Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

ATTORI ¶ PIRRO ¶ POLISSENA ¶ EROPE ¶ CALCANTE Gran Sacerdote ¶ POLIDORO ¶ ARSINDO

tutta avvampò Troja superba; ¶ Calcante degli Dei l'organo

per involarla a Pirro. ¶ Calcante lo protegge … Ei seco

a preso. ¶ ARSINDO ¶ Come! … Calcante! … un Sacerdote? Ah, taci

moti osserva ¶ E di Calcante, e del maggiore Atrida

vedesi il gran Sacerdote Calcante venire a passo lento

alza, e dice: ¶ PIRRO ¶ Calcante ¶ (andandoli incontro) ¶ quai prodigj

andandoli incontro) ¶ quai prodigj! ¶ CALCANTE ¶ Il Ciel t'elegge

bramata i Greci legni. ¶ CALCANTE ¶ Frena il malcauto ardor

tomba. ¶ Che mai sarà! … ¶ CALCANTE ¶ Del Padre tuo la

che brama da me? ¶ CALCANTE ¶ Chiede vendetta. ¶ Sai, che

Ciel! che mi narri! ¶ CALCANTE ¶ Quest'orribil segreto, è

volendo impaziente il pugnale ¶ CALCANTE ¶ Ascoltami in pria. Giurar

della mia fe potresti? ¶ CALCANTE ¶ No; ma voglion gli

vorrei … ¶ (alto) ¶ pur sento … ¶ CALCANTE ¶ Eh! l'Uomo estingui

par. ¶ Si giuri. ¶ alto ¶ CALCANTE ¶ Ecco l'acciar. ¶ Pirro

tutti i Numi giuro. ¶ CALCANTE ¶ Degno figlio d'Achille

sulla scelta ¶ Tremo, Signor … ¶ CALCANTE ¶ Trema, ma sul delitto

mai reca! ¶ SCENA IV ¶ Calcante, Pirro, Arsindo frettoloso. ¶ ARSINDO

sua vita. ¶ Si minaccia Calcante, e te con lui

han preceduto il giorno. ¶ CALCANTE ¶ Al riparo si corra

esangue. ¶ via ¶ SCENA V ¶ Calcante, Arsindo. ¶ ARSINDO ¶ Da quell

quell'ira che speri? ¶ CALCANTE ¶ Ogni soccorso. ¶ ARSINDO ¶ Ma

il suo fatal amor … ¶ CALCANTE ¶ Soffri, che tutta ¶ Spero

Ah! di Pirro pavento. ¶ CALCANTE ¶ Anch'io conosco, ¶ E

io corro. ¶ SCENA VI ¶ CALCANTE ¶ Voi, che il cuor

ATTO TERZO ¶ SCENA I ¶ Calcante, Arsindo. ¶ ARSINDO ¶ Tutto è

il cuor gl'opprime. ¶ CALCANTE ¶ Che mi racconti! ¶ ARSINDO

maggior vinta già langue. ¶ CALCANTE ¶ Gioventù sconsigliata! a quai

E per qual via? ¶ CALCANTE ¶ Molto non ha che

il credo. ¶ ARSINDO ¶ Ebben? ¶ CALCANTE ¶ Costui con Polissena è

di gelosia le fiamme. ¶ CALCANTE ¶ Arte adopra, e coraggio

acciar, che gli donò Calcante, ¶ E Polissena 'l mio

tavola ¶ ARSINDO ¶ E a Calcante dirò … ¶ PIRRO ¶ Lasciami. ¶ ARSINDO

Odimi; A cenni di Calcante appena ¶ La sventurata Vittima

e morte. ¶ Impallidisce ognun: Calcante invano ¶ I Numi invoca

Polissena è seco. ¶ A Calcante si corra, e a

Che veggio mai! - giunge Calcante, e seco ¶ Di Guerrieri

liberarsi) ¶ O Ciel! … ¶ vede Calcante ¶ Nol soffrirò giammai. ¶ SCENA

SCENA ULTIMA ¶ Pirro, Polissena, Calcante, Arsindo, Sacerdoti, Guerrieri, Guardie

Sacerdoti, Guerrieri, Guardie, Popolo. ¶ CALCANTE ¶ O sacrilegio! o Numi

capriccio i Numi. ¶ Scostati. ¶ CALCANTE ¶ Scellerato! - ah! questo è

Tu puoi bramar, ¶ (a Calcante) ¶ Ch'io Natura oltraggi

Al furor di colui … ¶ CALCANTE ¶ Guerrieri, udite. ¶ Gl'offesi

spaventarmi il Mondo intero. ¶ CALCANTE ¶ Dunque ceder non vuoi

ferocemente ¶ Lo speri indarno. ¶ CALCANTE ¶ Ebben: se tanto alla

a suoi) ¶ All'armi. ¶ CALCANTE ¶ alle Guardie, e al

ferisce ¶ Io muojo. ¶ cade ¶ CALCANTE ¶ Ciel! … ¶ tutti danno segno

dovei … seguir ti voglio. ¶ CALCANTE ¶ Principe sventurato! - Arsindo, appresta