Giovanni Boccaccio, Decameron, 1353?

e ella fu contenta. - ¶ [3] ¶ Calandrino, Bruno e Buffalmacco ¶ giù

trovar l'elitropia, ¶ e Calandrino se la crede aver

tempo, un dipintore chiamato Calandrino, uom semplice e di

sagaci, li quali con Calandrino usavan per ciò che

cose della semplicità di Calandrino, propose di voler prender

s'accostarono là dove Calandrino solo si sedeva, e

lapidario. A' quali ragionamenti Calandrino posta orecchie, e dopo

d'acqua. ¶ "Oh!" disse Calandrino "cotesto è buon paese

baschi tutti." ¶ Disse allora Calandrino: "Fostivi tu mai?" ¶ A

come mille." ¶ Disse allora Calandrino: "E quante miglia ci

tutta notte canta." ¶ Disse Calandrino: "Dunque dee egli essere

Maso "sì è cavelle." ¶ Calandrino semplice, veggendo Maso dir

ne solevan trovare. ¶ Disse Calandrino: "Di che grossezza è

colore quasi come nero." ¶ Calandrino, avendo tutte queste cose

lodarono il consiglio di Calandrino; ma domandò Buffalmacco come

pietra avesse nome. ¶ A Calandrino, che era di grossa

A me pare che Calandrino dica bene, ma non

consiglio di Bruno, e Calandrino vi s'accordò: e

altra cosa gli pregò Calandrino che essi non dovesser

che così era. Partito Calandrino da loro, essi quello

ordinarono fra se medesimi. ¶ Calandrino con disidero aspettò la

giù della pietra cercando. Calandrino andava, e come più

altra ne ricoglievano; ma Calandrino non fu guari di

Buffalmacco e Bruno che Calandrino era carico e l

disse Bruno a Buffalmacco: "Calandrino dove è?" ¶ Buffalmacco, che

pietra, altri che noi?" ¶ Calandrino, queste parole udendo, imaginò

a Dio che mai Calandrino non me ne farà

ciotto nel calcagno a Calandrino fu tutto uno. Calandrino

Calandrino fu tutto uno. Calandrino, sentendo il duolo, levò

testé nelle reni a Calandrino!" e lasciato andare, gli

non vedere lasciarono andar Calandrino con le maggior risa

alla beffa, che, mentre Calandrino per lo fiume ne

era ciascuno. ¶ Entrossene adunque Calandrino così carico in casa

desinare." ¶ Il che udendo Calandrino e veggendo che veduto

alquanto lontani a seguitar Calandrino; e giunti a piè

pure allora il chiamarono. Calandrino tutto sudato, rosso affannato

e d'altra parte Calandrino, scinto e ansando a

dissero: "Che è questo, Calandrino? vuoi tu murare, ché

che novelle son queste?" Calandrino, faticato dal peso delle

che soprastando, Buffalmacco rincominciò: "Calandrino, se tu avevi altra

mai." ¶ A queste parole Calandrino sforzandosi rispose: "Compagni, non

spesso affermavano quello che Calandrino diceva, e avevano sì

imbolano un porco a Calandrino; ¶ fannogli fare la sperienza

io da quello di Calandrino e de' compagni suoi

credo, vi piacerà. ¶ Chi Calandrino, Bruno e Buffalmacco fossero

avanti faccendomi, dico che Calandrino aveva un suo poderetto

la moglie ben sana, Calandrino andò egli solo a

grandissimo amico, vicino di Calandrino, a starsi con lui

lui alcun dì. Aveva Calandrino, la mattina che costor

esser bellissimo e da Calandrino intesero che per la

assai ma niente montarono. Calandrino gl'invitò a cena

Tu sai, Buffalmacco, come Calandrino è avaro e come

Brun disse, così fecero. Calandrino, veggendo che il prete

per entrare in casa Calandrino là onde Bruno aveva

n'andarono a dormire. ¶ Calandrino, essendogli il vino uscito

se ne andarono verso Calandrino per udir ciò che

una volta!" ¶ "Oimè" disse Calandrino "ché io dico da

che sia stato così." ¶ Calandrino gridava allora più forte

egli paia vero." ¶ Disse Calandrino: "Tu mi faresti dar

egli sia volato?" ¶ Disse Calandrino: "Egli è come io

essere?" ¶ "Per certo" disse Calandrino "egli è così, di

è; ma tu sai, Calandrino, che ieri io t

moglieta e di noi." ¶ Calandrino incominciò a gridare e

E che via" disse Calandrino "potrem noi trovare?" ¶ Disse

il vero; e tu, Calandrino, che di'? voglianlo fare

di'? voglianlo fare?" ¶ Disse Calandrino: "Anzi ve ne priego

dai i denari." ¶ Aveva Calandrino forse quaranta soldi, li

tornò in villa a Calandrino e dissegli: "Farai che

dire e da fare." ¶ Calandrino così fece. Ragunata adunque

Bruno, ordinatigli e messo Calandrino tra loro, cominciatosi all

come fu per mei Calandrino, presa una delle canine

gliele pose in mano. Calandrino prestamente la si gittò

sentì l'aloè, così Calandrino, non potendo l'amaritudine

udì dir dietro: "Eia, Calandrino, che vuol dir questo

rivolto e veduto che Calandrino la sua aveva sputata

che a dare avea. Calandrino, se la prima gli

dissero che per certo Calandrino se l'aveva imbolato

Bruno e Buffalmacco con Calandrino, gl'incominciò Buffalmacco a

che tu n'avesti." ¶ Calandrino, il quale ancora non

buona fé? avestine sei?" ¶ Calandrino, udendo questo, s'incominciò

Brun disse: "Intendi sanamente, Calandrino, che egli fu tale

monna Tessa ogni cosa." Calandrino, vedendo che creduto non

portatisene a Firenze, lasciaron Calandrino col danno e con

riso del cattivello di Calandrino, e più n'avrebbono

Nello ¶ fa credere a Calandrino che egli è pregno

bocca una novella di Calandrino la quale io era

per la qual cosa Calandrino cominciò a dire che

grifo alle spese di Calandrino. E senza troppo indugio

seguente mattina appostato quando Calandrino di casa uscisse, non

Nello e disse: "Buondì, Calandrino." ¶ Calandrino gli rispose che

e disse: "Buondì, Calandrino." ¶ Calandrino gli rispose che Idio

non mi par desso." ¶ Calandrino incontanente cominciò a dubitare

altro"; e lasciollo andare. ¶ Calandrino tutto sospettoso, non sentendosi

egli si sentisse niente. Calandrino rispose: "Io non so

par mezzo morto." ¶ A Calandrino pareva già aver la

che altro dicesse disse: "Calandrino, che viso è quello

che ti senti tu?" ¶ Calandrino, udendo ciascun di costoro

loro aggiuntosi Nello, con Calandrino se ne tornarono a

bisogno sarà, a menarloci." ¶ Calandrino allora disse: "Deh! sì

Vattene e di' a Calandrino che egli si tenga

la moglie, disse: "Vedi, Calandrino, a parlarti come a

tu se' pregno." ¶ Come Calandrino udì questo, dolorosamente cominciò

s'uscì della camera. Calandrino, continuando il suo ramarichio

udendo le parole di Calandrino, ma pur se ne

a lungo andare, raccomandandosi Calandrino al medico e pregandolo

gli disse il maestro: "Calandrino, io non voglio che

un poco spendere." ¶ Disse Calandrino: "Oimè! maestro mio, sì

bicchier grande per volta." ¶ Calandrino, udito questo, disse: "Maestro

suoi se gli mangiò. Calandrino bevé tre mattine della

il polso gli disse: "Calandrino, tu se' guerito senza

star più in casa." ¶ Calandrino lieto, levatosi, s'andò

schernire l'avarizia di Calandrino, quantunque monna Tessa, avvedendosene

manifestato la stoltizia di Calandrino, al quale di niuna

a tempo lasciata impunita. - ¶ [5] ¶ Calandrino s'innamora d'una

volte de' fatti di Calandrino detto si sia tra

aggiunsero e Nello e Calandrino e cominciarono a lavorare

l viso, avvenne che Calandrino quivi venne per acqua

a guatare più perché Calandrino le pareva un nuovo

che per altra vaghezza. Calandrino cominciò a guatar lei

per la qual cosa Calandrino subitamente di lei s

Filippo nella camera richiamata. ¶ Calandrino, tornato a lavorare, altro

diavolo hai tu, sozio Calandrino? Tu non fai altro

che soffiare." ¶ A cui Calandrino disse: "Sozio, se io

moglie di Filippo." ¶ Disse Calandrino: "Io il credo, per

non sia meco." ¶ Disse Calandrino: "Di Buffalmacco non mi

detto; per che, essendosi Calandrino un poco dal lavorio

Bruno pianamente: "Vedestila?" ¶ Rispose Calandrino: "Oimè, sì, ella m

disse loro chi era Calandrino e quello che egli

piacere dello innamoramento di Calandrino; e a Calandrino tornatosene

di Calandrino; e a Calandrino tornatosene disse: "Bene è

io le favelli?" ¶ Rispose Calandrino: "Gnaffé! tu sì le

alquanto in servigio di Calandrino ivi si posero a

posero a stare; dove Calandrino cominciò a guardare la

prendendo de' modi di Calandrino. Filippo con Buffalmacco e

con grandissima noia di Calandrino, si partirono; e venendose

Firenze disse Bruno a Calandrino: "Ben ti dico che

venire a te." ¶ Disse Calandrino: "Parti, sozio? parti che

rispose Bruno. ¶ A cui Calandrino disse: "Tu non mi

poscia manicarlati tutta quanta." ¶ Calandrino udendo queste parole gli

traevano de' fatti di Calandrino il maggior piacer del

niun valore, de' quali Calandrino faceva maravigliosa festa; e

più aver fatto, vedendo Calandrino che il lavorio si

da fare, disse a Calandrino: "Vedi, sozio, questa donna

se tu vorrai." ¶ Rispose Calandrino: "Deh! sì, per l

io ti darò?" ¶ Disse Calandrino: "Sì bene." ¶ "Adunque" disse

e lascia far me." ¶ Calandrino stette tutta la sera

e portogliele e disse: "Calandrino, sappi che se tu

t'hai a fare." ¶ Calandrino fu il più lieto

me." ¶ Nello, da cui Calandrino si guardava, avea di

Firenze alla moglie di Calandrino e dissele: "Tessa, tu

tu sai quante busse Calandrino ti diè senza ragione

Filippo, andato colà dove Calandrino e gli altri lavoravano

veder ciò che facesse Calandrino. ¶ Calandrino, come credette che

ciò che facesse Calandrino. ¶ Calandrino, come credette che Filippo

era gli fece, donde Calandrino la toccò con la

chiuso l'uscio abracciò Calandrino e in su la

che io ti tenga?" ¶ Calandrino, appena potendosi muover, diceva

fatto; e essendo già Calandrino per voler pur la

la Niccolosa addosso a Calandrino; la quale, come la

unghie nel viso a Calandrino, che ancora levato non

gioia come tu se'!" ¶ Calandrino, vedendo venir la moglie

dieron per consiglio a Calandrino che a Firenze se

facesse male. Così adunque Calandrino tristo e cattivo, tutto

parole ogni cosa pacefica. ¶ Calandrino, che altre volte la

della Niccolosa amata da Calandrino m'ha nella memoria