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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «Che»

nautoretestoannoconcordanza
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1802
sedotta Adam sedusse; ¶ Lo che produsse poi quel che
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1802
che produsse poi quel che produsse. ¶ Nè mi si
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1802
fuor con la Scrittura ¶ Che Satanasso per parlar con
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1802
Qual incredulo è mai che oggi non creda ¶ Che
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1802
che oggi non creda ¶ Che parlasse Nabuc cangiato in
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1802
rivolgo antichi o nuovi, ¶ Che parlanti animali io non
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1802
Quel parlator maraviglioso uccello, ¶ Che tanto oprò col rostro
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1802
sconfisse il perso eroe ¶ Che fu il terror delle
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1802
Tarquinio, ¶ Nè il corvo che applaudì nel campidoglio ¶ Del
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1802
tra noi qualche animal che parla. ¶ Chi non sa
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1802
parla. ¶ Chi non sa che Apollonio il Tianeo, ¶ Di
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1802
vita, ¶ Oltre cose mirabili che feo, ¶ Onde Europa rimase
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1802
comprendea, ¶ E così ben che nato augel parea. ¶ Oh
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1802
Oh se d'allor che il mondo principio ebbe
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1802
mai presi di vista ¶ Che quell'anteriore a detta
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1802
ben nella memoria ¶ Quel che apologo è in oggi
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1802
mi ostino a dire ¶ Che tutto vero sia quello
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1802
tutto vero sia quello che dico; ¶ Perchè so ben
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1802
Perchè so ben ciò che suole avvenire, ¶ Se si
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1802
Tutto esser ver ciò che si tien per vero
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1802
i più comuni avvenimenti, ¶ Che sott'occhi veggiam, tocchiam
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1802
sì differenti ¶ S'odon che il ver se ne
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1802
esserne istrutto, ¶ Circostanza scopriam che altera il tutto. ¶ I
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1802
D'ogni indulgenza quei che legge o ascolta ¶ Cosa
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1802
antichitade involta? ¶ Perchè piuttosto che trarne profitto, ¶ Cercar di
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1802
se cosa v'è che spiace, ¶ Una tranquilla indifferenza
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1802
tranquilla indifferenza tacita ¶ Usar, che fiele e critica mordace
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1802
cosa v'è poi che vi capacita, ¶ Perchè non
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1802
qualche storia in ver che a prima vista ¶ Può
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1802
miei sian pure inezie) ¶ Che sdegniate ascoltar per vano
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1802
fatti il letteral racconto ¶ Che la moralità ch'indi
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1802
minuzie istoriche fo conto ¶ Che de' riflessi a tempo
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1802
solennissima pastocchia. ¶ Io pertanto che sono in certi punti
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1802
eccesso e delicato, ¶ E che amo dalli miei più
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1802
o almen giustificato, ¶ Ciò che dissi lo replico, e
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1802
settant'anni e più che un ricco Inglese ¶ Giunto
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1802
acquistossi e affezion tale, ¶ Che l'effetto parea d
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1802
talun potria venir sospetto ¶ Che del Bramin l'Inglese
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1802
comperar l'affetto, ¶ Di che sappiam che avidi son
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1802
affetto, ¶ Di che sappiam che avidi son coloro; ¶ Ma
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1802
certe tavole di creta ¶ Che dal tempo pareano in
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1802
cosa hai veduto omai, ¶ Che altri non vide e
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1802
umano; ¶ Più non cercar, che cercheresti invano. ¶ Così disse
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1802
Nell'insistente giovane indiscreto; ¶ Che allora orgoglio e vanità
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1802
s'aggiunse ¶ Alla curiosità che pria lo punse. ¶ Poichè
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1802
orror raccapricciossi, e disse ¶ Che dici mai? di tua
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1802
deposito? Bestemmi? ¶ Ah! pria che profanar la santa lingua
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1802
in terra, in cielo, ¶ Che se di quella mistica
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1802
oscuro ¶ Di dense nubi, che par siepe o muro
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1802
lugubre orrore ¶ Il mar che freme orribilmente e bolle
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1802
estolle; ¶ E or par che s'inabissi e si
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1802
stacca; ¶ Qual alta torre che cede ed avvalla, ¶ Qualor
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1802
e stanco ¶ Il marinar, che d'acque ingombra e
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1802
si desta, ¶ Nè desterassi che a trovar la tomba
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1802
a funestar non venga. ¶ Che dal naufragio universal scampasse
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1802
è ignoto: ¶ Chi vuol che in erta cima ei
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1802
come testimon di vista, ¶ Che ordine il Gran Cucù
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1802
desse al gran Rocco ¶ Che il Caval sulle immense
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1802
di no; ma riflettete ¶ Che allocco e sacerdote è
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1802
narra; ¶ E a ciò che autor sì venerabil dice
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1802
fatto il suo caval che vola ¶ Trasse la Grecia
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1802
E il gran vate che in itala favella ¶ Poscia
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1802
la grande catastrofe tremenda ¶ Che la faccia cangiò del
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1802
a ridir vano è che imprenda, ¶ O che osi
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1802
è che imprenda, ¶ O che osi concepir uman pensiero
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1802
miri; ¶ E se ciò che oggi esiste e ciò
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1802
oggi esiste e ciò che vedi ¶ Stabil credi e
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1802
i vili insetti. ¶ So che far si potria l
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1802
si potria l'obbiezione ¶ Che assai dopo quell'isola
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1802
alcun moderno autor par che credesse ¶ Che da quei
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1802
autor par che credesse ¶ Che da quei dotti popoli
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1802
accordiam, senz'altre cirimonie, ¶ Che i popoli da noi
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1802
più importa di saper che in quella ¶ Convulsion del
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1802
l'intelletto. ¶ Altri disse che il ciel le iniquità
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1802
argomenti assai plausibili ¶ Mostrar che la loquela e la
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1802
a beneplacito amovibili, ¶ E che fosse il quadrupede animale
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1802
cosa incontrastabile e sicura, ¶ Che qualunque saran gli avventurosi
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1802
saran gli avventurosi ¶ Animai che otterran dalla natura ¶ Sì
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1802
Altri provar, filosofando, vuole ¶ Che ingegnoso artificio è la
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1802
Di voci un suon, che da natura ottenne. ¶ Se
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1802
Un resto è sol, che noi chiamiamo istinto. ¶ Così
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1802
ne convengo; ¶ Sappiam solo che allor parlante fu ¶ La
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1802
premio a ogni cor che il giusto apprezza, ¶ Colla
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1802
la terra. ¶ Dissi forse: che i grandi io non
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1802
io non ignoro ¶ Ostacoli che oppor ponno i viventi
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1802
e il pregiudizio antico ¶ Che i cuori umani e
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1802
agitati miseri mortali ¶ So che sottrarsi senza voi non
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1802
più oscura antichità rimota, ¶ Che strane parran forse e
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1802
Né fia mica stupor che ciò accadesse, ¶ In tabelle
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1802
autor pre-adamitico assicura ¶ Che quel bruciato computo parlava
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1802
una rivoluzion della natura, ¶ Che peraltro non ben specificava
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1802
cosa esser successa, ¶ E che in quel general sconvolgimento
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1802
E tutti gli animai che come noi ¶ Parlavan pria
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1802
ritenne, ¶ O gusto tal che di natura ottenne. ¶ Pur
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1802
ottenne. ¶ Pur bestie conosciam che ben sovente ¶ Han poi
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1802
o fico, ¶ Ad Eva che sedotta Adam sedusse; ¶ Lo
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1802
ben pubblico esige, ¶ Ma che più si trascura e
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1802
sia destin) tuttor avviene ¶ Che da se stessa al
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1802
dalla società piuttosto escluso ¶ Che toglierne o correggerne l
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1802
non pochi vi fur che disgustati ¶ S'eran di
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1802
la pace. ¶ Onde quei che ne fur sostenitori, ¶ Di
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1802
malor pur troppo veri. ¶ Che giova a noi dicean
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1802
libertà tranquillità non reca, ¶ Che ne restin gli elogi
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1802
in biblioteca. ¶ Ma voi, che il più bel don
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1802
don della natura, ¶ Voi, che perfin la libertade istessa
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1802
è l'energia compressa, ¶ Che dal dritto sentier per
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1802
al cacciator voi siete, ¶ Che li semplici chiama incauti
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1802
e mortali ¶ L'istesse che spiriamo aure vitali. ¶ V
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1802
addettissimo e alle Corte, ¶ Che di tutti li mali
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1802
logici argomenti ¶ Spacciando gian, che intitolar ragioni. ¶ Tutti costor
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1802
costor formavano una schiera ¶ Che da sprezzarsi, a vero
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1802
e gli egoisti, ¶ Quei che in servir ponean tutto
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1802
il lor vanto, ¶ Quei che diceansi puri realisti, ¶ Animali
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1802
Animali di Corte e che cotanto ¶ Figurato v'aveano
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1802
aveano infin allora, ¶ E che speravan figurarvi ancora. ¶ Inoltre
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1802
figurarvi ancora. ¶ Inoltre quei che si pascean di fumo
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1802
si pascean di fumo, ¶ Che il lusso e il
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1802
amavan sol, non buoni ¶ Che bastante per mille a
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1802
il massimo affar sia che un padrone ¶ Elefante si
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1802
assicura, ¶ Senza cercar ragion che cel dimostri; ¶ Chiedi a
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1802
Pei viventi miglior dirà che è il foco. ¶ E
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1802
su quella celebre adunanza: ¶ Che più le cose s
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1802
a garantire il vero, ¶ Che Lionessa, Coccodrillo e Cane
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1802
il mondo intero. ¶ Lo che un'idea darebbeci a
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1802
di quel congresso. ¶ E che la Volpe avesse al
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1802
il reo disegno ¶ Mostrò che ogni trattato, ogni atto
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1802
e più potenti ¶ Risposer, che tai massime morali ¶ Erano
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1802
e pei piccioli animali; ¶ Che altra moral per grandi
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1802
E, se osserviam ciò che nel mondo avviene, ¶ Vie
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1802
il sospetto ancor diviene. ¶ Che la Volpe un gran
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1802
vere o vane, ¶ E che da suoi satelliti tentasse
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1802
maggiori ostacoli per torre ¶ Che si potean a' suoi
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1802
tanta oscurità, si vede, ¶ Che in quelle turbulente conferenze
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1802
mala fede, ¶ Le molle che giuocar fean le potenze
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1802
e cari, ¶ E par che quei solo ingrandir si
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1802
solo ingrandir si tenti ¶ Che di troppo son già
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1802
potenti; ¶ Ed in vece che al vortice de' mali
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1802
da tutto ciò: ¶ Primo, che nei governi in generale
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1802
non si può, ¶ E che in tutti è ognor
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1802
ben col male; ¶ Secondo, che impossibil sempre fu ¶ D
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1802
il testo mio, ¶ Parrebbe che finir dovessi anch'io
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1802
Ma v'è tradizion che ci assicura ¶ Che allor
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1802
tradizion che ci assicura ¶ Che allor la gran rivoluzion
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1802
la gran rivoluzion seguisse ¶ Che l'ordin rovesciò della
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1802
tutti legge imparziale agguaglia? ¶ Che se talor d'emule
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1802
membra. ¶ L'onda rimira che d'alpestre balza, ¶ Romoreggiando
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1802
vapor per la campagna. ¶ Che se alla legge cittadin
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1802
Palpiti son di libertà che muore. ¶ Che in repubblica
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1802
di libertà che muore. ¶ Che in repubblica mai scorger
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1802
libertade, e fra quei che hanno ¶ Usurpato il poter
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1802
Sempre al poter dispotico che nasce ¶ Sanguinario terror veglia
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1802
regno e fiero orgoglio, ¶ Che ad ogni iniqua atrocità
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1802
atrocità conduce, ¶ Fra quei che vantan natal dritto al
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1802
del dispotismo abbatte, ¶ Quegli che resistenza a oppor s
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1802
e di bitumi ¶ Volcan, che sparse intorno alto terrore
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1802
ragiona; e provar tenta ¶ Che dispotismo sol, o nasca
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1802
decorati schiavi, ¶ So ben che il filosofico linguaggio ¶ Odiano
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1802
ragionar de' savi; ¶ E che rubello il Can chiamano
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1802
onora. ¶ Dissi, e quel che diss'io, solo lo
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1802
fissi ¶ Il più sicuro che possibil sia: ¶ Esposi il
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1802
Allor certo zoofilo animale ¶ Che conciliator spirito avea, ¶ Farne
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1802
ed innaspriti. ¶ Lasciam dicea che illimitata o mista, ¶ Per
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1802
lasciam repubblicano ¶ A quei che, per tendenza o per
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1802
d'un vi fu che vi si oppose, e
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1802
si oppose, e disse, ¶ Che finch'entrambi avran forza
166
1802
regnanti un inquieto verme ¶ Che libertà di mano lor
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1802
sforzi avvien rivolga, ¶ O che l'occulte insidiose frodi
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1802
susurri e striduli clamori ¶ Che la minuta moltitudin fea
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strider sempre; ¶ Siccome dritto che compete a noi, ¶ Cui
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1802
perigliosi e vari ¶ Quei che sta sulla gabbia alla
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1802
nocchier si volge attorno, ¶ Che d'ogni oggetto a
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1802
quel congresso, ¶ E' par che per un re constitutivo
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1802
in quel consesso, ¶ E che dei lor filosofi una
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1802
monarchia bramasse. ¶ Nè credo che fra loro esser potesse
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1802
fra loro esser potesse ¶ Che qualche falso ed intrigante
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1802
e astuto ¶ Furbo animal che profittar volesse ¶ D'un
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1802
fatta ¶ Aver non può che qualche bestia matta. ¶ Nè
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1802
matta. ¶ Nè occorre dir che tutto il mondo è
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1802
conseguenza ¶ Si dovrà forse che sian cose buone ¶ L
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1802
pregio. ¶ Vantarci ancor possiam che la politica, ¶ Di cui
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1802
tempo vi volle pria che al punto ¶ Di perfezion
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1802
poi giunto. ¶ Molti perciò, che in libertà consistere ¶ Facean
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1802
Poichè quella credean più che altre forme ¶ Alla giustizia
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1802
a queste s'unir che far fortuna, ¶ O ambian
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1802
private esercitar vendette, ¶ Quelle che a legge o potestà
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1802
inquieti, intriganti parlatori, ¶ Quei che aveano o credeansi aver
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1802
Similissime a un liquido che piglia ¶ La figura del
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1802
ed astratto, ¶ Arduo sì; che smentita e contradetta ¶ Mai
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1802
è dal fatto; ¶ E che giusta non è la
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1802
in fatto impraticabil sia; ¶ Che se in pratica poi
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1802
poi par difettosa, ¶ Quelli che son d'esecuzion difetti
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1802
corretti; ¶ Questo esser ciò che il ben pubblico esige
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1802
clamori alzaro i realisti, ¶ Che favellar più non lasciaro
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1802
poffaredio! dicea ¶ Bisogna ben che gran buffon noi siamo
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1802
fe' fortuna. ¶ Il Porco, che dormia profondamente, ¶ Sì forte
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1802
Sì forte allor russò, che tutti scosse, ¶ E tutte
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1802
insolente ¶ Le tribune gridar, che astretto fosse ¶ Anche il
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1802
satirico: ¶ Tu, tremendo orator, che qui venisti ¶ Di repubbliche
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1802
e non vi scerni ¶ Che malcontenti e queruli e
200
1802
tu puoi. ¶ Per quei che, volontario e paziente ¶ Sotto
201
1802
ignava. ¶ A quei però che servilmente oppresso ¶ Sotto il
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1802
riposo è sol concesso ¶ Che concedon le carceri e
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1802
vibra. ¶ Non di costor (che, di destin migliore ¶ Indegni
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1802
sentimento generoso e forte, ¶ Che al vero e al
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1802
del dritto non usar che dato ¶ Fu a ciaschedun
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1802
vuoi ¶ Cotesta tua repubblica che vanti; ¶ Ma se animali
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1802
avvezza a sodisfarle appieno, ¶ Che in animai cui por
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1802
sai, ¶ Poichè, dì ciò che tu vuoi, tu ancor
209
1802
quella adottar sdegnerem noi ¶ Che di ben maggior dose
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1802
stati ancor nascenti; ¶ Cose che tempo e sperienza emenda
211
1802
Nè il mal distor che sovra a lei s
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1802
leggi esecutori ¶ Sceglier color che crederai migliori. ¶ Ma un
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1802
enorme; ¶ E l'ignoranza che detta dal soglio ¶ Di
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1802
dalla legge. ¶ A quel che tenne il precessor, contrario
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1802
arbitraria oppressione ¶ Di quei che può ciò che in
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1802
quei che può ciò che in cervel gli viene
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1802
in me stesso. ¶ Dicon che la repubblica è di
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1802
non è peggio ancor che un sol comandi ¶ Ingiuste
219
1802
Nè autorità vi sia che lo rattenga? ¶ Dicon che
220
1802
che lo rattenga? ¶ Dicon che la repubblica è una
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1802
repubblica è una vacca ¶ Che ciascun mugne e il
222
1802
latte ne divora; ¶ Contagion che facile s'attacca, ¶ Mal
223
1802
non è peggio ancora, ¶ Che mentre e vacche e
224
1802
suolo, ¶ Bue vi sia che non ari e pasca
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1802
ripetute eccezion son queste, ¶ Che conosce ciascun, ciascun osserva
226
1802
Altro io dirò, di che non intendeste ¶ Parlar, che
227
1802
che non intendeste ¶ Parlar, che raro forse e con
228
1802
riserva, ¶ Pur cosa è che mostrar ad evidenza ¶ De
229
1802
S'egli è ver che il peggior di tutti
230
1802
E se è ver che a sollievo de' mortali
231
1802
del signor nonno; ¶ Cose che i stati interessar non
232
1802
strana e deplorabil cosa, ¶ Che per causa al ben
233
1802
a pro di colui che a caso impera, ¶ Popolo
234
1802
inver son spesso astrette; ¶ Che i gelosi, inquieti e
235
1802
Simili al Nibbio son, che occhio ed artiglio ¶ Teso
236
1802
sovra Tortora o Colomba, ¶ Che se incauta evitar non
237
1802
guerra immune ¶ Malgrado ciò che l'evidenza insegna? ¶ E
238
1802
l'evidenza insegna? ¶ E che ad ogni governo ella
239
1802
mai per non sapere ¶ Che ove guerra civil trovar
240
1802
non scuote? ¶ Come fia che talun sovr'altri saglia
241
1802
quel conviene ¶ Del Can; che il giusto e il
242
1802
da me s'onora. ¶ Che se invasor rapace i
243
1802
la ragion c'invita: ¶ Che legittima e giusta è
244
1802
forti e giuste, ¶ Non che opportune, eran le sue
245
1802
e Goti ¶ Ed Unni che inondar l'Europa un
246
1802
d'allora in poi, ¶ Che color ch'eran barbari
247
1802
barbari noi; ¶ Ed or che quelle inscursion cessaro, ¶ Di
248
1802
raro. ¶ Titoli invece abbiam che a maraviglia ¶ Giustifican la
249
1802
gonfi e vari ¶ Vocaboli che fan cotanto onore ¶ Dell
250
1802
umanità, ¶ Datti pur pace, chè così si fa. ¶ Il
251
1802
chiedo ancor; di ciò che dei ¶ Alla sovrana tua
252
1802
o forse ignori, ¶ Ciò che ognun rammentar recasi a
253
1802
rammentar recasi a gloria, ¶ Che da tutti i quadrupedi
254
1802
re, non elettivo. ¶ E che quel venerabile consesso ¶ Non
255
1802
là copia di prove ¶ Che qualsisia difficoltà rimuove. ¶ Scroscia
256
1802
non soffre il Caval, che la maligna ¶ D'infedeltà
257
1802
incolpe; ¶ E ver colei, che lo motteggia e punge
258
1802
anarchia rimuova, ¶ Approvo ciò che il comun voto approva
259
1802
possa abuso fare. ¶ Cibo che all'animal corpo dar
260
1802
e fisso. ¶ Ma, o che ad un solo o
261
1802
sterminio; ¶ Ma legittimo fren, che al mal provegga, ¶ L
262
1802
intemperanza del poter corregga. ¶ Che si mantenga anch'io
263
1802
Lionessa; ¶ Ma facciam sì che in avvenir noi siamo
264
1802
e d'essa. ¶ E che malizia di ministri rei
265
1802
male; ¶ E allor quei che a regnar eletti sono
266
1802
suo favellar chiaro appariva ¶ Che non poter dispotico assoluto
267
1802
opinioni. ¶ Onde colei gridò che idee cotali ¶ Astratte e
268
1802
e più brillanti eran che vere, ¶ Per chi conosce
269
1802
perenne, perigliosa lotta. ¶ Ciò che usurpa ciascun sul dritto
270
1802
conquista legittima il riguarda ¶ Che fa il nemico sui
271
1802
e dimostrar poss'io ¶ Che ogni poter non limitar
272
1802
occorre. ¶ Stoltezza è dir che da natura sia ¶ Più
273
1802
sia ¶ Più ad un che ad altro alcun poter
274
1802
di talun saria ¶ Dir che il poter ch'egli
275
1802
se stesso. ¶ Il poter che ha talun, o che
276
1802
che ha talun, o che usurpato ¶ Hallo sovr'altri
277
1802
Hallo sovr'altri, o che altri a lui l
278
1802
ingiusto ¶ Egli è, non che illegittimo potere; ¶ Onde ritorlo
279
1802
ben assai più stolta, ¶ Che di due parti che
280
1802
Che di due parti che han fra lor rapporti
281
1802
altro dritto qualunque eredità, ¶ Che quel ch'ebbe in
282
1802
e insulsi zibaldoni vari ¶ Che avanti a voi fur
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1802
impotente di dispota folle ¶ Che legge ai tardi posteri
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1802
non è, supporsi patto; ¶ Che la natura e la
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1802
più strettamente al caso, ¶ Che alla succession la Lionessa
286
1802
persuaso, ¶ Malgrado tutto ciò che in favor d'essa
287
1802
cosa pubblica e notoria ¶ Che quando fu per comun
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1802
non fu mai detto ¶ Che il sesso femminil succederebbe
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1802
è la Gazzera sol, che qual modello ¶ Dei gazzettier
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1802
stile, altro mai fin che quello ¶ Che aver si
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1802
mai fin che quello ¶ Che aver si dee da
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1802
mali è la cagion, che fia, ¶ O miei colleghi
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1802
O miei colleghi, ah, che fia mai dei stati
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1802
faccende! ¶ L'evidenza mostrò che ad uno stato ¶ Nulla
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1802
accader di più sinistro ¶ Che filosofo aver o letterato
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1802
stati altro vi vuole ¶ Che sistemi chimerici ed astratti
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1802
E persuasa io son che non men s'abbia
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1802
stati a estirpar filosofia, ¶ Che da corpo animal vermini
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1802
più maligna e ria; ¶ Che, come n'ebbi esperienza
300
1802
la luce del ciel, che tu detesti, ¶ Tuffar dentro
301
1802
fomentar la violenta ¶ Oppression che infama i tuoi tiranni
302
1802
tiranni, ¶ E quell'ambizion che ti tormenta, ¶ Alla barbarie
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1802
piuttosto in chiuso loco, ¶ Che il passaggio non s
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1802
spanda il foco, ¶ Pria che del ver soffoghi e
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1802
lega ¶ Lo schiavo vil che li neglige e oblia
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1802
oblia, ¶ Come l'altier che li conculca e nega
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1802
li conculca e nega, ¶ Che impressa in lor ne
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1802
passion fervida, audace, ¶ So che del nome tuo l
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1802
usurpator e l'oppressor, che il lume ¶ Dell'ingiustizia
310
1802
l'antico error presume ¶ Che il folle orgoglio e
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1802
E l'ignoranza vil che soffre e tace. ¶ Dunque
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1802
i tiranni anche oggi, ¶ Che colla verità la tirannia
313
1802
Possibil mai non è che insieme alloggi; ¶ E dei
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1802
è un mostro fier che nasce ¶ Nel cupo sen
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1802
strepito e il disordine ¶ Che talor insorgea nell'assemblea
316
1802
Come amfibia, cred'io che i sette capi ¶ D
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1802
Ma tolga il ciel che a sostener m'incapi
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1802
larghissime di quella ¶ Pianta che musa o bananier s
319
1802
erasi scosso il Porco, ¶ Che fin allor avea dormito
320
1802
Ben vide il Can che per la loro antica
321
1802
di pene e premi, ¶ Che dei supplici il priego
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1802
timor sia l'innocenza. ¶ Che con saviezza, integrità e
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1802
oggetto unico e vero ¶ Che a se stesso ogni
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1802
favellar sorge il Cavallo, ¶ Che nobil, generoso ognun lo
325
1802
ballo; ¶ Tanto è ver che buon nome e buon
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1802
natura, è noto; ¶ Ma che a soffrir ci forzi
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1802
mali or si ragiona, ¶ Che ciascun per difetto o
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1802
volgar, proverbio antico, ¶ Ma che prova e conferma il
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1802
mali pubblici e comuni ¶ Che inondano e desolano la
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1802
tutti conoscean per prova. ¶ Che, siccome più vittime che
331
1802
Che, siccome più vittime che scanna ¶ Il sacerdote sanguinario
332
1802
infelici ¶ È il numer che politica inumana ¶ Sacrifica alle
333
1802
stessa, e quell'altier che in trono siede. ¶ Onde
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1802
al Caval davan ragione, ¶ Che avea, per li suoi
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1802
lo capriccio; ¶ Nè quei che tanti orror prendonsi a
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1802
Nè li governi alfin, che stabiliti ¶ Furon per lo
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1802
quel corteggio formidabil tetro, ¶ Che a rimirarlo intimorisce e
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1802
spettator lo sguardo indietro, ¶ Che non ne posson sofferir
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1802
baffi ¶ E guardo fier, che sembran sgherri e zaffi
340
1802
prova e ci assicura ¶ Che agli uomini fur sempre
341
1802
e gli Asiatici. ¶ Or che diceste, o miseri animali
342
1802
fine a tanti mali, ¶ Che diceste in veder che
343
1802
Che diceste in veder che sen facea ¶ Un teatro
344
1802
nasca ordin di cose ¶ Che stabilmente per li dì
345
1802
preveggo ben, bestie infelici, ¶ Che ad inutili forme e
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1802
brutalità, tu t'ingannasti; ¶ Che anzi, come avvenir suole
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1802
osservar lo strepitoso ¶ Spettacolo che a tutti gli animali
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1802
armoniche e di canti; ¶ Che in tai casi non
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1802
il popolaccio ¶ E quei che solo servono d'impaccio
350
1802
d'impaccio. ¶ Prima però che al convenevol loco ¶ Porsi
351
1802
convenne, e mancò poco, ¶ Che romper l'assemblea non
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1802
di cominciar le sessioni. ¶ Che ciascun, per ridicola mania
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1802
di sua stirpe insuperbia, ¶ Che non v'era Moscin
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1802
non v'era Moscin che non pensasse ¶ Più nobiltà
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1802
di sangue avere addosso ¶ Che qualunque animal più grande
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1802
i documenti, ¶ Si convenne che fossero assegnati ¶ I primi
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1802
n'aperse o sette, ¶ Che la critica il ver
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1802
alla scambievol carità fraterna; ¶ Che se ingrato talun non
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1802
con lui. ¶ Fama è che fra le bestie anticamente
360
1802
l'Ippopotamo una voce ¶ Che par di bue che
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1802
Che par di bue che mugghia in vasto speco
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1802
corteccia di dolci parole ¶ Che sembran distillar zucchero e
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1802
la pace, ¶ Giusto è che tutta l'assemblea presente
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1802
Perciò propongo per preliminare ¶ Che tutti i commestibili ed
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1802
ed impiegò quell'insistenza ¶ Che, adoprata col debole, è
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1802
deboli chiam'io quei che non sanno ¶ Saggio far
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1802
far uso della forza che hanno. ¶ Ma siccome in
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1802
quei tempi si credea ¶ Che ogni adunanza pubblica o
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1802
padre, sacerdote e re, ¶ Che sulla terra domina e
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1802
domina e sull'acque, ¶ Che bel bello così di
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1802
padrona: ¶ Giusto è disse che a lei si garantisca
372
1802
sì grandi e tante, ¶ Che creolla famiglia dominante. ¶ E
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1802
strane. ¶ Ma l'Idra, che impedir vuole il disordine
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1802
guisa tal s'espresse: ¶ Che se dal dì che
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1802
Che se dal dì che il poter sommo ottenne
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1802
Grande e sola ragion che qui ci aduna, ¶ Imputar
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1802
ree di quei filosofastri ¶ Che tentano introdur dottrine strane
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1802
disastri; ¶ E i popoli, che pria fur mansueti, ¶ Rendono
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1802
Rendono turbolenti ed inquieti. ¶ Che se regno pacifico e
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1802
decreto al Coccodrillo ¶ Propongo, che ai sovrani ordini regi
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1802
petulante ardir dei gazzettieri, ¶ Che osan riflessi e fatti
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1802
il ver non convien che il volgo veda, ¶ Ma
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1802
Ma creda ver ciò che vogliam ch'ei creda
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1802
lo spirito pubblico corrompe; ¶ Chè se in governi error
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1802
acqua, in aria. ¶ Cioè che il Gran Cucù sia
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1802
impero, ¶ E imposer giogo, che appellar divino, ¶ Ai popoli
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1802
Indico paese. ¶ Si vuol che in aria di paterno
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1802
Prese il sistema più che mai vigore. ¶ E il
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1802
frequenti; ¶ Ragion di stato, che ragion non ode, ¶ Premiò
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1802
d'interesse figlia! ¶ Ragion che il nome di ragion
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1802
collo e aggrava. ¶ Ragion che tutto ciò di che
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1802
che tutto ciò di che t'invogli ¶ Rapacemente invadi
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1802
pacifico ne spogli, ¶ Ragion che alla ragion forza surroghi
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1802
nume è sol ciò che v'è ignoto e
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1802
Col braccio di ragion, che assai più vale, ¶ Abbattere
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1802
Abbattere il terribile colosso ¶ Che sotto il peso suo
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1802
allor ben si comprese ¶ Che ogni animale che sovran
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1802
comprese ¶ Che ogni animale che sovran non sia, ¶ L
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1802
talor le oblia; ¶ Ma che ciò fra i sovrani
400
1802
E si può dir che non perdonan mai. ¶ Anzi
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1802
chiaramente dimostrar vi de' ¶ Che amabile genia, che cara
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1802
de' ¶ Che amabile genia, che cara razza ¶ Di ministri
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1802
Ma chiaro è ancor che ad animai sovrani ¶ Applicabil
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1802
umani, ¶ Esservi non potè che a tempo antico; ¶ Che
405
1802
che a tempo antico; ¶ Che oggi ad essi straniera
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1802
Egli è ben natural che a prima vista, ¶ Com
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1802
era già opinion prevalsa, ¶ Che occulto promotor l'Allocco
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1802
per gli intrighi suoi, che de' bizzochi, ¶ Di cui
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1802
opinion dipende, ¶ Una volta che intoppa, urta e barcolla
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1802
pari lor straniera; ¶ Lo che potrebbe forse esser indizio
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1802
potrebbe forse esser indizio ¶ Che men orgoglio avean di
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1802
orgoglio avean di quel che alloggi ¶ Nel tronfio cor
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1802
maniera ancor ben conosciamo ¶ Che usò per traversar l
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1802
e Cani ed Orse ¶ Che ora abitan sul suolo
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1802
le zannute, spaventose Morse, ¶ Che del freddo Groenland presso
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1802
aspetto e dolci cantilene, ¶ Che dai moderni autor s
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1802
da bestie a stuoli, ¶ Che preziose hanno le pelli
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1802
peli, ¶ Ed Orsi bianchi, che fin sotto ai poli
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1802
cieca venia Talpa archivista ¶ Che guidar si facea da
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1802
Della micidial lugubre pianta ¶ Che noi tasso appelliam, specie
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1802
specie di veste ¶ Forman, che il dosso lor copre
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1802
è animal malefico, deforme, ¶ Che lieve il sangue attrae
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1802
sugge ¶ Al malaccorto American che dorme ¶ E che nol
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1802
American che dorme ¶ E che nol sente, e lo
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storia mia, ¶ Essermi noto che la stessa cosa ¶ Si
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1802
Can del suo partito, ¶ Che di palma e d
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1802
paggi ¶ Rarissimi, bellissimi uccellini; ¶ Che, com'è scritto in
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1802
libri, ¶ Eran di quei che or noi chiamiam Colibri
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1802
venia stuolo d'uccelli, ¶ Che uccelli or detti son
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gran plauso e lode, ¶ Che code! ripetea che belle
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1802
lode, ¶ Che code! ripetea che belle code! ¶ L'aer
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terribil figura e spaventosa, ¶ Che l'occhio senza orror
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1802
tal, savio non men che scaltro, ¶ L'un fe
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1802
non avete idea, ¶ E che può sol dalla lettura
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1802
L'orribil triquadrupede Cavalla ¶ Che rapida scorrea sul suol
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1802
dentro di se combina, ¶ Che se avverrà che il
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1802
combina, ¶ Che se avverrà che il lor maneggio in
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1802
spaventoso ceffo, ¶ Non temo che a me nuoca il
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1802
oppressa. ¶ La Lionessa allor che si lusinga, ¶ Per un
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1802
ai pari suoi comune, ¶ Che alcuno avanti a lei
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1802
lei concede. ¶ La Volpe, che amicarselo pur brama, ¶ Ella
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1802
E il buon Caval, che socia tal non ama
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1802
sempre?... Sì: se avvien che alcune ¶ Bestie talor di
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1802
ei nominò se stesso, ¶ Che nulle riuscian le mire
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1802
trattar del ministero; ¶ Sai che manda, e non vien
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1802
per quai ragioni avvenne, ¶ Che all'insorgente antireal brigata
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1802
trovai la ragion vera, ¶ Che l'esecrando affar del
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1802
assemblee ¶ Si sa però che il Can volea brillare
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1802
Porco è un animal che mangia e bee ¶ E
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1802
dagli altri. ¶ È noto che al Lion procurò il
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1802
non potea. ¶ Temea pertanto che la Tigre, infetta ¶ Di
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1802
vedrai peggio: ¶ Credi tu che politiche incumbenze ¶ In corti
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1802
Can: M'avveggio ben che non presumi ¶ Come tant
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1802
tant'altre bestie, e che diffidi ¶ De' tuoi propri
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1802
fame. ¶ Fa sol quel che dich'io, nè fallerai
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1802
Basta per farti onor che ti procuri ¶ Per lo
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1802
ch'io qui dimostri ¶ Che di ministri bestie il
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1802
il Cigno: ¶ Canta questi che sembra un Marchesino, ¶ Ha
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1802
cosa ¶ Un deputato udir che il suo parere ¶ In
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1802
E inver piuttosto ambasciador che canta ¶ Vo' udir, che
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1802
che canta ¶ Vo' udir, che quando frottole mi pianta
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1802
fibra ha tal vigore, ¶ Che ingoja fin l'acciar
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1802
acciar, nè però crepa, ¶ Che pari a lui non
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1802
esser dee, nè stitico. ¶ Che politica è come una
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pietanza ¶ Dura, insalubre o che alteraro i cuochi; ¶ Ministri
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alteraro i cuochi; ¶ Ministri che abbian acido abbastanza ¶ Per
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1802
superstizion rende il tributo ¶ Che riservò natura al puro
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Poichè il Drago sapea che più malefici ¶ Sono i
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Sono i sudditi suoi che parlatori, ¶ E perciò non
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gentil figura. ¶ Ma ciò che sommamente in lor condanno
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1802
sordo e basso strascinio che fanno, ¶ L'ambigua marcia
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lor fisonomia ¶ Fa sì che chi ricontrali, risente ¶ Ribrezzo
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1802
vuole ¶ Deputatelli ed ambasciadoretti ¶ Che suppliscon col numero alla
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1802
potenza; ¶ Onde da quei che ognor trovan difetti, ¶ Polipi
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1802
Allocco era alla testa, ¶ Che del Gran Corvo si
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1802
tal freddezza e diffidenza ¶ Che fra uccelli e quadrupedi
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1802
la buona intelligenza; ¶ Al che tanto il Pavon che
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1802
che tanto il Pavon che il Pappagallo ¶ Contribuì dopo
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1802
affar del ballo. ¶ Più che altri perigliosa estremamente ¶ Era
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1802
Era la gerarchia sacerdotale ¶ Che su tutte le bestie
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1802
di Corte, ¶ A dir che la regina assai s
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1802
Ascrivea tant'onor, ma che di fatto ¶ Anterior impegno
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1802
Anterior impegno avea contratto; ¶ Che il Gran Corvo sapea
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1802
il Gran Corvo sapea che la promessa ¶ D'una
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1802
forte ragion la Lionessa, ¶ Che il più illibato onor
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1802
e non tener parola; ¶ Che si sperava che la
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1802
parola; ¶ Che si sperava che la retta e pia
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1802
della sua saggezza; ¶ E che a tutto il quadrupede
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1802
patrocinio. ¶ Credea l'Allocco che maggior riguardo ¶ Esatto avrebbe
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inquieto, e per timore ¶ Che traspirato in pubblico non
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1802
deggio. ¶ Temè la Volpe che la preferenza ¶ Data sopra
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1802
ingeria ne' fatti altrui, ¶ Che a suo piacer oprar
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ne dette il vanto, ¶ Che sì ben maneggiar sapea
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1802
talenti rari. ¶ E quei, che fin allor non avea
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1802
allor non avea fatto ¶ Che ordinar purghe o mettere
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1802
e celebrato fu! ¶ Cose che in oggi non accadon
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1802
al grande affar politico, ¶ Che il caso è urgente
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1802
e il general disordine, ¶ Che si temea total rovesciamento
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sistema ed ordine, ¶ Pria che funesta esplosion non scoppi
500
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prendean partito o provvidenze, ¶ Che in fatti poi non