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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, La verità dell'Alligatore, 1995

concordanze di «Cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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andarsene sarebbe stata la cosa più sensata da fare
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spero. Si spieghi meglio: cosa ha rifatto?». ¶ «Beh, ha
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quella del primo omicidio. Cosa sono queste, tutte coincidenze
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il movente: la vendetta. Cosa vuole fare ora?». ¶ «Il
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a suo favore. La cosa più importante da fare
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mai scovati. Su una cosa infatti Beniamino e io
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perduto. «Alligatore, ma questo cosa ci fa qui?» mentre
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di overdose». ¶ «E io cosa c’entro? La mia
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in generale». ¶ «Ma insomma, cosa volete?». ¶ «Sei uno che
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spiegazioni e l’unica cosa di cui non abbiamo
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Beniamino mi sussurrò: «Zuccheri». ¶ «Cosa?». ¶ «Zuccheri, i tossici ne
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poteva significare soltanto una cosa: il posto non era
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per un latitante. ¶ La cosa non mi meravigliava. Il
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di Piera Belli». ¶ «Che cosa vuoi sapere?». ¶ «Ma, non
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Non ci siamo capiti. Cosa c’entrano le lettere
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rimetterebbero fuori. E tu, cosa ne pensi?». ¶ «Penso che
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Resterò qui. L’unica cosa che voglio veramente, è
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è troppo drogato, ovviamente». ¶ «Cosa significa questo, che intende
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esclusivamente su di lui. Cosa che infatti è avvenuta
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Non ho ancora capito cosa c’entrano le lancette
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principale. ¶ «E di lui cosa ne facciamo ora?» chiese
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dico che la prima cosa da fare sarà quella
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provare». ¶ «E poi?». ¶ «Poi, cosa?». ¶ «Lo denuncerai?». ¶ «Ascolta Beniamino
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Ormai è morto, Marco. Cosa vuoi che se ne
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più trattenere la rabbia. «Cosa?» gridai. «Aveva la possibilità
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hai avuto tu, vero?». ¶ «Cosa c’entra?» sbottai, innervosito
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assassino. Ma dimentichi una cosa: la giustizia ha le
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affari urgenti da sbrigare. Cosa dici se ci muoviamo
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fissare quell’immagine, chiedendomi cosa mai potesse aver indotto
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avevano scovati e la cosa non interessava certo gli
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di una virgola. ¶ Una cosa era certa, dietro al
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della sua innocenza. La cosa mi stupisce. Mi spieghi
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a palazzo di giustizia. Cosa ne pensa?». ¶ «Che è
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dio quattrino, non è cosa da avvocati». ¶ «Hai ragione
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caso Belli». ¶ «Ah! E cosa posso fare per lei
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credo che sarà una cosa facile. Il luogo dove
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a fuoco. ¶ «Ti ricordi cosa aveva detto Magagnin a
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slip. ¶ Lo so di cosa hai voglia ora... ma
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volerlo consegnare alla giustizia?». ¶ «Cosa vuoi dire?». ¶ «A uno
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credi che sia la cosa peggiore per una carogna
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grado di fare qualsiasi cosa». ¶ Arrivai allo studio del
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un servizio del genere. Cosa le serve esattamente?». ¶ «Ritratti
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un’occhiata di rimprovero. ¶ «Cosa c’è adesso?» domandai
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telefonare a Galderisi. ¶ «Allora, cosa le ha detto il
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questo giornale è una cosa seria». ¶ «Non ne dubito
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e, invece, per sapere cosa ha scoperto lo devo
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nella casa del delitto». ¶ «Cosa sta dicendo, si spieghi
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cercando soprattutto di vedere cosa tenevo premuto sul vetro
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per il culo. Sai cosa facciamo, se non ci
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giornali. Hai idea di cosa diventeranno, dopo, la tua
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che non so di cosa parliate». ¶ Guardai l’orologio
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preso il via ogni cosa. Gli altri amici sono
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ricattava l’uomo mascherato. Cosa sai in proposito?». ¶ «Assolutamente
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calmò e mi chiese: «Cosa vuole?». ¶ «Come se la
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negli occhi. «Le racconterò cosa mi ha detto il
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nel miglior modo possibile, cosa che finora non gli
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essermi utile. Su una cosa aveva certamente ragione: non
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del perito della difesa. Cosa vuole che ne capisca
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mi faccia ridere Buratti. Cosa racconto al magistrato? Le
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esame dei giudici. È cosa vecchia. Inoltre, il nostro
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renditi conto di una cosa, Marco: non possiamo tornarcene
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di sbirri e giudici». ¶ «Cosa significa?». ¶ «Che dovremo ottenere
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vedrà. Del nastro poi cosa ne faremo? Come direbbe
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certo». ¶ «Non so di cosa sta parlando». ¶ «Sì, che
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Volete ricattarmi?». ¶ «No». ¶ «Allora cosa volete?». ¶ «Farle pagare il
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attimo. Devo dirti una cosa importante”. ¶ «Mi fece entrare
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Alberto Magagnin era innocente». ¶ «Cosa vuoi dire, che sono
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scatola cinese. ¶ La prima cosa da fare era mettere
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Può darsi. E adesso cosa facciamo? Proseguiamo con la
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dissi guardando l’orologio, «cosa ne dici di andare
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chiese con rassegnazione. ¶ «Tutto cosa?». ¶ «Sapete benissimo a cosa
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cosa?». ¶ «Sapete benissimo a cosa mi riferisco». ¶ «No, non
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Sentite, voglio solo sapere cosa vi ha detto a
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del tossico...”». ¶ «E poi cosa accadde?» la incalzai. ¶ «Feci
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fui io a spezzarlo: «Cosa vuol sapere?». ¶ «Tutto quello
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non dire stronzate». ¶ «Adesso cosa volete fare? Incastrerete Alvise
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loro, uno qualsiasi, sai cosa farebbe dopo che gli
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modo migliore per agire». ¶ «Cosa vorrà in cambio?». ¶ «Credo
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l’orientamento. L’unica cosa che riuscii a distinguere
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alle mie, ugualmente macchiate. ¶ «Cosa bevi? Ah, che domanda
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anni nelle patrie galere». ¶ «Cosa mi consigli?». ¶ «Innanzi tutto
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consulenza, Max. Quanto o cosa mi costa?». ¶ «Voglio tutte
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e Max avete una cosa in comune». ¶ «Davvero? E
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in comune». ¶ «Davvero? E cosa?» domandai, sorpreso. ¶ «Un fuoco
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per un tossico finito...». ¶ «Cosa vuoi?». ¶ «Un colloquio amichevole
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generi alimentari. Giudicai la cosa insolita, dato che normalmente
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di interpellare Galderisi su cosa ne sapesse in proposito
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uomo brillo e soddisfatto. ¶ «Cosa stai festeggiando?». ¶ «Il mio
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nel migliore dei modi. ¶ «Cosa devo farne di questo
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ma ancora non so cosa stia succedendo realmente e
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l’incriminazione del semilibero...». ¶ «Cosa sta dicendo?» chiese, incredulo
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di accettare, mi dica cosa vuole sapere». ¶ «Informazioni su
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Ventura, figlio di Carlo. Cosa fanno e dove sono
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ventiquattrore. ¶ «Scommetto che indovino cosa c’è dentro» dissi
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visti. Ricordo che la cosa aveva incuriosito tutti noi
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Ah, no, un’ultima cosa: chi mi ha passato
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discoteca della zona. ¶ «Allora, cosa volete?» domandò. ¶ «Ci devi
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Scusa, Colonnello, ma a cosa serve un piano del
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questo momento non ricordo. Cosa desidera?». ¶ «Volevo solo sapere
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cose che mi chiedete cosa c’entrano con l
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ispettorato?». ¶ «Niente». ¶ «E allora cosa volete?». ¶ «Risposte». ¶ Fece il
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lui e la donna. ¶ «Cosa significa?» domandò questa con
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banconote e poi chiese: «Cosa volete sapere?». ¶ «Ricorda il
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informò Beniamino. ¶ «Davvero premurosi. Cosa pensi stiano facendo oltre
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scendevo dalla moto. ¶ «Già. Cosa ci scommetti che i
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vogliamo sapere... sai a cosa mi riferisco, vero?». ¶ Beniamino
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Ma lei chi è? Cosa vuole?». ¶ «Risposte. È da
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cospicua eredità». ¶ «Un’ultima cosa. Secondo lei, perché Ventura
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resto della vita. Sai cosa ti dico, secondo me
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che si possa trattare». ¶ «Cosa consigli?». ¶ «Non lo so
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al da farsi. La cosa più urgente, in questo
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E fino all’alba cosa faremo? Non ho voglia
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parlare, per sapere di cosa si tratta. Tutto pagato
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cenno di non preoccuparsi. ¶ «Cosa bevi?» domandai. ¶ «Havana invecchiato
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ha intaccato l’anima». ¶ «Cosa voleva dire?» chiese Beniamino
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ma con i ricordi». ¶ «Cosa?». ¶ «Lascia perdere, nient’altro
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magistrati. Ma di una cosa potete stare certi: venderemo
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dito medio. ¶ La prima cosa che feci quando arrivammo
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lascino perdere». ¶ «Corda? Cappio? Cosa stai dicendo?». ¶ Parlò per
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quasi tutta la mattina. ¶ «Cosa fai stasera, Alligatore?» mi
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cui annaspavamo. ¶ «In concreto, cosa chiedi?» domandò. ¶ «Il tuo
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sessanta centimetri. Per prima cosa trasportò la traccia registrata
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cortile, avevano già capito cosa sarebbe successo. Comunque, quello
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dirò dove andare...». ¶ «A cosa mi serve un fotografo