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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Parini, Il mezzogiorno, 1765

concordanze di «Al»

nautoretestoannoconcordanza
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1765
e la consorte ¶ Invitavano al pranzo. Amici or piega
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1765
or piega, ¶ Giovin Signore, al mio cantar gli orecchi
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dato. ¶ Alfin di consigliarsi al fido speglio ¶ La tua
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e d'altra ¶ Dama al fianco s'assida il
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ecco precorre ¶ Per annunciarti al gabinetto estremo ¶ Il noto
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il guardo; ¶ E vede al su' apparire umil chinarsi
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puoi ti mostra. ¶ Tengasi al fianco la sinistra mano
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e s'asconda ¶ Vicino al cor: sublime alzisi 'l
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Tra l'inutile ciurma al suol languendo. ¶ Però ti
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Di sì bell'ire! Al solo Sposo è dato
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incrocicchiate, e luci ¶ Pavide al ciel, tremando lagrimando, ¶ Tra
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guida ¶ Gl'incauti sposi al talamo bramato ¶ Ma la
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sua face; e unirsi al freddo sposo, ¶ Di lui
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L'ime officine ove al volubil tatto ¶ Degl'ingenui
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seco voluttà conduca ¶ Fino al core dell'alma. In
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sagace mastro ¶ Di lusinghe al palato udrai fra poco
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tuo valor sostieni, ¶ E al pranzo l'accompagna. I
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voi anco ¶ Pochi momenti al cibo: in voi non
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La sola Voluttade inviti al pasto, ¶ La sola Voluttà
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celesti ¶ Mense imbandisce, e al nèttare convita ¶ I viventi
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Fur Plebe, e Nobiltade. Al cibo, al bere, ¶ All
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e Nobiltade. Al cibo, al bere, ¶ All'accoppiarsi d
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d'ambo i sessi, al sonno ¶ Un istinto medesmo
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gli altri, oh cari al cielo ¶ Viventi a cui
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bello il nome ottenne. ¶ Al giudizio di Paride voi
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tocche: ¶ E quasi bovi, al suol curvati ancora ¶ Dinanzi
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suol curvati ancora ¶ Dinanzi al pungol del bisogno andàro
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Dama tua s'asside al desco: ¶ Tu la man
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il loco sia ¶ Presso al nobile desco: e s
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richiamar de le matrone al volto ¶ Quella rosa gentil
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Che forbito ti attende al destro lato ¶ Nudo fuor
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cadendo, ¶ Che dei nodi al confin v'impresse Amore
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serti di rose avvolti al crine, ¶ Ma stupido papavero
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invoca il Sonno ¶ Che al talamo presieda, e seco
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1765
e stupida rimane ¶ Quasi al meriggio stanca villanella ¶ Che
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il trinciator coltello ¶ Che al cadetto guerrier serban le
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abisso? ¶ Qualor s'accosta al desco altrui, paventano ¶ Suo
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l'un dell'altro al par più lustri e
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1765
offrir solea ¶ Vittima degna, al giovine seguace ¶ Del sapiente
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Signore; e sorge intanto ¶ Al suo pietoso favellar dagli
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1765
di Bacco entro commossi ¶ Al tiepido spirar de le
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sua cuccia: e questa ¶ Al sen le corse; in
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1765
tremò; con gli occhi al suolo ¶ Udì la sua
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1765
era un giorno ¶ Venerabile al vulgo. In van novello
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su la via spargendo ¶ Al passeggiere inutile lamento: ¶ E
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la ricolma ¶ Nitidezza serbàro al sen materno. ¶ Sgridala, se
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ch'avida troppo ¶ Agogni al cibo; e le ricorda
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cagione, e ch'ella ¶ Al cibo imputerà nel dì
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nel dì venturo. ¶ Nè al cucinier perdona a cui
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la polve olimpica tergendo, ¶ Al vario ragionar degli altri
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L'auree lane rapite al fero Drago. ¶ Vedi, o
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il cibo ¶ Obliar declamando. Al certo al certo ¶ Il
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Obliar declamando. Al certo al certo ¶ Il nemico è
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Timpani de le moli al Nume sacre, ¶ E agli
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Di bella novità stampate al conio ¶ Le forme apprendi
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li prati pasce ¶ Mille al palato uman vittime sacre
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de la tua Dama ¶ Al fianco ancora: e tu
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capripedi n'andrai ¶ Presso al marito; e pranzerai negletto
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Lungi o labbra profane: al labbro solo ¶ De la
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versando ¶ Cento limpidi rivi, al candor primo ¶ Tornar vorrièno
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1765
eterna gioja ¶ Non gustata al marito, e da coloro
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Argo piagnente, ¶ Squallido messo al palpitante coro ¶ Narrava, come
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Narrava, come furiando Edipo ¶ Al talamo corresse incestuoso; ¶ Come
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porte rovescionne, e come ¶ Al subito spettacolo ristè ¶ Quando
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misero strapposse. ¶ Ecco volge al suo fine il pranzo
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1765
Già Como, e Dionisio al desco intorno ¶ Rapidissimamente in
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Tocca col dito; e al suo toccar scoppiettano ¶ Brillanti
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1765
cosa udisti, ¶ O leggesti al mattino onde tu possa
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la docil Dama, ¶ E al saggio Cavalier mostran qual
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1765
dispetto e d'Apollo, al sacro coro ¶ L'ascriveste
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ringraziar, nè tesser Inni ¶ Al barbato figliuol di Febo
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1765
giurerà, che di Donato al paro ¶ Il difficil sermone
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1765
quale asilo appresti ¶ Filosofia al morbido Aristippo ¶ Del secol
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1765
e qual ne appresti al novo ¶ Diogene dell'auro
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1765
Il favorevol loco ove al sol esca ¶ De' brevi
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1765
A la mente od al cor? Paventi il vulgo
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intanto ¶ Tutta la mensa al tuo poggiare ardito. ¶ Te
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portici passeggia ¶ De' filosofi al fianco, e con la
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1765
la Natura, e caro al Cielo ¶ È non meno
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1765
Su' broccati di Persia, al suo signore ¶ Con le
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poco di man cada ¶ Al suo signore la fumante
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Quale oggi cocchio trionfanti al corso ¶ Vi porterà: se
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1765
Che più lice sperare? Al tempio ei corre ¶ Del
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rivolge i colpi ostili. ¶ Al tavolier s'assidono ambidue
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orecchi tende; ¶ E sotto al tavolier di quando in
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Si spogliàro i mariti, al sol diletto ¶ La Dama
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Tal rintuzzossi; e durò al gioco il nome ¶ Che
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1765
alberi, e del vulgo al suo fin corre. ¶ Di
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1765
fin corre. ¶ Di sotto al guardo dell'immenso Febo
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che le alterne merci ¶ Al tuo comodo guida ed
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tuo comodo guida ed al tuo lusso, ¶ Tutt'ignobili
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giovine leggiadro ¶ Che cesse al carpentier gli avìti campi
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altro che pur oggi al cocchio ¶ Dai casali pervenne
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e già s'ascrive ¶ Al concilio de' numi. Egli
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arser di zelo ¶ Contro al bel Mondo, e dell
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i rugiadosi ¶ Frutti prudentemente al guardo aprìro ¶ Dei nipoti
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la turba de' servi al vomer tolti, ¶ Perchè oziosi
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oziosi poi diretro pendano ¶ Al carro trionfal con alte
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toilette ¶ A la mensa, al teatro, al corso, al
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la mensa, al teatro, al corso, al gioco ¶ Segnaleransi
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al teatro, al corso, al gioco ¶ Segnaleransi un giorno
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Il cristallo dorato; ed al suo crine ¶ La bionda
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piuma dilicata; e adatto al giorno ¶ Le scegliesti 'l
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Le scegliesti 'l ventaglio: al pronto cocchio ¶ Di tua
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già con essa ¶ Precipitosamente al Corso arrivi. ¶ Il memore
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le ignobili rote esporre al vulgo, ¶ Se star fermi
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Dell'altrui Dame avvicinarti al cocchio, ¶ E inerpicarti, et
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Giovin Signor splender lasciate ¶ Al chiaro giorno. Ma la
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indistinto, un solo volto ¶ Al suolo, ai vegetanti, agli
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Signore avvolge ¶ Per entro al tenebroso umido velo.