Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

profondamente. Andare a prendere Caterina Borrelli che abitava alla

abitava alla Pignasecca? Che! Caterina Borrelli era una dormigliona

una testa forte come Caterina Borrelli, che scriveva continuamente

Burrasca, in direzione, — disse Caterina Borrelli, che era la

si era fermata, da Caterina Borrelli e da Annina

Torelli, la scettica, sogghignava: Caterina Borrelli, lo spirito forte

era un telegramma, — disse Caterina Borrelli, con la sua

niente con Foggia. ¶ Ma Caterina Borrelli, che aveva sempre

questo, figlia mia, — disse Caterina Borelli, ridendo. ¶ Vi fu

Venne la volta di Caterina Borrelli: ¶ — Direttrice, ora che

sino alle nove, — disse Caterina Borrelli ad Annina Pescara

buona, è buona, — soggiunse Caterina Borrelli; — bisogna conoscerla bene

impiegata provvisoria, di passaggio. Caterina Borrelli? svelta, intelligente, ma

Alle otto e cinquanta, Caterina Borrelli, non potendone più

ritornello. In casa di Caterina Borrelli discutevano Annina Pescara

a che l’ultima, Caterina Borrelli, scrisse col suo

si facevano vento rumorosamente. Caterina Borrelli, dalle due grosse

estate. ¶ Fra le due, Caterina Borrelli era sempre quella

da un certo entusiasmo. Caterina Borrelli, faceva ballare le

quando si maritavano, diceva Caterina Borrelli che pretendeva sempre

Penso alla prima volta ¶ . . . . . . . . . ¶ Caterina Borrelli, che non capiva

e la sua amica Caterina Borrelli, che faceva la

De Pasquale erano andate, Caterina Borrelli e Annina Casale

avendo potuto trovar sedie, Caterina Borrelli e Annina Casale

emozione dell’amore. E Caterina Borrelli che fingeva di

voltava troppo, allora allora Caterina Borrelli aveva finito di

femminili. Annina Casale e Caterina Borrelli, che abitavano accanto

strascico di seta nera, Caterina Borrelli tutta pomposa in

dei maestri di sala. Caterina Borrelli, maligna come una

condottovi da un amico. Caterina Borrelli e Annina Casale

sale tenendosi a braccetto, Caterina con gli occhiali sul

posto, malcontenta, quasi piangente; Caterina Borrelli si raccomandò a

anche Annina Casale e Caterina Borelli, disse che per

usciti. ¶ Annina Casale e Caterina Borrelli erano appoggiate al

la lava lo toccasse: Caterina Borrelli recitava sotto voce

occhi verdi, fissava su Caterina Borrelli, l’esterna del

ironica e sdegnosa; e Caterina Borrelli girava fra le

di voce narrava a Caterina Borrelli, ad Annina Casale

ritardare oggi Radente — esclamò Caterina Borrelli. ¶ — Radente sarà morto

capo, attirate, quasi sedotte. Caterina Borrelli, che aveva delle

e passando innanzi a Caterina Borrelli, le aveva consegnato

era quasi di libertà: Caterina Borrelli voleva rispondere una

lana verde per cucire. Caterina Borrelli scriveva; Carolina Mazza

cortile, senza vedere; e Caterina Borelli, la sua prepotente

era una bestia? — esclamò Caterina Borrelli. — Figuratevi che vogliono

terra, in un angolo. ¶ .... Caterina Borrelli e Annina Casale

sua cugina di Napoli, Caterina Borrelli, ma in realtà

la cuginetta di Napoli, Caterina Borrelli; poi Lucrezia Piccirillo

sue finestre, alla Croce; Caterina Borrelli, troppo giovane ancora

dolce parola a Emma. Caterina Tarcagnota, maritata Savarese, entrava