Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

già che il pargoletto Amore ¶ Dato era in guardia

volto a la madre: Amore adunque ¶ Il più possente

anzi servo? Or dunque Amore ¶ Non oserà fuor ch

Già la corte d'Amore. I tardi vegli ¶ Grinzuti

nascea, se non che Amore ¶ Ch'ogni diseguaglianza odia

Ingiustamente. Non di cieco amore ¶ Vicendevol desire alterno impulso

al confin v'impresse Amore. ¶ Mille baci di freno

aggrada. Il tuo coltello Amore ¶ Anatomico renda, Amor che

la noia e l'amore ambo vi strinse ¶ In

può mai cari all'Amore. ¶ Tu al cenno de

Lièo vi mesce, ¶ Tale Amore a voi mesca eterna

cattedra elegante ¶ Siede interprete Amore. Or fia la mensa

ed aita? Ogni d'Amore ¶ Stratagemma finissimo vincea ¶ La

i regni. ¶ Ma ecco Amore, ecco la madre Venere

eterno caos, allor che Amore ¶ Sopra posovvi e il

De la sorte d'amore, onde fu il giorno