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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «Agostino»

nautoretestoannoconcordanza
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BISCOTTINO ¶ Eduardo Cirillo ¶ CERINO ¶ Agostino De Rosa ¶ Dove ci
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ricevette un messaggio di Agostino. Un messaggio urgente e
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prima, a fine settembre, Agostino aveva parlato con Copacabana
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Forcella. ¶ Copacabana aveva avvicinato Agostino perché era un parente
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parente: il padre di Agostino era suo fratocucino, cioè
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cugino di primo grado. ¶ Agostino era corso dai suoi
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invidiati dagli uomini. ¶ Solo Agostino sapeva di più della
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Allora era andato da Agostino: gli aveva cacciato un
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al naso, così, subito. Agostino era fuori dalla scuola
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c’era praticamente rischio. ¶ Agostino aveva lanciato: – Boh, ’nu
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una settimana ti finisce. ¶ Agostino aveva appena l’età
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per suo conto ad Agostino e agli altri ragazzi
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Era il turno di Agostino. Nicolas stava arrivando in
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a piede libero, anche Agostino che, beccato in flagrante
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E quindi Nicolas e Agostino avevano finalmente ottenuto da
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essere presentato al capozona. Agostino aveva trovato il coraggio
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risposto. E Nicolas e Agostino erano entrati al Nuovo
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certa gentilezza. Nicolas e Agostino non ne erano infastiditi
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la serata Nicolas e Agostino si riempirono gli occhi
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devi portare, – gli diceva Agostino allungandosi ad acchiappare l
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era tutto molto confuso. Agostino, stordito dal mondo abbagliante
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Forcella esaurì i carichi. ¶ Agostino aveva provato a capire
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senso del messaggio che Agostino aveva mandato a Nicolas
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Copacabana a Napoli,– disse Agostino, appena Nicolas arrestò lo
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o Briato’ e guardò Agostino con un sorriso. Il
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che ci azzecca, – replicò Agostino, – Copacabana è qua e
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guaglioni che lo fanno... ¶ Agostino, Nicolas, Pesce Moscio, ’o
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be’, quelli erano stupendi. ¶ – Agostino De Rosa. ¶ ’O Cerino
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vedere, – disse Nicolas ad Agostino. La retata era passata
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Nuovo Maharaja, dove trovò Agostino. ¶ – Niente, Nico’, non ci
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avrebbe potuto farlo rientrare. ¶ Agostino si avvicinò: – Maraja, ch
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occhi. ¶ – ’Na rapina? – disse Agostino. ¶ – Eh, ’na rapina. ¶ – Con
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arnese belga. ¶ Nel vederla Agostino esplose in una risata
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integrali? Io no, – disse Agostino. Era una balla, il
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manco un appostamento? – disse Agostino. Adesso l’ago della
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chi affidarla, e quando Agostino se la vide offrire
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Aveva espresso troppi dubbi. ¶ Agostino stava dietro sul motorino
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al tabacchino va’, – disse Agostino prendendosi una piccola rivincita
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In quel momento entrò Agostino con la mazza da
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e vinci! – urlò Nicolas. Agostino e Dentino lo guardavano
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pazzo, Nico’! – gli gridò Agostino mentre sfrecciavano appaiati nel
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Dentino, che aveva convinto Agostino a cedergli la mazza
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da cinquanta. Nel frattempo Agostino, attirato da tutto quel
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la sua convinzione. ¶ Nicolas, Agostino e Briato’ con il
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Cazzo ce facimmo? – chiese Agostino. ¶ – Poi pure allo stadio
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fatichiamo, poi vediamo, – disse Agostino e inserì due euro
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Dentino. ¶ – Lascia perdere, – disse Agostino, che si appoggiò coi
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avidamente, poi passandola ad Agostino si fece avanti: – Secondo
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suoi. ¶ Il tormento di Agostino era che mettersi insieme
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avere un capo e Agostino sapeva che non sarebbe
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il dollarone? ¶ – Lattuga, – disse Agostino spegnendo il mozzicone della
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Drago’, Briato’, Tucano e Agostino, quel processo se lo
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fece sorridere. ¶ – Covo? – fece Agostino. – Che è ’nu covo
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la Xbox, – disse ancora Agostino. ¶ Nicolas continuò: – Qua deve
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era il concetto. ¶ – Nicolas... – Agostino lo interruppe, qualcuno doveva
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gli sputò in faccia. Agostino non era un cacasotto
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non sei più buono. ¶ Agostino sapeva di aver detto
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vrancata di merdilli, – disse Agostino, paonazzo. ¶ Dentino si intromise
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che ti fai male... ¶ Agostino non aveva mai tradito
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sano sano! – esplose Nicolas. ¶ Agostino alzò il dito medio
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ogni fratecucino, ogni zio. Agostino era con lui allo
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paure del gruppo. Appena Agostino ebbe sbattuta la porta
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fare la fine di Agostino. ¶ – Adda murì mammà, pure
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c’è vico Sant’Agostino alla Zecca. ¶ – ’Azz’, – disse