Vittorio Alfieri, Agide, 1788

dar lor non vuolsi. Ah! di costui la finta

ai veri tuoi liberatori? Ah! data ¶ fosse a me

mi fea ¶ di Leonida... Ah! sì: fia questo un

compri ¶ agl'iniqui raggiri? Ah! no, nol soffro; ¶ né

o pel padre? ¶ Agide ¶ Ah! tu non sai, ¶ madre

egli ¶ vIncitor sia. Potessi, ah! pur potessi ¶ dal suo

può darmi ¶ securo regno. — Ah! che pur troppo io

e mel conquide quasi... Ah! no: mi squarcia, ¶ mi

un glien manca. ¶ Agiziade ¶ Ah padre!... Agide in vita

renda agli efori. ¶ Agiziade ¶ Ah, no! più non ti

t'ebbe la vita... Ah! no, svenar nol puoi

pur ve l'annunzio. Ah! non ebb'io tal

a far contr'esso. — Ah! se del popol voce

EFORI ¶ Morte. ¶ Popolo ¶ Efori, ah! grazia or vi chieggiam

non avrà di trucidarli. Ah! corri ¶ vola al lor

a lor fia tolto... Ah! morir teco io voglio

tentar, pria di morire. Ah sposa! ¶ te ne scongiuro

ch'io morissi piangendo? ah! no. — Se degna ¶ d

core ¶ questo mio pianto... Ah! per te sola al

re consegno. ¶ Agiziade ¶ Agide... Ah crudi!... ¶ Lasciar nol voglio

alla plebe sottrarre... ¶ Leonida ¶ Ah! mai sottrarli, ¶ mai non