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Giacomo Leopardi, Paralipomeni della Batracomiomachia, 1842

concordanze di «Di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1842
topi o talpe alcun di loro avea. ¶ Dedalo l
2
1842
D'alcun de' cibi di che il topo è
3
1842
istoria non fa motto ¶ Di quello onde l'ordigno
4
1842
d'ali inusitate some ¶ Di quell'altre non ebbero
5
1842
al mar diè nome: ¶ Di quelle, sia per incidenza
6
1842
umana, ¶ Dubitar non convien di queste cose ¶ Perocché sien
7
1842
queste cose ¶ Perocché sien di specie alquanto strana. ¶ Udiam
8
1842
e liti. ¶ 25 ¶ Vider città di cui non pur l
9
1842
città fu luogo eletto ¶ Di poi, ch'anco fioriro
10
1842
due, d'onor sorelle, ¶ Di fortuna non già, Sparta
11
1842
rifulgean, sopra misura ¶ Vari di corso per lo verde
12
1842
lo verde piano, ¶ Che di città lietissimo e di
13
1842
di città lietissimo e di gente, ¶ Di commerci e
14
1842
lietissimo e di gente, ¶ Di commerci e di danze
15
1842
gente, ¶ Di commerci e di danze era frequente. ¶ 28 ¶ La
16
1842
era frequente. ¶ 28 ¶ La torre di Babel di sterminata ¶ Ombra
17
1842
La torre di Babel di sterminata ¶ Ombra stampava la
18
1842
ottiene. ¶ 29 ¶ Sparsa era tutta di vulcani ardenti, ¶ E incenerita
19
1842
Vesuvio e Mongibello, ¶ E di liquide pietre ignei torrenti
20
1842
panni: ¶ Tali in sembianza di smodati pini ¶ Sorgean diluvi
21
1842
l'abbellia né quel di Garda, ¶ Nuda era e
22
1842
scillee smorto nocchiero, ¶ Che di Calabria per terrestre via
23
1842
E già si discoprian di mano in mano ¶ Fenicii
24
1842
l'acque. ¶ Anche apparia di fuor su l'oceano
25
1842
Atlantide chiamata, immensa terra ¶ Di cui leggera fama or
26
1842
allora ¶ Ai lidi là di quell'altro emisfero ¶ Che
27
1842
maligno e nero, ¶ Né di perigli pien così com
28
1842
fendendo l'oceano intero. ¶ Di lei fra gli altri
29
1842
degl'indici elefanti, ¶ E di qual bestia enorme è
30
1842
qual bestia enorme è di statura. ¶ Parean dall'alto
31
1842
collinette erranti ¶ O sorgenti di mezzo alla pianura. ¶ Di
32
1842
di mezzo alla pianura. ¶ Di sì fatti animai son
33
1842
L'esule volator pien di pietate ¶ La rimirò dall
34
1842
putrida e fitta. ¶ 39 ¶ Qual di passeri un groppo o
35
1842
passeri un groppo o di pernici ¶ Che s'atterri
36
1842
rimbalzavan l'onde, ¶ Che di pure appressarsi a quella
37
1842
avventura ¶ Spettacoli creò fuor di natura. ¶ 44 ¶ Girava il monte
38
1842
Girava il monte più di cento miglia ¶ E per
39
1842
bocche diverse a maraviglia ¶ Di grandezza tra lor ma
40
1842
altri animai dentro e di fuore, ¶ 45 ¶ Microscopici o in
41
1842
Che ad altrettanti generi di bruti ¶ Son ricetti durabili
42
1842
virtude ¶ Propria dell'alme di lor membra ignude. ¶ 48 ¶ Ben
43
1842
menti assottigliate e pure ¶ Di quel vel che vivendo
44
1842
han per costume. ¶ 50 ¶ E di qui forse avvien che
45
1842
che le sepolte ¶ Genti di notte comparir son use
46
1842
alme disciolte ¶ In un di questi inferni anco sien
47
1842
la maggior parte. ¶ Io di questo per me non
48
1842
Conformi esser tra lor, di quel viaggio ¶ Predetta aveva
49
1842
se in tempo alcun di ciò fur paghe; ¶ 20 ¶ Anche
50
1842
gentilmente e in forma di consiglio ¶ Costrinse il conte
51
1842
largo conforto ¶ Gli porse di promesse, ed ei contento
52
1842
autunno, andando ei molto ¶ Di notte, come i topi
53
1842
loco ¶ Parea subitamente empier di foco. ¶ 26 ¶ Non valse al
54
1842
dir ver quell'apparato ¶ Di tremende minacce il cor
55
1842
cor gli strinse, ¶ Che di rado il timor, ma
56
1842
pe' monti si trovàr di fuore, ¶ Dalle correnti subite
57
1842
un picciol vento ¶ Freddo, di punte e di coltella
58
1842
Freddo, di punte e di coltella armato, ¶ Che dovunque
59
1842
ognor cammino, ¶ Vide molto di lungi un lumicino, ¶ 32 ¶ Che
60
1842
quello e stabilito, ¶ E di propor quel segno ai
61
1842
fosse anco apparia. ¶ 34 ¶ Però di fuor con cura e
62
1842
ogni canto, ¶ Per veder di trovar nova od antica
63
1842
male a morir fuorché di sete ¶ Se fuor durasse
64
1842
sete ¶ Se fuor durasse, di cangiar periglio, ¶ D'osare
65
1842
periglio, ¶ D'osare e di picchiar prese consiglio. ¶ 36 ¶ E
66
1842
arnese, ¶ E dal freddo di fuor battere i denti
67
1842
e riscaldollo. ¶ 39 ¶ Fatto questo, di noci e fichi secchi
68
1842
Un pasto gli arrecò di regal sorte, ¶ Formaggio parmegian
69
1842
sorte, ¶ Formaggio parmegian, ma di quei vecchi, ¶ Fette di
70
1842
di quei vecchi, ¶ Fette di lardo e confetture e
71
1842
confetture e torte, ¶ Tutto di tal sapor che paglia
72
1842
ogni altro fin ponea di sopra, ¶ Che il popol
73
1842
imbiancava in oriente ¶ E di più stelle il raggio
74
1842
Promettea ch'un bel fora seguito. ¶ Quasi sgombro
75
1842
grillo. ¶ Qualche raro balen di sopra il monte ¶ Il
76
1842
più con agio il seguente. ¶ 2 ¶ Dedalo egli ebbe
77
1842
Gli anni non so di Creta o di Minosse
78
1842
so di Creta o di Minosse: ¶ Il Niebuhr li
79
1842
topo albergo diede. ¶ Fu di ricca e gentil condizione
80
1842
Questi adunque, poiché più di quattr'ore ¶ Alto il
81
1842
che intorno intorno ¶ Era di libri preziosi adorno. ¶ 6 ¶ Ivi
82
1842
autori topi antichi e di recenti: ¶ I Delirii del
83
1842
ancor presso al confine ¶ Di pubertà quel nido avendo
84
1842
quel nido avendo eletto, ¶ Di fisiche e meccaniche dottrine
85
1842
ad effetto, ¶ E correndo di poi molti paesi, ¶ Molti
86
1842
ogni animale, ¶ Gl'idiomi di molti avea scoperto ¶ Quale
87
1842
Ma dopo aver così di molte sorti ¶ E città
88
1842
anni esercitato. ¶ 11 ¶ Un desiderio di dovere, andando ¶ Per tutto
89
1842
più la differenza, ¶ Non di genere tal che se
90
1842
rigetta ¶ La materia un di lor, l'altro l
91
1842
topo o il can, di dubitar concesso ¶ M'è
92
1842
che senza dubbio alcuno ¶ Di Copernico il dogma approva
93
1842
gli occhi propri alme di bruti ¶ Ignude, io dico
94
1842
ed alme ignude ha di presenza, ¶ Sa che sempre
95
1842
presenza, ¶ Sa che sempre di corpi hanno apparenza. ¶ 19 ¶ Dunque
96
1842
Al conte e piena di terror parea. ¶ Non avean
97
1842
del mondo, ¶ Quando assai di lontan parve rimpetto ¶ All
98
1842
Un nugoletto il qual di mano in mano ¶ Con
99
1842
Come nebbia talor cui di lontano ¶ Fiume o palude
100
1842
facilmente i principali ¶ Quel di che il bianco nugolo
101
1842
ben parve ai generali ¶ Di mostrar la virtù del
102
1842
sapere. ¶ 40 ¶ Al lago che di sopra io ricordai, ¶ Ch
103
1842
mia storia appresso. ¶ Solo di tutti in sul deserto
104
1842
come cipresso ¶ Diritto, immoto, di cercar suo scampo ¶ Non
105
1842
suoi, dopo lo scorno ¶ Di che principio ai topi
106
1842
Spezzavala cadendo ogni fendente ¶ Di quella spada, e scricchiolar
107
1842
troncava le branche e di mal viva ¶ E di
108
1842
di mal viva ¶ E di gelida turba il suol
109
1842
afflitto e stanco, ¶ E di punte acerbissime feriti ¶ E
110
1842
cielo. ¶ 47 ¶ Bella virtù, qualor di te s'avvede, ¶ Come
111
1842
salda, ¶ Ma imaginata ancor, di te si scalda. ¶ 48 ¶ Ahi
112
1842
fuggir le inviolate schiere ¶ Di Topaia ingombràr le quattro
113
1842
parere, ¶ Men formidabil fu di Brancaforte, ¶ Al qual senza
114
1842
E dentro ritornar quelli di fuori, ¶ Indovinàr quel ch
115
1842
rivelasse in parte i di posta, ¶ E sempre
116
1842
in parte i dì di posta, ¶ E sempre che
117
1842
o parlar per via di carte. ¶ 6 ¶ Tosto ogni atto
118
1842
indizio, insegna o motto ¶ Di mista monarchia fu sparso
119
1842
intendendo, in tal famiglia ¶ Di parole eran dotti a
120
1842
era per vero ¶ Amor di patria e del civil
121
1842
sostenne per volere espresso ¶ Di Senzacapo, e i giorni
122
1842
Ma trovar non potendo di leggeri ¶ Chi per sangue
123
1842
E in ogni opra di re dotto ed accorto
124
1842
per forza ebbe valore ¶ Di prestamente far che per
125
1842
al popolo interdetto, ¶ Se di licenza special munito ¶ A
126
1842
veracemente ¶ Fur del mondo di sopra i regni bui
127
1842
popolo avvilito e pien di spie ¶ Di costumi ogni
128
1842
e pien di spie ¶ Di costumi ogni dì farsi
129
1842
spie ¶ Di costumi ogni farsi peggiore, ¶ Ricorrere agl
130
1842
la città non che di fuore; ¶ L'or fuggendo
131
1842
a Brancaforte ingiunto ¶ Fu di partir co' suoi. Ma
132
1842
Il resto a trionfar di topi e rane ¶ Tornò
133
1842
topi una follia ¶ Degna di riso più che di
134
1842
di riso più che di pietade, ¶ Una setta che
135
1842
amor patrio, d'onor, di libertade, ¶ Fermo ciascun, se
136
1842
si venisse all'atto, ¶ Di fuggir come dianzi avevan
137
1842
verde era gradito, ¶ Perché di congiurar correa la moda
138
1842
Della città serviva lor di spasso. ¶ 17 ¶ Il pelame del
139
1842
tutto si ridea Camminatorto ¶ Di sì fatte commedie, e
140
1842
che capo e fonte ¶ Di queste trame divenisse il
141
1842
E disgombro giammai né né notte ¶ Non era
142
1842
tetto suo d'alcun di questi. ¶ Egli, perché le
143
1842
e d'opre e di voleri onesti, ¶ Di comandare
144
1842
e di voleri onesti, ¶ Di comandare altrui sempre son
145
1842
re de' topi o di Topaia. ¶ 29 ¶ La noto ancor
146
1842
topi, ma contando ¶ Quei di Topaia ancor, s'io
147
1842
pace aver dentro e di fuore ¶ A tutto consentir
148
1842
scrivano. ¶ 35 ¶ Ratto uno stuol di trentamila lanzi ¶ Ver Topaia
149
1842
ombra ed all'aumento ¶ Di civiltà rivolse ogni sua
150
1842
con altro fondamento ¶ Prosperità di regni in piè non
151
1842
e vie per molti ¶ Non d'altro risonàr
152
1842
Dritto del topo, dritto di natura, ¶ Ed ogni dritto
153
1842
con presto accrescimento. ¶ Compagnie di ricchissime persone ¶ Cercar da
154
1842
utili officine ¶ Similmente ogni si vedean porre, ¶ Merci
155
1842
ricevuto avea, ¶ E che di quello dal signor de
156
1842
più superbo ¶ De' prenci di quel tempo era tenuto
157
1842
acerbo ¶ Del nome sol di carta o di statuto
158
1842
sol di carta o di statuto, ¶ Che il poter
159
1842
pietà commosse ¶ Qualche parte di lei fosse relitta, ¶ E
160
1842
La corte il dichiarò di violino. ¶ 46 ¶ Questi poiché con
161
1842
il vero, ¶ Al capitan di quei che doppie paghe
162
1842
Ed intromesso, fe', come di corte, ¶ Riverenza per granchio
163
1842
tuoi perviene ¶ E perché di sposar fosti degnato, ¶ Colei
164
1842
Degno quant'altro alcun di regio trono ¶ T'estima
165
1842
adopran gli altri re di por sostegno. ¶ 4 ¶ O un
166
1842
partono essi re pieni di fede ¶ L'orbo stato
167
1842
arme autenticando. ¶ 5 ¶ Re novo, di lor man pesato e
168
1842
monarchia, ¶ 7 ¶ Al popol che di lei fu distruttore ¶ Cercan
169
1842
Brancaforte ingiunto ¶ A' tuoi di provveder d'un re
170
1842
ancor che tardo, ¶ E di color che collegati ei
171
1842
quasi affatto ¶ La maestà di questo trono estinse, ¶ A
172
1842
opra ti saran consorti ¶ Di render lustro al tuo
173
1842
a te spedito ¶ Sarà, di quel tenor che si
174
1842
i tempi, e che di ciò vedea ¶ Chiara testimonianza
175
1842
avessero anteposto ¶ A monarchia di qualsivoglia sorte, ¶ E che
176
1842
avea tolto dal cor, di Brancaforte ¶ Condannava i trattati
177
1842
i dritti comuni e di natura: ¶ Perché frode, perfidia
178
1842
vendetta a far non di parole. ¶ Guerra scelta da
179
1842
ad apprestar si pose. ¶ 24 ¶ Di suo vero od al
180
1842
m'accadde mai, ¶ Né di fallar poi che il
181
1842
usai. ¶ 25 ¶ Dico che Rodipan di porre sciolta ¶ La causa
182
1842
e vanti. ¶ 31 ¶ Primo fatto di guerra, a tal fatica
183
1842
Rubatocchi i cittadini, ¶ Fu di torri e steccati alla
184
1842
granchi che verrebbe ormai di fuore ¶ Come torrente rapido
185
1842
bello. ¶ 33 ¶ Come Aiace quel che di tenebre ¶ Cinte
186
1842
Aiace quel dì che di tenebre ¶ Cinte da Giove
187
1842
le greche schiere, ¶ Che di servar Patroclo alla funebre
188
1842
il vedere, ¶ Riconducesse il , poi se volesse ¶ Nell
189
1842
periglio ¶ Nel buio sen di quella grotta alpestre. ¶ Vinse
190
1842
padrone e re che di gir tosto ¶ Sopra Topaia
191
1842
la cittadina ¶ Falange che di numero di fanti ¶ A
192
1842
Falange che di numero di fanti ¶ A un milione
193
1842
tuo giogo infranto. ¶ 35 ¶ Ma di troppo gran tratto allontanato
194
1842
Che un infinito cicalar di stato ¶ Ode o presume
195
1842
E fa leggi o di farle ha certa fede
196
1842
qual si sia specie di seggi, ¶ Non che sforniti
197
1842
or disputando ¶ Dello stato di fuori, or dell'interno
198
1842
al lor governo: ¶ Una di quelle che temprate in
199
1842
s'accostasse ¶ A quel di Francia o d'altra
200
1842
alte o pur basse, ¶ Di pubblica o di regia
201
1842
basse, ¶ Di pubblica o di regia elezione, ¶ Doppio o
202
1842
ignoranza si può né di bugia, ¶ Essere stato il
203
1842
alle troiane ¶ Genti e di sua radice i tanti
204
1842
Enea convenner tutti: ¶ Perché di regno alfin sola ci
205
1842
quella estinta, i prossimi di sangue ¶ E poscia ad
206
1842
gli altri parenti ¶ Cerchiam di grado in grado insin
207
1842
stato il pristino disgombra, ¶ Di qualche pianta di real
208
1842
disgombra, ¶ Di qualche pianta di real semenza ¶ Sempre s
209
1842
e fervida cavalla ¶ Che di mano al cocchier per
210
1842
esser tenuto, ¶ Memore ognor di quanto appiè del trono
211
1842
non de' mali ignaro ¶ Di questo o quel, né
212
1842
questo o quel, né di soccorso avaro. ¶ 45 ¶ E lo
213
1842
loco gliene fosse dato, ¶ Di restarsene sciolto ebbe talento
214
1842
restarsene sciolto ebbe talento. ¶ Di questo, poi che la
215
1842
una nebbia vi torrà di mente ¶ Il legger, s
216
1842
alla procella, ¶ E sol di tetto natural forniti, ¶ Contenti
217
1842
Lasciàr, d'erbe e di vermi esser nutriti, ¶ Temon
218
1842
che principal fattura ¶ Esser di quella par che si
219
1842
Sia posto in capo di sì lunga via ¶ Quanta
220
1842
son cent'anni un quanto all'effetto: ¶ Sì
221
1842
il divino ¶ Senno avea di locarlo avuto cura: ¶ Perché
222
1842
non da quella ¶ Forma di ragionar diritta e sana
223
1842
E che gli ami di cor come la pia
224
1842
d'ogni pietate ¶ E di qual s'è cortese
225
1842
un'arte ¶ La qual di ciò che l'uomo
226
1842
l'uomo è risoluto ¶ Di creder circa a qualsivoglia
227
1842
nostra arretrossi appena avvista ¶ Di ciò che più le
228
1842
guardasse, ¶ Che un avvedersi di credenze stolte ¶ Che per
229
1842
Il qual già più di noi non sa né
230
1842
sa né vede, ¶ Ma di veder né di saper
231
1842
Ma di veder né di saper non crede. ¶ 20 ¶ Ma
232
1842
saria che condannato ¶ Fosse di sua natura a un
233
1842
ogni contento e pien di mali ¶ L'interminato stuol
234
1842
colma d'angoscia e di paura ¶ Del topolin la
235
1842
sedi, e cento, ¶ E di Solima il tempio e
236
1842
tempio e le campagne ¶ Di Palestina si rammenta e
237
1842
il manto si vestì di pel di gatto, ¶ E
238
1842
si vestì di pel di gatto, ¶ E lo scettro
239
1842
soggetti. ¶ S'intitolò, non di Topaia, come ¶ Propriamente in
240
1842
eran detti ¶ I portatori di quell'auree some. ¶ Cosa
241
1842
S'altro v'ha di munito entro le mura
242
1842
sete ¶ Con quanto è di bisogno a lor natura
243
1842
che concedeva ¶ Tempo quindici , né dal suo canto
244
1842
verrebbe armata mano. ¶ 44 ¶ Così di Leccafondi e del guerriero
245
1842
lor paese ¶ Contezza ebbe di lor quando oratore ¶ Là
246
1842
il qual sotto colore ¶ Di protegger da' topi amico
247
1842
ove la tomba ¶ Pon di Virgilio un'amorosa fede
248
1842
tal che la città di fuore ¶ Accusar non potea
249
1842
e fabbriche reali ¶ Sorgean di molto buona architettura, ¶ Collegi
250
1842
era il castello ¶ Forte di sito a maraviglia e
251
1842
Cui rompe il monte di Spoleto il corso ¶ Prende
252
1842
onde poi memoria serba, ¶ 8 ¶ Di Trevi la città, che
253
1842
lume ¶ Veduto avreste quel di ch'io favello, ¶ Del
254
1842
esser mestieri ¶ Vede ciascun di noi nella sua stanza
255
1842
d'ignobili case e di taverne ¶ Copre la nobilissima
256
1842
nobilissima ruina, ¶ Al tremolar di pallide lucerne ¶ Scende a
257
1842
membra afflitte e pur di fama eterne, ¶ Magioni e
258
1842
Queste ruine nostre ricoprisse, ¶ Di faci a visitar l
259
1842
Italia non dirò, ma di chi prezza ¶ Disonesto tesor
260
1842
in chiarezza, ¶ E riscossa di terra allo straniero, ¶ Mostrare
261
1842
mercé s'abbia non di riso e d'ira
262
1842
riso e d'ira, ¶ Di ch'ebbe sempre assai
263
1842
scanni; ¶ Razza a cagion di cui mi dorrebb'anco
264
1842
a cui dagli scaffali ¶ Di questi furbi agevole è
265
1842
topesca gente. ¶ 16 ¶ Perché lunge di là stabil dimora ¶ Avean
266
1842
Avean pochi o nessun di lor legnaggio, ¶ Salvo in
267
1842
Topaia entro sue mura. ¶ Di Statistica ancor non s
268
1842
La parola a quei per isventura, ¶ Ma di
269
1842
dì per isventura, ¶ Ma di più milioni aver compita
270
1842
Della città con lui, di non frapporre ¶ Più tempo
271
1842
Sì ch'ai rischi di fuor tornando l'oste
272
1842
Doria, ¶ In sul fianco di qua dall'oceano, ¶ E
273
1842
pudor, per leggiadria ¶ Vera di fatti e probità d
274
1842
arcano avvolgimento, ¶ E viltà di pensier con ardimento. ¶ 26 ¶ Deserto
275
1842
che s'appresenti ¶ Maurizio di Sassonia alla tua vista
276
1842
Gran parte a' suoi di libertade acquista, ¶ Egmont, Orange
277
1842
forte ¶ Il primo duca di Firenze a morte. ¶ 28 ¶ Né
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già virtudi, e che di tanto regno ¶ Se minor
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in Affrica disperde. ¶ 29 ¶ Non di cor generoso e non
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far, né ritenere. ¶ 30 ¶ Alfin di tanto suon, tanta possanza
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tempi! ¶ Far gran cose di nulla era vostr'arte
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vostr'arte, ¶ Nulla far di gran cose età di
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di gran cose età di scempi ¶ Apprese da quel
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scempi ¶ Apprese da quel che il nostro marte
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Han gara i sommi di quel secol bruno. ¶ Né
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alcuno, ¶ Se tu, portento di superbia e pegno ¶ D
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secondo Filippo, austriaca pianta, ¶ Di cui Satan maestro ancor
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accolto ¶ De' tuoi pari di tempo e de' nepoti
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baffi enormi e coda di gigante, ¶ La statua colossal
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gigante, ¶ La statua colossal di Lucerniere, ¶ Antico topolin filosofante
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pittura a fresco, ¶ Pur di scalpello e di pennel
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Pur di scalpello e di pennel tedesco. ¶ 41 ¶ Fu di
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di pennel tedesco. ¶ 41 ¶ Fu di sua specie il conte
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quaggiù formando il topo; ¶ Di cui l'opre, l
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del conte; il qual di stima ¶ Tenuto era da
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eretto ¶ L'un piè di quei dinanzi, all'uso
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antico, ¶ Fu, per parer di ciascheduno, eletto ¶ Messagger dell
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la persona, e molto ¶ Di posa avea mestier, non
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agricoltor si discopria; ¶ E di cani un latrar da
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dell'uomo, il qual di tante ¶ Bestie che il
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e stride, ¶ Segno, gracchiando, di felici eventi ¶ Arrecar da
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Topo o topessa o di simil natura, ¶ Sperò certo
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per divino, ¶ nunzio venisse di non reo destino. ¶ 7 ¶ Ma
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lume è poco accetto, ¶ Di lei non molto rallegrossi
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L'orme che dianzi, di fuggir costretto, ¶ Impresse avea
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or danni ora spaventi ¶ Di quella fuga gli rendea
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sempiterni calli ¶ Apparecchiava al la fresca aurora, ¶ Né
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E i dialetti ancor di tutti quanti, ¶ Tal ch
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andar sotto l'arnese ¶ Di topo un granchiolin del
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Propria insegna ed onor di letterati ¶ Essendo dal principio
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o d'altro segno ¶ Di pace e sicurtà son
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Dal sangue per allor di quegli estrani ¶ Di doversi
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allor di quegli estrani ¶ Di doversi astener determinaro; ¶ E
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E legati così come di cani ¶ O di qualche
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come di cani ¶ O di qualche animal feroce o
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gli strascinaro ¶ Al General di quei marmorei lanzi, ¶ Gente
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a un tempo e di servile aspetto; ¶ Dal qual
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defunto, ¶ E non restar di lui successor degno, ¶ Deliberato
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punto ¶ Popolarmente, e che di fede il segno ¶ Rubatocchi
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casto lanzo, al par di verginella ¶ A cui con
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su quel trono ¶ Sedea di nome tal decimonono. ¶ 27 ¶ Rispose
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pronte; ¶ Trasse i cattivi di sotterra e sciolse, ¶ E
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ricerco, espose al Generale ¶ Di sua venuta le ragioni
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forza o quale ¶ Violazion di stato o di confine
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Violazion di stato o di confine, ¶ Qual danno della
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poco altramente: ¶ Signor topo, di tutte quelle cose ¶ Che
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equilibrio d'acqua ma di terra, ¶ Rispose il granchio
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Rispose il granchio, è di pugnar cagione, ¶ E il
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D'altrui roba o di sua che non soleva
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Che dimagrando scemo era di peso, ¶ O le si
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che, mangiate, ne divien di sorte ¶ Che può star
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esser primo, e quando ¶ Di novità s'accorge o
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conte: ¶ La crosta, disse, di che siam vestiti, ¶ E
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corallo ed il cristal di monte ¶ Per durezza famosi
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ci si propone? ¶ 41 ¶ Sputò di nuovo e posesi in
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presidio in Topaia alloggerete ¶ Di trentamila granchi, ed in
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la squilla ¶ Tutta farsi di lor la piaggia nera
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sfera, ¶ Vedi un nugol di mosche atro, importuno, ¶ Il
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i topi al destin, di valle in valle, ¶ Per
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in valle, ¶ Per più di cento miglia offrir le
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la notte, e il secondo ¶ Già l'aria
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la paura, ¶ Fermossi; e di spiar vago per uso
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quanto si potea lontano, ¶ Di qua, di là, da
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potea lontano, ¶ Di qua, di là, da tutti quattro
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in alcun lato. ¶ Soli di verso il campo i
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sentissi, ed all'aspetto ¶ Di sì queta beltà l
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voce udìr, che via di fila in fila ¶ S
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in fila ¶ S'accrescea, di color che pria saliti
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e che dal monte ¶ Di novo convenia mostrar la
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la tema, in un , per via deserta, ¶ Mille
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periglio. ¶ 12 ¶ Già la stella di Venere apparia ¶ Dinanzi all
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zanzara stridula, ch'uscia ¶ Di mezzo la foresta all
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le mani, ¶ Maravigliando pur di quell'orrendo ¶ Esercito di
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di quell'orrendo ¶ Esercito di bruti ingordi e strani
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nome ¶ Mangiaprosciutti primo un fu detto; ¶ Intendo il
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la regia sede. ¶ 15 ¶ Ben di lui rimaneva una figliuola
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Ma un tedesco filologo, di quelli ¶ Che mostran che
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e il greco un furon fratelli, ¶ Anzi un
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cose oscure ¶ L'un tutto sappiam, l'altro
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conosce in tutto ¶ Che di seme tedesco il mondo
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in provvedere ¶ A se di novo capo in quelle
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nacque ¶ La più parte di lor, la tema in
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impero ¶ Si desse allor di mille topi e mille
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Omero ¶ Sona la tromba, di quel campo Achille. ¶ Lungamente
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chiamando ogni momento: ¶ Così di nazion quello che padre
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A veder se alcun valore instilli ¶ In lor
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gran nome suol far di fango intriso? ¶ 24 ¶ Intanto a
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conforto, ¶ Piacesse a noi di seguitar per gioco, ¶ In
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ire a diporto, ¶ E di più selve riscaldarci al
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Del nome italian, che di quel danno ¶ Onde nessuna
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ad esempio esser dimostra ¶ Di tant'odio potria come
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che n'abbia, ¶ E di speme fra noi gl
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italico onor prestare aita. ¶ 31 ¶ Di Roma là sotto l
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la notte; e poi di nutritura ¶ Giovare ai corpi
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il conte Leccafondi, ¶ Signor di Pesafumo e Stacciavento; ¶ Topo
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Topo raro a' suoi , che di profondi ¶ Pensieri
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a' suoi dì, che di profondi ¶ Pensieri e di
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di profondi ¶ Pensieri e di dottrina era un portento
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E giornali leggea più di dugento; ¶ Al cui studio
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diciamo, un gabinetto. ¶ 35 ¶ Gabinetto di pubblica lettura, ¶ Con legge
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in quelle mura, ¶ Che di due fogli al più
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mare; ¶ Gran fatica, e di menti al mondo rare
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ch'ebbe, era guernita ¶ Di libri di bellissima sembianza
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era guernita ¶ Di libri di bellissima sembianza, ¶ Legati a
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Ad aspettarlo si fermò di fuore. ¶ 5 ¶ Io vidi in
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appresso il volgo han di Fiano, ¶ In una grotta
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all'infernal discesa ¶ Posesi di Topaia il cavaliere, ¶ Salvo
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Tacito discendeva in compagnia ¶ Di molte larve i sotterranei
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bui. ¶ 9 ¶ E dell'uscir di là nessun desio ¶ Provano
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morti il conte, ovver di ciò non danno ¶ Le
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Dianzi in Omero errar di ciò la fama ¶ Scoprimmo
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Né mai selvaggio alcun di premii o pene ¶ Destinate
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l'alme credé viver di fuore. ¶ Ma palpitare ancor
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tale, ¶ Qual ebber quei di sopra al lor passaggio
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nel profondo immense file ¶ Di seggi ove non può
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e il gentile ¶ Come di mano in man gli
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avete mai qualche pittura ¶ Di quelle usate farsi innanzi
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dice il volgo indotto, ¶ Di quelle che a mirar
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naso né labbra, e di colore ¶ Quale il tempo
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il conte ¶ Oso fu di mirar la schiera antica
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con le pupille errando ¶ Di contanti nessun raffigurando. ¶ 21 ¶ Sì
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poche altre anime sante ¶ Di cari amici suoi testè
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gente morta ¶ Questa vita di qua niente importa. ¶ 23 ¶ Narrato
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un suon giocondo, ¶ Che di secolo in secolo alle
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mancar che non ridesse ¶ Di se l'antico tempo
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il topo il vergognar di fuore. ¶ 27 ¶ E confuso e
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fuore. ¶ 27 ¶ E confuso e di cor tutto smarrito, ¶ Con
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che riveduto il sole ¶ Di penetrar fra' suoi trovasse
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gli saria ¶ Per lavar di sua gente il disonore
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il disonore ¶ Dal general di nome Assaggiatore. ¶ 30 ¶ Era questi
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cose sode ¶ A genti di cervel non bene adulto
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sempre gli orecchi avea di poi, ¶ Onde cattivo cittadin
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e nella fronte. ¶ Qual di Trofonio già nelle caverne
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nelle caverne ¶ Agli arcani di Stige e d'Acheronte
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ch'alquanto ragionando seco ¶ Di quel che dentro là
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sotto quel cieco ¶ Vel di nebbia che mai non
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la schiena ¶ Con lui di novo abbandonò l'arena
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acque, valicàr gran tratto ¶ Di terra ferma ed altro
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ferma ed altro mar di poi, ¶ E così come
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che abitiam noi. ¶ Già di rincontro a lor nasceva
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monti eoi, ¶ Quando là di Topaia accanto al sasso
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so come ¶ Una pelle di granchio in quelle bande
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some ¶ Tal che parve di poi tra le nefande
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diritto, ¶ Dico al guerrier di cui più sopra è
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ma nulla udire ¶ Volle di trame o di civili
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Volle di trame o di civili imprese. ¶ Cercollo il
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alcuna via. ¶ Ultimamente un che Assaggiatore ¶ Con più
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lor nella maniera ¶ Che di qui recitar creduto io
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molte biblioteche e molte ¶ Di levante si trova e
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levante si trova e di ponente, ¶ Che vidi io
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un amico intelligente. ¶ Ma di tali scritture ivi sepolte
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viaggiator, cui per difetto ¶ Di cavalli o di rote
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difetto ¶ Di cavalli o di rote all'osteria ¶ Restar