Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

uno; ¶ andiamgli incontro uniti. Ah! saria questa ¶ la prima

fuga e la morte, ah! dubbia è troppo ¶ la

batton sotto il ferro. Ah! non vogliate ¶ invidiar sì

questa battaglia. ¶ PERGOLA FIGLIO ¶ Ah! certo, ¶ non la volea

ch'uomini nel campo: ah! se fanciulli ¶ non fosser

signor, creder lo puote. ¶ Ah! qual sia la cagion

sollevarsi ¶ contro un consiglio... ah fu seguito!... Un solo

risoluta guerra ¶ far disponete, ah! siete a tempo: è

pe' giorni suoi tremava. Ah! tu vedrai ¶ come si

ancor non giunge. ¶ ANTONIETTA ¶ Ah! tu nol sai per

con queste angosce. ¶ MATILDE ¶ Ah! son finite... ascolta; ¶ odo

Si spalancan le porte... ah! certo ei giunge: ¶ o

annunzia una sventura. ¶ GONZAGA ¶ Ah che pur troppo ¶ annunzia

m'è imposto? ¶ ANTONIETTA ¶ Ah! voi volete esser pietoso

tornato al campo? ¶ GONZAGA ¶ Ah! più non torna... ¶ Egli

ne fremeranno anch'essi; ah! non potranno ¶ non rivocarla

oprò; noi rammentarlo ¶ sapremo. Ah! certo ei non pregò

morte, ¶ e ad aspettarla. Ah! sol per voi bisogno

il cor di sostenerla. Ah! pari il vostro ¶ alla

piangi! e tu, consorte!... Ah! quando ¶ ti feci mia

sembri ¶ chieder pietà, Matilde: ah! nulla il padre ¶ può

certo ¶ te li prepara. Ah! perché mai versato ¶ tutto

per pietà partite. ¶ ANTONIETTA ¶ Ah no! dovranno ¶ staccarci a