Francesco Abate, Getsemani, 2006

anche le scarpe... ¶ Perché, Antonio, non si può dire

se solo ci prova Antonio, lei gli serve prima

Oggi il colore di Antonio è grigio chiaro. Cotone

sino alle sei. Mentre Antonio - Andò - attraversa il quartiere

un altro gusto. ¶ Corre Antonio. I chili se ne

una nuova primavera. ¶ Corre Antonio e brucia rabbia, che

chiami, come tuo nonno Antonio detto Tonio, punto e

l'occasione giusta. ¶ E Antonio inizia a sfregare il

grigio chiaro felpati. Sfrega Antonio. Tanto questa non lo

discussione in famiglia. ¶ Sfrega Antonio così oltre le macchie

e allora? Amore mio? ¶ Antonio apre la finestrella e

è negli occhi di Antonio che almeno di pomeriggio

Oggi i colori di Antonio sono sabbia e blu

preso il posto di Antonio nella squadra di rugby

non fa ingrassare... ¶ Ma Antonio scuote la testa e

di più. ¶ - Va be' Antonio, allora io vado, ci

vado, ci vediamo domani... ¶ Antonio ha una smorfia in

che ti prende... ¶ E Antonio si dondola e si

sempre più gelido. ¶ Calmo Antonio, calmo, ancora cinquecento metri

pensa e si concentra Antonio. ¶ Calmo, anche se ha

seduti - e alla fine Antonio c'è dovuto andare

pesi e misure. ¶ - Nome? ¶ - Antonio. ¶ Sin qui con il

giornata. ¶ Sono settimane che Antonio gira con due fialette

di rugby, Benito Maria Antonio Buscemi e Alfredo Peardo

più normale della vita. ¶ Antonio cerca di stare calmo

delle sue gabelle. ¶ Avanti Antonio, avanti calmo. Intravede i

Oggi i colori di Antonio sono nero e viola

nulla si può fare. ¶ Antonio è sul divano della

E la rabbia ad Antonio gli tormenta le budella

in tutto quello che Antonio non ha visto ma

godersi il sonno. Ma Antonio è come paralizzato, immobile

di traverso, allora, pensa Antonio, quell'uno in più

Pea scatta dal divano. Antonio con lei. Il neon

sonno. ¶ Lo sportello vibra. Antonio lo batte e lo

sempre. Riposa in pace Antonio, lui e i suoi

allora indossa la tuta. ¶ Antonio è sulla porta dello

pensieri. A volte. ¶ Corre Antonio che questa notte è

essere a La Palma. Antonio si ferma, Pea con

e a comando risponde. ¶ Antonio strizza gli occhi. La

saputo, sai com'è Antonio... le cattive notizie... ¶ L

sera in palestra. ¶ E Antonio non aggiunge che sa

bagna più. ¶ - Anche tu... ¶ Antonio quasi non osa. ¶ - Anche

Oggi il colore di Antonio è blu notte. Cotone

lode. E si preoccupa. ¶ - Antonio, hai mangiato oggi? ¶ - Un

quello potrebbe essere solo Antonio. Tanto non la racconterebbe

convincere quel testardo di Antonio a rialzare la testa

riviste che suo cugino Antonio vende più di ogni

bastato io... ¶ Eccolo qua Antonio nello studio legale trascinato

andare oltre la meraviglia. Antonio. ¶ - Signor Carrus, un conto

mi segua. ¶ Si sforza Antonio, lo so che ora

altro, non a lui. ¶ Antonio ora è a Parigi

non mi segue ancora. Antonio sa che tutto si

la realtà, giusto? ¶ Pensa Antonio, pensa. ¶ - Sì, certo, avvocato

ampiamente consumato, giusto? ¶ Ricorda Antonio, ricorda. ¶ - Sì, certo, avvocato

vergogna e nessuno stupore, Antonio. ¶ - Sì, esatto, avvocato Moro

di gravidanza. ¶ - Mai fatto. ¶ Antonio diventa più ricettivo. Pensare

i vostri incontri? ¶ - Cioè? ¶ Antonio ha capito e può

Anche Velena soffre per Antonio. Sta stirando le vene

non la capisco... ¶ Male, Antonio, male. Mi costringe a

privata. ¶ E ora ad Antonio non è concesso sudare

No. ¶ Non deve mentire Antonio, non deve mentire, anche

è la voce di Antonio, ma quella di un

è sicuro signor Carrus? ¶ Antonio guarda Pea, che in

o no? ¶ Pea guaisce. Antonio muove lento la bocca

e due, avvocato. ¶ Bravo Antonio. ¶ - Bene, ne daremo una

lo consento. ¶ Benito abbaia, Antonio si alza, punta i

e per mia moglie... ¶ Antonio ha le vene delle

avvocato, mi scusi... ¶ E Antonio, lo sa, mi basta

lui al posto di Antonio. ¶ - Come infermità mentale? Quelli

sulle sue spalle, mentre Antonio singhiozza. ¶ - Due, avvocato Moro

signor Carrus, questi filmini? ¶ Antonio smette di singhiozzare, si

più cosa fare con Antonio, non so più cosa

occhi nelle riviste, persino Antonio, pure lui. Il fruscio

nel mio studio. Pellecchia, Antonio accompagnato da Benito, Mara

non fosse anche suo. ¶ Antonio e Mara fanno parte

unite in una sola. ¶ Antonio l'ho tenuto per

assegno. ¶ Ma neppure ora Antonio ha la faccia di

test di gravidanza. ¶ Adesso Antonio sembra sfinito. ¶ - Va bene

piede. ¶ - Tempo al tempo, Antonio, contento lei, non c

più cosa fare con Antonio. Non so più cosa

non ha più fiato. ¶ Antonio si alza che quasi

gli cedo il passo. ¶ Antonio cerca aria nella sala

ventaglio da sventolare. Guarda Antonio che sta accarezzando Pea

Ti do un passaggio? ¶ Antonio non risponde, guarda oltre

piccola cornice rossa. Enrico, Antonio, Palmiro, Giuseppe, Vladimiro, Carlo

nuovo. Anche Enrico e Antonio se li sono rubati

parete è l'appello: Antonio, Carlo, Enrico, Fidèl, Palmiro

quello sotto vetro di Antonio, gonfio, storto e malaticcio

baffi. E controlla se Antonio, Carlo, Enrico, Fidèl, Palmiro

uno dopo l'altro Antonio, Carlo, Enrico, Fidèl, Palmiro

Oggi il colore di Antonio è marrone scuro. Lana

banco. ¶ - Soci... soci leali... ¶ Antonio guarda Renzo. E puntualizza

la certezza che ad Antonio quella donna gli ha

giusto la discussione. ¶ - Guarda Antonio, mi dispiace che tu

stata dedicata a lui... ¶ Antonio rilegge le lettere enormi

avevo quasi convinto... ¶ E Antonio prova la stessa vergogna

Rimettiamo su la banda. ¶ Antonio non ha parole. Resta

cazzo dici, Renzì... ¶ E Antonio è lo stesso di

Renzì, parole tue... ¶ E Antonio è perso, già sulla

un idiota così come Antonio, a uno abituato a

dirgli questo Renzo ad Antonio compagno di giochi, compagno

un orizzonte migliore. ¶ Ma Antonio cosa può capire che

dà appena da vivere... ¶ Antonio non ha pensieri ma

Passato, presente e futuro. ¶ - Antonio, non dire cazzate, lo

la doccia negli spogliatoi. ¶ Antonio pulisce con la mano

Noi due? ¶ - Fammi finire, Antonio. Io te e Cinzano

spacciare. Ma sei matto. ¶ Antonio non sa se gioire

sale in macchina e Antonio che prosegue dritto ma

dietro l'edicola di Antonio. Fatto raro, unico. E

affanculo anche Lilli... ¶ E Antonio ombra lunga, poi improvvisamente

sicuri... ¶ Armando frigna e Antonio, ombra infinita, braccia lunghissime

rapporti. ¶ Alza lo sguardo Antonio come cercare forza e

di un'altra epoca. ¶ Antonio non fiata, la osserva

Nella piazzetta c'è Antonio, seduto sulla solita sedietta

metri che li separano. ¶ Antonio lancia, troppo forte. La

ha. ¶ Poi più nulla. ¶ *** ¶ Antonio beve il suo tè

mezzo metro più indietro. Antonio si è accosciato, ha

compensato. ¶ - Che ne farai? ¶ Antonio non risponde. ¶ - Io devo

devo andare al lavoro... ¶ Antonio si alza. ¶ - Stai pure

la porta alle spalle. ¶ Antonio si risiede e fa

vederlo lì. ¶ - Andiamo? ¶ Prende Antonio per l'altro braccio

della torcia, che comunque Antonio si è portato appresso

dalle loro inquietudini. Perché Antonio da solo non ci

sì, magari in due. ¶ Antonio si china e poggia

e le nubi ritornano, Antonio e Mara sono troppo

e Pellecchia. ¶ Renzo fissa Antonio seduto sul suo divano

dicevo io, lo dicevo... ¶ Antonio lo solleva per il

rientri nella quota di Antonio. ¶ Antonio lascia Pellecchia. ¶ - Solo

nella quota di Antonio. ¶ Antonio lascia Pellecchia. ¶ - Solo il

io... ¶ E Renzo fissa Antonio. ¶ - Siete già in tre

Non è colpa di Antonio, che ancora qui ci

il turno di Mara, Antonio quando è quello di

Renzo. ¶ Ed è lì Antonio. Perso, che immagina il

anche per Mara e Antonio, che magari l'America

accordo che dopo che Antonio l'avrà legato per

glielo ha detto ad Antonio. Per lei qualcosa non

glielo ha spiegato ad Antonio. Ha già visto che

Mara ma sa che Antonio non le darà retta

Ed Efrem ha guardato Antonio che gli ha risposto

Mara, dietro Renzo, ultimo Antonio. ¶ Pellecchia li ha accolti

alle quattro del mattino. ¶ Antonio ha scavalcato il bancone

accasciato a terra. Poi Antonio ha messo fuori uso

capoccia della Banca nazionale. ¶ Antonio e Renzo hanno aperto

Renzo, regista dell'operazione. ¶ Antonio e Mara hanno iniziato

l'ultima sporta e Antonio si è preparato per

non sono arrivati e Antonio è restato immobile mentre

Rogne e guai. ¶ E Antonio ha pensato a Efrem

piagnucolare. Poi ha guardato Antonio. ¶ Il Dio della Guerra

ci ha fregati, traditi... ¶ Antonio gli ha sparato i

pensare una cosa così. ¶ - Antonio! ¶ Renzo, spalle al muro

Sifilitico di un ubriacone. ¶ - Antonio! ¶ Quello si è fermato

e l'ha guardato. ¶ - Antonio, non fare cazzate. ¶ Si

iniziato l'assedio. ¶ Ora Antonio guarda Mara per chiedere

donne. Si avvicina ad Antonio e gli sfila la

di testa... ¶ Renzo e Antonio ora stanno per impazzire

buoni, coglioni... ¶ E guarda Antonio e lo fulmina. Pensa

che appena ha visto Antonio venire fuori per primo

ha raggiunta solo quando Antonio era già fra le

in ostaggio. Efrem e Antonio. Ha guardato in alto

il tempo di fissare Antonio e Renzo. E ha