Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

ogni giorno e che Cesare Dias le rispondeva di

qualche amore passato di Cesare, a qualche relazione che

vuoto, l'immagine di Cesare Dias era scrollata, un

poter parlare lei di Cesare. E la semplice donna

parlare con qualcuno di Cesare, poichè nella bontà grande

della sua passione per Cesare, ella fantasticava che Caracciolo

ricominciava a parlare di Cesare, egli aveva un sogghigno

egli mormorava. - Buon giorno, Cesare - continuava a dire, rivolgendosi

e generosi, parlava di Cesare. Dove era, che faceva

forse, a quell'ora, Cesare era sul Righi con

in Isvizzera: oppure che Cesare non sarebbe tornato subito

tacere. ¶ - Se lo sapesse Cesare, gli dispiacerebbe, eh? ¶ - Lo

Caracciolo, sulle avventure di Cesare Dias. Ah, come si

parola la condotta di Cesare senza dirne male, è

ma dicendole sempre che Cesare Dias non aveva mai

che il cuore di Cesare era stato sempre troppo

ricordare della vita di Cesare Dias, questa morbosa ricerca

scoraggiamento. Come lo amava Cesare Dias, quella donna! Questi

giorno, senz'avvertire, improvvisamente Cesare giunse. E al pallore

dopo il suo arrivo, Cesare intese quanto fosse stato

della sua vita era Cesare, standogli seduta accanto, prendendogli

due o tre volte Cesare aveva domandato: ¶ - E Laura

una curiosa fanciulla - osservò Cesare, fattosi un poco pensieroso

gridò: ¶ - Laura, è venuto Cesare! ¶ Cesare si alzò e

Laura, è venuto Cesare! ¶ Cesare si alzò e si

un po' esteriore, dove Cesare, Anna e Laura erano

un costume assai raro. Cesare, ogni tanto, diceva ad

della raffinatezza di spirito, Cesare aveva subito chiesto, in

al sarcasmo gentile di Cesare, aveva subito narrato che

che dice? - aveva domandato Cesare, arricciandosi i neri mustacchi

dalla curva elegantissima. ¶ - Spietata, Cesare - aveva risposto Laura, sorridendo

ma spietata - aveva ripetuto Cesare. ¶ - Ti piacerebbe, che io

alla fedeltà, malgrado che Cesare, senz'averne l'aria

disse un giorno. ¶ - Male, Cesare: non potrebbe andar peggio

sei generoso come un Cesare; ma quando hai preso

amate voi, forse? - chiese Cesare, con un lievissimo, quasi

concluse con una risatina, Cesare. ¶ - Ma tu vuoi la

scherzoso, da parte di Cesare, ironico e tranquillo, da

nelle festicciuole di villeggiatura, Cesare accompagnava sempre Laura, perchè

raggiunta da Caracciolo. Quando Cesare tornava e li trovava

interlocutori. ¶ - Aforisma sentimentale - concludeva Cesare, con uno di quei

s'indignava egualmente contro Cesare, come contro Luigi. ¶ - Voi

gloria di quel trionfante Cesare Dias, che aveva così

passione di Anna per Cesare, di quella di Caracciolo

venire alla conclusione che Cesare Dias era un grande

troppo freddo e scettico Cesare Dias, il marito a

gioia del ritorno di Cesare era svanita. Anna si

un minuto di amare Cesare Dias, e che la

poltrona, tendeva l'orecchio; Cesare le aveva promesso formalmente

solo l'arrivo di Cesare, e provava una necessità

bacio rendeva più acuta. - Cesare, Cesare - ella diceva, stringendo

rendeva più acuta. - Cesare, Cesare - ella diceva, stringendo con

a un nottambulo come Cesare, il presto non potea

dopo mezzanotte. Era questo: Cesare sarebbe ritornato alle due

era l'anima di Cesare. Ebbe un brivido di

ora in cui, certamente, Cesare sarebbe arrivato. Ma tentava

le due giuste. Adesso, Cesare sarebbe venuto. ¶ Ma non

distanza fra sè e Cesare, se ne andò nella

gran seduzione personale di Cesare invaderle l'anima, salirle

fossero le labbra di Cesare: poi, intenerita, li passò

Ma dove era dunque Cesare? Il fastidio del suo

ora. ¶ Dov'era, dunque, Cesare? Ogni tanto, cercando domare

immediatamente le pareva che Cesare fosse già giunto, che

evidenza della realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro

della realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro amore

realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro amore, dove

del club che frequentava Cesare. E subito, ebbe un

di pace nell'anima. Cesare doveva essere colà a

visto venire più presto Cesare, che doveva solo attraversare

circolo, e che anche Cesare sarebbe finalmente venuto via

Vittoria. Adesso, adesso, certo. Cesare sarebbe venuto: ed ella

stato l'ultimo frequentatore. Cesare non vi era. Ella

da quattr'ore. Dunque, Cesare Dias, suo marito, era

invincibili donne poteva trattenevo Cesare Dias, l'uomo fine

quest'uomo era dunque Cesare Dias, che per piacergli

temporale, ella pianse sopra Cesare, il cui ideale le

sognare di lui, dormendo, Cesare passava le sue notti

la maniglia della porta. Cesare entrò, era pallidissimo: con

non battè palpebra. Allora Cesare fece una stretta di

a lei. ¶ - Buon giorno, Cesare - ella rispose, staccandosi dalla

estate del suo matrimonio, Cesare Dias accompagnò sua moglie

sorta una freddezza. Sì, Cesare non aveva tardato a

attossicata. In quanto a Cesare, egli ne era stato

tutte le impressioni di Cesare, e cercava di farsi

averlo atteso, quella notte. Cesare, con la indulgenza un

occhi, felice ancora che Cesare non l'avesse punita

poco. ¶ Anna scriveva a Cesare due volte al giorno

glielo poteva dire a Cesare, quanto lo amava, che

per propria elezione. Veramente, Cesare le scriveva un paio

arrivava una lettera di Cesare, dava i suoi saluti

quel suo amore per Cesare Dias, amore che Luigi

balletti della sera. E Cesare, da Saint-Moritz raccomandava

parlava così spesso di Cesare, con tale una emozione

altro, Laura denunziasse a Cesare l'amor suo per

voi? Anche vostro marito Cesare è buono? ¶ - Anche: più

dire che è buono? ¶ - Cesare non me ne fa

un tratto, disse: ¶ - Ecco Cesare. ¶ Infatti Dias camminava lentamente

il campo di Marte, Cesare Dias pareva quel che

Passando sotto la tribuna, Cesare levò la testa e

Ma questa volta, tornando, Cesare Dias non levò neppure

il valore delle scommesse. ¶ - Cesare avrà vinto, forse; parlava

costume di vincere per Cesare - disse con cortesia, ma

Caracciolo. ¶ - Non si chiamerebbe Cesare per nulla - rispose Anna

in cui aveva amato Cesare Dias, un velo era

tratto, si trovò innanzi Cesare Dias, senza che ella

posso condurre te - disse Cesare Dias alla moglie, che

giungeva ad ispirare a Cesare l'odio, il disprezzo

nella vita: - così diceva Cesare, ed aveva ragione, sempre

si era allontanata con Cesare Dias, la saggia e

certo sorridere anche lui, Cesare, lontano. Solo Anna, fra

nella più orribile solitudine, Cesare - disse ridendo Luigi Caracciolo

amico mio! - disse, ridendo, Cesare Dias, mentre tutti scendevano

il braccio ad Anna, Cesare dando il braccio a

fede, Luigi - soggiunse ironicamente Cesare. ¶ - Tu sei mio maestro

conforto di aver riveduto Cesare, di andar via con

la loro carrozza, ma Cesare, ormai riconciliato con l

salire in vettura, e Cesare, senza salire, si mise

licenziarsi. A un tratto, Cesare chiuse lo sportello e

disse Anna. ¶ Vide che Cesare Dias e Luigi Caracciolo

letto, nel suo ritratto, Cesare parea che beffardamente sorridesse

rientrando, verso le sei, Cesare Dias aveva portato a

si sapevano staccare da Cesare, attirati da un fascino

capo, quello che diceva Cesare. Dopo pranzo, quasi tutti

per te, quella vestaglia, Cesare? - disse scherzando Laura. ¶ - Sono

Finge, finge; - ripetette, ridendo, Cesare - ci giurerei, che la

anni, mi pare... ¶ - Oh Cesare, non scherzare così! - supplicò

gran fioriera, alle spalle; Cesare stava sdraiato in una

po' l'inquietudine nervosa. Cesare, adesso, aveva aperta la

la tua figura. ¶ - Imparerò, Cesare - aderì ella, vinta subito

piccoli dolori, Laura? - chiese Cesare. ¶ - Nè piccoli, nè grandi

vita insieme - disse ironicamente Cesare, scuotendo la cenere della

sorella. ¶ - ...presto sì - concluse Cesare, dopo una brevissima esitazione

brevissima esitazione. ¶ - Ti aspetto, Cesare - disse Anna, insistendo. ¶ - Sì

qualche parola affettuosa - veramente Cesare non faceva che rispondere

amore. Quella sera, quando Cesare fu andato via, le

per il buonumore di Cesare, per la promessa di

di ritornar presto che Cesare le aveva fatta. ¶ - Chissà

sino al ritorno di Cesare; li trattenne, con una

che ella aveva amato Cesare Dias sino a volerne

lentamente. - Che avrebbe detto Cesare, se vi avesse udito

e certo, non molto Cesare poteva tardare, al più

eterno pensiero, che era Cesare. Anzi, adesso ne rammentava

esse la riportava a Cesare Dias, poichè ella aveva

le rispose di sì. Cesare aveva stabilito, seguendo la

andò pianamente. In salotto, Cesare Dias mostrava a Laura

non le riuscisse. Mentre Cesare Dias e Laura Acquaviva

che restava sola con Cesare Dias e fece una

ricadde sul tavolino. Tremava. Cesare Dias la guardava, sorridendo

contro la indifferenza di Cesare Dias, invano, poichè le

il suo amore per Cesare Dias si era rivelato

essa aveva confessato a Cesare Dias di amarlo, si

la riconosceva; e con Cesare Dias aveva una tenerezza

spesso, a quello che Cesare le diceva, ella non

combattimenti, di scrivere a Cesare Dias. Era l'unica

insopportabili. Ella scriveva a Cesare Dias lungamente e confusamente

detto un giorno a Cesare Dias, il giorno seguente

giorno, ora per ora. Cesare Dias non rispondeva. ¶ E

era perduto, scrisse a Cesare Dias una lettera lunga

scrisse una parola a Cesare Dias parendole necessario che

a Napoli, dove lasciava Cesare Dias: ma sentiva anche

Buona sera - le disse Cesare Dias, giunto presso a

Io non posso guarire, Cesare. ¶ Ed era così disperata

come le aveva parlato Cesare Dias. - Tutto si spera

sogno... ¶ - Ditemelo ancora - soggiunse Cesare. ¶ - Ebbene, io aveva sognato

sono giovane, ma muoio, Cesare! ¶ - La vecchiaia è una

fregiato di argento, che Cesare le aveva donato nel

Chi è? ¶ - Sono io, Cesare - disse ella, piegandosi, quasi

tappeti di Smirne, che Cesare Dias aveva riportati da

della reseda, senza che Cesare li degnasse di uno

al piccolo ritratto di Cesare, chiuso nella sua cornicetta

lettera del nome di Cesare, e mentre la mano

dato queste belle rose? ¶ - Cesare - disse la sorella, con

volta, gliene parlò, scherzando, Cesare Dias, ella dette in

troppo l'amore per Cesare. Le pareva di essere

Giustino, alla passione per Cesare Dias e al suo

diventate più familiari fra Cesare e Laura, si davano

Quando l'hai visto, Cesare? - domandò Anna prendendo il

in camera. ¶ - È buono, Cesare - disse Anna, guardandone il

andarono nel salone, aspettando Cesare, per uscire. Egli venne

ma non l'ebbe. Cesare aveva visto l'abito

caldo del diavolo - disse Cesare, quando l'equipaggio imboccò

piedi, in carrozza: e Cesare internamente si seccava di

alla daumont coniugale di Cesare Dias, lo stage di

dei grandi saluti a Cesare Dias, e la contessa

chiese con un risolino, Cesare. ¶ - Mi piace - completò Laura

genio ad Anna - soggiunse Cesare con una enigmatica ironia

a sua sorella da Cesare, ora si sfogliava, all

amici, e chi salutava Cesare da una parte, chi

d'Alemagna? - le domandò Cesare, mentre accompagnava la moglie

signore e di signori. Cesare trovò loro due posti

delle simpatie che godeva Cesare Dias irradiava la sua

e a Laura Acquaviva. ¶ - Cesare vi ha abbandonate? - egli

cruccio di non vedere Cesare Dias, finivano per sembrarle

posto, dove potesse incontrare Cesare Dias. Laura preferiva, spesso

chiese, tremando. ¶ - Benissimo - disse Cesare Dias, con un lieve

trottata, quasi danzando: e Cesare Dias ne fu contentissimo

era stato freddo, disdegnoso, Cesare Dias! Ma che importava

che egli riapparisse: certamente, Cesare Dias, non vi aveva

il campanello che annunziava Cesare Dias, se n'era

rispose con un sorriso: Cesare Dias la guardò con

delle occhiate scrutatrici a Cesare Dias, il quale, invece

averla fatta litigare con Cesare Dias: ma Luigi non

ella, per piacere a Cesare Dias, s'inebbriava di

giorni, ancora una volta, Cesare Dias, la paura che

giornate della sua vita. Cesare Dias, un po' tranquillato

Che avete? - le diceva Cesare Dias. ¶ - Nulla - mormorava lei

che fra lei e Cesare Dias avvenne la spiegazione

si era accostata a Cesare Dias che parlava con

di smarrire la ragione. Cesare Dias se ne andò

dire l'indomani a Cesare Dias; e le pareva

fra sè, mentre aspettava Cesare Dias, andava dicendo, monotonamente

un brivido, vedendo che Cesare Dias aspettava, in silenzio

Luigi Caracciolo, offrendola a Cesare Dias perchè la leggesse

amore, pel matrimonio - osservò Cesare freddamente. ¶ - Per altri, forse

disse, misteriosamente. ¶ - La troverò. ¶ Cesare Dias aveva detto queste

camminava dritto alla verità, Cesare, e come ella tremava

e solo loro due, Cesare Dias e Anna Acquaviva

Tu sei innamorata di Cesare Dias? ¶ - Sì - disse semplicemente

lettera di Anna a Cesare Dias, diceva così: ¶ "Non

lettera di Anna a Cesare Dias continuava, dicendo così

non potete respingermi. - Anna". ¶ Cesare Dias lesse molto attentamente

che amate. Saluti cordiali - Cesare Dias". ¶ Ella ricevette questo

Amo voi - Anna Acquaviva". ¶ Cesare Dias stette un giorno

Sta bene: e poi? - Cesare Dias". ¶ Ella rimase esterrefatta

di dover fare su Cesare Dias una impressione profonda

era la soluzione peggiore. Cesare Dias non era nè

una tragedia: ma per Cesare Dias era, ancora una

niente altro. ¶ Immutabile, immutabile. Cesare Dias: questa era la

poi di quell'amore. Cesare Dias, con la mite

era il cuore di Cesare Dias: le parve di

il miracolo di commuovere Cesare Dias: e che tutti

ella dovesse compiere, perchè Cesare Dias, forse ignaro della

scrisse questa lettera a Cesare Dias: ¶ "Perchè mi domandate

contenuto di questa lettera, Cesare Dias diventò molto pensoso

poteva durare tutto questo? Cesare Dias era un uomo

della sua prima lettera, Cesare Dias era sicuro che

voluto essere amata da Cesare Dias. L'amore non

aveva dimenticato Giustino Morelli? ¶ Cesare Dias finì per iscuotere

giungere nelle mani di Cesare Dias, vedeva il sorriso

nel caminetto; ed ecco Cesare Dias, annoiato, sdegnato, si

destro, il braccio di Cesare Dias che teneva in

caduto, per non obbligare Cesare a raccoglierlo. Ogni tanto

che lo sguardo di Cesare Dias si fissava ogni

contessa d'Alemagna che Cesare Dias era andato a

più, e su cui Cesare Dias, ogni tanto, posava

una sola maniera? E Cesare Dias non l'aveva

perduto il ventaglio - disse Cesare Dias, chinandosi a raccoglierlo

con un gesto distratto, Cesare Dias riprese il ventaglio

come esso palpitava. Adesso Cesare Dias aveva appoggiato, per

pezzo della congiura. Anche Cesare Dias si era rivolto

battiti del cuore di Cesare. No, Anna nulla conosceva

della morte. Involontariamente guardò Cesare. Egli la guardò e

Alle spalle di Anna, Cesare Dias, come se le

voce sempre metallica di Cesare Dias fosse un po

morente, la voce di Cesare Dias dirle povera figliuola

Avete la carrozza? - domandò Cesare Dias a Stella Martini

si erano levate, quando Cesare Dias entrò, con la

aumentò quando vide che Cesare Dias, cortesemente e correttamente

perduta nel sogno. ¶ V. ¶ Cesare Dias proteggeva le assiduità

e perverse teorie di Cesare Dias la ferivano mortalmente

a quanto le diceva, Cesare Dias si gloriava dell

No, non era possibile. Cesare Dias conosceva assai bene

Pompei? ¶ Ah no, no, Cesare Dias non era rassicurato

senza dare nell'occhio, Cesare Dias portava Luigi Caracciolo

l'occasione sempre: appena Cesare Dias si accostava alle

altronde non era lodevole Cesare Dias, di voler bene

da lontano, il tutore Cesare Dias. Il discorso non

fanciulle. ¶ Volontario o involontario, Cesare Dias era complice di

fatto in presenza di Cesare Dias, la turbava, la

Ma se era invece Cesare Dias che faceva allusione

intendeva che ella considerava Cesare Dias come il suo

diventate così chiare e Cesare Dias aveva tanto il

Anna diventava nervosa, fissava Cesare Dias con un'espressione

intenzioni erano approvate da Cesare Dias, ella si sfogava

antipatia. Finì per osservare Cesare Dias, che aveva l

Caracciolo, in un concerto, Cesare Dias, uscendo le disse

tanto, si voltava a Cesare Dias come se egli

per piacere a lui, Cesare Dias, e Cesare la

lui, Cesare Dias, e Cesare la trattava così male

ciò, mia cara - disse Cesare Dias, diventato un po

a chiedere sue notizie. Cesare fece rispondere dal suo

sentiva di aver offeso Cesare Dias, forse assai profondamente

intenzione del discorso di Cesare Dias, forse che ella

udire dalla bocca di Cesare Dias istesso l'elogio

l'assenza sprezzante di Cesare Dias le cagionò una

osava neppure osservare, che Cesare Dias non veniva da

disoccupato e forte, come Cesare Dias; non ci aveva

giorni di assenza di Cesare Dias, conobbe tutte le

di contrizione innanzi a Cesare Dias, a Laura, crebbe

con uno sguardo da Cesare Dias a Laura Acquaviva

quello che le diceva Cesare Dias, ingrandito ormai, nella

capo appoggiato ai cuscini. Cesare Dias veniva dopo colazione

cuore rimpiccinito. Essa ammirava Cesare Dias, anche perchè, essendo

di taciturnità, di raccoglimento. Cesare Dias, un po' inquieto

si nominava sua sorella. ¶ Cesare Dias la fissava, seriamente

fragile di Anna vibrava, Cesare Dias, naturalmente serio e

le lacrime la velavano. Cesare Dias odiava tutte queste

era l'assioma di Cesare Dias. ¶ - Cercherò - concludeva lei

dolcezza. Più tardi, venne Cesare Dias e la trovò

avrebbe reagito, specialmente contro Cesare Dias, poichè lo aveva

dice troppo, si perde. Cesare Dias aveva ragione. ¶ - È

cuore. La fisonomia di Cesare Dias si chiarì, in

lo nominate! - supplicò, affannando. ¶ Cesare Dias ebbe l'aria

può, mia cara - ribattè Cesare, glacialmente. - Egli, dunque, vi

paradossale e velenoso di Cesare Dias, le faceva spavento

quel che aveva detto Cesare Dias, assai duramente, in

il proprio fragile errore: Cesare Dias era sulla montagna

siete forte. ¶ - Sì - disse Cesare. ¶ - E... siete felice, è

senza indovinare il perchè. ¶ Cesare Dias levò il capo

offrì; una piccola rosa. Cesare Dias gliela tolse rapidamente

a loro, era apparso Cesare Dias, in marsina, portante

fissati sul palco di Cesare Dias. Costui parve sentisse

parola, ogni poco, con Cesare Dias, ma non si

di prima fila, dove Cesare Dias, torcendo macchinalmente il

quattro, dove stavano insieme Cesare Dias e Luigi Caracciolo

quegli occhi incantati, abbagliati? Cesare Dias, un po' sdraiato

palco delle due fanciulle. Cesare Dias gli disse una

disse: ¶ - Luigi Caracciolo e Cesare Dias sono dalla contessa

e nobile profilo di Cesare Dias e il profilo

le dette la notizia: ¶ - Cesare Dias e Luigi Caracciolo

suo interesse. E mentre Cesare Dias e Luigi Caracciolo

piano alla porta: entrarono Cesare Dias e Luigi Caracciolo

due uomini si sedettero, Cesare Dias accanto ad Anna

Anna sola discorreva, con Cesare Dias e con Luigi

d'artista basta - ribattè Cesare Dias, con un accento

udito i grandi... - sospirò Cesare Dias. ¶ - Già, già, tu

vecchio - terminò di dire Cesare Dias con quella velatura

mia cara! - esclamò, ridendo, Cesare Dias - ma essa è

galanteria. ¶ - Non abbastanza - riprese Cesare Dias, per ispiegare il

Ma non lagnarti, caro Cesare, sii giusto! Non vale

e tranquilla Laura? - domandò Cesare Dias, riprendendo la conversazione

problema è risoluto - pronunziò Cesare Dias. ¶ - E l'intervallo

sera, buona sera: ciao, Cesare. ¶ Così si licenziò Caracciolo

Un grazioso giovane - osservò Cesare Dias. ¶ - Grazioso - confermò Stella

centenario, resto qui - disse Cesare Dias, sedendosi di nuovo

le spalle assolutamente a Cesare Dias, e perchè le

che dispone di te, Cesare Dias. ¶ - Tu l'hai

giovane, hai coraggio; perchè Cesare Dias, che è quasi

ha fatto paura? ¶ - Perchè Cesare Dias aveva ragione, Anna

il suo disperato coraggio. ¶ - Cesare Dias aveva ragione, Anna

ti rendo ribelle a Cesare Dias, a tua sorella

Tu hai parlato a Cesare Dias, gli hai detto

amore. Pure... parlerò a Cesare Dias. La verità mi

sorella è peggiore di Cesare Dias - rispose ella, con

ho affrontato anche io Cesare Dias. Quale uomo! La

appena sfiori la terra. Cesare Dias, seduto in una

di quella notte burrascosa. Cesare Dias sorrideva, fissando i

carattere da quello di Cesare Dias, io ho osato

sulla mancanza di sentimento. Cesare Dias ha negato il

del danaro: sai che Cesare Dias, per non avere

fosso neppure possibile che Cesare Dias la raggiungesse in

e che Laura Acquaviva, Cesare Dias e Stella Martini

Anna... ¶ - Tu parli come Cesare Dias... - gridò ella scostandosi

avrei lasciata. ¶ - Quando? ¶ - Quando Cesare Dias sarebbe giunto a

torno a casa, con Cesare Dias, quasi avessi fatta

visto. Tu hai ragione, Cesare Dias ha ragione; anche

dirtelo; addio. ¶ - Lasciami aspettare Cesare Dias... ¶ - Se non te

dell'imminente arrivo di Cesare Dias, o rimpiangeva straziata

abbattè ai piedi di Cesare Dias, dicendo: ¶ - Perdonatemi, perdonatemi

ha amato e sofferto. ¶ Cesare Dias, in quel periodo

prossimi che lui: e Cesare non era neppure un

che stupiva ognuno, era Cesare Dias, il gaudente solitario

maritarle presto e bene. ¶ Cesare Dias aveva compito il

delle amicizie obbligatorie? Tutore, Cesare Dias, che aveva accomodato

marito e stravagantissimo padre! Cesare Dias l'aveva presa

lor passioni: talvolta era Cesare che taceva, sorridendo, pensando

forse, egli ha ragione. Cesare diceva, sdegnoso: che importa

importa? ¶ E così quando Cesare Dias seppe che la

Una delle teorie di Cesare Dias era che la

ignora la passione. Quando Cesare Dias seppe che Anna

faceva nell'anima di Cesare Dias che aveva delle

senza chieder soccorso. Pensava Cesare Dias, che se Anna

già, non già che Cesare Dias si fosse molto

morente, alla sua casa, Cesare Dias e Laura Acquaviva

dolore morale della inferma. ¶ Cesare Dias arrivava ogni mattina

nelle sue contemplazioni interiori. ¶ Cesare Dias, senza farsi udire

altro. Spesso, di sera, Cesare Dias veniva in marsina

o della imminente festa, Cesare Dias era ancora bello

lentamente, sfiorando il tappeto: Cesare Dias fuggiva alla sua

nuovi e introvabili godimenti. ¶ Cesare Dias intuiva che, volendosi

un giorno, quando videro, Cesare Dias e Laura Acquaviva

voler restare sola con Cesare Dias, quasi che avesse

al suo orecchio: ¶ - Sentite... ¶ Cesare Dias si accostò: i

sapeste... ¶ - So, so - mormorò Cesare Dias, con l'ombra

marito e sua sorella; Cesare pareva ridiventato un giovinotto

i tuoi corteggiatori? - domandava Cesare Dias, con una gravità

che ella riceveva quando Cesare e Laura si davano

tu, sempre, Laura e Cesare, dal giorno in cui

dal giorno in cui Cesare, lasciato il grave posto

avrebbe mai detto a Cesare, a Laura, per nulla

violentemente, di portarsi via Cesare; se suo marito dava

del suo sguardo; se Cesare, quasi per celia, baciava

erano familiari, familiari molto: Cesare si occupava dei vestiti

un onest'uomo come Cesare, potessero commettere questo tremendo

amor fraterno. Si accorgeva, Cesare, di quest'ansietà segreta

trovasse in pericolo. E Cesare si era anche fatto

che ella talvolta, quando Cesare le dava un bacio

che pensi? -: le chiedeva Cesare con una certa ansietà

errato. ¶ - Ti amo tanto, Cesare, tanto ti amo! ¶ - Lo

amo! ¶ - Lo so - mormorò Cesare, con un lieve sorriso

ragione, non è questo, Cesare: io sono gelosa di

una mano di donna, Cesare, io mi sento dilaniare

di morte naturale - concluse Cesare, ridendo ancora. ¶ Ed ella

scialle di crespo bianco: Cesare dava una crollata di

se stessa, tanto che Cesare la lasciò cadere, due

disse apertamente: ¶ - Andiamo via, Cesare, te ne prego! ¶ - Così

Non importa, andiamo via, Cesare. ¶ - Ti secchi, qui, nel

in quella difesa di Cesare. ¶ - E voi, non cercate

diceva il cameriere di Cesare al padrone. ¶ - Sta bene

Laura, imperturbabile, serena. ¶ E Cesare e Laura riprendevano lietamente

bene dell'indifferenza di Cesare e di Laura, per

o tre volte, però, Cesare, un po' preoccupato di

segreto. ¶ Un giorno, irritato, Cesare Dias le aveva dichiarato

per un uomo come Cesare Dias, ella aveva pensato

aveva pensato a paragonare Cesare Dias, cuore arido e

deprime fino all'abbattimento. Cesare Dias incoraggiava questo annegamento

il diadema scintillante che Cesare le aveva donato il

E tu mi accompagni, Cesare? - disse Anna, rivolgendosi al

sola in palco con Cesare, sola con lui, certamente

di trovare a casa Cesare, di passare almeno mezz

porta della stanza di Cesare, a quella porta dove

ancora in penombra, poichè, Cesare, di dentro, aveva abbassato

tutta la stanza di Cesare illuminata, udendo tutto quello

per non farsi udire. Cesare era già vestito, in

era nella stanza di Cesare. Ella non era seduta

di cuoio, dirimpetto a Cesare; nè sull'altro seggiolone

di cuoio, accanto a Cesare; ell'era seduta, alla

bracciuolo del seggiolone, dove Cesare era sdraiato: seduta di

spalliera del seggiolone di Cesare: ed ella, stando più

parlare sul volto di Cesare, sorridendo, con un sorriso

rosso arco delle labbra. Cesare col viso levato la

impallidiva di emozione. Quando Cesare baciava la mano di

cui le labbra di Cesare si posavano delicatamente, lungamente

restata in quella di Cesare, mollemente abbandonata: poi, quasi

indissolubile, le dita di Cesare, ad una ad una

occhi da quelli di Cesare, in quel momento sorrise

sempre alla mano di Cesare: un sorriso lungo, fatto

sfumatura del volto di Cesare e di quello di

passato dentro, sempre guardando Cesare e sempre sorridendogli: due

rose sulla spalla di Cesare. Poi aveva portato le

donna. E sorridendo, guardando Cesare con un'intensità amorosa

testa. Gli occhi di Cesare e di Laura avevano

per la seconda volta Cesare aveva baciato le bianche

baciare quei fiori, mentre Cesare li baciava. E lentamente

inebriante, le labbra di Cesare e di Laura si

uscisse dalle bocche di Cesare e Laura, perchè fosse

mano da quella di Cesare e aveva fatto qualche

mazzolino delle rose bianche. Cesare vedendo allontanarsi Laura, non

purità. Ella tornò verso Cesare, guardandolo, sorridendogli: giunta proprio

mani, adorandolo. Ed allora Cesare, i cui occhi si

cervello, disse fra sè: ¶ - Cesare non sa piangere; questi

ombre. Erano suo marito Cesare e sua sorella Laura

quei baci furiosi di Cesare, si era rialzata e

innanzi a lui, mentre Cesare, sempre seduto, le teneva

vuoi bene? - aveva chiesto Cesare. ¶ - Ti voglio bene - aveva

volta che, allontanandosi da Cesare, un poco, graziosamente, amorosamente

di quel fatto. Ma Cesare, pian piano, aveva detto

riapparve sulla faccia di Cesare. Sulla porta essi si

Laura. ¶ - Addio, amore - disse Cesare. ¶ La fanciulla, abbassando il

uscì. Anna vide ritornare Cesare verso la scrivania: egli

disse la voce di Cesare, tranquilla. ¶ - Che vuoi? - ella

che le aveva donato Cesare. ¶ - È l'una - rispose

era stata baciata da Cesare, sotto i suoi occhi

di Laura e di Cesare. ¶ - Gitta quei fiori! - gridò

di sua sorella, che Cesare aveva baciati, sulle labbra

di sua sorella, che Cesare tante volte aveva baciate

veduto nella stanza di Cesare e che la faceva

eri nella stanza di Cesare... io sono rientrata improvvisamente

rispose solo: ¶ - Perchè amo Cesare. ¶ - Oh Signore, Signore! - gridò

chiedi ancora? Io amo Cesare. ¶ - Taci, taci, taci - replicò

della sua ragione. ¶ - E Cesare mi ama - concluse Laura

dire, che tu e Cesare siete infami! ¶ - Tanto, l

hai visto: io amo Cesare ed egli mi ama

tu tradisci? ¶ - Io amavo Cesare, da prima: tu mi

Io amavo e amo Cesare; tu mi tradisci, amandolo

hai, allora, ingannato me, Cesare e tutti quanti: tu

e neppure io di Cesare Dias - ribattè ridendo malvagiamente

Anna, in quel giorno, Cesare Dias corse a salvarti

Laura! Ma io adoro Cesare, ma io sono orribilmente

il tuo onore, per Cesare? ¶ - E tu non lo

forse, per lui, se Cesare non ti sposava? Io

di Caterina Acquaviva: ebbene, Cesare ha affascinato te, e

ha affascinato te, e Cesare ha affascinato me. ¶ - Oh

Capisci che debbo amare Cesare io sola, che Cesare

Cesare io sola, che Cesare è mio, e che

disse gravemente Anna. ¶ - Ma Cesare ama me e non

te, ma io amo Cesare, ma Caracciolo ti ama

non devi amare più Cesare. Devi coraggiosamente strapparti dall

sei sorella, devi dimenticare Cesare. ¶ - Anna, non posso. ¶ - Ascolta

non devi amare più Cesare. ¶ - Anna, non posso. ¶ - Laura

non devi amare più Cesare. ¶ - Anna, non posso. ¶ Anna

cielo, lo meriteresti! ¶ - Ma Cesare mi piangerebbe assai - disse

di non amare più Cesare, offrendole in cambio tutti

più che ella amava Cesare e che non voleva

volendo essere amata da Cesare; poichè Laura era fuori

degli uomini, innanzi a Cesare e innanzi a Laura

Il suo amore per Cesare era così grande e

dimenticare l'amore di Cesare, nessuno avrebbe potuto, umanamente

fatale di Sorrento, quando Cesare Dias, glacialmente le aveva

non sapeva amare, da Cesare Dias che non voleva