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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «Can»

nautoretestoannoconcordanza
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1802
alla testa era un Can grosso, ¶ Arrogante, ardentissimo e
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1802
l'onor; e il Can d'idee cotali ¶ Profitto
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e per pigrizia, ¶ Al Can si riportaro interamente; ¶ Altri
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1802
ben persuaso ¶ Che il Can non opra mai nè
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1802
accinge. ¶ Poi dice: O Can, noi qui ci siam
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1802
e noi, ¶ Pensaci, o Can: vano è pentirsi poi
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1802
poi. ¶ Pertanto scusa, amico Can, deh scusa, ¶ Ma il
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1802
indocili regnanti; e il Can soggiunge: ¶ Scusa tu, Caval
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1802
Propon, di grazia, o Can, miglior modello, ¶ S'ami
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1802
all'Orso; ¶ Ma il Can stè sodo, e proseguì
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1802
dispetto, ¶ Che quando il Can finì di perorare, ¶ Chi
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1802
avrian concorso; ¶ Ma il Can, per non so quai
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1802
quai motivi sui, ¶ Il Can dominator dell'assemblea, ¶ Coll
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1802
distinto rango; ¶ Ma il Can, che avea di già
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1802
cred'io citasse il Can legale ¶ Qualche consuetudine brutale
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1802
dei bruti. ¶ Ma il Can, che avea previsto il
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1802
Mosso si fosse il Can, come allor parve; ¶ Un
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1802
contratto, ¶ Che se il Can riuscia colle arti sue
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1802
re sarebbe, ¶ Nomato il Can primo ministro avrebbe. ¶ Dell
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1802
il Lione; ¶ E il Can, per dominar nell'assemblea
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1802
Fin qui contro del Can nulla evvi a dire
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1802
fece il Cane. ¶ Il Can che colla solita arditezza
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1802
contradire ¶ Alle accuse del Can; nessun rispose; ¶ Ma perchè
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1802
influenza ¶ Ch'ebbe il Can sul quadrupede bestiame, ¶ Che
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1802
pino. ¶ Par che il Can non vi badi e
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1802
terribil romba ¶ Contro il Can rapidissima la slancia; ¶ E
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1802
propinque, ¶ Che, come il Can, non eran state all
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1802
posto ancor che il Can si sia permessa ¶ Alcuna
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1802
dignità dell'assemblea, ¶ Il Can ritorna al posto ov
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1802
ci divori? ¶ E il Can: La regia generosità. ¶ Voglialo
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1802
successori ancora? ¶ E il Can: Si cerchi egregio prence
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1802
futuro. ¶ Altre repliche il Can più non attese, ¶ Sdegnoso
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1802
Ch'ella perciò del Can l'arringa appoggia. ¶ Con
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1802
Alla Volpe ed al Can tutti applaudiro; ¶ Ma quei
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1802
Ha detto amico al Can! con maraviglia ¶ Va ripetendo
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1802
altri ripiglia; ¶ E il Can ciascun invidia e fra
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1802
Oh fortunato Cane! oh Can felice! ¶ Ma il re
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1802
Ma il re col Can, volgendo agli altri il
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1802
a quattro occhi il Can: rammento assai ¶ Gli disse
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1802
or tu sei. ¶ Il Can, con tonde ed ampollose
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1802
E inver quantunque il Can soffrisse alcune ¶ Eccezioni e
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1802
si de' ¶ Da un Can ministro d'un Lione
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1802
essenzial consiste. ¶ Che il Can ministro dal sovran favore
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1802
non tacque. ¶ Ministro un Can! dicean gli animaleschi ¶ Zoili
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1802
gli animaleschi ¶ Zoili un Can ministro? or sì stiam
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1802
celesti segni ¶ Il sirio Can presso il nemeo Lione
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1802
imperi. ¶ Sol farsi al Can difficoltà potrebbe; ¶ Credo però
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1802
effluvio lionino ¶ Perciò nel Can la nobiltà trasfuse. ¶ Quindi
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1802
sua presenza: ¶ Onde dal Can per quel geloso posto
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1802
il Lione: ¶ E il Can rispose: Il Can Barbone
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1802
il Can rispose: Il Can Barbone è quegli. ¶ E
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1802
il Lion sorridendo: Il Can Barbone! ¶ Ah! lo conosco
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1802
Ah! lo conosco il Can Barbon, diss'egli; ¶ E
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1802
beneplacito sovrano ¶ Nomato il Can Barbon Gran Ciamberlano. ¶ Buon
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1802
adunchi graffi. ¶ Sire il Can soggiungea dee, se ti
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1802
nuov'ordine. ¶ E il Can: L'escludi sol da
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1802
procura. ¶ Di quel sagace Can non deggio omettere ¶ Il
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1802
Filadelfo Tolomeo, ¶ Così il Can radunò d'autor la
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1802
ministri appresero. ¶ Poscia il Can dal padron congedo prese
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1802
condotta ¶ Che adottò il Can costantemente adotta. ¶ Dell'esecrande
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1802
bestiame. ¶ Non dorme il Can ministro, e se un
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1802
di grazia, a questo Can volgete; ¶ Sareste voi di
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1802
Fuor del Rinoceronte il Can ripiglia ¶ Altro adatto animal
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1802
già di Gatti e Can, Lupi, Orsi e Iene
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1802
immobile qual sasso, ¶ Il Can Barbone, e al suo
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1802
su pulpito eminente ¶ Il Can, di cui non v
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1802
Ma ciò destò nel Can pensier sinistri, ¶ Sospetto, gelosia
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1802
animali. ¶ Ma intanto il Can, che ciò vedea con
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1802
In piè mirasi il Can, che sulla testa ¶ Al
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1802
comune ¶ S'appropriasse il Can, nè fra le varie
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1802
Degrada un pochettin del Can la storia. ¶ Ma chi
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1802
bibliotecario, ¶ Ed un ministro Can che Mecenate ¶ Si vanti
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1802
il Sorcio e il Can ministro in biblioteca; ¶ E
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1802
gli vedi: ¶ Stassene il Can barbone al lato manco
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1802
E non risparmia il Can cura e fatica, ¶ E
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1802
apparenza. ¶ Onde anche il Can della possente moglie ¶ Del
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1802
però, per quanto il Can ministro ¶ S'adoperasse per
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1802
si prevedea che il Can fra poco ¶ Dovuto avrebbe
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1802
glossari, ¶ Gelosamente fur dal Can raccolti; ¶ E a garantirli
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1802
assai plausibile; ¶ Ma il Can, ch'era presente, osservar
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1802
essere eletto ¶ Sostenne il Can che ostacolo non era
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1802
La cara Volpe al Can nel ministero. ¶ Pur ribrezzo
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1802
ordine regio; ¶ E al Can, di gradimento in contrassegno
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1802
notificato ¶ All'ex-ministro Can fu per viglietto ¶ Della
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1802
grati. ¶ E che il Can potrà sempre, all'occorrenza
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1802
insulto all'ingiustizia. ¶ Il Can rimansi attonito, quand'ode
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1802
servir superbe bestie: ¶ Del Can mira l'esempio: indi
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1802
dee, disporre. ¶ E il Can: Dunque la Volpe... Ed
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1802
diè loco: ¶ Sloggiato il Can, tosto colà si rese
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1802
quartier possesso prese. ¶ Il Can d'oltraggio tal pubblicamente
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1802
altro. ¶ A tutti il Can Barbon facea buon viso
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1802
o figlio o padre, ¶ Can, Volpe, Asino, Scimmia, o
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1802
guerra funesta. ¶ E il Can, cui l'ingratissima Reggente
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1802
che rimosso ¶ Fu il Can dal ministero, in guardia
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1802
l'Elefante e il Can di già sapete, ¶ Poscia
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1802
rimosso venne ¶ Il disgraziato Can dal ministero, ¶ E la
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1802
non s'ebbe pel Can cura o pensiero; ¶ E
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1802
e si modella. ¶ Al Can, che cose tai non
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1802
dicea sei tu quel Can, poc'anzi ¶ Circondato da
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1802
e gli onori; ¶ Quel Can cui gli animai beneficati
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1802
meditar profondo ¶ Eran del Can tutti i pensieri assorti
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1802
offrirti vengo. ¶ Cui il Can: Tu sol finora intatto
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1802
Che giova, amico ¶ Il Can riprese il rammentar che
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1802
e vane; ¶ Pur il Can pel Cavallo infin d
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1802
clubista ¶ Segreta avesse il Can corrispondenza; ¶ Onde osservato attentamente
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1802
L'ira fe' al Can l'illusion palese; ¶ L
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1802
toglie il senno, al Can lo rese. ¶ Portossi all
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1802
tu vedi, grida; ¶ Il Can pentito al tuo gran
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1802
alquanto io voglio. ¶ Il Can regio ex-ministro, ora
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1802
riuscì funesta, ¶ Fu un can di quei che diconsi
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1802
o d'Albania; ¶ Terribil Can, che raro a Bove
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1802
Plinio. ¶ Ma il nostro Can, quantunque avria potuto, ¶ D
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1802
grossi, ¶ Cani da presa, Can mastini, Alani, ¶ Di Siberia
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o assai simile al can, che vive ¶ Nelle foreste
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1802
appella Adive, ¶ Il malcontento Can tutti seguiro, ¶ Ed al
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1802
antireal s'uniro. ¶ Ogni can che, gentil, docil, leggiero
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1802
corre e salta, ¶ Botolo, Can barbon, Bracco e levriero
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1802
Bologna ovver di Malta, ¶ Can turco, e quei del
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1802
non sì tosto il Can vi si condusse ¶ Col
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1802
che avea, ¶ Tosto il Can dominò nell'assemblea. ¶ Nè
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1802
Pur del pubblico il Can parlando a voce ¶ Nominarli
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1802
sotto gran prence il Can sostenne ¶ Il minister, finchè
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1802
Quindi è che il Can ne' ligi animi altrui
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1802
pure, e vedranno, il Can dicea ¶ Quanto è l
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1802
presidente; ¶ E appunto il Can quel giorno presedea; ¶ Ritirar
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1802
ne soccorra. ¶ Tutta al Can l'adunanza applaudì; ¶ E
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1802
propinque. ¶ Anzi lo stesso Can da un morso orrendo
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1802
Il Babirussa, ognor dal Can protetto, ¶ Ognor del Can
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1802
Can protetto, ¶ Ognor del Can familiare e amico, ¶ Di
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1802
sicura. ¶ D'illecita col Can corrispondenza ¶ Fu fatta contro
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1802
Solo fra tutti il Can dispetto n'ebbe ¶ Ed
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1802
imprese. ¶ Tigre, Elefante e Can, fur per ischerno ¶ I
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1802
il Vampiro e il Can volante, ¶ Partecipanti delle specie
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1802
molti, che fur del Can nemici ¶ Quando ebbe in
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1802
alleanza anch'essi. ¶ Il Can, che per li suoi
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1802
Quando uno spettro al Can nel sonno appare ¶ Che
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1802
dolore acuto, ¶ E al Can di tratto in tratto
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1802
Cane grida mugghiando o Can, tu dormi? ¶ E al
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profanata reggia? ¶ Nè il Can di tanta indegnità si
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1802
larve; ¶ Abbajando arrestare il Can lo vuole, ¶ In sogno
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1802
l'aurora, ¶ E il Can destossi ed abbajava ancora
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1802
dir altro. ¶ Intanto il Can gia ruminando in mente
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1802
cotal genere ¶ L'accorto Can, perchè color che inerme
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1802
la Serpe e il Can sussiste ancora ¶ Vinse, ed
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1802
serve? ¶ Ma più il Can dal comando imperioso ¶ Dello
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1802
eran stati ¶ Savi del Can gli avvedimenti e sperti
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1802
carattere, ¶ Per esplorar del Can l'intenzioni. ¶ Poichè sappiam
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Seguia la Volpe il Can barbon mi pare, ¶ Cugin
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mi pare, ¶ Cugin del Can ribelle, e creatura ¶ Di
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1802
risentimento. ¶ E il nostro Can barbone, ella riprese, ¶ Che
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1802
Reggente ¶ E fatto il Can barbone a se venire
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Di rincontrar procuri il Can rubello, ¶ E d'abboccarti
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1802
Che se al rubelle Can vien fantasia ¶ Di popoli
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1802
altro. ¶ Compresi tutto, il Can barbon risponde; ¶ Come un
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1802
s'egli è un Can, son Cane anch'io
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1802
E in qualità di Can Parlamentario ¶ Al Cane antireal
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1802
lui, benchè avversario, ¶ Il Can Gran Ciamberlan parlar desia
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Coteste allor riprese il Can barbone ¶ Son mere illusion
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1802
ragion regnano tre. ¶ Del Can barbon satelliti e mancipj
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1802
la critica. ¶ E il Can clubista: Che nuove mi
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Ministro. ¶ Rise il clubista Can, di lui più accorto
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core, ¶ Conciosiachè.... Ma il Can rubelle fisse ¶ In lui
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Digrigna e ride il Can rubello a questi ¶ Del
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1802
rubello a questi ¶ Del Can Barbon patetici riflessi, ¶ E
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gli domandò; ¶ E il Can Barbon: pieno poter?... non
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Compenso! allor ghignando il Can ripigli: ¶ Compenso! scherzi? o
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alquanto ¶ Sul discorso del Can che, a dire il
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nuovo, ¶ E pria del Can barbon non vel ritrovo
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E disse all'altro Can: Nè delle corti, ¶ Nè
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non piacque; ¶ Ma il Can clubista in tuon mezzo
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1802
tal finì. ¶ Il nostro Can barbon, tutto confuso ¶ Per
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piacer potresti. ¶ E il Can barbon: Quel ch'io
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hai buone gambe. ¶ Il Can barbone, per alcun momento
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agghiaccia il core ¶ Al Can barbon e a' due
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1802
alberghi. ¶ Quand'era il Can barbon giovine e fresco
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Il Corvo e il Can rubello ai desir nostri
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inganni. ¶ Mentre così il Can barbon dicea, ¶ Speme per
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Volpe, e disse al Can: Nulla puoi dirmi ¶ Di
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Barbon, ch'era del Can clubista ¶ Creatura e parente
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Vari quesiti, e al Can barbon dicea: ¶ Or fammi
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e fatto; ¶ Giacchè col Can rubelle al certo ei
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audace tuon che il Can rubello tenne, ¶ E l
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Intanto l'Elefante, il Can, la Tigre, ¶ Bestie di
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aderenti ¶ Della Tigre, del Can, dell'Elefante, ¶ D'oltre
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1802
e dei trincieramenti, ¶ Al Can si confidò tutta la
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1802
stuol di tutti i Can del suo partito, ¶ Che
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in specie un certo can d'ingegno fine, ¶ Che
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1802
Dissi che data al Can fu l'incumbenza, ¶ Bestia
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pene, ¶ Lasciamo fare al Can, che farà bene. ¶ Strisciando
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suo rivale atterra. ¶ Il Can ministro e duce allor
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1802
allor di grossi ¶ Arditi Can contro gli spinge un
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1802
L'altro è un can ch'or diciam di
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1802
il Toro da un can libero fu, ¶ Con più
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Lioni, Lionesse e Lioncelli, ¶ Can, Tigri, Volpi a cui
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1802
cor colpito, ¶ Che il Can di libertà colla lusinga
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lor d'accordo. ¶ Il Can, che ambizione ardente, immensa
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E a lusingar nel Can, giusta i nascosti ¶ Desir
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1802
Se non eran del Can l'opra e il
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1802
Ma non sperando il Can gl'intrighi sui ¶ Combinar
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1802
del pari ¶ Così il Can ragionava, e per tai
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1802
sa però che il Can volea brillare, ¶ E il
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1802
lascia fare; ¶ Questa del Can fu la ragione, e
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1802
forte. ¶ Ma di quel Can politico le mire, ¶ Gli
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procurò il regno ¶ Il Can per divenir primo ministro
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è critica; ¶ E al Can dicea: Cosa ti salta
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1802
alla politica? ¶ E il Can: Esperienza, a quel ch
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mio piacere. ¶ E il Can: M'avveggio ben che
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1802
io tutto. ¶ Mentre il Can gia così sillogizzando ¶ Coll
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1802
di ministri bestie il Can parlasse; ¶ Ma oh come
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1802
a nostri ¶ Tempi quel Can politico tornasse! ¶ Pur veridico
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1802
immondo ¶ Per deferenza al Can fu aggiunto a lui
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1802
cui ¶ Ben conosceasi il Can, dicean fra se: ¶ Se
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1802
fra se: ¶ Se il Can l'ha scelto, ei
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1802
deputato Cane, ¶ Corteggiato dai Can del suo partito, ¶ Che
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1802
in mezzo a tanti Can padre somiglia ¶ Della canina
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1802
Volpe o d'un Can l'ambizione, ¶ O di
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1802
oratrice interrompendo intanto ¶ Il Can; non tanto ripetea, non
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1802
la Volpe e il Can nemici a morte ¶ Per
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1802
di Corte. ¶ È il Can più petulante e temerario
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1802
Cane. ¶ Essendo dunque il Can grand'oratore ¶ E riputato
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1802
cos'è? ¶ E il Can: chetati, Porco, io parlar
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CONTINUAZIONE ¶ Ben vide il Can che per la loro
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1802
con quel conviene ¶ Del Can; che il giusto e
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1802
al Cavallo; ¶ Ma il Can levossi e di parlar
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1802
ognun tacque e il Can così s'espresse: ¶ In
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1802
in suo core; ¶ Il Can guardollo, digrignando i denti
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1802
professa. ¶ Poi, volta al Can, soggiunse in tuon satirico
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1802
e profondo.... ¶ Rispondo il Can ripiglia allor rispondo: ¶ In
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Ma l'argomento il Can tosto ritorse: ¶ Coteste passion
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1802
ci proponesti. ¶ E il Can: Delle repubbliche i difetti
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s'incappuccia, e il Can prosiegue: ¶ Forse la Volpe
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1802
pascolar l'armento. ¶ Il Can così ragiona; e provar
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1802
E che rubello il Can chiamano ancora, ¶ Lo so
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della causa pubblica, ¶ Al Can s'uniro e non
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1802
la Volpe avesse al Can proposto, ¶ Di leggi invece
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1802
viste. ¶ Anzi, quantunque il Can repubblicano ¶ Ardor spiegato apertamente
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1802
qui voglio ¶ Nè il can parlante al tempo di