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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «Anna»

nautoretestoannoconcordanza
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guagliùna che si chiama Anna». Infatti le due avevano
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in particolare della figlia Anna che aveva quattordici anni
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dopo il viaggio, ad Anna rotava la testa, aveva
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e in apparenza indifferenti, Anna squadrava Nicola dalla testa
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il cuore. Anche ad Anna, almeno allora. Per un
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bassa voce: «Devo parlarti, Anna. Devo parlarti di una
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di non capire. Invece Anna non aveva dubbi: «Che
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vogliono crescere. Dove sei, Anna, dove? ¶ Non la vedeva
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scorgere l’ombra di Anna che camminava a pochi
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parla con Lucio, con Anna, con se stesso ragazzo
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cuore e pensa ad Anna, a come sarebbe stata
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desiderio di una vita: “Anna… voglio Anna. Ho dormito
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una vita: “Anna… voglio Anna. Ho dormito lì, fra
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a voce bassa: «Mitt. Anna Arcuri c/o famiglia
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frastornata. Dunque era lei. Anna la misteriosa. Anna l
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lei. Anna la misteriosa. Anna l’imbronciata. Anna la
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misteriosa. Anna l’imbronciata. Anna la dolce, la bella
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po’ lo era. Aggiunse: Anna la stronza, perché a
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lei e dirle: “Guarda, Anna, ti è tornata indietro
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alla porta chiusa. Di Anna, nemmeno un respiro. ¶ Allora
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e cosa avesse scritto Anna a Lucio Battisti. Ma
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Come quello di conquistare Anna. ¶ Infilò la lettera nel
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e dopo la scuola Anna sarebbe andata al suo
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a te». A te, Anna, naturalmente, alla tua lettera
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incrocio lo sguardo di Anna e dentro di me
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ancora di me? Sono Anna, la ragazza del motorino
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Un caro saluto. ¶ Tua Anna ¶ 13 settembre ¶ Durante il viaggio
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della domanda. ¶ «Chi cercate?» ¶ «Anna Arcuri. Sapete dove abita
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gli chiede sospettoso. ¶ «Cerco Anna. Sono… un amico.» ¶ «Anna
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Anna. Sono… un amico.» ¶ «Anna non abita più qua
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strada. La madre di Anna è davanti ai fornelli
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prima, molto prima, quando Anna aveva ancora le rotelline
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croce come Nostrosignore. E Anna è un cugno del
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ferite, il core di Anna, ha bisogno di tempo
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E ora dove vive Anna?» chiede Nicola. Il vino
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cagnetta in calore.» ¶ «Chi? Anna?» ¶ Mario rise di fronte
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l’avevo capito che Anna ti piaceva». ¶ Un po
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che una ragazza come Anna, sperta nonostante il giudizio
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di scatto: aveva visto Anna uscire dal bar con
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Da come lui fissò Anna, attraverso le lunghe ciglia
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posto al volto di Anna intenta a scrivere a
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detto, era innamorato di Anna e l’ombra di
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l’occhio sano cercava Anna, che però non si
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Simili a quelli di Anna. Di un marrone vellutato
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di un’adolescente. Forse Anna è rimasta così, bella
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Comunque io la conosco, Anna mi parlava spesso di
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darmi il recapito di Anna. Ho bisogno di contattarla
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l’immagine luminosa di Anna inondò la camera da
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volte la lettera di Anna al caro Lucio. Il
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maglietta stretta ai seni. Anna gli sorrideva, i denti
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dal sole. Quelli di Anna brillavano. Erano occhi di
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l’interesse sincero di Anna e il disappunto per
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vecchio. ¶ La stanza di Anna aveva le stesse dimensioni
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che fare, sperando che Anna continuasse a parlargli, ma
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passava dalla stanza di Anna con la scusa di
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ora di presentarsi da Anna, e quell’ora non
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Lucio Battisti» gli disse Anna un pomeriggio. ¶ Nicola si
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ultimamente, pensando spesso ad Anna. Otteneva di solito la
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farle compagnia. ¶ Mia sorella Anna, le rare volte che
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luogo di incontri memorabili. Anna mi ha detto che
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Lucio Battisti, che invece Anna venerava: la sua musica
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so che tu per Anna sei stato molto importante
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richiesta. ¶ Per prima cosa Anna ha voluto sapere come
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da noi. Nel giardino Anna ha piantato un fico
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pena. Però credo che Anna abbia ragione. E tra
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Sono di nuovo io, Anna, la ragazza che ti
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lo studente universitario che Anna confessava senza mezzi termini
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leggere la poesia di Anna. Tanto ormai la lettera
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ai tuoi riccioli. ¶ Tua Anna. ¶ Era una fototessera in
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in bianco e nero. Anna sfidava l’obiettivo con
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in farmacia. Dove sei, Anna? Dove? Bisognava rassegnarsi. Forse
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maliziosa: «Ci sarà anche Anna con noi». ¶ «Allora viene
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Imagine di John Lennon. ¶ Anna se ne stava in
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fuoco, andava ad accarezzare Anna e la Colonna di
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Nicola e Manuela, perché Anna aveva rifiutato con gentilezza
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Nicola era arrabbiato con Anna, che si era attaccata
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lenta, assetata. E tu, Anna, continui ad ammirare Rino
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nel buio? Cosa cerchi, Anna, negli occhi di Rino
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misero a ridere, anche Anna, e i suoi denti
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lui continuò a fissare Anna, che stava prolungando il
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la piacevole brezza mattutina. Anna, Rino, Manuela e gli
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Per serietà professionale. Per Anna e la loro storia
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alcuni colleghi conoscono bene. Anna la tosta, anche adesso
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delusa dal comportamento di Anna. Che stronza! E io
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Non voglio più vederti, Anna. Non voglio più pensarti
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provava alla vista di Anna, quelli erano giorni veramente
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conquisti. E, secondo me, Anna l’ha capito che
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Capocolò a sapere di Anna? ¶ «Ti stai sbagliando. In
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il 20 maggio. E poi Anna non mi è mai
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fossero le labbra di Anna: quante volte aveva desiderato
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Giovani d’oggi che Anna aveva spedito a Lucio
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mia sorella si chiama Anna? Farò una canzone con
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mio canto libero. ¶ Tua Anna ¶ Giochi della Gioventù ¶ «Ai
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rimorso, si chiedeva se Anna notasse quelle fughe notturne
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e figurati a me, Anna, quanto me ne frega
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c’è la nostra Anna in mezzo ai professori
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apprensione a pagina dodici. Anna stava accanto al tavolo
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E può farlo anche Anna dalla pagina di un
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scivolare il discorso su Anna, chiede a Manuela se
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aveva mai chiesto di Anna in tutti quegli anni
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Cosa avrebbe dovuto fare Anna, entrare in un convento
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l’ho mai detto: Anna sapeva che certe notti
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sfruttato la tua indecisione. Anna mi odiava ed è
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che l’immagine di Anna sbiadiva per mesi, quasi
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non parlano più di Anna, ma Anna è sempre
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più di Anna, ma Anna è sempre presente tra
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a niente, neppure ad Anna, scrollava i muscoli delle
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inattesa. Il sorriso di Anna a pochi centimetri dai
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dire, farfugliò: «Ah, bene». Anna non era mai passata
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più rilassato e, quando Anna gli porse la mano
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scuola!». ¶ «Va bene» accettò Anna, «vada per la pizza
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se stava sognando. ¶ Davvero Anna aveva una gran fame
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all’altra, vicinissimi, finalmente. ¶ Anna gli confidò che a
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con gli occhi, disse Anna fissando Nicola, e lui
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concreta, profonda. ¶ «Beata te, Anna, il mio sa solo
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giocare a pallone.» ¶ Allora Anna osservò che in questo
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fissava le labbra di Anna come se non volesse
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quasi sempre sofferenti» aggiunse Anna. «A me piacerebbe che
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mani ancora strette. Poi Anna disse: «Ciao, allora», e
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il chiodo fisso di Anna pareva un altro. ¶ Caro
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riccioli della fronte. ¶ Tua Anna, per sempre. ¶ La madre
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le braci accese, rivedeva Anna che sorrideva, non a
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E pensava che di Anna non si sarebbe liberato
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l’immagine imbronciata di Anna, lo stadio, i giovani
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buio ¶ Il padre di Anna era un uomo curato
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disperato di cui parlava Anna. I genitori di Nicola
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figlia mia. È vero, Anna?» ¶ Anna annuì, sincera. Allora
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mia. È vero, Anna?» ¶ Anna annuì, sincera. Allora Ernesto
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riconoscente il padre di Anna. E subito dopo, sorseggiando
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Montecatini, il padre di Anna con il suo Leoncino
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suo reparto a lavorare. Anna invece aveva chiesto di
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dell’altra volta» disse Anna a Nicola ed era
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superarla. Arrivati sul piano, Anna cominciò a pedalare più
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Bellissimo, qui, vero?» disse Anna. Era accaldata, la maglietta
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ma non quanto te, Anna. ¶ Si sedettero sull’erba
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molle. ¶ «Ora mangiamo» disse Anna per toglierlo dall’imbarazzo
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ti ringrazio già, cara Anna, perché sto bene in
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più dubbi: ti amo, Anna, anche se non ho
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tutto era sparito, tranne Anna, di cui sfiorava i
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così tante lucciole?» sussurrò Anna come per paura di
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quella visione magica con Anna, le strinse la mano
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della tua mano» disse Anna, dopo. Lui non capì
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il mento, il collo. Anna rimase passiva per un
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La spogliò tremando, mentre Anna ripeteva «no, no, ti
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pentito il viso di Anna, i suoi occhi umidi
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di questa notte» rispose Anna con un sorriso disincantato
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disco: «Questo è per Anna. Vi pregherei di darglielo
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lo ha fatto scoprire Anna; Gemma e Anna; e
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scoprire Anna; Gemma e Anna; e poi il gesto
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fidanzata Gemma alla dottoressa Anna Arcuri che saprà come
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un bacio affettuoso. ¶ Tua Anna ¶ Io, troppo musone? Io
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infelice usata nella lettera, Anna si comportava come fosse
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anche il sorriso: “Cara Anna, ti leggo sempre con
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di non fermarmi mai, Anna, di diventare adulto in
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e la madre. Senza Anna. ¶ Il risultato sportivo fu
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capiva la massima che Anna aveva letto in un
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e di ottimismo. Aspettò Anna all’uscita di scuola
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Mario. Su di loro Anna si era sbagliata. Non
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di partire ho chiamato Anna per comunicarle la disgrazia
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servirebbe l’indirizzo di Anna per mandarle la roba
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delicatezza i libri per Anna in due scatoloni. Ci
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per lui, sono per Anna. Vista l’occasione, sarebbe
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consegnare le lettere ad Anna guardandola negli occhi, potrà
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sospira e pensa ad Anna, ma non ha voglia
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di strada senza te, Anna. Ricongiungermi alla mia ombra
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non poteva cominciare: aveva Anna al suo fianco giorno
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lei, sarebbe arrivato lontano. Anna non aveva dubbi: «Nicola
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sempre il calore di Anna, il suo viso imbronciato
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lo sguardo divertito di Anna, faceva quello che gli
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ad alta voce e Anna si innervosiva. Lui faceva
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ogni fine settimana che Anna trascorreva al paese. Nicola
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in casa dormivano tutti, Anna attraversava il corridoio e
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e mezzo in punto. Anna non c’era, aveva
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sei mancato» gli confidava Anna al ritorno dal paese
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successo di Rino Gaetano. Anna e Nicola avevano acceso
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messa a piangere mentre Anna cercava di consolarla: «Vedrai
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la reazione furibonda di Anna e uscì lasciandola nella
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musica. ¶ La notte aspettò Anna come se non fosse
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davvero ingenuo, caro Nicola. ¶ Anna non si fece vedere
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nessuna vendetta infantile. Quando Anna lo rivide il giorno
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correva da Gemma ad Anna. In quel momento la
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che devi andare da Anna prima che si fa
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ragione.» L’accenno ad Anna gli sembra un misero
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tre volte aveva intravisto Anna nell’orto, in piedi
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sue rose bianche. Per Anna quei gesti erano familiari
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segreti della sua giovinezza. Anna aveva la capacità di
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la finestra Nicola vedeva Anna che rollava con calma
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lavoro, dalla bocca di Anna uscivano altre domande curiose
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si voltò per guardare Anna negli occhi. «È bella
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poi la passò ad Anna. ¶ Gemma aveva i capelli
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adombrati da ciglia lunghissime. Anna indugiò sugli occhi di
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scena, raggiunse l’orto, Anna gli mostrò la foto
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entrambi gentili con lui, Anna lo aveva salutato addirittura
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un intruso. Fissò con Anna un appuntamento per la
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studiare. ¶ Al caro Lucio, Anna aveva scritto che le
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me è stato così, Anna. Anche se non ce
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dell’imminente partenza di Anna per la Toscana. Dell
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studenteschi a Pisa. ¶ Poi Anna gli diede un consiglio
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canto libero sei tu, Anna) era già tutto in
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cassetto la fototessera di Anna e averle posato un
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soggiorno estivo a Firenze, Anna non lo aveva mai
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partenza, non ti capisco, Anna, lo sai che ci
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un bersaglio confuso, forse Anna e lui mescolati o
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la voce squillante di Anna che urlava: «Bravo, Nicola
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della voce e vide Anna che saltava i gradoni
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del vento. Bravissimo» disse Anna e le sorridevano gli
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del pubblico. Applaudì pure Anna e disse: «Sono felice
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Ogni mattina Nicola accompagnava Anna davanti al cancello del
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perso nell’attesa. Ad Anna non importava più se
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Se ci fosse stata Anna con lui, la felicità
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del mondo» diceva ad Anna, al ritorno. ¶ «Sì, dopo
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captare i tuoi sogni, Anna, e c’ero sempre
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Arcuri, il padre di Anna. È morto sul colpo
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pensiero è stato per Anna: chi glielo dirà, con
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di rimorsi. Come reagirà Anna, cosa le dirò? E
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di colpa che da Anna, la prima a desiderare
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tardi. Il padre di Anna non si sarebbe svegliato
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al lavoro. Mai più. ¶ «Anna…» Fu l’unica parola
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Non è giusto». Sì, Anna, non è giusto, hai
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tutte le vittorie ad Anna e si sentiva ridicolo
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a casa, da te, Anna. ¶ Fu questo che cercò
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la notte, a sorpresa, Anna andò a coricarsi nel
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mi consola. Un abbraccio. ¶ Anna ¶ Fu l’ultima lettera
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tutte le altre ad Anna e di confessarle la
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paura della reazione di Anna. Alla fine prevalse la
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il massimo dei voti, Anna lasciò definitivamente la pensione
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altra, pensavo a te, Anna, spersa dentro quell’estate
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è il futuro con Anna. ¶ In realtà, dentro di
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dai rimpianti. Cosa dirà Anna sui capelli perduti? Mi
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castelli. Il paese di Anna si trova dopo Rovereto
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Nicola non sapeva che Anna vivesse nei paraggi, eppure
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ne sei andata via, Anna, perché hai dato un
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può certo presentarsi da Anna: è tardi e lui
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chiesa, all’ombra di Anna che lo insegue rapida
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e ossa. A domani, Anna. ¶ Tra Firenze e Roma
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Mi stai soffocando» diceva Anna con una voce da
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nella notte del lunedì. Anna lo aspettava nella sua
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stanzetta profumava di gelsomino. Anna lo accoglieva in pigiama
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di Santa Maria Novella, Anna gli consigliò di darsi
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mi sento affaticato, credimi.» ¶ Anna gli rispose con un
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ogni esame superato era Anna che lo raggiungeva a
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gli disse un giorno Anna in tono scherzoso. Era
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incontro. Cercava di spingere Anna lontano da lì e
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occhi e, rivolto ad Anna, disse: «Io vado al
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Ho sete». ¶ Più tardi Anna lo raggiunse. Era delusa
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al bar del Barone. Anna ci stava bene in
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segno zodiacale. Posso leggerlo?». ¶ Anna annuì arrossendo e lui
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come lui. ¶ «Stronzate» commentò Anna sprezzante. «E che vuol
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La sera del festival Anna e Nicola guardarono la
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vivrà vedrà.” ¶ «Geniale» commentò Anna, e alla fine della
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lentamente, a occhi aperti. Anna gli infila le dita
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e a prestissimo. Tua Anna”. ¶ 23 dicembre ¶ Alla luce del
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strade pulite si muove Anna o perché emana un
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la casa della professoressa Anna Arcuri; lei gli mostra
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Eccolo, il giardino di Anna: riconosce il fico, l
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impauriti. ¶ «Un amico di Anna. Ho due pacchi per
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di casa, è affacciata Anna. Incredibile: è rimasta la
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anzi è più giovane, Anna, il tempo per lei
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confronto sembra un vecchio. ¶ «Anna» dice poggiando i pacchi
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sulla bocca: «Non sono Anna, sono Loredana, la figlia
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un vecchio amico di Anna» dice lui stringendo con
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beffardo e splendente di Anna. «E mi ha raccontato
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con insistenza. «Di solito Anna quando rientra dalla spesa
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tutti legati a te, Anna, alla nostra storia che
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nostra notte indimenticabile. ¶ Per Anna, invece, la situazione non
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la febbre e allora Anna tornava a baciarlo, insaziabile
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ascoltava attentamente: sapeva che Anna era in regola con
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Tanto non mi capisci, Anna. E si addormentava tra
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gli ultimi allenamenti massacranti. ¶ Anna si alzava dal letto
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innamorata. Era di nuovo Anna. ¶ Naturalmente per Nicola quel
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l’intimità amorosa che Anna riusciva a ricreare era
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erano ingarbugliati attorno ad Anna come se la volessero
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è come la vita, Anna, anzi è la vita
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pensava alla reazione di Anna quando l’avrebbe saputo
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preparata con passione da Anna. ¶ Lei lo accoglieva con
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La sorpresa ¶ Una sera, Anna arrivò a Roma in
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per il fine settimana. ¶ «Anna, che sorpresa» disse lui
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morte del padre che Anna non aveva una faccia
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finita per sempre ed Anna che allattava felice una
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Sono incinta.» ¶ «Sei sicura?» ¶ Anna conosceva il suo modo
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parte del suo carattere. Anna lo conosceva, nei pregi
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di vitale importanza”, baciava Anna in modo esagerato, ogni
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letto, dopo l’amore Anna gli chiese a pochi
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ritorno dall’ISEF, trovò Anna accoccolata sul divano, le
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posto. È successo stamattina». ¶ Anna aveva parlato con voce
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della vittoria. Bella vittoria, Anna, davvero una vittoria indimenticabile
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da quando ci conosciamo.» ¶ Anna aveva parlato con la
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a farle cambiare idea. Anna la caparbia aveva preparato
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dunque la decisione di Anna gli sembrava assurda, non
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ripeteva come una litania. ¶ Anna continuava a fissarlo con
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volto: volevo finalmente parlarti, Anna, di me, di noi
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partenza, pronto a scattare, Anna, mentre tu eri lontana
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prendere il posto di Anna? Anche in questo bar
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interviene in favore di Anna, dice che capisce l
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l’umore di Nicola, Anna non è una ragazza
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bene a pensare ad Anna. L’amore viene al
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su, lo sai che Anna mi piace e ti
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al tramonto, lui e Anna, quando le luci del
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di nostalgia. Va bene, Anna, hai vinto anche stavolta
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ne capiva il motivo, Anna non voleva più incontrarlo
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dispiaciute della figlia di Anna erano definitive come una
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odore del mare. Sì, Anna, la vita è comunque
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fantasmi del passato. Tu Anna la stai idealizzando troppo
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Da quando è separata, Anna passa tutte le vacanze
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mio improvviso interesse per Anna. Poi mi ha detto
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si vede davanti ad Anna: ora non mi potrai
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eroe. E parecchio stronzo, Anna, mentre mi sforzavo invano
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chiaramente scherzosa. «Quando rivedi Anna, salutamela.» Che c’entrava
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salutamela.» Che c’entrava Anna in quel momento? «Ciao
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che fossero le tue, Anna, quelle mani pietose. ¶ I
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e in quel momento, Anna, ti vidi in mezzo
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di non pensarti più, Anna, di cancellare dalla mia
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sono la tua inguaribile Anna, ammalata di te…” Le
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può ricominciare da zero, Anna, rimettersi in discussione lealmente
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a pensare a te, Anna, con nostalgia frammista a
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vide inondata di luce. ¶ Anna se ne accorse e
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mare, a Le Castella. Anna era seduta a un
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Non sapevo che dirti, Anna. Sudavo. Del resto faceva
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Manuela lo guardò schifata. Anna si girò verso Isabella
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per me. Soprattutto tu, Anna, che sei stata con
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fu niente da fare. Anna rispose decisa: «Grazie, non
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Nicola riusciva a vederla. Anna mangiava lentamente, qualche volta
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tanto calorosa. «Dove vai, Anna? Aspetta…» Uscì dal ristorante
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eri da nessuna parte, Anna, né lì né altrove
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veloci. ¶ 28 marzo ¶ «Devo parlarti, Anna.» ¶ Nicola ha uno sguardo
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dentro da troppo tempo.» ¶ Anna lo sta fissando incredula
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ritrovato di fronte. «Ciao, Anna» le ha detto mollandole
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me» aggiunge Nicola, e Anna finalmente gli risponde: «Se
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guarda un po’» dice Anna spiazzata e goffamente ironica
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voglia vana di dimenticare. ¶ Anna non riesce a capire
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sogni di netto, e Anna sembra ascoltarlo commossa. Ma
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come ai vecchi tempi. Anna aveva dimenticato la morbidezza
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dello smarrimento momentaneo di Anna, prende le lettere dalla
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e dopo ogni ammissione. ¶ Anna atteggia le labbra a
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dire? Offesa? Grande amore? Anna non capisce se Nicola
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delle sofferenze di Nicola, Anna si era messa d
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in una clinica romana.» ¶ Anna lo interruppe: «E come
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le chiese allora Capocolò. ¶ Anna gli raccontò in breve
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Un uomo che. ¶ «Dimmi, Anna, sei felice?» La domanda
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i piedi per terra, Anna, i piedi che contano
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ne sopravviveva solo uno, Anna, e tu sai qual
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un altro: che dirà Anna quando ci incontreremo? Mi
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sognato che correvo con Anna sulla spiaggia, sentivo il
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verso il paese di Anna. Mi riconoscerà? Le piacerò
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era successo. Solo che Anna, mettendo piede in paese
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volti immagini sguardi che Anna non poteva e non
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limone. E mai, mai, Anna si sarebbe scordata la
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attimo, il rimorso di Anna veniva soffocato da queste
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senza meta. E io, Anna, ero arrabbiato e smarrito
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non la vedeva nessuno, Anna respirava profondamente. Voleva placare
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premiava la sincerità di Anna e la sua sottile
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al mare, Lucio e Anna. Faceva molto caldo. Lui
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per anni. Di colpo Anna non lo vide più
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direzioni. Correvano velocissimi verso Anna per farsi accarezzare e
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il mare di notte. ¶ Anna si svegliò in un
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e le nostalgie» dice Anna, il fuoco sotto la
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un punto misterioso, scrive Anna, la piccola luce lontana
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antico maniero appena ristrutturato. Anna mangia con appetito e
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passano davanti alla Montecatini, Anna fa fermare la macchina
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dentro il cuore» commenta Anna. ¶ Nicola le racconta nei
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mio padre sottoterra» sussurra Anna e lancia un bacio
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davvero bene qui» dice Anna a Nicola e lo
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o si frantumano, perdonami, Anna, vorrebbe dirle, non ti
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deluderei». ¶ «Per favore…» dice Anna, e lui intuisce che
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a prendere Lory» dice Anna. Si staccano davanti alla
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foga. Da quanto tempo, Anna. Lei ne sente l
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per un istante. «Perdonami, Anna» dice Nicola soffiandole le
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il momento della verità. Anna rientra dal paese con
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cosa per te» dice Anna a Loredana e le
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poi si apparta con Anna sulla terrazza. ¶ A Loredana
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solo quando lui tradisce Anna con Manuela. Stronzo, gli
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non finiscono più, ad Anna e alla figlia consumano
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padre di Nicola ad Anna, «prova questo vino e
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mangia, instancabile, e beve. Anna beve e fuma. Si
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dirsi. Ma parla solo Anna, ora, gli stringe il
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sua rabbia. ¶ Più tardi Anna è sola, si aggira
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riconosciuta subito, la chiamano Anna nostra, Annarè, Annù, Anninè
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tutti è Mario. Chiama Anna e la figlia a
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dell’attenzione più di Anna. Poi sollecita un suo
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serio e ritorna quarantenne. ¶ Anna li raggiunge a passetti
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ci siamo tutti, pensa Anna, tutti i protagonisti di
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la sorella di Rino, Anna Gaetano, e il suo