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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «Arcangela»

nautoretestoannoconcordanza
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e nelle Nozze d'Arcangela. ¶ Arcangela è bruttissima, e
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nelle Nozze d'Arcangela. ¶ Arcangela è bruttissima, e la
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delle cose!) si chiama Arcangela! La gente ride, e
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l'ultimo strazio di Arcangela, che pur così brutta
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la campagna di pianto". ¶ "Arcangela fuori di sè gesticolava
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Nunzia! ¶ LE NOZZE D'ARCANGELA ¶ Tanto gli sarebbe costato
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da ridere alla gente? Arcangela! Non sentite che par
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levatrice delle villane, fu Arcangela. In quanto a Tonio
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anche lui; e pace. ¶ Arcangela s'era trovata, a
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settimana, ne passarono due, Arcangela non s'era veduta
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ripa, la casa di Arcangela. ¶ - Con questo caldo le
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comprare il solatio di Arcangela! È vecchia, può morir
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fu sul dosso lassù. ¶ - Arcangela! ¶ - Oh! adesso? - rispose la
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tutto. Che cosa avete Arcangela? Qui ci morite dall
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aveva messa al mondo, Arcangela levò un poco la
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a me; torno subito. ¶ Arcangela non aveva ancora sentito
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Avete un gran rigoglio, Arcangela. ¶ - Eh! se non fosse
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il mondo costì? - ringhiò Arcangela confondendosi. ¶ - Ma, sono ragazzi
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quattro gallioni. - Date retta, Arcangela, ora che potete movervi
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conti che, al vedere, Arcangela pareva donna da non
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gola il solatìo di Arcangela? ¶ E Loccio, che aveva
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debiti, si piegò. Ad Arcangela piaceva la compagnia, per
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a un certo discorso. ¶ Arcangela quando non roncava nella
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ragazze oneste, libertine, tradite: Arcangela faceva tra sè la
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mise di faccia ad Arcangela. ¶ - Sapete, Arcangela, che quella
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faccia ad Arcangela. ¶ - Sapete, Arcangela, che quella vostra malattia
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pezzo, e tacevano. Ad Arcangela passavano per la mente
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ne va malinconico, - disse Arcangela, guardando dietro al giovanottaccio
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di Loccio e di Arcangela, che a parlarne o
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va, priore? ¶ - A maritare Arcangela - gli scappò detto al
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piantati i tarocchi, corse. ¶ - Arcangela? Ma che Arcangela? - dicevano
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corse. ¶ - Arcangela? Ma che Arcangela? - dicevano quei signorelli, guardandosi
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e fuggì. ¶ Non cosi Arcangela. Perchè un birbone di
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di quelle voci gridava: ¶ - Arcangela! O Arcangela! ¶ Non era
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voci gridava: ¶ - Arcangela! O Arcangela! ¶ Non era più tempo
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d'andar a scaricare Arcangela in quel campo, non
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guardò la casupola d'Arcangela, su quella costa laggiù
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piangere, perchè pensava che Arcangela aveva forse già stregato
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giunsero alla stamberga di Arcangela. Videro la donna seduta
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morir qui. ¶ - Morire! - strillò Arcangela, - morire voi? - E allora
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vorrà. ¶ Loccio dal letto, Arcangela e Veronica giravano certi
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si vedeva più che Arcangela: ed egli scemava a
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che il nome d'Arcangela, dato a quella vecchia
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fa più vedere. Ma Arcangela, lei, un po' ieri
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goderli stando all'aperto. Arcangela lo vestiva, lo reggeva
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doveva arrivare la processione. ¶ - Arcangela, sarà un bel vedere
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essere sottoterra! ¶ - Fatevi vicina, Arcangela: è già andato sotto
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sulla sedia per terra. Arcangela gli fu sopra a
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la campagna di pianto. ¶ Arcangela, fuori di sè, gesticolava
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sè aveva pensato ad Arcangela. Oh sì! a quell
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corpo di morta, bocconi. Arcangela! ¶ - To! v'è giusto