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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «Arrigo»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
successivamente i nomi di Arrigo, Luisa, Paolo e Anna
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dell’occhialaio, il piccolo Arrigo, con la sua cartella
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lì, tra il vicinato. ¶ Arrigo era un fanciullo veramente
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miracolosi destini. Il piccolo Arrigo aveva inoltre una cura
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il maturare degli anni. Arrigo somigliava singolarmente alla madre
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poco l’età di Arrigo, il Riotti era però
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di malumore. ¶ Senonchè ad Arrigo la natura aveva prodigato
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capello ad anima viva. Arrigo principiò a spiegare nella
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mantenuta di un industriale. Arrigo, per quanto non lo
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uno studente ricco, e Arrigo restò sempre a doverle
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in talune circostanze, ed Arrigo l’aveva incontrata, una
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termine di qualche mese Arrigo dovette confessare al padre
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quel che occorreva. Fu Arrigo stesso che gli diede
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ne’ suoi principii. ¶ E Arrigo: — Non si sa mai
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quel giorno in poi. ¶ Arrigo si sottomise a tutte
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stesso, Riotti, in persona. ¶ Arrigo disse di sì, risoluto
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nudriva un tenero per Arrigo; una di quelle passioncelle
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senza far rumore. Trovava Arrigo molto bello, molto elegante
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più vi s’incaponiscono. ¶ Arrigo invece non si curava
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Quando, il giorno seguente, Arrigo rivide lèEugenia, l’avvolse
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in un angolo buio, Arrigo la baciò; e vi
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Ah?... ti pare! - fece Arrigo, duramente.— Ci penserò. ¶ E
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vedeva di buon occhio Arrigo, perchè, con quella praticaccia
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Mamma Gilda, lasciami stare. ¶ Arrigo entrò, come in camera
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tirando un baffetto d’Arrigo. ¶ — No, no, stringete, stringete
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in pessime acque... — fece Arrigo. ¶ — Già... — rispose l’altra
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fece la Mercedes, mentre Arrigo fissava la vecchia con
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con quest’altro, mo’!... ¶ Arrigo tuttavia si mise a
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infernale. ¶ — Al diavolo! — interruppe Arrigo levandosi. — Ho resa incinta
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ti combina quel sudicione? ¶ Arrigo aveva già fatta l
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esperienza d’una vita. ¶ Arrigo raccontò la storia, in
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accomoderà, forse... ¶ — Come? — domandò Arrigo senza badare al prezzo
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tenente, l’anno scorso?... ¶ Arrigo la squadrò di traverso
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po’ con le brusche, Arrigo persuase l’Eugenia a
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le signorine!... Quanto ad Arrigo poi, non credesse neanche
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un’altra cambiale. Ad Arrigo mamma Gilda non faceva
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a bassa voce. ¶ Poichè Arrigo le impacciava senz’alcuna
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stavano già pranzando, ed Arrigo sperava ormai che tutto
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a pian terreno. Solo Arrigo rimase fuori, nella corte
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ch’era quello di Arrigo, le suonò su le
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l’inaudita colpa di Arrigo. ¶ Ma il poveruomo s
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il mezzo per trovarne, Arrigo fece ritorno al focolare
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non aggiunse altro. ¶ Ad Arrigo furon risparmiati rimproveri e
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Ma, un momento... — fece Arrigo. ¶ — Non devi discutere! — l
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studi. ¶ — Un impiego? — mormorò Arrigo. ¶ — Sì, ed al più
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e vattene con Dio! ¶ Arrigo piegò il capo, sembrandogli
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piccola banca privata, e Arrigo, fattesi cucire due mezze
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montò in furore, aggredendo Arrigo con tale veemenza di
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tacito accordo egli ed Arrigo evitavano sempre di rivolgersi
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di provocazione. ¶ — Caro amico, — Arrigo rispose con spavalderia, — credete
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buon Riotti, — l’interruppe Arrigo, — lasciamo le pompe, i
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interromperlo. ¶ — Lasciatemi finire, — seguitò Arrigo. — Voi sapete benissimo che
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dire. ¶ — Dunque, concludiamo, — fece Arrigo. — Ho abusato di vostra
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Sentite, signor Riotti, — concluse Arrigo, — io son uomo di
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e fece come lui. ¶ Arrigo si diresse verso la
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aveva tollerato, sì, che Arrigo rendesse incinta una ragazza
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l’unica donna, che Arrigo pagò. Ma era Tunisina
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di temperamento, appena vide Arrigo, gli lasciò andare due
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così buon cuore che Arrigo non seppe più se
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preferisco ballare! — disse ad Arrigo che cercava di scusarsi
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E quel nome di Arrigo del Ferrante, che doveva
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era nascosta in lei. ¶ Arrigo la vide per la
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di violette di Parma. Arrigo domandò la cesta d
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signora Tatiana Ruskaia, — disse Arrigo alla venditrice, che racconciava
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giunse la sua carrozza, Arrigo s’avvicinò alla portiera
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comunicò il suo nome: Arrigo del Ferrante. Del Ferrante
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palchi si discorreva di Arrigo. ¶ — Eè un bel giovine
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la poltrona ove sedeva Arrigo, poi si lasciò cadere
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passione della cantatrice per Arrigo del Ferrante, citando copia
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brigata si discorreva di Arrigo e della sua buona
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intorno alla persona d’Arrigo e insistenti canocchiali si
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cessava d’essere assediato, Arrigo potè conoscere alcuni di
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naso nelle cose altrui. ¶ Arrigo faceva discretamente gli onori
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parola in pubblico ad Arrigo, escludeva per sempre qualsiasi
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una certa dimestichezza con Arrigo, avendo essi l’abitudine
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prese a trattar familiarmente Arrigo e fu pronto a
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pedine sopra uno scacchiere, Arrigo potè finalmente rompere il
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Fra tutti costoro, lentamente, Arrigo del Ferrante fu accolto
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al racconto immaginoso che Arrigo gli fece del proprio
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di quel nome che Arrigo gli dava, chiamandolo suo
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ell’avrebbe dato, e Arrigo lo sapeva. Egli però
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tutto come l’affabilissimo Arrigo avesse in ogni caso
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provvide alla vita di Arrigo, lasciandolo dilapidar nel suo
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perchè in tali faccende Arrigo amava essere onesto e
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padre il braccialetto di Arrigo, il Riotti a suo
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la fanciulla. — Vuoi che Arrigo mi dia roba falsa
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parte i torti di Arrigo e mostrava che, se
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la sorella maggiore d’Arrigo si fidanzò, e le
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signorile di suo fratello Arrigo, né il padre né
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Laura parlava spesso d’Arrigo, dicendo che aveva certo
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Ruskaia, per amor d’Arrigo, trascurò tutte le scritture
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intenerissero il cuore di Arrigo. Egli non s’abbandonava
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di fiducia in sé, Arrigo si accinse con ogni
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tempo delle beate villeggiature. ¶ Arrigo e la Ruskaia non
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simpatica la medesima gente. Arrigo passava troppe ore fuor
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divulgato gli amori di Arrigo e di Tatiana, quando
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Ruskaia, e nemmeno ad Arrigo, il quale anziché adontarsi
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fondo vorrei sapere perchè Arrigo non è geloso? Anzi
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dormire. Quanto dorme questo Arrigo nei giorni d’estate
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confuso come un collegiale. ¶ Arrigo era in pigiama e
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volta, nel giardino. ¶ Sopraggiunse Arrigo. Il barone gli si
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persuasa dalle insistenze di Arrigo, la Ruskaia finì con
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case loro. ¶ Per riflesso, Arrigo profittava delle festosa accoglienze
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fossero nei panni d’Arrigo. Ed egli lo sapeva
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corso di quelle settimane Arrigo aveva strette molte conoscenze
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tutte quelle che guardavan Arrigo con troppa insistenza, e
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furon alterchi e lacrime. Arrigo riusciva sempre a rasserenarla
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il consueto provocante con Arrigo, la Ruskaia fu sul
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della cantatrice, sicché facevano Arrigo più moine che mai
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scapigliate avventure, civettava con Arrigo sotto i lampeggianti occhi
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col treno delle undici... ¶ Arrigo finse di non comprendere
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per la nuova stagione; Arrigo riprese a poco a
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risolversi ancora. ¶ Una mattina Arrigo stava dormendo, quando il
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riceverlo stando in Ietto. ¶ Arrigo notò che per la
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di spiegarmi in fretta. ¶ Arrigo aveva già compreso: la
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se no, poco male. ¶ Arrigo accese una sigaretta. ¶ — È
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del suo recente amico. Arrigo meditò qualche attimo. ¶ — Ci
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voluttà. ¶ Da troppo tempo Arrigo era fedele alla sua
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fargli nascere un erede. ¶ Arrigo si appropriava con rapidità
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più acerba delle altre, Arrigo e la Ruskaia si
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senza lamentarsene, fin quando Arrigo era stato per lei
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di donna Claudia con Arrigo, dandole, perchè ne fosse
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scandalo. ¶ Fra Tatiana ed Arrigo fu invece una rottura
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e nelle sale dove Arrigo incominciava ad essere invitato
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non tutti benevoli per Arrigo. Ci fu pure chi
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lei una serata trionfale. ¶ Arrigo era in teatro quella
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esasperava i nervi di Arrigo, tanto più che gli
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bene, che ostentava con Arrigo una grande freddezza e
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de’ valori di Borsa. ¶ Arrigo, preso nel mezzo di
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vuol essere de’ nostri? ¶ Arrigo si fece orribilmente pallido
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Cellulare! ¶ Fissò di nuovo Arrigo e soggiunse: ¶ — Fra poco
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convergono sopra uno solo. Arrigo si levò, pallidissimo, dominando
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nato. Alcuni opinarono che Arrigo avesse risposto bene, ed
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Ma la rischiava lietamente Arrigo, perchè il barone Piaggi
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clandestini con la Ruskaia, Arrigo si trovava talvolta in
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al più, rappresentava per Arrigo un’egida provvisoria, una
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sua vedovanza continuava pertinace. ¶ Arrigo le si mise intorno
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nella dedizione stessa. ¶ Infatti Arrigo s’era incapricciato di
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vostre promesse? — disse ad Arrigo la signorina La Vallière
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a bere? — le domandò Arrigo, non appena quegli si
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avuto un tenero per Arrigo. ¶ — Questo non ci riguarda
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Sacco Berni. — Del resto Arrigo non è libero e
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faceva roteare. Disse ad Arrigo: ¶ — Tu, che sai tutto
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l’ho veduta, — rispose Arrigo. — Non so nulla di
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capitava in casa d’Arrigo, dandosi l’aria d
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l’ira gli sbollisse, Arrigo lo faceva attendere un
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da principe! Novità? ¶ — Signor Arrigo, meno chiacchiere! Io vengo
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quasi una certa soggezione. ¶ Arrigo gli metteva sottomano la
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deliziose sensazioni esotiche. Poi Arrigo si alzava con premura
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lei; meglio così! ¶ — Sentite, Arrigo, finiamola con gli scherzi
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lo posso ben dire! ¶ Arrigo lo aveva sempre tenuto
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varie cose, da quando Arrigo non vi abitava più
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odio che il fratello Arrigo, e ad ogni scena
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quel modo del Riotti, Arrigo ebbe una sera la
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a tutti! — aveva detto Arrigo, entrando. ¶ Gli avevan ricambiato
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un po’ sguaiata. ¶ — Oh, Arrigo! Arrigo! Finalmente... — esclamava. ¶ — Come
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po’ sguaiata. ¶ — Oh, Arrigo! Arrigo! Finalmente... — esclamava. ¶ — Come va
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gocciolante. ¶ — Bene, bene, — rispose Arrigo, accarezzando il braccio della
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nel guardarlo. ¶ — Buona sera, Arrigo, — fece il fratello senza
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E perchè no? — fece Arrigo. — Non ho pranzato; ho
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padre a dire: ¶ — Be’, Arrigo, e gli affari come
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volta mi avevi promesso… ¶ Arrigo si cercò nelle tasche
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buona cipria adoperi! — disse Arrigo, sentendo l’odor fresco
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per te papà, — fece Arrigo, risolvendosi ad interrompere quel
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suo collo di pizzo. Arrigo intanto mangiava ghiottamente, a
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la cosa migliore. ¶ — Bravo, Arrigo! Dillo un po’ alla
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ragazza. E versò ad Arrigo un bicchier di vino
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di rubini. ¶ — Buono, — fece Arrigo, assaggiandolo. — Ma voi vi
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la visita del signor Arrigo, portava in tavola un
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andare un pollo. ¶ Ad Arrigo diedero i pezzi migliori
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una specie d’odio. ¶ Arrigo salutò la famiglia ed
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Vieni spesso a vedermi, Arrigo... — pregò lei sottovoce, traendo
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te, così... ¶ — Già, — fece Arrigo, riflettendo. — Ma non importa
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v’andò nel pomeriggio. Arrigo dormicchiava, steso tutto vestito
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è come una festa. ¶ Arrigo sorrise. ¶ — Siediti, Loretta. — E
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una grazia squisita. ¶ — Senti, Arrigo, — ella fece dopo una
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Ora lo chiamerò, — disse Arrigo, — perché prepari una tazza
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vieni avanti! — lo esortò Arrigo. L’altro s’avanzò
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bella signorina? ¶ — Certamente, signor Arrigo, — fece il domestico, sorridendo
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sorella. ¶ — Sua sorella, signor Arrigo?... Toh!... Non lo volevo
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una birichina tu! — esclamò Arrigo, battendole una mano su
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nudità. ¶ — Sei carina, —disse Arrigo, quasi parlando a sè
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certo! ¶ — Oh, guarda... — fece Arrigo, prendendole il polso. ¶ — Che
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qui mal y pense... ¶ Arrigo si volse attonito a
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te. ¶ — Cosa dici? — fece Arrigo impaurito. ¶ — Non temere: non
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e va pure, — disse Arrigo. Il domestico obbedì in
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silenzio. ¶ — E adesso, — riprese Arrigo, — ti regala braccialetti! Dunque
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niente di male... » Vero? ¶ Arrigo si mise a ridere
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no. ¶ — Insomma, — l’interruppe Arrigo — si può sapere chi
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Eh!... Il Giuliani!? — esclamò Arrigo, scattando su. — Dunque il
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una vera passione, — disse Arrigo, — ma di commettere qualsiasi
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fatta così donna? — domandò Arrigo. ¶ — Bah!... Ho molte amiche
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sapeva rispondere. ¶ — Belli, — seguitò Arrigo, — e non badare al
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va bene? ¶ — Il signor Arrigo non mi aveva mai
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di lei. ¶ — Dov’è Arrigo? ¶ — Si veste; ha preso
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non ebbi tempo, — disse Arrigo. — Dunque, come va? ¶ — Non
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in fretta; eccomi qui. ¶ Arrigo era seduto presso la
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disordine di riccioli biondi. Arrigo la guardò nello specchio
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tu non puoi comprendere. ¶ Arrigo non cessava dallo strofinarsi
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le mie spazzole! — osservò Arrigo. ¶ — Dammi un pettine, le
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non hai torto, — disse Arrigo,dopo avervi pensato. — Io
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ebbe fatto l’abito, Arrigo andò a prendere Loretta
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disse il padre ad Arrigo, poi che seppe lo
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essere troppo severo! — fece Arrigo. — Loretta ha voglia di
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Benché in dissapori con Arrigo dopo il congedo brusco
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rifece lui con bile. Arrigo l’onorò di un
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sera a tutti, — fece Arrigo. ¶ E prestamente uscirono insieme
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por nulla nè con Arrigo nè con Loretta; quasi
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del suo proprio focolare; Arrigo, da lungo tempo, non
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cinque anni meno d’Arrigo, cioè ventiquattro ormai, e
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suo calamitoso amore per Arrigo, non si erano scatenate
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no; ell’aveva amato Arrigo, lo amava ancora, lo
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vaso di terra cotta. ¶ Arrigo invece era stato il
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maritar l’Eugenia con Arrigo, ed anche certo di
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1910
ignorante come un bue. ¶ Arrigo e Loretta erano giunti
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steso sul letto d’Arrigo; sopra una seggiola era
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camera da letto ed Arrigo ebbe accesa la luce
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Egli sorrise. ¶ — Mi proverò. ¶ Arrigo si ritrasse nell’altra
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sembrata mai così bella. Arrigo le si avvicinò, un
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otto e mezzo, — disse Arrigo scotendosi. — Fa presto, se
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de’ suoi capelli oscuri. ¶ Arrigo la vide, s’accorse
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1910
interrogare con uno sguardo Arrigo e raccoglierne un segno
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1910
è mia sorella, — disse Arrigo affabilmente. ¶ — Oh, signorina!... — esclamò
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metà del second’atto Arrigo vide il Giuliani affacciarsi
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1910
sotto il palco d’Arrigo, tutto acceso in volto
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1910
l’audacia di chiamar Arrigo per nome, augurandogli la
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1910
sera. ¶ — Addio, Rafa, — rispose Arrigo rapidamente. Ma finse tosto
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1910
E la sorella di Arrigo. ¶ — Ma via! Non dire
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fosse la sorella di Arrigo. Ne siete sicuri poi
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1910
per la sorella d’Arrigo aveva superato ogni altro
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1910
il suo fratello, l’Arrigo di cui si ricordava
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1910
voluto che, invece di Arrigo, si chiamasse con un
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1910
Con un gesto nervoso Arrigo si contorse le mani
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1910
ne aveva parlato con Arrigo. Adesso poi lo trovava
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1910
ella pensò involontariamente ad Arrigo, rammaricandosi ch’egli non
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1910
sentiva la zampa d’Arrigo, ma era detto bene
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1910
il giorno fissato venne, Arrigo, si recò a prenderla
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1910
Tuo padre ha ragione. Arrigo ti dà troppi vizii
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1910
della verginità. ¶ Quando giunse Arrigo, ed appena intese il
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1910
se vi fa piacere, — Arrigo rispose con una certa
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1910
è mia madre, — pensò Arrigo fugacemente, guardando i due
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1910
ci guadagnerai. ¶ — Insomma, caro Arrigo, — intervenne il padre, — la
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1910
di questo calmo lamento. Arrigo, preso da non so
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1910
E pareva che, guardando Arrigo, entrambi gli dicessero mutamente
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1910
la madre disse ad Arrigo. Ed il silenzio tornò
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1910
lo stoviglie sonore. ¶ Quando Arrigo e Loretta si trovaron
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1910
prese il braccio d’Arrigo e s’avviarono lungo
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nelle strade più centrali; Arrigo le disse: ¶ — Non mi
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negozi dalle mostre scintillanti. Arrigo salutava molta gente. Loretta
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donne elegantissime, provocanti. Vedendo Arrigo gli sorrisero; Arrigo, a
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1910
Vedendo Arrigo gli sorrisero; Arrigo, a sua volta, non
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1910
nel cambiare tante donne? Arrigo si mise a ridere
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1910
gelosa. ¶ — Ah, si? — esclamò Arrigo, guardandola. — E cosa faresti
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1910
andiamo a pranzo? — domandò Arrigo. ¶ — Andiamo. ¶ — Ti condurrò in
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1910
ma non piangere, — fece Arrigo, tentando con ogni sforzo
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che si pranza, — disse Arrigo segnando il chiarore. — Viene
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sopraggiunti. ¶ — Vuoi aspettarci? — domandò Arrigo al vetturino. — Ti farò
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1910
che li faceva tremare. ¶ Arrigo diede un piccolo colpo
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diceva il cameriere ad Arrigo, — abbia pazienza per stasera
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vicino alla tavola d’Arrigo e il cameriere lo
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1910
volo. ¶ — E Rafa? — disse Arrigo improvvisamente. ¶ — Oh, non parlarmi
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1910
passando la tavola d’Arrigo; un d’essi lo
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1910
a parlar di lui. Arrigo, intuendo i loro discorsi
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1910
avvocatello senza clienti, — rispose Arrigo; — un brutto tipo. ¶ — E
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insolito il fatto che Arrigo la trascurasse; però egli
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fiorenti; ma quel signor Arrigo la impacciava un po
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malizia. ¶ — Ah, si? — fece Arrigo, sogguardando rapidamente Clara. ¶ Ma
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racconterete voi qualcosa, — disse Arrigo. ¶ — Quello che faccio io
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sorridendo. ¶ — Mi curerò, — fece Arrigo; — ma intanto aspetto che
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Bene; e poi? — fece Arrigo. ¶ — E poi che al
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E voi andrete? — domandò Arrigo a Clara. ¶ — No; sapete
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certa tristezza. ¶ — Bene, — ripetè Arrigo alla fanciulla; — e poi
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un maestro di scherma. ¶ Arrigo e Clara scoppiarono a
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risata. ¶ — Per bacco! — esclamò Arrigo; — si raccontano molte belle
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mia sorella tanto carina? ¶ Arrigo si sentì rabbrividire fin
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Ho perduto ancora, — disse Arrigo duramente, senza guardarla. ¶ — Ah
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una grande aberrazione, — spiegò Arrigo. — Ho perduta la testa
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un’infinità di spiegazioni. Arrigo le aveva scelto un
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ancora. ¶ Vicino a lei Arrigo si sentiva triste; una
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grande inconsumabile peccato. ¶ — Dimmi, Arrigo: dove partono i cavalli
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ma per poco, — fece Arrigo, attento al cannocchiale. ¶ Giungevano
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grido. ¶ — Al diavolo! — esclamò Arrigo. — Domino è battuto. ¶ A
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perplessi. ¶ — Addio. Giuliani, — disse Arrigo seccamente. ¶ — Buon giorno, Ferrante
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mandò un rapido sorriso. Arrigo fece atto di proseguir
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l’occasione. ¶ — Hai vinto, Arrigo? — gli domandò. ¶ Stava di
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titubante, arrossendo un poco. ¶ Arrigo esitò un attimo, impercettibilmente
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momento il viso di Arrigo si oscurò, divenne perfido
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è un ronzino! — disse Arrigo aspramente. — Sarà finito a
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francese parte favorito, — osservò Arrigo. — Tre giorni fa lo
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mezzo... — annunziava lo scommettitore. ¶ Arrigo si fece innanzi tra
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Vuoi bere, Loretta? — domandò Arrigo. ¶ — Sì, volentieri: ho sete
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il ritorno. ¶ — Pazienza! — disse Arrigo; — ci bagneremo un poco
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innanzi divenga un’assidua. ¶ Arrigo leggeva attentamente un giornale
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alla vivace bellezza di Arrigo. Ella osservava il viso
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su le tribune, — disse Arrigo. ¶ — Vi dispiace se rimango
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Venite. ¶ — Vieni, vieni, — soggiunse Arrigo, non più corrucciato. ¶ Salirono
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lungo respiro, stupendamente vinceva. ¶ Arrigo conosceva i cavalli e
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quel baio scuro, — corresse Arrigo. ¶ — Ma è un bel
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cavallo quel Gabriel! — esclamò Arrigo. ¶ —Perchè non hai giocato
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Che azione maravigliosa! — esclamò Arrigo. ¶ — Io vedo — cantilenò Rafa
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Lo crede lei? — fece Arrigo, ironico. ¶ — Ma certo! ¶ — Lo
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in quel mentre, vedendo Arrigo tutto rivolto verso i
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cavalli. ¶ — Ecco: partono! — esclamò Arrigo. — Poi subito: — No, hanno
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binoccolo. ¶ — Missolungi anche, — rispose Arrigo. ¶ La partenza fu lunga
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Una partenza magnifica! — disse Arrigo. Loretta gli si era
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Missolungi è finito, — disse Arrigo, un po’ ansante perchè
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specie di muraglia umana. ¶ Arrigo non rispose. Fontenay cedeva
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lire, e domandava ad Arrigo senza tregua: ¶ — Sei contento
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rimasero come atterriti, e Arrigo, volgendo la faccia, fulminò
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era chiamato Rafa. ¶ Fu Arrigo che provvide ad accomodar
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rifiutargli un altro appuntamento. Arrigo non le parlava più
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corse, che aveva costretto Arrigo ad una lunga e
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nella dura gelosia d’Arrigo vedeva più palese il
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Al ritorno dall’ippodromo Arrigo non le aveva mosso
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sperato di trovare in Arrigo l’uomo che volesse
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era presto avveduta che Arrigo non le avrebbe favorito
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ai panni, anzitutto; poi, Arrigo non poteva volgere il
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stata nella casa d’Arrigo, perchè non poteva più
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Sì, va bene, — rispose Arrigo. — Lasciami stare. ¶ — Ma guardi
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senza nulla comprendere, ubbidì. Arrigo s’era sprofondato in
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Ossia, lascia stare, — disse Arrigo. — Partirò forse domani. ¶ — Come
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Allora a rivederla, signor Arrigo. ¶ — A rivederci. ¶ Stava per
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quando il campanello squillò. Arrigo d’un balzo fu
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la insolita premura di Arrigo dovesse un poco sorprenderli
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mutata proprio da quando Arrigo aveva cominciato a prendersi
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quando poteva uscirsene con Arrigo, evadere dalla prigionìa familiare
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si può!... Il signor Arrigo, lui, di soldi ne
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compere. Che se poi Arrigo di tempo in tempo
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merito a questa gita, Arrigo ebbe dal canto suo
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chiaroveggenza sul cuore di Arrigo. ¶ Ella pure trovava incomprensibile
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ribellarsi non poteva più. Arrigo era stato l’ultimo
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Con lei d’altronde Arrigo non era guardingo abbastanza
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e la camera d’Arrigo era comunicante con la
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mazzo di rose gialle, Arrigo ne aveva tolte le
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d’un glorioso tremito. ¶ Arrigo la guardava: ell’aveva
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tre giovani signore, che Arrigo suppose fossero Americane, le
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tacque. ¶ — Non mangi? — disse Arrigo dopo una lunga pausa
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ho dovuto amare! —esclamò Arrigo.— Vorrei me lo dicesse
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a casa. Disse che Arrigo l’aveva ricondotta, ed
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Con la sorella di Arrigo del Ferrante! — proclamò con
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amante della sorella di Arrigo del Ferrante. ¶ III. ¶ Loretta
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risalire la colpa di Arrigo. Secondo lui tutto quanto
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occhialaio era colpa di Arrigo. ¶ Come usava ogni giorno
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Eugenia lo riconobbe. ¶ — Oh... Arrigo! — fece, e si levò
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State bene tutti? — domandò Arrigo finalmente. ¶ Rispose Paolo: ¶ — Non
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vicino. ¶ — Vieni, — disse ad Arrigo; — ho da parlarti. ¶ E
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padre. ¶ — Io? Nulla! — esclamò Arrigo, ansioso. — Che c’è
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Loretta, Loretta... — l’aiutò Arrigo, tendendosi a lui con
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del suo terrore. ¶ — Di’, Arrigo, stai male? — fece Paolo
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L’ha detto prima... ¶ Arrigo radunò tutte le sue
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è una sgualdrina... — disse. ¶ Arrigo scattò in piedi con
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Tutti e tre guardavano Arrigo quasi con paura. In
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un mobile e fissava Arrigo con stupore. ¶ — Noi? — balbettò
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ne vada! — gl’intimò Arrigo senza muoversi. L’altro
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si ritrasse a malincuore. ¶ Arrigo fissò il fratello: ¶ — E
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seggiola, soffocato dalla tosse. ¶ Arrigo aveva da principio ascoltata
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tono ambiguo. ¶ — Io?... — pronunziò Arrigo, illividendo. ¶ — Sì, tu, proprio
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proprio tu! Cos’hai? ¶ Arrigo girò intorno uno sguardo
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e tu la vali! ¶ Arrigo istintivamente levò il pugno
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senza interrompersi. Col servidorame Arrigo era sempre stato largo
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stesse cose. ¶ — Baruffe? — domandò Arrigo. ¶ — No. ¶ — Pérdite forti? ¶ — Qualcuna
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del domino. Mentre giocavano, Arrigo li intese parlar fra
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occupatissimi al loro gioco. ¶ Arrigo si mise a cavalcioni
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il Rigoli, volgendosi ad Arrigo. — Quasi quasi me ne
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loro inconfessabili pensieri. ¶ Poi Arrigo si lasciò cadere sopra