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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ermanno Rea, La comunista, 2012

concordanze di «Aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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anni prima lei mi aveva stretto un braccio e
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carica d’ironia mi aveva detto: sei carino, sei
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Francesca taceva, ma non aveva affatto un’espressione contrariata
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l’allegria che mi aveva messo addosso la nostra
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di gente attonita che aveva raggiunto il tempio alla
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importante fondazione culturale cittadina aveva deciso di mettere assieme
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in realtà convinto. Ormai aveva definitivamente assunto l’aria
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quale tra l’altro aveva regalato la villa con
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del tutto disinibita, come aveva sentito dire da più
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chiaro, mi intimò Francesca. Aveva in volto la stessa
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che l’uomo mi aveva rivolto: ma Francesca fu
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napoletano che tante polemiche aveva sollevato era stato scritto
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certi ammonimenti. ¶ Ma Francesca aveva già riguadagnato la sua
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proprio in quella direzione: aveva nostalgia del rumore delle
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a qualche curioso che aveva letto il mio libro
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che il mio libro aveva riversato sulle spalle di
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In realtà ce l’aveva con me, mi rimproverava
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parte di chi ti aveva conosciuta a fondo. Accadde
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Non sapeva dove sistemarli. Aveva un impegno importante, anzi
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grigio, al mio calunniatore… ¶ Aveva ragione. Com’era successo
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noto e stimato, non aveva esitato per esempio a
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falde acquifere? Nessuno lo aveva mai detto; nessuno aveva
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aveva mai detto; nessuno aveva mai detto: sì, lo
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era al completo: chi aveva deciso di venire era
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il Sud ormai non aveva altra scelta davanti a
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intenzioni di chi le aveva pronunciate. ¶ Posi bruscamente il
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del colletto all’insù. Aveva una cravatta, ma allentata
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arrivando in chiesa, mi aveva indotto malumore e insicurezza
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entusiasmi. Il tempo non aveva consumato il suo ardore
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più fioca, più tremula. Aveva infilato entrambe le mani
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frequentatore del mondo classico, aveva un vero culto della
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in campagna avvenne mentre aveva in corso la traduzione
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Non ricordava più quando aveva cominciato ad acquistarne: di
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anno, il professor Ammenda aveva portato a casa addirittura
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a quella, settecentesca, che aveva visto pubblicata sull’inserto
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suo tempo lui stesso aveva piantato lungo il viale
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anni nella sua casa, aveva allevato i suoi figli
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i suoi figli e aveva amorosamente assistito la moglie
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te. Pensaci tu» le aveva detto la signora Ammenda
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al marito. Costanza l’aveva rassicurata con un semplice
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uomo di media statura, aveva un colorito latteo, un
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stringere il cuore: come aveva potuto trascurare fino a
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all’ultima parola. Ora aveva un’espressione distesa se
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accordo. ¶ Il polacco intanto aveva preso a esplorare il
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dorso di qualche volume. Aveva dita robuste ma lunghe
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trascorsi in cattedra, non aveva mai avuto un allievo
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della donna che lui aveva sposato, ritenendola una poco
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la volontà della moglie. Aveva deciso di sfidare la
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lui, non soltanto non aveva un lavoro stabile. Non
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un lavoro stabile. Non aveva lavoro in assoluto, benché
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sempre Tadeusz. ¶ Costanza lo aveva definito «l’uomo dalle
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risuscitare i morti» l’aveva completamente conquistata. Per non
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regola d’arte», come aveva imparato a dire sollevando
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orgogliosamente il mento. ¶ Non aveva mai pensato di essere
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laboratorio di falegnameria Tadeusz aveva lavorato giovanissimo, da apprendista
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dei genitori? Che diavolo aveva combinato per farsi scacciare
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sum dignus.» (All’epoca aveva cominciato addirittura a studiare
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avvocato che il polacco aveva conosciuto per caso e
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ad Ammenda che gli aveva mostrato una certa freddezza
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scultura», come Ammenda l’aveva definita, non senza enfasi
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morse le labbra: come aveva potuto comportarsi in maniera
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aumentargli la remunerazione. Sinora aveva corrisposto a Tadeusz quel
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quel che lui gli aveva chiesto, che non equivaleva
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realizzare quello che non aveva mai realizzato: tante scaffalature
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libreria! Una volta ne aveva costruito una suo padre
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per un’intera settimana, aveva controllato ogni suo gesto
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prova. ¶ La struttura che aveva in mente non avrebbe
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e pregiato), sennonché non aveva mai trovato un modello
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all’archetipo che lui aveva in testa, salvo quello
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lui, a suo tempo, aveva regolarmente archiviato. Quella libreria
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tempo. ¶ Senza immaginarlo, Tadeusz aveva toccato un tasto particolarmente
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e anche di Costanza, aveva lasciato morire la moglie
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caos nel quale l’aveva costretta a vivere per
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Per un certo periodo aveva anche raccolto piccoli blocchi
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lo attraevano: ce l’aveva scritto in faccia. ¶ Erano
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dal giorno in cui aveva fatto la sua prima
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l’altro. Lei glielo aveva perfino detto: le donne
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Ma lui che possibilità aveva di non «giocare col
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che sopravvalutazione. ¶ Eppure Ammenda aveva preso le sue precauzioni
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di affrontare l’argomento: aveva fatto sedere il polacco
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di fronte a lui; aveva chiesto a Costanza di
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caffè e biscotti; lo aveva encomiato per come aveva
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aveva encomiato per come aveva restaurato il tavolo da
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era in origine; lo aveva indotto a parlare della
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che sbucciava patate ma aveva le orecchie tese benché
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che il professor Ammenda aveva fatto costruire a suo
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a offrirgli ospitalità. Tadeusz aveva dichiarato che a lui
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caos con il quale aveva vissuto in uno stato
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dove dormiva e dove aveva allestito una sorta di
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un metro sul quale aveva riprodotto fedelmente la libreria
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In macchina Tadeusz gli aveva confidato che mancava da
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Sei geloso, Tadeusz?» gli aveva chiesto, e lui aveva
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aveva chiesto, e lui aveva abbassato la testa senza
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Costanza che quella notte aveva litigato con la moglie
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con la moglie. L’aveva invitata a trascorrere una
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i ragazzi e lei aveva rifiutato. Non era riuscito
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alle sette e mezza. Aveva dormito in tutto tre
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forse senza esserne consapevole, aveva gli occhi rigati di
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colpo d’occhio straordinario! ¶ Aveva lavorato senza fermarsi un
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impediva qualche luna ostile. Aveva cominciato appena dopo l
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appena dopo l’alba. Aveva collocato nello studio il
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sega a nastro che aveva indotto il professore ad
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tipo di attrezzo adoperato. Aveva stabilito così che il
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ciliegio montati (Tadeusz li aveva costruiti uno per uno
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Ammenda che il professore aveva usato un paio di
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e che, sempre Costanza, aveva adattato alla sua figura
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baciarlo la signora gli aveva accarezzato con la punta
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che costruiva? Visto che aveva una fede al dito
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lui, il padre li aveva quasi quotidianamente informati di
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trionfo. Non gli rispose: aveva spento l’apparecchio. A
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fatalista! Un «vesuviano» doc. Aveva perfino imparato ad apprezzare
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Torre del Greco gli aveva affibbiato: l’Italiano. ¶ «Ehi
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prima volta: in precedenza aveva già avuto altre tresche
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a nessuno quel che aveva saputo, tranne al parroco
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Karol Wojtyla, e questo aveva la sua importanza). ¶ Quando
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stessa. Il polacco le aveva annunciato che sarebbe partito
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di Cracovia e Costanza aveva avuto di colpo la
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errore. Poiché lui le aveva comunicato che si sarebbe
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malelingue.» E Tadeusz, che aveva sempre un’antenna di
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anche se non lo aveva mai confessato ad alcuno
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su quattro) sulle quali aveva fatto passare un velo
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quello che il professore aveva fatto per lui! «Ho
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buono che sono… » ¶ Ma aveva trascorso ore terribili. Ore
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quell’Italia che pure aveva amato con tutto se
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di tutti. Così lui aveva aperto una bottega di
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Cracovia un veneto lo aveva scambiato per un connazionale
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E così lui gli aveva spiegato che ogni merito
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a colui che gli aveva fatto da maestro, che
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da maestro, che gli aveva corretto i compiti come
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i ragazzini, che lo aveva costretto a imparare a
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e prose, che lo aveva obbligato a leggere il
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cui era nato. Ne aveva tutto il diritto. ¶ Tadeusz