Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

con un'altra simile? ¶ — Ah! non è così facile

È bella? — domandai esitando. ¶ — Ah, ah! se è bella

bella? — domandai esitando. ¶ — Ah, ah! se è bella? C

Hai buon tempo. ¶ — Ahi! Ah! — sghignazzò Sterpoli. — Io sono

mormorai. — Io non sapevo... Ah! Clauss! Io non so

altro, per Clauss. Capisci? Ah! tu non capisci niente

Domani tutto sarà chiarito. Ah! eppure questo mi dispiace

più bella... Che dico? Ah! Dico troppo, eppure è

cangiante. La sua carne.... Ah! Io non direi queste

giuro che piangeva dirottamente!... ¶ — Ah! — continuai con l'impeto

uomo che deve morire? ¶ — Ah! Ah! Tutti dobbiamo morire

che deve morire? ¶ — Ah! Ah! Tutti dobbiamo morire, — interruppe

egli non potrà insultarvi... ¶ — Ah! tu non lo conosci

pesanti come il ferro. ¶ — Ah! io capisco tutto! — esclamò

avrai incontrato mille volte) ah! ah! mi dette subito

incontrato mille volte) ah! ah! mi dette subito ragione

le regali questo cappello? ¶ — Ah! — sospirò. — Se io dovrò

Clauss. — Non vi pare? Ah! se sapessimo accontentarci! ¶ — O

neppure una piccolissima parte? Ah! che scienza difficile! ¶ — Ecco

lui. ¶ — E chi dunque? ¶ — Ah! questo Clauss! — esclamò Daria

idiota idiota, da ubriaco. ¶ — Ah! ah! sei tu? — disse

idiota, da ubriaco. ¶ — Ah! ah! sei tu? — disse. — Sì

vino basta dunque davvero? Ah! quanto mi addolora! Tu

L'ho lasciata laggiù. ¶ — Ah! — esclamò Soave. — Dunque non

e io sono sveglio? — Ah! sono sveglio, ora, ben

faccia dipinta di paura. ¶ — Ah! — disse, — sei tu... ¶ Abbassò

vacuo come un abisso! Ah! come tutto era ridicolo

è finita per sempre. Ah! non si può tornare

bacio sulla mia bocca. Ah! io non sentivo quel

sorridendo amorevole, le disse: — Ah! come faccio a vederla

in piedi di scatto. ¶ — Ah, sei tu? mormorò con

avrebbe pensato di te? Ah! tu sei una bambina

maligna, guardandomi con disprezzo. ¶ — Ah! se tu sapessi, esclamai

quelli che mi guardano, ah! ah! Paris, credimi: dovrei

che mi guardano, ah! ah! Paris, credimi: dovrei esser

e detto in città. ¶ — Ah! esclamava, tutti mi vogliono

tutta la sua superficie. ¶ — Ah, Silvio, disse un giorno

bocca con un bacio. ¶ — Ah, non sai! le sussurrò

a ritoccarsi le labbra. ¶ — Ah! bambina mia, esclamò, sono

che deliro, che sragiono? Ah! sì, potrei anche esserle

i cuori più generosi. ¶ — Ah, povero principe! esclamò Silvio

vi ha mai amato. ¶ — Ah! Silvina, gemette il principe

soffocare il suo pianto. Ah! perchè non entrò con

lo aspettavo in agguato. Ah! la pazienza gli venne

il fiore dei fiori? Ah! Esposito: se oggi le

che modo è scomparsa? ¶ — Ah! gemette Esposito, stringendosi la

Io... io giunsi tardi... Ah! Ah! esclamò guardandomi improvvisamente

io giunsi tardi... Ah! Ah! esclamò guardandomi improvvisamente con

voce di quell'uomo, ah! sì, ora la riconoscevo

era avvenuto di lei? ¶ Ah! Eppure è bello non

dimmelo, caro? Il pane? Ah! Il sale... ¶ E correva

Beata Luisa di Paris? Ah! Ah! Una buona, una

Luisa di Paris? Ah! Ah! Una buona, una devota

e mi guardò sorridendo. ¶ — Ah! esclamai senza pensare alle

un bacio d'amore. Ah! se fosse stata un

sorrideva con gli occhi. Ah! che luce, che vivacità

voce d'uomo disse: — Ah! è qui... Ed essi

Io ero Paris, vivo. Ah! sapevo anche che si

veduto... ¶ — Luisa? gli domandai. ¶ — Ah! esclamò Isacco. Nessuna donna