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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ercole Luigi Morselli, Orione, 1910

concordanze di «Che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1910
d'accordo nel sostenere che dipende tutto dalla accortezza
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1910
poi scegliere quel modo che più mi garberà!... Venite
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1910
dunque, o bellissima Merope, che bisogna prima di tutto
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1910
tutto sapere, come avvenga che l'uomo e la
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1910
alla bocca del re, che, seduto, beve avidamente e
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1910
sinistra Ireo e Trochilo che portano, a fatica, il
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1910
queste son tutte cose che so da un pezzo
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1910
Escono, seguiti da Zeto che parla alla nutrice. ¶ IREO
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1910
rossa veste: ¶ Oste! sai che a digiuno, questo tuo
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1910
altra cura non avrai che far giustizia a tuo
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1910
felicemente e tranquillamente, poi che tali cariche, nel mio
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1910
a Cissibio: ¶ Pensa tu che vino saprà cavar costui
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1910
Pensa! da quei chicchi che sembrano tanti soli.... ah
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1910
giusta ira se penso che ormai la vendemmia è
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1910
trangugiare le mille anfore che ci manderà quella bestia
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1910
di Chio, io vo' che subito Ergasilo se ne
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1910
non ho male udito.... che pur dianzi tu dicessi
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1910
pur dianzi tu dicessi che tali cariche sono da
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1910
mie parole son legge che nessuno può mutare! ¶ Fa
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1910
anche rimanervi, fino a che non muoia.... ¶ ENOPIONE, ¶ fermandosi
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1910
fermandosi: ¶ È giusto quel che dici, Ireo: occorre, prima
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1910
nessuno.... da tanti anni che vivo.... ¶ ENOPIONE: ¶ Cissibio! ¶ Cissibio
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1910
a così gran fortuna che ti capita? ¶ IREO, ¶ mentre
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1910
voglia? No!... dunque di che tremi?... E poi mi
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1910
poi mi fu detto, che nelle città, tutte queste
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1910
farne ammazzare nessuno? ¶ IREO, ¶ che ha aiutato Trochilo a
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1910
per cambiare idea basta che vedano il bastone. Ma
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1910
da destra viene Zeto che tutto pieno d'ira
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1910
ZETO: ¶ Ecco il premio che tocca a chi discopre
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1910
vinto dal primo ciurmatore che capita! E perchè? perchè
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1910
aspettare quattro giorni ancora, che la Luna toccasse la
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1910
stupido Matusio, invece, sosteneva che non bisognava aspettare, bastando
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1910
non bisognava aspettare, bastando che la Luna sia entrata
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1910
a marcio dispetto suo! Chè io giuro per tutte
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1910
nemmen se Orione.... ¶ ORIONE, ¶ che avvicinandosi l'ha riconosciuto
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1910
afferra per il collo: ¶ Che vuoi tu da me
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1910
non ti dirò.... cosa che ti.... farà.... gran piac
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1910
meglio: ¶ la maravigliosa Merope! che langue d'amore per
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1910
Profondamente inchinandosi: ¶ giunge quella che t'è più cara
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1910
di voler parlare, sì che tutti tacciono: ¶ Vedeste mai
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1910
la Nutrice e Matusio che in quel momento giungono
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1910
non Orione e Merope che restano, parlando breve e
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1910
ben detto tua madre, che un tal uomo ci
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1910
al velo, fuorchè Orione che beve. ¶ SCENA SESTA. ¶ Da
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1910
una promessa.... Temo, capisci, che le cure del mio
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1910
non t'hanno detto che il potente re Enopione
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1910
solo volevo da te.... che io ti potessi vedere
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1910
servir da bere. ¶ TROCHILO, ¶ che tiene ancora il gran
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1910
LA NUTRICE, ¶ spaventata: ¶ Di che? ¶ MATUSIO: ¶ Della vendetta atroce
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1910
MATUSIO: ¶ Della vendetta atroce che Orione s'è presa
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1910
Merope: ¶ Oh! Dèi immortali!... che maravigliosa creatura vostra è
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1910
la femmina!... Rinvieni.... Rinvieni!... Che una così pura luce
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1910
quercia di destra. ¶ ZETO, ¶ che avanza con altrettanta paura
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1910
fosse quella maledetta stretta che mi diede.... ¶ Toccandosi il
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1910
Toccandosi il collo: ¶ sento che avrei adesso un coraggio
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1910
casa è disabitata forse?... che te ne pare?... possiamo
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1910
possiamo ritornare indietro. Quel che si poteva fare si
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1910
volta! ¶ Ritirandosi: ¶ Non senti che cosa ci dice questa
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1910
indietro. ¶ Zeto!... son io che ti chiamo: appréssati. ¶ ZETO
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1910
dimmi subito se quel che ho udito non è
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1910
si possono capire!... So che l'augusta nostra regina
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1910
detto, dinanzi a me, che non ardisse mai di
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1910
gli alberi della foresta. ¶ Che cos'è quella roba
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1910
è quella roba là.... che si muove? ¶ Tutti guardano
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1910
con due femmine? E che se ne fa?!.. ¶ Gridando
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1910
ritrovato in Beozia quello che a Chio hai perduto
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1910
perduto?... Ti par giusto che queste due femmine sprechino
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1910
vino risciacquato?... Io giurerei che questo si chiama precedere
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1910
attorno alle differenze impalpabili che passano tra il precedere
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1910
seguire. Ma certo è che cento uomini armati non
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1910
CISSIBIO: ¶ A me sembra che Zeto dica molto bene
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1910
cantina alla mia gente che ha sete! La festa
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1910
seria e tetra. Poi che il vento soffia nella
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1910
Giove.... Non sapete dunque che ho paura del buio
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1910
ridi, ridi!! ¶ Disperatamente: ¶ Ma che cos'è dunque questo
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1910
Da sinistra appare Matusio che porta a gran fatica
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1910
gran voce di lui, che mi consola!! ¶ Abbraccia il
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1910
TROCHILO, ¶ da sinistra, curiosando: ¶ Che maraviglia! Si sarà mai
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1910
imbandigione? ¶ PRIMO SCHIAVO: ¶ E che ci trovi di bello
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1910
Tu scherzi. ¶ SECONDO SCHIAVO: ¶ Che direbbe se venisse nella
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1910
TERZO SCHIAVO: ¶ Io dico che cascherebbe morto dalla maraviglia
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1910
del re? ¶ TROCHILO: ¶ Sicuro che la vedo! ¶ PRIMO SCHIAVO
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1910
oro?! ¶ TERZO SCHIAVO: ¶ Altro che tazze! Nella nostra reggia
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1910
regalassero ¶ questa spelonca, piuttosto che star quassù, ¶ vorrei rimanere
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1910
Schiavo: ¶ E.... le fruste.... che lasciano così begli striscioni
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1910
dalla stretta di Cissibio che traballa ma si regge
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1910
ha insegnato cert'erba che da noi non cresce
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1910
aspettare, vedi?... ogni cosa che tocca sembra che la
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1910
cosa che tocca sembra che la bruci! ¶ SCENA SECONDA
90
1910
LA NUTRICE: ¶ O dèi! che risento!... Ma questa è
91
1910
piangere, bella Merope: pensa che quando poi verrà la
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1910
buio.... allora quel sole che tu aspetti, starà alto
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1910
subito verso lo schiavo che tiene la corba dei
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1910
tua corba! lesto! ¶ Inchinandosi. ¶ Che la vite di Beozia
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1910
Sentiamola! ¶ MEROPE: ¶ Ma, di che si tratta, padre mio
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1910
d'accordo nel sostenere che la cosa è possibile
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1910
e ammazzavo tutto quel che vedevo vivere!... E i
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1910
non bastò? ¶ ORIONE: ¶ Ma che! un velenoso inganno mi
99
1910
in premio. Si finse che tutto fosse disposto per
100
1910
ed Enopione stesso volle che si aprisse un'anfora
101
1910
di cento anni, e che ce la bevessimo intera
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1910
tazza era preparata, sì che, di lì a poco
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1910
accoppare un brutto ceffo che mi stava già sopra
104
1910
vendetta degna di me!... Che ne dici? per Giove
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1910
trono.... e poi.... quello che volevo fare a Merope
106
1910
la scena. ¶ MATUSIO, ¶ maravigliato: ¶ Che è questo? ¶ ORIONE, ¶ alzando
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1910
quello scimunito di Lino che tutti dicono gran musico
108
1910
questo pazzo mi rammenta che Diana m'aspetta per
109
1910
è tal nottata questa, che mi parrebbe poca cosa
110
1910
alla regina Domale quel che m'hai detto.... ¶ ORIONE
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1910
curasti di sapere da che proveniva tanto odio contro
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1910
scorto quel lurido eunuco che t'ho detto.... ¶ Matusio
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1910
porca! se non vuoi che stringa, raccontami subito perchè
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1910
ridere!... Ho riso tanto, che quel panciuto uccello m
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1910
te lo dicevo io che era grossa!... ¶ Gli accordi
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1910
altro scimunito come questo.... che adesso m'avrà fatto
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1910
piagnisteo!... Ci vuol altro che canti per le zitelle
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1910
zitelle!... Va va.... aspettami, che ti avrò da raccontare
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1910
le viscere delle fiere che uccidi. Il core di
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1910
potrà trovare?... Questo poeta, che va piangendo la sua
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1910
Oppure il feroce Orione che ride di lui, e
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1910
Terra e il Cielo, che han fatto la sua
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1910
quel buon vecchio.... lassù.... che dorme tranquillo, e sogna
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1910
domani, e il vino che invecchia per Orione.... Chi
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1910
quel re? quel re che trangugia la metà del
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1910
la metà del vino che si spreme in Chio
127
1910
in Chio!... quel re che calpesta la parola data
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1910
un rospo.... quell'Enopione! che non si vergognerà di
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1910
pensa, e nel pensiero, che è buio, profonda la
130
1910
profonda la sua anima che è desiderosa di luce
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1910
sfama, via facendo!... E che è anche la Gloria
132
1910
ridere della sua Gloria che nulla gli costa!... la
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1910
una piccola casa, questa che biancheggiava tra le querce
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1910
lasciare, nutrice.... ho paura.... Che gente sarà quella che
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1910
Che gente sarà quella che abita là dentro? ¶ LA
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1910
Tebe.... e, a quel che se ne dice, non
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1910
eh? bricconcella! se pensi che là dentro potrebbe anche
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1910
rumore prodotto da Matusio che si leva nell'ombra
139
1910
Orione. ¶ LA NUTRICE: ¶ Oh che gran fortuna! Ti prego
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1910
allora.... destalo e digli che Merope è fuggita dalla
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1910
amore!... ¶ Matusio rimane inebetito. ¶ Che fai?... perchè indugi?... temi
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1910
accorrendo: ¶ Misera!... ¶ a Matusio: ¶ Che dicesti mai! ¶ MATUSIO: ¶ Nulla
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1910
LA NUTRICE: ¶ Dal giorno che Orione lasciò la nostra
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1910
la nostra isola. ¶ MATUSIO: ¶ Che dici?... Ma ella non
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1910
Dall'infinito formicaio umano che circonda questa mia gran
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1910
E la mia testa, che sa tutto, risponde, risponde
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1910
non si ode altro che un triplice masticamento, dominato
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1910
lampada a olio. ¶ IREO, ¶ che segue Trochilo: ¶ Ebbene? ¶ TROCHILO
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1910
a destarsi. Sarebbe tempo che si potesse un po
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1910
bene d'una volta che lo destai!... ¶ Porgendogli la
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1910
la lampada: ¶ Tu sai che io non cerco i
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1910
punto.... lascia Orione dormire, chè molto cammino e molto
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1910
sa quant'altro! ¶ IREO: ¶ Che vuoi tu da me
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1910
qua, e odimi. Fin che le tenebre non m
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1910
sono andato notando quel che so della vita di
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1910
Orione.... È opera questa che vivrà quanto il mondo
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1910
interrompendolo: ¶ Taci, taci. Lascia che io porti con me
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1910
nome, vecchio pazzo! Poi che gli dèi permisero tanto
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1910
dèi permisero tanto, lascia che la miracolosa mano della
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1910
groppa! Son tali carezze, che non le sdegna, vedi
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1910
il tuo grande Orione.... che pure alle carezze divine
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1910
Ah!... allora.... per questo che tu stai ora a
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1910
fatta!... non è prezzo che mi sembri troppo, se
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1910
tue parole far tanto che il mio Orione resti
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1910
interrompendolo: ¶ E di quel che vidi nelle viscere del
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1910
lui stesso saputo quello che gli accadde nell'isola
167
1910
tutto. Ma tu digli che ho tanta roba buona
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1910
Di quel vino dolce che gli piace tanto, ce
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1910
è anche dell'altro che invecchia e promette assai
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1910
temere. ¶ IREO: ¶ E digli che, alla fin fine, qualche
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1910
ammaccate.... ¶ MATUSIO, ¶ guardando Orione che ha smesso di russare
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1910
invitarmi alla tua mensa? Che cosa mi dài di
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1910
Qua, qua recala. Sai che mi piace il sapor
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1910
sei quello della testa che ruzzola!... sei il famoso
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1910
sta a bocca aperta chè io ti racconterò gran
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1910
tu va a dormire. Che ce ne importa a
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1910
Trochilo: ¶ Andiamo. Orione vuole che io mi riposi. È
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1910
SECONDA. ¶ MATUSIO, ¶ subito: ¶ Poi che nessuno ci ode, io
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1910
tanta curiosità.... e giudico che questa dovrà essere la
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1910
la tua vita; quella che ti farà degno di
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1910
a mio modo!... Quello che volevo non l'ho
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1910
una donna!... e pensa che è la prima volta
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1910
ho messo i denti, che voglio una donna, e
184
1910
per me è peggio che morta! Non potrò ripor
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1910
il mal di mare che m'ha sfigurato.... (avevo
186
1910
isola di Chio! Altro che questi sassi di Beozia
187
1910
le gambette di Merope, che per tutto il regno
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1910
negare a me quel che voglio?... Gli avevano insegnato
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1910
avevano insegnato il discorso che mi doveva fare: «Vuoi
190
1910
da par tuo! Tale, che anche la gente di
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1910
vacca di pelo rosso, che frulla a suo piacere
192
1910
Con gran forza: ¶ Di che posso aver paura io
193
1910
gli cresce il broncio!... Che abbia cose tristi da
194
1910
vista: anzi risulta nettamente che la leggiadra figlia del
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1910
freccia, getta un urlo che fa balzare Ireo e
196
1910
freccia altre ne seguono che si conficcano nei tronchi
197
1910
fuori: ¶ Oh là! sai che a ogni dardo che
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1910
che a ogni dardo che scocchi ti vedo un
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1910
Ohè! ohè! pace, bella! che tu non mi colga
200
1910
qua c'è gente! che non t'abbiano a
201
1910
abbiano a vedere quel che t'ho visto io
202
1910
ridendo rumorosamente verso Ireo, che alla sua vista ha
203
1910
Matusio, appena comprende di che si tratta, si rannicchia
204
1910
vuol far godere.... e che ci vuoi capire? ¶ Ridendo
205
1910
Diana? ¶ Ride. ¶ Zitto, zitto, chè qualcuno sta peggio di
206
1910
è stata una ragazza, che cavalcava verso Tebe con
207
1910
aveva messo nel capo che il re di Tebe
208
1910
disperatamente: ¶ O non sentite che il castrato s'abbrucia
209
1910
ben ti sta quel che t'ha colto! ¶ Va
210
1910
degli indovini! ¶ Escono. ¶ ORIONE, ¶ che s'è volto verso
211
1910
dalla fatica degli studi, che attratto dalla fama delle
212
1910
ORIONE: ¶ Nonostante l'appetito che mi divora il cervello
213
1910
mi par d'intendere che tu vuoi scrivere la
214
1910
fare, siccome è cosa che mi garba, siedi qua
215
1910
ti dirò tutto quello che ti piacerà di sapere
216
1910
castrato, piano a Ireo che lo segue: ¶ Vedi un
217
1910
Bisogna dirglielo a Orione che è un buggeragente! ¶ MATUSIO
218
1910
Servo! presto il mangiare, chè Orione ha fame! ¶ A
219
1910
capo della stalla, senza che questo imbr.... ¶ MATUSIO: ¶ Oh
220
1910
a un tanto eroe che piccola cosa diventa tutto
221
1910
dobbiamo narrare, vecchio, prima che il divino Orione ci
222
1910
lui le sue prove, che sono veramente grandi, e
223
1910
non posso ridere! ¶ ORIONE, ¶ che già ha addentato un
224
1910
altro non potrete udire.... che il romore delle mie
225
1910
chi parla d'altro che di mangiare! ¶ ORIONE: ¶ .... e
226
1910
E non ti resta che portare il vino, mi
227
1910
lo getta a Trochilo che s'è riseduto in
228
1910
Matusio: ¶ Togli e mangia! che mi sembra di veder
229
1910
insuperbisce! ¶ ORIONE, ¶ a Ireo che viene con un'anfora
230
1910
serbo, lo sai?... e che tu possa berlo lungamente
231
1910
quando lo bevo.... sembra che una donna m'entri
232
1910
il mondo!... Ogni erba che pesta, ogni fiore che
233
1910
che pesta, ogni fiore che schiaccia, ogni arbusto che
234
1910
che schiaccia, ogni arbusto che stronca, ogni pietra che
235
1910
che stronca, ogni pietra che salta, ogni torrente con
236
1910
cui rovina, ogni sepolcro che rimbomba sotto cupamente.... ogni
237
1910
sotto cupamente.... ogni stella che si rispecchia per un
238
1910
dicono alla mia testa che ruzzola, spaventevoli misteri di
239
1910
non pensa ad altro che a spolpare il suo
240
1910
sulle case di quelli che il mondo onora come
241
1910
candide!... ¶ MATUSIO: ¶ Ma sai che è appena credibile quel
242
1910
è appena credibile quel che narri?... ¶ TROCHILO, ¶ con entusiasmo
243
1910
otre.... indovina un po' che cosa fece? tu che
244
1910
che cosa fece? tu che sei indovino!... ¶ IREO, ¶ con
245
1910
dire a me dunque!... che io so dire queste
246
1910
poi ecco m'ordinò che io legassi forte la
247
1910
bocca dell'otre, e che subito lo sotterrassi là
248
1910
nell'orto mio; e che non prima di nove
249
1910
avrei allora trovato quel che cercavo!... Ahimè! quei nove
250
1910
mi parvero lunghi!... più che tutta la mia misera
251
1910
mi mettevo a pensare che la Terra aveva dovuto
252
1910
mosso intorno a me, che son così piccolo, cose
253
1910
Attento! e mi pare che tu sia per riperdere
254
1910
più ora!... Bisogna pur che lo dica come l
255
1910
intendere il gran bene che gli ho voluto e
256
1910
gli ho voluto e che gli voglio, a quel
257
1910
sì.... ma tutto quello che fanno le mamme, io
258
1910
altro rifugio non ebbe che questo mio mantello.... ¶ Singhiozza
259
1910
di questo figlio tuo che così stranamente ebbe vita
260
1910
Lo chiamai Orione.... ¶ MATUSIO: ¶ Che sento? Orione hai detto
261
1910
TROCHILO, ¶ solo: ¶ Meglio assai che le sapesse e non
262
1910
veramente fortunato sei tu, che d'un tal figlio
263
1910
invece, darei tutto quello che mi resta da vivere
264
1910
di questa poca roba che pian piano, con tanta
265
1910
non sai tu quel che valga la Fama? non
266
1910
grande Orione!... Ah! quanti che invecchiano strisciando carponi, pur
267
1910
non è questo, vino che giovi alla mia sete
268
1910
giovane: scegli tu quello che più t'aggrada.... ¶ MATUSIO
269
1910
lo contavo.... perchè credevo che i castrati non fosser
270
1910
certo dell'arte. Fa che subito codesto tuo servo
271
1910
sia cotto nel modo che ho detto, produce appunto
272
1910
su me: ordina dunque che sia cotto rapidamente, e
273
1910
Segna da sinistra. ¶ sì che il vento me ne
274
1910
profumo. ¶ TROCHILO, ¶ a Ireo che ascolta con venerazione: ¶ E
275
1910
la gloria.... a quel che pare! ¶ IREO, ¶ a Trochilo
276
1910
IREO: ¶ Oh!... assai più che cento tramonti ho aspettato
277
1910
avvelenati.... e due lancie, che s'era fatte con
278
1910
Bacco e d'Arianna.... che comanda alla fertile isola
279
1910
questo lo so.... ma che altro ti posso dire
280
1910
chi pretendeva conquistarla? ¶ IREO: ¶ Che ne posso saper io
281
1910
Ma non sai tu che l'ho udito con
282
1910
madre sua.... la Terra che l'ha nato, intendi
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1910
ho paura, ¶ capisci! paura che la Terra si vendichi
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viscere: ¶ Sta contento padrone! chè queste budella son piene
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con sussiego il sasso che è sotto alla prima
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i riflessi del fuoco che fa Trochilo. ¶ Oh!... guardiamo
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quello fino.... e.... occhio!... che non s'abbia a
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e di più vedo che gli cresce il broncio
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maniera d'Oriente! Oh che grande indovino egli è
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egli è, vecchione mio!... Che grande indovino! ¶ IREO, ¶ scorgendo
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indovino! ¶ IREO, ¶ scorgendo Trochilo: ¶ Che la sfinge t'ingoi
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l'orto mio!... Oh!... che gran gioia! che gran
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Oh!... che gran gioia! che gran gioia! ¶ A Mirrina
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A Mirrina: ¶ Narra, narra.... che dicesti allora tu a
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di questo grande indovino che gli stessi dèi temono
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dimostrato in modo certo, che nessun'altra donna.... nessun
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TROCHILO: ¶ Ma.... a quel che ho udito, dalla sua
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mio.... Va e fa che subito me lo rechi
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Matusio quanta a me.... che ne tremo tutta ancora
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Attratto da strane grida che vengono dall'orto, Ireo
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osar tanto, schiavo!... ¶ IREO: ¶ Che è mai questo?! ¶ MATUSIO
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destato il fido serpente che porto in seno! sálvati
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le spalle, a Ireo: ¶ Che mi ordinasti? ch'io
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vorresti farmi credere ora, che questo ladruncolo di fichi
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O Fama! Possibile?... Io che t'ho tanto cercata
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vedere! ¶ MATUSIO, ¶ a Ireo che lo guarda trasognato: ¶ Son
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Beozia onora, a quel che vedo. ¶ IREO: ¶ Tu?... Tu
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IREO: ¶ Tu?... Tu sei che or ora hai predetto
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vendetta, se vuoi.... sol che tu prima mi dica
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vivo un figlio mio, che aspetto di lontano.... ¶ MATUSIO
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tramontato il sole, terminate che abbia le sue faccende
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di scienza mia, sì che qualunque cosa tu rompessi
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tuo caso. ¶ IREO: ¶ Ahimè! che dinanzi a una testa
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la prima delle virtù che conducono a perfezione.... ¶ Trochilo
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oste, ora è tempo che tu narri: Matusio t
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ragione per cui, lasciai che la mia faccia s
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non avere un figlio che m'aiutasse nelle mie
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aiutasse nelle mie faccende, che imparasse anche l'arte
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diventa a tutti spiacenti.... che sapesse mantenere, me morto
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Meno ciancie, padrone, e che vuoi tu che importi
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e che vuoi tu che importi a Matusio dell
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dèi e della grazia che chiedesti! ¶ IREO, ¶ volgendosi a
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IREO, ¶ volgendosi a Matusio, che guarda maravigliato: ¶ Dunque.... ecco
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chiesi. ¶ MATUSIO: ¶ Tre dèi?! Che c'entrano questi tre
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Matusio! tu devi sapere che, un giorno, vent'anni
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son dimenticato di dirti che era d'inverno.... e
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provarono d'essere quel che dicevano? Difficilmente capita a
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nelle osterie: dubito molto che non fossero tre allegri
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IREO: ¶ T'ho detto che ti toccherò appena! ¶ TROCHILO
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Di' dunque della grazia che chiedesti.... ¶ IREO, ¶ battendosi rabbiosamente
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ti dirò della grazia che chiesi.... Cioè.... la chiesi
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chiesi, sì.... ma dopo che, di lor volontà, m
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dimandato qual grazia volessi, chè subito me l'avrebbero
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e il rapidissimo Mercurio.... Che venerati sempre siano sulla
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ora d'avere quello che ho sognato per tanti
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allora tolsi un vitello che tenevo nella stalla e
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male! Sento dalla voce che non piangi più.... Ma
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passare così tristi giornate, che mi fai pietà.... tanta
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TROCHILO: ¶ Sono vent'anni che tu m'hai comprato
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sempre umanamente.... È giusto che ti chieda perchè.... ¶ IREO
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ti chieda perchè.... ¶ IREO: ¶ Che io possa esser mangiato
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essere affezionato al padrone? Che male ti faccio? ¶ IREO
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IREO: ¶ Conteggio le spese che dovrò fare per le
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mi basteranno i denari che ho, e tu mi
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è da servi! Giurerei che non pensi a denari
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matto riccone di Cremete!... che t'è costato poco
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ma non mi dire che pensi a' denari, padrone
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sempre contento! Egli è che allora Orione era un
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gridava agli altri ragazzi che spiavano da lontano: «Venite
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E mi ricordo bene che, quando Orione incominciò a
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sai.... La prima notte che passò fuori per aspettare
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quella la prima volta che piangevi, da quando t
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d'allora? ¶ TROCHILO: ¶ bene che hai amato quel ragazzo
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non pensavano a quel che facevano.... oppure vollero proprio
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Lo so.... ¶ IREO, ¶ interrompendolo: ¶ Che bestemmi, ciarlone? ¶ TROCHILO, ¶ continuando
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con la tua, padrone.... che tu passerai amando chi
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pazzie d'un figlio che non è della tua
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il suo vecchio Ireo, che gli ha fatto da
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taci! mi dicessero soltanto che è vivo e che
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che è vivo e che ritorna presto, sarei oggi
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e di parole femminili, che vien di dentro l
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TROCHILO: ¶ Ah! ah!... senti che riso limpido, padrone?... non
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È già un'ora che s'è levata la
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Io dico, padron mio, che tali donne, a dormir
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desta la mia gente: che tutto sia pronto per
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MIRRINA, ¶ continuando, a Ireo che s'è subito levato
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mia borsa con quel che c'è! Tanto che
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che c'è! Tanto che me ne faccio più
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quattordici! sedici! dieciotto!... più che non mi sia costata
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dell'osteria, alla schiava che porta un prezioso involto
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con profondi inchini: ¶ Permetti che anch'io goda della
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gioia, bella Mirrina, poi che tu sei stata così
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Ireo: ¶ A te quello che cerchi! ¶ IREO, ¶ sbalordito: ¶ Un
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per lo strano sogno che m'aveva destata. Sotto
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contro a un gallo che aveva due creste d
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di lassù il gallo che saliva a corsa, starnazzando
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a un tratto, senza che io ne temessi per
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di quelle due galline, che subito caddero morse dai
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caddero morse dai serpentelli che avevano al collo! ¶ TROCHILO
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TROCHILO: ¶ Il gallo dentro? Che bellezza! ¶ IREO: ¶ E le
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di narrar questo sogno, che una voce mi dice
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di mirabile presagio!» Oh! che voce! che voce divina
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presagio!» Oh! che voce! che voce divina!... ¶ IREO: ¶ Qui
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indovino?!.. Ah! è certo che l'ha mandato Giove
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parlare a qualche mercante che faccia viaggio per Tebe
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viaggio per Tebe, ditegli che tenga la via dell
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la via dell'Ismeno, che è la via più
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via più comoda, e che domandi dell'o-ste
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reggia di Chio? ¶ IREO, ¶ che intanto ha distribuito i
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mangia tranquillamente l'erba che è rimasta. Cissibio, collocato
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Ma sai tu Ireo, che sopra la carne del
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ancora più miracoloso!... Fa che cento anfore sian portate
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fissavi gli occhi, Orione, chè, apparsa in quest'istante
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tra la gente. Matusio che non ha lasciato di
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dice la verità! ¶ MATUSIO, ¶ che non ha cessato ancora
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ben intendo io quel che significano! Sono i figli
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Sono i figli maschi che io.... ¶ MATUSIO: ¶ Ma che
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che io.... ¶ MATUSIO: ¶ Ma che fratelli!... Si gettano al
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isole e sulle terre che circondano Chio, ritornando da
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ENOPIONE: ¶ Ah! Domale! Domale! Che gran cosa hai fatto
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TROCHILO, ¶ gettando il catino che va in pezzi, e
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in una secca risata che rinfranca tutti. ¶ Ah! Spaventoso
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Sei tu certamente, quello che la Terra ha partorito
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meno! Coraggio! Son cose che succedono in battaglia! ¶ Tutti
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Oh! si vede bene che chiede pietà. ¶ TUTTI, ¶ ridendo
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il volto di Orione, che soprasta, si contrae per
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veleno.... ¶ Avvedendosi di Zeto che, livido di rabbia, si
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La piantaggine!... Questa sì che è da ridere davvero
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pozioni di erba argemonia, che son d'effetto più
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son d'effetto più che certo? ¶ MATUSIO, ¶ con rabbia
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mirabile!... Sarebbe meglio assai che tu provassi a farti
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anche Zeto e Matusio che s'alzano malconci e
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Orione, ai primi passi che fa, impallidisce e traballa
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impallidisce e traballa. ¶ IREO, ¶ che gli sta vicino e
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paura quel giorno!... credetti che m'avessero manomesso tutte
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dire un tuo soldato, che aveva addosso due tigri
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era arrampicato, vide quel che feci: nè lancia, nè
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con queste tanto feci, che alla fine, ambedue le
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Orione! ¶ ENOPIONE, ¶ disperato: ¶ Oh! che sarà di me misero
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Scorgendo Zeto e Matusio che stanno ancora attoniti, a
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Via da me! Lontano! Che io parli a Giove
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mia vendetta!!.. La Terra che tu ingravidasti di me
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beffata della mia forza che da te mi venne
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dal collo di Merope, che piange più dirotto, e
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nella sinistra.... ¶ Annusandolo: ¶ Fa che vi duri eterno il
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soda carne!... Voglio anche che tu mi renda il
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mia sete, ridendo!... Voglio che il freddo di questo
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maledicono, si vede Ireo, che fino a quell'istante