente don Abbondio, che tra le scosse
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Ma frattanto vedeva don Abbondio farle di continuo certe
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di nulla... - implorò don Abbondio. - Mi manda il ca
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le sembra? ¶ Forse don Abbondio non era del tutto
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solo il povero don Abbondio fu costretto a risalire
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salvo. ¶ Frattanto arrivò don Abbondio, tutto trafelato, per dire
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truppa, preceduti da don Abbondio, il qual non faceva
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della febbrile attesa, don Abbondio, come al solito, aveva
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sempre capitanata da don Abbondio, il quale non faceva
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Noi riteniamo che don Abbondio avesse sbagliato strada in
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giorno appresso, infatti, don Abbondio ricevette da lui un
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in bicicletta. Era don Abbondio. ¶ - Psst! psst!... - fece il
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fece il Cardinale. ¶ Don Abbondio, veduta la porpora, si
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uomini dalla bicicletta. Don Abbondio mise piede a terra
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quell'aspetto oscuro, don Abbondio, il quale, come i
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pensò fra sé don Abbondio. Macchinalmente, col pollice, tentò
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della sua bicicletta, don Abbondio prese il suo coraggio
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funesta e lamentevolissima... ¶ Don Abbondio, pentuto e contrito, ben
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ben trenta minuti, don Abbondio non faceva che gonfiare
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inflisse al povero don Abbondio; il quale, se aveva
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che tormento! - pensava don Abbondio, il quale, senza più
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avvenne, quando già don Abbondio russava beatamente, con il
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svegliò di soprassalto, don Abbondio drizzò le orecchie, e
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Fra Cristoforo, a don Abbondio, a un suo cugino
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non ha visto don Abbondio il giorno che si
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essere il nostro don Abbondio. Senza por tempo frammezzo
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terra d'Alamagna, don Abbondio aveva coraggiosamente risoluto di
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Manoscritto non dice. Don Abbondio, non sapendo a qual
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dimettere ogni speranza. ¶ Don Abbondio, lasciato solo, correva alla
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posate. ¶ Cippirimerli! - rispose don Abbondio, che, alla previsione di
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spiriti. Ben conosceva don Abbondio la natura della donna
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pieno. ¶ Scorgendo Agnese, don Abbondio e Perpetua, l'Innominato
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scrisse velocemente, un «Don Abbondio et M.me» che
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affatto il povero don Abbondio et M.me, accompagnò
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migliore del castello. ¶ Don Abbondio, rimasto in attesa nella
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rasati e tagliuzzati, don Abbondio dette un urlo sviscerato
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nudità fece rimanere don Abbondio di stucco; la miss
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i due sessi. ¶ Don Abbondio non trovava questa divisione
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dama di compagnia, don Abbondio, per il suo privato
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per volere di don Abbondio, che, fra tutti i
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stringeva il cuore; don Abbondio e le due donne
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braccia del lagrimoso don Abbondio. ¶ Come Iddio volle, giunti
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doveva essere precisamente don Abbondio. ¶ - «È lui senz'altro
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qui, voi? - esclamò don Abbondio, al veder quella faccia
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sentito nominare! - interruppe don Abbondio, con una faccia tosta
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E mi dica, don Abbondio: la peste ha fatto
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trecento franchi a don Abbondio, perché questi non celebrasse
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paga l'affitto. Don Abbondio fa una vita scostumatissima
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quel briccone di don Abbondio, avesse fatto il dover
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che andava da don Abbondio, a prendere i concerti
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solito egli trovò don Abbondio immerso nella lettura della
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suo romanziere preferito. Don Abbondio fece un orecchio nella
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di far presto. ¶ Don Abbondio non disse di no
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parte. ¶ - Uhm... - fece don Abbondio: - è solo morto o
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di terra, -concluse don Abbondio; - perché vi sono molti
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la carità!...» entra don Abbondio. ¶ La notizia recata dai
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sua!». ¶ - Allora, - insisteva don Abbondio, quando gli ebbero fatto
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proprio io, - esclamò don Abbondio, strizzando l'occhio ai
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due volte, - osservò don Abbondio. - Però, se voi ne
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testa calda! esclamò don Abbondio. - Non mi lascia nemmeno
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Don Federigo, - rispose don Abbondio, - è il nostro cardinale
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per primo a don Abbondio, cui disse: ¶ - Vengo a
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di conoscerlo, - fece don Abbondio. ¶ - Come?!... - esclamò il Marchese
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fece con umiltà don Abbondio - ch'egli fosse stato
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morto?... - osò mormorare don Abbondio. ¶ - Per volontà dell'Altissimo
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cavallo, visto che don Abbondio stava mettendo giù le
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tempo Agnese e don Abbondio si ritirarono al pian