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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «Cafettèra»

nautoretestoannoconcordanza
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mano.» ¶ «Ah» sospirò la Cafettèra liberata dall’incubo. ¶ «Ma
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vicolo avviato verso la Cafettèra, che ora a sentirsi
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E prendetevela!» fece la Cafettèra. ¶ «Eh quasi quasi, veramente
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di dire, pensava la Cafettèra servendosi di un’espressione
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di donn’Elvira la Cafettèra l’avevano turbata. Forse
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più alta oscillava: la Cafettèra potrebbe essere sua madre
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sbadiglio «donn’Elvira, la Cafettèra, ha detto vai, e
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manda? donn’Elvira la Cafettèra…» ¶ «La conosco, la conosco
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strada.» ¶ «Lasciafaddio» esclamò la Cafettèra. «E che vi siete
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Lasciate stare» disse la Cafettèra raccogliendo il danaro sparso
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certe domande…» disse la Cafettèra ferita nel suo amor
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si sentiva vista dalla Cafettèra, che mescendo caffè e
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era stata colta la Cafettèra: ¶ «L’abbiamo trovata già
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medianiche e spiritistiche della Cafettèra, ma nessuno a quell
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richiamare in vita la Cafettèra che ricadeva in deliquio
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nuovo in vita la Cafettèra; la quale fece per
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al dorso tondo della Cafettèra. ¶ «Dunque» fece poi quando
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placato i sensi della Cafettèra, doveva subirne le furie
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Ciccillo. ¶ «Dopo» disse la Cafettèra. ¶ «Ma che t’è
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le bugie che la Cafettèra gli avrebbe ammonticchiato davanti
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lo dico» disse la Cafettèra porgendo le reni al
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non la conoscete» la Cafettèra di sopra i Quartieri
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È uscita pazza la Cafettèra.» ¶ «No, sentitemi bene… I
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è una figliola della Cafettèra.» ¶ «E dove la porti
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impaurita dai gridi della Cafettèra. ¶ «Mangiafranco!» udiva. ¶ E un
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Anche la voce della Cafettèra pareva venata di intenzioni
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dalla cinghia, perché la Cafettèra potesse uscirne soddisfatta per
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S’era spento nella Cafettèra persino il ricordo di
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pareva naturale che la Cafettèra avesse mille cinghie per
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rallentare, la voce della Cafettèra si sparpagliò in sibili
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due ultimi gridi della Cafettèra precipitarsi il silenzio; immaginando
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mette…». ¶ Anche stavolta la Cafettèra tacque. Nell’incontro della
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Si sentiva sorvegliata dalla Cafettèra e da Ciccillo, e
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pensò Ciccillo. Ma la Cafettèra non poteva pensare allo
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è male» disse la Cafettèra con tono sbrigativo. ¶ Parenti
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un caffè?» disse la Cafettèra. «Favorite dentro, tanto a
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osservò con amarezza la Cafettèra, che ora cercava ogni
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che tiene?» chiese la Cafettèra. «Pare che hai passato
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il cinematografo, così la Cafettèra chiamava l’andirivieni degli
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rivolgevano per rispetto alla Cafettèra, ma sorridevano felici nel
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sulla porta scorgendo la Cafettèra e il chiromante in
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cosa difficile!» osservò la Cafettèra con l’aria afflitta
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gli spiritati soliloqui della Cafettèra per frenarlo nella sua
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dell’aperta ribellione della Cafettèra; e pur ardendo dal
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il momento che la Cafettèra non sentendosi più sorvegliata
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allora la caduta della Cafettèra, dal piedestallo su cui
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uscivano”; dalla casa della Cafettèra non usciva né un
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farsi vivo con la Cafettèra, sperando che la Cafettèra
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Cafettèra, sperando che la Cafettèra si faccia viva con
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per la confessione. ¶ La Cafettèra non ignorava il mare
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allora, che cosa?» ¶ La Cafettèra affannava; era dimagrita; e
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cui si esercitava la Cafettèra se n’era aggiunta
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e indirizzo, e la Cafettèra se li lavorava a
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un altro!…» gridava la Cafettèra. «A uno alla volta
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fida di fare la Cafettèra. Leggete, leggete, guardate un
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far le veci della Cafettèra, impegnata a trasmettere il
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era arrivata trafelata la Cafettèra: ¶ «Voi qui?» aveva domandato
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ripreso a dire la Cafettèra. ¶ «E dove?» ¶ «A salire
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seriamente a pensare.» La Cafettèra aveva pronunciato le ultime
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Lo schiaffo evocato dalla Cafettèra si era affacciato così
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la cera stessa della Cafettèra allarmata, come se sulle
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XVI ¶ Il giorno della Cafettèra doveva capitare di sabato
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Comizi. Al sabato la Cafettèra era ricorsa dopo lunga
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Per voi, pensava la Cafettèra, per voi Santi misericordiosi
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dall’angolo preferito dalla Cafettèra, mentre con parole adatte
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tappeto. ¶ Gli occhi della Cafettèra abituati a fuggire per
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fratello del re…». ¶ La Cafettèra tornava a casa rasserenata
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sfogava tra sé la Cafettèra. Nannina arrivava trafelata dalle
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le mancavano, e la Cafettèra se non voleva far
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guidare, questa scema!…) – la Cafettèra riteneva impossibile che Nannina
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fino a Portacapuana.» ¶ La Cafettèra otteneva così il servizio
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la povera palomba della Cafettèra. Nannina, con un’orecchia
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gambe. Al magliaro la Cafettèra mandava la commissione di
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non s’aspettava dalla Cafettèra. ¶ «Tie’,» le disse la
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Tie’,» le disse la Cafettèra; «portagli queste tre camicie
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figlio! ¶ «Niente», disse la Cafettèra. «Ringraziasse Iddio che gliele
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forse il sogno della Cafettèra era quello di vedersi
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di lei. Ma la Cafettèra capì e disse: ¶ «Lasciami
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questa vecchia caccavella della Cafettèra!» Il filo del fagiolino
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fracide. Così morirà la Cafettèra!» ¶ «Che ci azzecca il
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viene?» ¶ «Eh» sospirò la Cafettèra e lasciò cadere un
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si riprese subito la Cafettèra, «chi ti ha detto
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le date memorabili. La Cafettèra equivocando il senso delle
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segno di uscire. La Cafettèra non gli lasciò il
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mago. ¶ «Ah», fece la Cafettèra come liberandosi di un
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giorno struggente per la Cafettèra. Neppure la notte essa
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cominciò una comare. ¶ La Cafettèra non poteva pronunciarsi così
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comare in difesa della Cafettèra, che se ne stava
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dita, al grido della Cafettèra: ¶ «Vi ricordate?» ¶ «Che cosa
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cosa?» si lamentò la Cafettèra. ¶ «Quella cosa là?» fece
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cominciò a lamentarsi la Cafettèra strappandosi i capelli. ¶ «Calmatevi
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a me!» gemé la Cafettèra. «Oggi è il tredici
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Allargandosi il gruppo la Cafettèra diventava sempre più piccola
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la frase per la Cafettèra doveva suonare quindi d
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anche il giorno della Cafettèra. E che schiaffi mi
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Ciccillo, Nannina o la Cafettèra terminavano le loro pulizie
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volta alla porta della Cafettèra per chiedere: ¶ «Ma come
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di Taverna Penta la Cafettèra già in quantunque, affrettarono
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malgrado il bando della Cafettèra. Più ne trovo per
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al volto raggiante della Cafettèra. ¶ «La Cafettèra, la Cafettèra
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raggiante della Cafettèra. ¶ «La Cafettèra, la Cafettèra!» si gridò
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Cafettèra. ¶ «La Cafettèra, la Cafettèra!» si gridò da basso
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da basso. ¶ Allora la Cafettèra si affacciò, si fece
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incitamento, per cui la Cafettèra volendo cantare vittoria e
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lei il gesto della Cafettèra; e decise di vendicarsi
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soldi avevano aiutato la Cafettèra, la bellezza di Nannina
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carte col diavolo, la Cafettèra? E perché allora tutto
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ci sparpagliano”. ¶ Ma la Cafettèra in testa al corteo
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grido l’attenzione della Cafettèra che stava appena riavendosi
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all’urlo che la Cafettèra diede, muovendo incontro al
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e il marciapiede, la Cafettèra percorse il corridoio velocemente
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e l’apoteosi della Cafettèra era già conclusa. Bastò
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i genitori…» fece la Cafettèra. ¶ «E ci si è
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sull’assorto silenzio della Cafettèra. ¶ La presenza della Pizzicatella
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poteva più importarle della Cafettèra e del suo trionfo
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il letto, e addio Cafettèra; e si accostò: ¶ «Belli
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era l’occhio della Cafettèra, che certamente avrà visto
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a porta con la Cafettèra. ¶ «Non lo sapete come
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Dove stanno stanno. La Cafettèra ci può pensare! Ha
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del male, che la Cafettèra avesse il potere di
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Per conto mio la Cafettèra fa e dice, ma
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la Pizzicatella, e la Cafettèra, pur distante e annebbiata
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vicina di porta della Cafettèra. ¶ «Ma allora voi dite
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mettere da parte la Cafettèra?» domandò donna Filomena, riprendendosi
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dagli occhiali, finalmente la Cafettèra aveva intuito. Ma poteva
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bile. Ecco fatto. La Cafettèra sospirò, senti una trafittura
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sfilata riprendeva mentre la Cafettèra verde in viso pronunciava
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quella bandiera!» diceva la Cafettèra al figlio ad ogni
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senti?» Alfine spazientita la Cafettèra accelerò il passo: «Ma
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sei contento?» esplose la Cafettèra. ¶ Fu peggio, il pianto
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panelle!» gridò allora la Cafettèra rivolta al pubblico che
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a me?» chiese la Cafettèra a denti stretti. «A
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sentirne un’altra della Cafettèra, che lo guardava col
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è tuo!» fece la Cafettèra. ¶ «Certo! Vorresti che mi
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i pasticci?» disse la Cafettèra. ¶ «So assai quello che
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Elví!» ¶ «Io?» ripetè la Cafettèra. ¶ «Tu, il re, la
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a sola con la Cafettèra, avrebbe dovuto abbassare la
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tua figlia» disse la Cafettèra sentendo improvviso il peso
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tu» disse stolidamente la Cafettèra, «così ci venivi appresso
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quello che fa la Cafettèra… Allora, Nannì, andiamo? Sei
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il tempo che la Cafettèra aveva impiegato per raggiungere
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Era una frase della Cafettèra che Nannina ripeteva macchinalmente
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per far dispetto alla Cafettèra e metterla in imbarazzo
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appena riseppe che la Cafettèra aveva già declinato qualche
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trovata, così dice la Cafettèra a chi le domanda
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quel bel posto!», la Cafettèra, se era in luna
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donna Filomena, scelta dalla Cafettèra all’ultimo momento, ma
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Mele», aveva cominciato la Cafettèra, «non ne parliamo proprio
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aveva appena lasciata la Cafettèra: ¶ «Correte da lei, don
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tornò dalla cucina: «Alla Cafettèra tu lo sai che
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Da tre giorni la Cafettèra non si alzava più
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sfiduciato il polso della Cafettèra, scavato fra i tendini
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letto e se la Cafettèra era lucida la ragguagliava
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vi fate sentire dalla Cafettèra! Quest’altra notizia le
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disse Nannina. ¶ Ma la Cafettèra sussultava di continuo nel
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la moglie, non la Cafettèra d’una volta, ma
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l’ultima uscita della Cafettèra. La Cafettèra gli aveva
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uscita della Cafettèra. La Cafettèra gli aveva appoggiato un
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aveva capito che la Cafettèra non se la metteva
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che la vita della Cafettèra cominciava a fermentare esalandosi
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imbrogliati; e così la Cafettèra aveva messo una bella
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arte”, come diceva la Cafettèra. ¶ Ma subito a casa
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neppure spogliata, ecco la Cafettèra colta dal primo accesso
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andirivieni in casa della Cafettèra tutto il giorno, mattina
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buona di Dio.» ¶ La Cafettèra allora chiamò Nannina e
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Da un mese la Cafettèra assaggiava di rado un
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tutti gli occhi la Cafettèra. ¶ Sorbito il caffè disse
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brandelli. ¶ «Michè!» disse la Cafettèra appena il figlio fu
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venuto prima?» chiese la Cafettèra. ¶ «Perché mammà… Era scorno
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figlio mio» disse la Cafettèra prendendo una mano di
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terza volta; e la Cafettèra scosse il capo, e
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questo stato…? Uh, povera Cafettèra! Be’, se è urgente
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preghiere e preghiere, la Cafettèra sollevò il capo sul
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chiudersi solo perché alla Cafettèra era venuto il gusto
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a vedere se la Cafettèra si era decisa ad
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a piangere?» farfugliò la Cafettèra. «Meglio pianta adesso, che
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Cafettè, mi vedi?» ¶ La Cafettèra sorrise al cuscino; e
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mentre la mano della Cafettèra si muoveva in un
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in tempo…» farfugliò la Cafettèra. Poi riuscì a farsi
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la mano disarticolata della Cafettèra faceva di sì. ¶ Furono
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le tazze, ma la Cafettèra non guardava, biascicava qualche
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tu.» ¶ «Ah» fece la Cafettèra. «E… papà?» ¶ «Piange, mammà
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Michele. ¶ «Ah!» disse la Cafettèra in un sospiro. E
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nel letto caldo della Cafettèra, che ne volete di
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come faceva anche la Cafettèra, tra la campana della
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è la morte della Cafettèra che ti ha messo