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invenzioni verbali


Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898

concordanze di «Come»

nautoretestoannoconcordanza
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fondo, amico e sussurrante. ¶ Come giunse alla balaustra di
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vicino nera e immota, come condensata in immense granitiche
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fatta grande, anch'ella come la madre, incurante, avea
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Non amare la donna come io la ho amata
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la ho amata, ma come l'aman quegli altri
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dolorare il mio cuore, come la madre ha sentito
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ora se ne pentiva, come di una debolezza, come
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come di una debolezza, come di una mancanza commessa
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poteva coglierlo e vincerlo, come avea còlto e vinto
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momento? Certo ella dormiva, come dormiva il villino, come
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come dormiva il villino, come tutto ora d'intorno
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un tempo - ma oh, come raro! - queste passeggiate frementi
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un momento lucevano. ¶ Oh come, allora, parea ridesse di
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arcigno e fantasioso.... ¶ * ¶ * * ¶ Ma come Marino era lontano quel
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giorni quando, semplice soldato, come tutti gli altri della
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Italia. ¶ Il quadro avea come titolo La Fede e
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padre che gli parlava come ad un uomo, Marino
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mezzanotte - disse ancora Marino. ¶ - Come nei vecchi melodrammi.... sta
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E sempre nel sole, come un giovane iddio, luminoso
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sei in tempo! ¶ E come Marino, dalla sua poltrona
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a lui d'intorno come dentro di lui. ¶ Com
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vana la sua illusione. Come n'era stato punito
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cespo di fiori gialli. ¶ - Come siete bella, - mormorò, egli
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è in collera. E come era livido, maligno e
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Vestiva di nero e come semplicemente! Ella, allora, sempre
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Ma ohimè! non seppi.... Come era pallida!.... Come ell
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seppi.... Come era pallida!.... Come ell'era mutata! Come
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Come ell'era mutata! Come scarno il dolce viso
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tristi occhi mi sorrisero. Come allora. Come allora! Ella
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mi sorrisero. Come allora. Come allora! Ella mi sorrise
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diaccia, Povera piccola mano! come scarna, esangue e fredda
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degli occhi buoni! Ma come era pallida! E smunta
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pietà mi prese ancora, come l'altra volta. Chiusi
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suoi baci..... Ed ora? come lontani quei giorni! Come
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come lontani quei giorni! Come tutto era mutato! Quanti
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svolazzanti chiome d'oro. ¶ - Come è bello qui! - mormorò
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era vestita di scuro, come ora, ed era così
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felice, ma così trepidante, come ora. Io non parlavo
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giorno invernale di sole. Come era intenso quel giorno
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l'azzurro del mare! Come rideva profondo il cielo
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mio cuore! Ella vedeva, come io vedeva: ella sentiva
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io vedeva: ella sentiva, come io sentiva! Eravamo dunque
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di lei sarà forse, come lei, la vera per
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terribile situazione? ¶ Perderla, perderla.... come aveva perduta la madre
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in quel momento sincera. ¶ Come era bella! ¶ Come era
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sincera. ¶ Come era bella! ¶ Come era meritato il superbo
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ebbe una lieve contrazione come sotto una viscida carezza
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che la chiamava piangente, come un ebete fanciullo. ¶ * ¶ * * ¶ La
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morire, tutti, di amore.... come Dalgas, il pittore! ¶ Come
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come Dalgas, il pittore! ¶ Come un gelido soffio di