Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

clienti. ¶ Avevo due soci. Beniamino Rossini, detto il vecchio

veramente in forma era Beniamino, con il suo fisico

che lavorava al computer. Beniamino arrivò puntuale ed elegante

di procedere?» mi domandò Beniamino. ¶ «Parliamo con la ragazza

la testa per lei. ¶ Beniamino si impossessò della sua

Scambiai un’occhiata con Beniamino. Il colloquio era terminato

Quello era territorio di Beniamino e il proprietario del

quando non aveva incontrato Beniamino in un night. Mansutti

dell’ora. «Mi chiamo Beniamino Rossini. Sei ospite mio

l’infame» gli ordinò Beniamino. ¶ «Angiò. Rossano Angiò». ¶ «Per

Quante saranno necessarie» rispose Beniamino. «Tieni il cellulare sempre

gli convenga cambiare versione». ¶ Beniamino scosse la testa. «È

Guardai i miei soci. Beniamino mi offrì una sigaretta

la cassetta. «Sei insopportabile, Beniamino, quando fai il malavitoso

fu il commento di Beniamino. ¶ Quella notte non accompagnai

legale per l’autopsia. ¶ Beniamino mi toccò il piede

colombiano?». ¶ «Ottima domanda» ribatté Beniamino infilandosi il cappotto. «Marco

con la testa e Beniamino mi strizzò l’occhio

tagliò il volto di Beniamino, che con un gesto

di non uscire più». ¶ Beniamino sbadigliò. «Dobbiamo iniziare a

fine gli raccontai come Beniamino avesse strapazzato la donna

e alzò le spalle. «Beniamino ha ragione, Marco. L

sua attenzione. «Lui è Beniamino Rossini. Se lo picchi

soldati di Tristano Castelli». ¶ Beniamino gli dedicò un sorriso

colloquio agli sbirri» consigliò Beniamino in tono piatto. ¶ «Non

era truccato piuttosto pesantemente. ¶ Beniamino sfoggiò il sorriso galante

mi mise al corrente Beniamino con aria saccente mentre

boliviana di pessima qualità». ¶ Beniamino accennò a un applauso

con l’Italia» disse Beniamino. ¶ «Qui la coca va

la mafia giapponese» bofonchiò Beniamino. ¶ «Seguro. Sono loro che

tramezzini. ¶ «Telefona a Mansutti, Beniamino. Domani voglio parlare con

riflettei a voce alta. ¶ Beniamino si toccò nervosamente i

era finalmente scomparsa e Beniamino poté divertirsi a correre

voce. ¶ Guardai Max e Beniamino che stavano seguendo la

o chiamo i buttafuori». ¶ Beniamino buttò la cicca a

unica sedia. «Vi ascolto». ¶ Beniamino si sedette sulla scrivania

bevuta la balla di Beniamino. Grossi e col naso

tempo» ribatté Bonotto preoccupato. ¶ Beniamino aprì un pacchetto di

resto dei miei giorni». ¶ Beniamino mi puntò contro l

è andato qualche volta Beniamino. Mi ha raccontato che

racconti di malavita di Beniamino si protraevano più del

persiane fossero abbassate e Beniamino accese la luce. Ci

prima. La passai a Beniamino. «Questo maresciallo puzza di

sta facendo il ­bagno». ¶ Beniamino spalancò la porta. «Dille

Dov’è la fregatura?». ¶ Beniamino iniziò a saccheggiare il

impallidì. «Ma cosa dici Beniamino, lo sai che Toni

di spillone nel cuore». ¶ Beniamino ridacchiò. «Non lei. Quella

trattative registrando la conversazione. ¶ Beniamino si era procurato uno

corri verso la riva. Beniamino penserà a coprirti». ¶ La

io l’auto di Beniamino, che in quel momento

Non potevamo superarli, e Beniamino cercò di prendere tempo

il più atletico» scherzò Beniamino. «E il più giovane

al suo destino. Ma Beniamino e Max la Memoria

angolo della via parallela». ¶ Beniamino fermò l’auto giusto

business del momento» aggiunse Beniamino, «al prezzo di mercato

guardai. «Come lui... credo». ¶ Beniamino arrivò prima del previsto

parlato di omicidio?» ribatté Beniamino. «Pensavo piuttosto a un

Il colloquio era terminato. Beniamino prese dalla tasca una

guardando la pistola che Beniamino aveva appoggiato sul tavolo

Al mio fianco sedeva Beniamino. Indossavamo guanti di lattice

terra senza un grido. Beniamino gli appoggiò sul petto

alzai. «Cosa sta succedendo?». ¶ Beniamino scosse la testa. «Non

organizzazione». Si rivolse a Beniamino. «Dovresti raccogliere informazioni sui

infilarmi sotto le coperte. ¶ Beniamino si fece rivedere da

gran da fare» riprese Beniamino. «Stanno cercando contatti e

chiese il ciccione a Beniamino. ¶ «Che i capi si

treno diretto a Venezia. Beniamino era rimasto a casa

trovare la Tía» disse Beniamino. ¶ «Guai?». ¶ «Non lo so

il culo, altrimenti...» sibilò Beniamino. ¶ Lei lo sfidò con

colpo, incapace di reagire. Beniamino continuò a fumare tranquillo

mangiare ai due rottweiler. Beniamino mise in moto la

Neanche io ti capisco, Beniamino. Non si tratta di

pur di sbatterlo dentro?». ¶ Beniamino sbatté il pugno sul

fine faranno?» domandai a Beniamino. ¶ «Conosco un veterinario a

quello che avevamo fatto. Beniamino capì a cosa stavo

la banda dei veneti. Beniamino mi svegliò una mattina

inclusi nella lista che Beniamino aveva consegnato alla Tía

me. ¶ Il giorno seguente Beniamino venne a trovarci portando

che gestiscono la prostituzione». ¶ Beniamino prese la scatola dei