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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «Cardinale»

nautoretestoannoconcordanza
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ritornati i Medici, il cardinale, che fu poi papa
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Iulio secondo. Andato il cardinale de' Medici a Roma
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cattività, disse al ditto cardinale che mi mandassi a
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professione del sonare. Il Cardinale disse a mio padre
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avendo aùto dal ditto cardinale nissuno aiuto, mi missi
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di argento per un cardinale. Questo fu un cassonetto
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Era alla presenza il cardinale Cibo, al quali il
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che a Roma ogni cardinale tiene un suggello, innel
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intaglia quel titolo del cardinale, nel quale s'interviene
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quale era medico del cardinale Iacoacci e a sua
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più andare innanzi al cardinale? - A cui il figliuol
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ma più ispesso il cardinale Ravenna e il cardinal
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Farnese aver commessione dal cardinale di venirmi a fare
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andate a dire al cardinale, che io ho fatto
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abandonare la casa. Quel cardinale Orsino ditto mi voleva
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io fatto reverenzia al Cardinale suo fratello, il detto
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suo fratello, il detto Cardinale pregò il Duca, che
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Duca sotto nome del Cardinale, da il ditto Cardinale
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Cardinale, da il ditto Cardinale io fui ben pagato
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quali furno poi un Cardinale e l'altro Duca
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di Bologna lasciò il cardinale Salviati legato di Roma
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che io fui, questo Cardinale subito mi disse: - Dov
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queste parole il ditto Cardinale, che aveva più viso
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co' birri -. Il buon Cardinale provò alcune volte amorevolmente
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di me, perché quel Cardinale di già gli aveva
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Io non dissi al Cardinale che mettessi tanta mazza
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di Parma quel ditto cardinale Salviati, il quale aveva
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valente uomo. Il ditto Cardinale fece sopratenere la eseguizione
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ci disse che il Cardinale gli aveva detto quelle
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lettere che venivano dal cardinale de' Medici, le quali
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scavalcare al palazzo del cardinale de' Medici; e trovatovi
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con gran risa il Cardinale disse: - Costui non poteva
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di andare intorno al cardinale de' Medici, avvenga che
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il qual dicessi al Cardinale il gran male che
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ubbrigata a gastigarmi. Il Cardinale rispose subito, e disse
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Cornaro; e trovato il Cardinale, disse come il cardinale
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Cardinale, disse come il cardinale de' Medici mandava per
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per altri negozi del cardinale. Il Cornaro li disse
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quale non era ancor cardinale. Il detto messer Pietro
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troppo onorevole a un cardinale, e continuamente volse che
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feci grandissima servitù col cardinale di Ferrara, il quale
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ragionamenti con il ditto Cardinale, e Sua Signoria diceva
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Roma. Vedutomi disposto il Cardinale a ritornare a Roma
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mandatami con diligenza dal Cardinale di Ferrara, la quale
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ragionamento si era il cardinale de' Gaddi, il quale
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la lettera del reverendissimo cardinale di Ferrata, risposi, come
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lavoranti e servitori il cardinale Santiquattro e Cornaro mi
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cardinal Cornaro; il qual cardinale era alloggiato in Palazzo
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corse alla camera del Cardinale, e isvegliatolo, disse: - Monsignor
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lui si vada -. Il Cardinale disse subito: - Correte, e
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finito di medicarmi. Il Cardinale mi fece mettere in
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detto gentiluomo referito al cardinale Santa Fiore, il qual
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un giorno, affacciandosi il Cardinale alla finestra, per essere
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sotto il palazzo del Cardinale, preso il suo scoppietto
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ordine per tirare al Cardinale. E perché il Cardinale
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Cardinale. E perché il Cardinale ne fu avvertito, si
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asino. Costui riferì al Cardinale e li dipinse uno
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non pensando né al Cardinale né a persona altri
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anzi mi tenevo il Cardinale per molto mio patrone
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così vacato, ricordando il Cardinale al Papa sì come
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mane Benvenuto. Allora il Cardinale disse: - Oh se Vostra
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il vescovado -. Il buon Cardinale disse che Sua Santità
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poco della fantasia -. Il Cardinale tornò a casa e
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contento di dire al Cardinale che non mi dessi
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dava alla morte. Il Cardinale, quando e' le intese
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suo giardin segreto. Il Cardinale mi mandò a dire
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ancora dalla cucina del cardinale Cornaro venne bonissima provvisione
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vescovado da un veniziano cardinale e un romano da
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rendermi; e che il cardinale Farnese, già tanto mio
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comparse a Roma il cardinale di Ferrara; il quale
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agio a ragionare col Cardinale di quelle francioserie. E
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sua liberalissimo, e il Cardinale, che sapeva bene il
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la gomitava. Quando il Cardinale vidde la disposizione del
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uffizio suo, disse al Cardinale con gran risa: - Ora
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da tavola; e il Cardinale subito mandò per me
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gran gentiluomini del ditto cardinale di Ferrara, e alle
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mi menorno dinanzi al Cardinale; il quale mi fece
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scudi, e perché il Cardinale mi disse di poi
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giorni in camera del Cardinale e di poi innel
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cavagli del mio buon Cardinale, insieme con dua giovani
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avevo cominciato per il Cardinale innanzi che io fussi
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dette opere. Veniva il Cardinale ogni giorno almanco dua
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questa professione; e il Cardinale lo paragonava per propria
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Ancora m'aggiunse il Cardinale, insieme con quei dua
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disse cose bellissime. Il Cardinale, molto benigno ascoltatore e
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ornamenti. Poi aspettato il Cardinale, qual venne con quelli
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la parte mia. [Il Cardinale disse] che non voleva
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maggiori di questa -. Il Cardinale disse isdegnato: - Non la
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verrà questo presto? - Il Cardinale disse che io dessi
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provisti di cavalcature. Il Cardinale divise la sua Corte
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di spese o col Cardinale o coll'altro suo
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intenzione di andarmene col Cardinale, non pensavo che nissuno
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sanza il traino del Cardinale, erano messisi innordine per
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il detto traino del Cardinale, e con esso lietamente
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al ditto traino del Cardinale, di modo che il
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eramo degli uomini del cardinale di Ferrara, non volse
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Ferrara, e il nostro Cardinale trovammo che ancora non
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ho promesso -. Il ditto Cardinale mi consegnò in Ferrara
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questo ditto rovescio, il Cardinale m'aveva scritto dicendomi
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Faceva le faccende del Cardinale un gentiluomo ferrarese, il
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fussi in Francia. Il Cardinale per iscusa sua aveva
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per avermi mancato il Cardinale della fede sua e
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fatto avevo per il Cardinale. In questo sopraggiunse un
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che noi mandiamo al Cardinale di Francia -. Questo messer
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sia altrimenti degno del Cardinale e del Re, che
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badia, che era del Cardinale. Giunto che fu il
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Beleò: facemmoci vedere al Cardinale, il quale subito ci
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nostre cose, intesolo il Cardinale, lo disse al Re
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parlava in franzese al cardinale di Ferrara, con molte
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io pure sollecitavo il Cardinale che incitassi il Re
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mandarmi a lavorare; il Cardinale mi diceva che il
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mia provvisione. Il qual Cardinale la sera seguente che
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A questo disse il Cardinale: - A me pare, che
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Idio per lei -. Il Cardinale adirato disse in còllora
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costui; e questo nostro Cardinale lo vuole mercatare, come
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ottobre. ¶ XI. ¶ Partitomi dal Cardinale, me ne andai al
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con un segretario del Cardinale che al medesimo alloggiamento
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lui lo scrivessi al Cardinale tutto quello che io
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vieni da parte del Cardinale; per la qual cosa
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dinanzi a quelli del cardinale di Ferrara. Essendo il
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di Ferrara. Essendo il Cardinale in su la porta
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ebbe di dire il Cardinale, io risposi che quelle
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ché aveva commesso al Cardinale che gnene dicessi. Ancora
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in una stanza del cardinale di Ferrara; e quivi
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io le scrissi al cardinale di Ferrara, il quale
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la qual cosa il Cardinale lo inpedì, dicendo a
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ne possa dare -. Il Cardinale, a questo vergognatosi, disse
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la diavoleria di questo Cardinale; ma mi voglio riserbare
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l'aveva avere. Il Cardinale, ricordatosi di quelle medesime
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fatto parecchi operette al cardinale di Ferrara; di più
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confuso; pure parlai col cardinale di Ferrara, dicendogli che
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piacere -. Tanto fece il Cardinale; propose al Re detti
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andai a trovare il cardinale di Loreno, e li
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partissi dalla presenza del Cardinale; di poi mi disse
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Andollo a riferire al Cardinale; il quale, dettogli una
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per l'addietro dal Cardinale; e volendomegli dare, io
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andare a ringraziare il Cardinale, mi fece intendere per
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che il sopra ditto cardinale di Ferrara non m
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Amiraglia, disse che il cardinale di Ferrara s'era
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Sua Maestà, disse al Cardinale, che con la sua
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l'avete dimenticato -. Il Cardinale disse che farebbe volentieri
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Sua Maestà. Il ditto Cardinale per sua mala natura
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di Parigi. Veduto il Cardinale che la Francia era
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considerò che il detto Cardinale aveva fatto cotesta cosa
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Da poi che dal Cardinale costui di nulla è
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non aveva fatto il cardinale di Ferrara, perché non
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in Italia. Il ditto Cardinale mi disse che molto
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Io dissi al ditto Cardinale, sì come io sapevo
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Signoria reverendissima. Allora il Cardinale mi disse, che io
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m'aveva detto il Cardinale, feci di mirabil casse
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viaggio? Pur che il Cardinale non sia d'accordo
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portavo alla badia del Cardinale di Ferrara in Lione
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io in mano al Cardinale, io non gli posso
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venuto a Firenze il cardinale di Santa Fiore, e
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il detto marmo, il Cardinale lo lodò grandemente, e
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quella cattiva aria il Cardinale prima degli altri: così