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Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «Corte»

nautoretestoannoconcordanza
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1802
ancora. ¶ CANTO TERZO ¶ LA CORTE DEL RE LIONE ¶ Sorge
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1802
elesse, ¶ Per feste a Corte o funzion solenne; ¶ E
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1802
Alle primarie cariche di Corte ¶ Ed ai ministri e
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1802
non ostante eletto ¶ Della Corte real primo architetto. ¶ Poichè
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1802
poichè il favore in Corte ¶ Varia fu sempre e
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1802
per le cariche di Corte, ¶ Che per l'antica
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1802
s'appella. ¶ Venuto a Corte, la natia rozzezza ¶ Ivi
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1802
mai (raro prodigio) ¶ Di Corte ai vizi fu indulgente
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1802
che tutto giorno ¶ Della Corte il favore invidia crea
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1802
da lui commesso, ¶ A Corte comparir sino a nuov
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1802
Gran Siniscalco ¶ Eletto dalla Corte Lionina, ¶ Tenor di vita
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1802
Negli esclusivi pascoli di Corte; ¶ E acciò suprema ispezion
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1802
esser creato grattator di Corte, ¶ Che di grattar con
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1802
assai. ¶ CANTO QUARTO ¶ LA CORTE DELLA LIONESSA ¶ Oh quante
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1802
bestia sola, ¶ Onde far Corte all'animal regnante ¶ Coll
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1802
Benchè però dalla novella Corte ¶ Il merto fosse e
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1802
denaturalizzan la natura. ¶ La Corte alla regina il re
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1802
e covile ottenne in Corte. ¶ Ma fra di lor
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1802
è braccio. ¶ Era in Corte comun l'opinione, ¶ Ch
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1802
i primari Eroi di Corte. ¶ Coraggio, su, coraggio, Asino
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1802
e tresche, ¶ Cabale a Corte e chiacchiere donnesche. ¶ Gran
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1802
solea ¶ Pel servizio di Corte or questa or quella
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1802
E ogni bestia di Corte allor la stessa ¶ Usanza
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1802
guisa ¶ Le dame della Corte Lionina ¶ Le strane foggie
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1802
È malignar, massimamente in Corte, ¶ Sparse che si valesse
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1802
sullo strame ¶ Russa la Corte ed il real bestiame
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1802
toglie ¶ Gli onori della Corte lionina, ¶ E che l
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1802
corno in fronte ¶ Di Corte alla real soglia affollata
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1802
lui subordinata, ¶ E la Corte precedere e far ala
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1802
richiama. ¶ Si teme in Corte la virtù, non s
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1802
pubbliche incombenze, ¶ Chiamato a Corte e consultato spesso ¶ Fu
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1802
Ricevimento e Leccazampa a Corte. ¶ Leccazampa dicean le bestie
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1802
potrebbe un animal di Corte? ¶ Alle Volpi, alle Scimie
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1802
E le bande di Corte e i dilettanti, ¶ Sparsi
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1802
per etichetta alla sua Corte ¶ Quel re del tempo
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1802
piccò d'alcune ¶ Della Corte brutal bestie primarie, ¶ Che
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1802
ciarle e motteggi in Corte nacquero, ¶ E maldicenza e
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1802
dicea, ¶ Che formossi la Corte alla regina, ¶ Poco buona
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1802
sempre più insolente ¶ In Corte divenia, le dame vecchie
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1802
parlò quel saggio: ¶ La Corte dal comun pensar si
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1802
milita, o Vacca: ¶ La Corte, ognor del nobil ozio
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1802
altro impegno prese. ¶ La Corte in due partiti allor
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1802
accolti ed onorati in Corte. ¶ Per or ciò basti
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1802
la gloria ambia) ¶ La Corte a vezzi tai tutta
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1802
meriti dell'avo, ¶ Di Corte eran gli onor tutti
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1802
rammentossi appena; ¶ Che di Corte gli aerei e tronfi
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1802
discioltasi allor tutta la Corte, ¶ Nei loro appartamenti interiori
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1802
E numerosa avea splendida Corte, ¶ Convenevole a un re
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1802
biblioteca ¶ Eriger volle in Corte un'accademia ¶ Per estirparne
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1802
egli o serva in Corte, o in Corte viva
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1802
in Corte, o in Corte viva; ¶ Per gli altri
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1802
poteron poi ¶ Contrastar alla Corte Lionina ¶ Il primo onor
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1802
l'universal dispregio. ¶ O Corte, Corte, e qual vapor
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1802
universal dispregio. ¶ O Corte, Corte, e qual vapor maligno
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1802
soffoghi. ¶ L'infezion di Corte e i vizi vari
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1802
l'Asin, che alla Corte Lionina ¶ Sosteneva una carica
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1802
in vicinanza, ed alla Corte stessa, ¶ Bestiame v'era
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1802
le prime cariche di Corte, ¶ Come animal di eccelse
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1802
nasconditi, va via; ¶ A Corte non osar mostrarti mai
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1802
a varie ¶ Cerimonie di Corte intervenuto, ¶ E a quelle
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1802
nomaro i scimiottin di Corte, ¶ Con privilegi e grandi
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1802
lingue, ¶ Degno animal di Corte, per la varia ¶ Pompa
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1802
amfibio, fu impiegato in Corte. ¶ Approvarono tutti un tal
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1802
venga tosto; ¶ Che la Corte quadrupede l'invita ¶ Luminoso
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1802
era eletto medico di Corte; ¶ E l'Ibi allor
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1802
con essi. ¶ Venne la Corte incontro al Dromedario, ¶ E
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1802
Che nessun accademico di Corte ¶ Capace fu di letterario
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1802
son queste, onde assai Corte ¶ Fur le dottrine lor
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1802
spilorceria ¶ Sol doversi di Corte al soldo ammettere ¶ Professor
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1802
esperta; ¶ Ma già in Corte di Gran Cerimoniero ¶ Era
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1802
spettacoli pubblici e di Corte, ¶ Con tutte quante le
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1802
vi dirò che a Corte venne ¶ Il reverendo Allocco
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1802
vi prese, ¶ Che di Corte l'oracolo si rese
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1802
A far la loro Corte al Lioncino, ¶ A intrattenerlo
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1802
Grande onor fe' alla Corte e al ministero; ¶ Ed
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1802
nel ministero e in Corte; ¶ La turba vil sol
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1802
aurora a far la Corte ¶ Al ministro, brigando impieghi
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1802
lo scosse: ¶ Che di Corte sollecito tu sloggi ¶ D
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1802
era ¶ Lo stato della Corte Lionina; ¶ Una Reggente imperiosa
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1802
E inquisitor, teologo di Corte, ¶ Di coscienze direttor divenne
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1802
le colpe. ¶ Ahi stolta Corte, e qual funesto errore
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1802
Rinoceronte ¶ In cabale di Corte esperto e scaltro; ¶ Stassene
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1802
ingratitudine ¶ Partecipar della superba Corte; ¶ Poichè sovra il carattere
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1802
Dalla comune infezion di Corte; ¶ Indegna ella è di
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1802
animale altiero ¶ Contro la Corte e il minister s
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1802
e Giarrettiere. ¶ Poichè la Corte, che sì rare e
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1802
il soggiorno ¶ E della Corte e del paese intorno
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1802
affari, il tuon di Corte ¶ E il minister calmato
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1802
Per sicurezza circondar la Corte, ¶ Acciò non si propali
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1802
araldo e messaggier di Corte. ¶ Del quadrupede stuol dunque
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1802
le cose ivano in Corte allora. ¶ Altri in prosa
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1802
rimangonsi e negletti. ¶ In Corte domandavasi se morta ¶ Era
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1802
bisbiglio tosto fu in Corte inteso: ¶ Esservi grandi affari
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1802
che si sospetti a Corte ¶ L'intelligenza lor misteriosa
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1802
spettacolo godea ¶ La lionina Corte, ed il fedele ¶ Stuolo
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1802
persuasione ¶ V'era di Corte fra le bestie altiere
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1802
affatto. ¶ Un quadrupede in Corte eravi allora ¶ Che in
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1802
solenne. ¶ La sera a Corte in circolo privato ¶ Fu
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1802
mattino, a vista della Corte, ¶ I carnefici eressero il
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1802
il vil servaggio a Corte crebbe, ¶ Che farne apologia
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1802
quadrupedi insorgenti, ¶ Detti in Corte combriccola rubella, ¶ Del principin
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1802
convenga ¶ Al soldo della Corte un giornalista, ¶ Che pel
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1802
buona vista; ¶ Che di Corte agli oracoli si crede
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1802
chiamato il gazzettin di Corte. ¶ Tutte la Gazza allor
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1802
al punto vero, ¶ Della Corte ogni vizio, ogni difetto
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1802
DUODECIMO ¶ LE GALANTERIE DELLA CORTE LIONINA ¶ Mentre guerra civil
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1802
ed ammazza, ¶ Nella galante Corte animalesca ¶ Ferve l'intrigo
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1802
suoi piacer torre alla Corte ¶ Le vittime per lei
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1802
che incensurabil credo; ¶ Di Corte ancor, qual fante vil
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1802
sforzi, e a quella Corte ¶ Si porti eterna ed
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1802
che levatrice era di Corte, ¶ E che le altrui
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1802
uno spasso. ¶ Costei 'n Corte godea la confidenza ¶ Delle
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1802
suole ¶ Il fiore della Corte animalesca; ¶ E quei segreti
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1802
primo. ¶ La celia in Corte allor si sparse, in
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1802
l'avea la brutal Corte allora. ¶ Non qui perdon
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1802
gran distinzioni ottenne a Corte ¶ Per la nobile sua
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1802
i primi onor di Corte. ¶ Simpatia non avea per
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1802
Ma grand'appoggi in Corte avea la Cerva, ¶ Fantesche
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1802
forme, ¶ Al pubblico la Corte annunziollo, ¶ Dicendo che, al
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1802
produr dovè sorpresa in Corte ¶ L'apparizion del mostruoso
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1802
Poichè pertanto abbandonò la Corte ¶ L'offesa Tigre, e
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1802
se la lionina altiera Corte ¶ Sì pertinacemente incaparbita ¶ Non
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1802
volatili, serpenti. ¶ Ma in Corte avendo il Pappagallo e
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1802
in mezzo alla sua Corte ¶ Nel maggior della rupe
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1802
non si mostra in Corte; ¶ E solo l'intrigante
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1802
alleato che acquistò la Corte ¶ Alleato opponeva ancor più
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1802
L'atroce del Dragon Corte spietata ¶ Fischiando su di
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1802
altri volatili guerrieri, ¶ Della Corte alleati ed ausiliari, ¶ Frequentissimi
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1802
ed implacabil guerra. ¶ La Corte ed i quadrupedi ministri
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1802
Sui prati, che alla Corte eran vicini, ¶ Fe' immensa
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1802
gl'insetti e la Corte Lionina ¶ Scambievole amistà, buon
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1802
Del ministero e della Corte a un cenno, ¶ Senza
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1802
DECIMOQUINTO ¶ IL CONVITO DI CORTE ¶ In quei tempi alla
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1802
In quei tempi alla Corte del Lione ¶ Videsi a
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1802
quartiero suo, quartiero a Corte; ¶ E i cortigiani il
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1802
affollaronsi a vedere. ¶ La Corte il riguardò come attenente
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1802
interesse ¶ Il Pavone alla Corte Lionina; ¶ E ciascun la
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1802
l'aristocratica famiglia ¶ Di Corte e delle prossime foreste
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1802
prossime foreste, ¶ /Che dalla Corte ognor l'esempio piglia
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1802
doversi all'assemblee di Corte ¶ Ammetter bestie mai di
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1802
Per mostrar qual la Corte opinione ¶ Ebbe allor della
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1802
penne, ¶ Alle feste di Corte ammesso venne. ¶ D'una
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1802
quel volatile linguaggio, ¶ In Corte omai chi più chi
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1802
della sovrana, ¶ E di Corte il buon tuon, la
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1802
Giunta era in quella Corte al più alto segno
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1802
e scaltri ¶ Eroi di Corte oggi mestier sì egregio
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1802
in obblio ¶ Andasse in Corte, o care Corti, addio
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1802
Onde a spese di Corte un gran banchetto ¶ Diegli
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1802
sempre l'uso in Corte, ¶ Si fe' creder che
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1802
istante ¶ Fu detta in Corte ballo imbacuccato: ¶ Nelle moderne
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1802
Perchè il merito in Corte, o presto o tardi
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1802
spioneria, ¶ Che anche di Corte più d'un gran
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1802
detto. ¶ Dai staffieri di Corte allor la mensa ¶ Con
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1802
sorsi, ¶ Al Pavone, alla Corte, al ministero ¶ Estemporanei brindisi
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1802
buon parassito, ¶ Provvisionier di Corte esser che giova? ¶ Gli
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1802
in verità nell'aquilina ¶ Corte augei sanguinari, augei grifagni
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1802
O non ligio alla Corte e ben affetto, ¶ Venia
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1802
De' cortigiani, e della Corte i vizi; ¶ E quei
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1802
oserai pria che la Corte ¶ Non si contenti che
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1802
annojato dalle seccature, ¶ Di Corte un dì sparve improvviso
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1802
al soldo eran di Corte, ¶ Non più apparve stranier
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1802
e fin sotto alla Corte, ¶ Coperti i campi, ingombre
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1802
pilastro e barbacan la corte. ¶ Che se gli affar
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1802
le virtù morali ¶ In Corte? Sempre il minister travaglia
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1802
Barbon: domando scusa, ¶ La Corte a torto e il
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1802
Prende e interpreta ognor Corte e Ministro. ¶ Rise il
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1802
del trono e della corte, ¶ Salvo il decor del
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1802
Allocco che chiamato a Corte fu ¶ Per instruir l
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1802
siccome allorchè la Lionina ¶ Corte adottò e praticò gli
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1802
Dacchè l'Allocco in Corte entrò, di brocco ¶ Voller
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1802
leggier s'apprende in Corte, ¶ Ove, se d'ogni
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1802
mettersi all'unisono di Corte, ¶ Bel bel, come veggiam
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1802
tuo pari, ¶ Formato a Corte per le grand'imprese
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1802
uopo ¶ Di far assidua Corte ai miei sovrani, ¶ Me
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menzogna! ¶ Oh finzion di Corte abitatrice! ¶ Tu ovunque teco
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1802
trucidar allegramente, ¶ Per far Corte al ministro e alla
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1802
dati a nome della Corte, ¶ L'universalità degli animali
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1802
salute, ¶ Consiglio fisso in Corte e permanente, ¶ Instituissi, alle
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1802
Per le stanze di Corte e per la sala
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1802
E parea che la Corte Lionina ¶ Divenisse bel bel
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1802
Lionina ¶ Divenisse bel bel Corte asinina. ¶ Lieta dell'alt
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1802
eroi promossi ¶ E della Corte i primi luminari ¶ Colmò
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1802
messo: ¶ Che libero alla Corte Lionina ¶ Era per cotant
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1802
che fra momenti ¶ In Corte il Conte Babbuin s
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1802
Conte Babbuin che in Corte arriva. ¶ CANTO VIGESIMO ¶ LA
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1802
Comunicava coi quartier di Corte. ¶ In fretta dal Castor
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1802
fero ¶ Le cariche di Corte e il ministero. ¶ La
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1802
partisse quell'ospite di Corte. ¶ Forieri intanto e commissari
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1802
S'acculattò colla sua Corte intorno. ¶ Appiè del palco
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1802
permetta ¶ Che divertiansi in Corte a far la critica
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1802
seguaci suoi ¶ Abbandonò la Corte Lionina ¶ L'Orang-Utang
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1802
soffre. ¶ Perciò, se in Corte del favor reale ¶ Pienamente
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1802
e Caval partir di Corte, ¶ Non vi restar che
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1802
fe' familiare, ¶ Come in Corte era solito di fare
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1802
in campo e in corte. ¶ Lo scrignuto salvatico Bisonte
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1802
Parlarsene solea sovente in Corte, ¶ Che per tai cose
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1802
buono, ¶ Nè mai di Corte appreso avea il buon
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1802
mole; ¶ Che in quella Corte, d'apparenze amica, ¶ Animal
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1802
Lioncin parlava sol la Corte, ¶ E con lugubre gemito
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1802
gran pregio ¶ Che di Corte non sia, con vilipendio
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1802
E da tutta la Corte accompagnata, ¶ L'urna nel
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1802
tant'ei che la Corte taciturna, ¶ Fer tre mistici
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1802
tempo poeta era di Corte; ¶ Fanno da bassi, e
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1802
estremamente e destra. ¶ In Corte intanto un maggiordom novello
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1802
non avria ¶ Nè in Corte alcuna carica accettato, ¶ Nè
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1802
cava, ¶ L'Allocco a Corte videsi calare; ¶ Nella reggia
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1802
dottor Ibi, medico di Corte, ¶ A dir che la
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1802
la ragione, e in Corte, ¶ Come nel ministero, è
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1802
e zaffi. ¶ Come in Corte per lusso i gran
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1802
gelosia di minister, di Corte. ¶ È il Can più
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1802
Volpe addettissimo e alle Corte, ¶ Che di tutti li
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1802
puri realisti, ¶ Animali di Corte e che cotanto ¶ Figurato