Luigi Pirandello, Enrico IV, 1921

Landolfo Aspettino. Mi permetto di suggerir loro una cosa

anche la Marchesa Matilde di Toscana ha implorato con

teme tanto l'avversione di quella Marchesa che ospitò

sono certo in grado di saperlo meglio di me

grado di saperlo meglio di me - non è detto

amasse segretamente la Marchesa di Toscana? ¶ Donna Matilde (subito

teme che lo sdegno di lei per questo amore

Matilde e dell'Abate di Cluny. E io vi

cavalcata - intendevo appunto avvalermi di questo per dimostrargli che

Dottore ¶ sotto le vesti di Marchesa di Toscana. ¶ Dottore

le vesti di Marchesa di Toscana. ¶ Dottore (subito, con

confronto dev'esser subitanea, di colpo. No, no. Marchesa

andiamo: lei si presenterà di nuovo come la duchessa

Landolfo per l'uscio di destra. ¶ Frida Ma io

io comincio ad aver di nuovo una gran paura

nuovo una gran paura... ¶ Di Nolli Daccapo, Frida? ¶ Frida

se lo vedevo prima... ¶ Di Nolli Ma credi che

ce n'è proprio di che! ¶ Frida Non è

Frida Non è furioso? ¶ Di Nolli Ma no! È

ti vorrà far male... ¶ Di Nolli Ma sarà poi

al bujo! con lui... ¶ Di Nolli Per un solo

un buco nell'acqua. ¶ Di Nolli Non cominciare! A

ma hanno questa felicità di cui non teniamo conto

cui non teniamo conto... ¶ Di Nolli (interrompendo, seccato). Ma

con forza). Non ragionano! ¶ Di Nolli Ma che c

architettato noi tutto quanto! ¶ Di Nolli No, niente affatto

si laureino in medicina! ¶ Di Nolli (stordito). Chi? ¶ Belcredi

Chi? ¶ Belcredi Gli alienisti. ¶ Di Nolli Oh bella, e

Accennano a venire qua... ¶ Di Nolli Ah si? ¶ Bertoldo

Sì, sì, eccolo, eccolo! ¶ Di Nolli Ritiriamoci allora! Ritiriamoci

Voltandosi a Bertoldo prima di uscire: ¶ Voi restate qua

restare? ¶ Senza dargli risposta, Di Nolli, Frida e Belcredi

Dottore con la tonaca di Abate di Cluny; Enrico

la tonaca di Abate di Cluny; Enrico IV è

ed esclama col tono di chi vuol far notare

torti che ho verso di lei, benché non dobbiate

dobbiate credere alle dissolutezze di cui m'accusano i

io ritorni all'amore di vostra figlia? ¶ La guarda

o d'ammonimento e di sgomento insieme: ¶ Non siate

siate amica della Marchesa di Toscana! ¶ Donna Matilde Eppure

non ha scongiurato meno di noi per ottenere la

Dottore con un tono di riso: ¶ Ah, Monsignore, come

ben poco v'importa di lei! ¶ Volgendosi al Dottore

potuto concepire della Marchesa di Toscana. ¶ E sgomento di

di Toscana. ¶ E sgomento di essersi permesso questa osservazione

vedremo se mi riuscirà di tenermela stretta accanto, moglie

quella che io, sapendo di averla... sì, ho pur

Berta, dicendomi d'esser di Susa - non so perché

certa elasticità analogica, propria di ogni delirio sistematizzato, è

non da uno stato di incipiente apatia, ma piuttosto

adagiamento in uno stato di malinconia riflessiva, che dimostra

la finestra, col tono di una malata che si

automobile, dottore! Sono più di tre ore e mezzo

l'orologio). Eh, più di quattro per questo! ¶ Donna

Matilde Fatemi il piacere di non pregarla affatto! Io

momento e dev'esser di sera. Se riusciamo a

distaccheremo! ¶ Dottore Potremo sperare di riaverlo, come un orologio

comune il marchese Carlo Di Nolli. ¶ Donna Matilde Ah

se n'è andata? ¶ Di Nolli Eccola, viene a

L'automobile è arrivata? ¶ Di Nolli Sì. ¶ Donna Matilde

ha portato l'abito? ¶ Di Nolli È già qui

dov'è? Dov'è? ¶ Di Nolli (stringendosi nelle spalle

a uno scherzo fuor di luogo). Mah...Ora vedrete

Altezza la Marchesa Matilde di Canossa! ¶ E subito entra

madre da «Marchesa Matilde di Toscana» in modo da

dice con sussiego sprezzante). Di Toscana, di Toscana, prego

sussiego sprezzante). Di Toscana, di Toscana, prego. Canossa è

il Dottore fa segno di no col dito ¶ dice

no col dito ¶ dice di no? ¶ Dottore No. Perché

siamo più avanti noi, di quanto il tempo è

loro ¶ indica Frida e Di Nolli ¶ debbono fare ancora

cominciato è più avanti di tutti. E il più

ottocent'anni più giovane di tutti noi, la Marchesa

noi, la Marchesa Matilde di Toscana. ¶ E le si

le si inchina profondamente. ¶ Di Nolli Ti prego, ti

pare che io scherzi... ¶ Di Nolli Ma sì, Dio

perfino vestito da benedettino... ¶ Di Nolli Già! Per fare

altro abito che è di là, per quanto a

lui viene in mente di trovarsi davanti alla Marchesa

davanti alla Marchesa Matilde di Canossa. ¶ Frida (mentre conversa

mentre conversa piano col Di Nolli, avvertendo che il

che il dottore sbaglia). Di Toscana! Di Toscana! ¶ Dottore

dottore sbaglia). Di Toscana! Di Toscana! ¶ Dottore (c.s

due giovani e finge di dar loro spiegazioni. ¶ Belcredi

non mentite! Voi sapete di non avvilirvi. ¶ Donna Matilde

voi in questo momento! ¶ Di Nolli (venendo avanti). Ecco

andate a chiamare uno di quei tre là! ¶ Bertoldo

Ma dobbiamo fingere prima di licenziarci! ¶ Di Nolli Appunto

fingere prima di licenziarci! ¶ Di Nolli Appunto! Lo faccio

ne faccio a meno... ¶ Di Nolli Anche per non

Anche per non metterlo di nuovo in diffidenza, capisci

da Bertoldo. ¶ Landolfo Permesso? ¶ Di Nolli Avanti, avanti! Ecco

o Landolfo, come vuole! ¶ Di Nolli Bene, guardate. Adesso

stanze, che geme pentito di tutto ciò che ha

favorire...Avranno la pazienza di indossare di nuovo gli

la pazienza di indossare di nuovo gli abiti... ¶ Dottore

mani, come in attesa di qualche cosa che debba

lì! ¶ E indica, come di nascosto, il Belcredi. ¶ Landolfo

sospirosa esasperazione). Eh, nessuno di noi può valutare ciò

tempi e la maestà di chi sa essere quale

Papa! - Vorreste ora ridere di me, vedendomi così? Sareste

consiglia ora quest'abito di penitenza. Vi dico che

del Papa in veste di prigioniero? - No. - Saremmo pari

come se avesse detto di no ¶ - cangiato, cangiato, per

affetto e la devozione di cui ha saputo darmi

gola; poi si volge di nuovo con dolce e

tremante, con un filo di voce). Ma sì, sì

non c'è arte di magia che gli sia

parete, quasi con paura, ¶ di non potermi più distaccare

distaccare da quest'opera di magia! - Sono ora penitente

Papa che lo può: di staccarmi di là ¶ indica

lo può: di staccarmi di là ¶ indica di nuovo

staccarmi di là ¶ indica di nuovo il ritratto, ¶ e

stupore e lo sgomento di tutti, corre a prenderla

profondamente commossa, che casca di schianto a sedere, quasi

quella del trono, addobbata di mobili antichi e austeri

cinto da una ringhiera di legno a pilastrini, interrotta

tavola e cinque seggioloni di stile, uno a capo

può fare a meno di prestare orecchio, perché nello

interessa suo malgrado, impedendole di concentrarsi a maturare un

un proposito più forte di lei, che le balena

impressione. ¶ Dottore Non dico di no; ma creda che

è puerile. ¶ Donna Matilde (di scatto, voltandosi di nuovo

Matilde (di scatto, voltandosi di nuovo sdegnata). Puerile? Che

altro, molto più complicato di quanto possiate immaginare. ¶ Donna

invece. ¶ Dottore (col sorriso di compatimento d'un competente

deve avere perfettamente coscienza di essere per sè, davanti

avanti con un po' di tintura sulle tempie e

ridere! ¶ Donna Matilde (scattando di nuovo). No. Non è

Belcredi Ma se parlava di vostra figlia... ¶ Donna Matilde

Matilde Non è vero! - Di me! Parlava di me

vero! - Di me! Parlava di me! ¶ Belcredi Sì, forse

difatti bruni - come quelli di mia figlia. E perciò

è messo a parlare di lei! ¶ Belcredi Ma se

è sua moglie: Berta di Susa. ¶ D. Matilde Ma

in generale, Dio mio! di chi vuol fissare, comunque

dubitante). No... no... parlava di me... Ha parlato sempre

e con me e di me... ¶ Belcredi Alla grazia

ha lasciato un momento di respiro, e dite che

che ha parlato sempre di voi? Tranne che non

Donna Matilde (con aria di sfida, quasi rompendo ogni

quasi rompendo ogni freno di convenienza). E chi lo

Adelaide e dell'Abate di Cluny. Trovandosi davanti un

è tanta, vi prego di credere! ¶ Belcredi Si vede

e di «Monsignore Ugo di Cluny». Intesi? ¶ Arialdo e

primo uscio a destra. ¶ Di Nolli Noi allora ci

bene sotto le vesti di Ugo di Cluny. ¶ Landolfo

le vesti di Ugo di Cluny. ¶ Landolfo Benissimo. Stia

che deve all'intercessione di loro due se, dopo

se, dopo due giorni di attesa, in mezzo alla

fu ammesso nel castello di Canossa alla presenza di

di Canossa alla presenza di Gregorio VII che non

Bertoldo. ¶ Landolfo Lo porterai di là. ¶ Poi alla Marchesa

Poi alla Marchesa, accennando di cingerle in capo la

qua? ¶ Landolfo Ci sono di là. ¶ indica l'uscio

da benedettini. ¶ Belcredi Questa di far da benedettino, dico

pazzia che costa fior di quattrini! ¶ Dottore Mah! Anche

patrimonio... ¶ Landolfo Sissignore. Abbiamo di là un intero guardaroba

un intero guardaroba, tutto di costumi del tempo, eseguiti

Landolfo Mah, sa: donne, di quelle che... ¶ Belcredi Che

Arialdo, che fa prima, di nascosto, un cenno per

appare biondo, per via di una tintura quasi puerile

Maestà, è un monaco di Cluny che accompagna l

il ripudio: il vescovo di Magonza, per centoventi poderi

grato, ora, Pietro Damiani, di quell'impedimento! - Tutta d

che, in una parentesi di astuzia, si ripassi la

d'idee, perspicacia, fermezza di contegno e pazienza nell

dito appuntato minacciosamente contro di lui, si pone le

credo capace. ¶ Si avvicina di Dottore e gli tira

contro lei si servirono di me, ignaro, e contro

dell'altro: Anno più di Stefano, Stefano più di

di Stefano, Stefano più di Anno! ¶ Landolfo (sottovoce, persuasivo

morta. ¶ Pausa tenuta, densa di commozione. Poi sorridendo mestissimamente

qualche segno esteriore. Termini di tempo, mi spiego, Monsignore

finta; ma senz'ombra di sdegno, anzi con maliziosa

vuol esser giovine... - Nessuno di noi mente o finge

in un bel concetto di noi stessi. Monsignore, però

alla vostra tonaca santa, di qua, dalle maniche, vi

un serpe qualche cosa, di cui non v'accorgete

Madonna? Vi ricordate proprio di essere stata sempre la

Damiani, poteste essere amico di quel tale... ¶ Landolfo (c

Voltandosi a Belcredi, come di sfuggita: ¶ Che opinione eh

Ma tutti, pur non di meno, seguitiamo a tenerci

Damiani, invece, il ricordo di ciò che siete stato

ciò che siete stato, di ciò che avete fatto

fatto, appare ora riconoscimento di realtà passate, che vi

quasi feroce facendo atto di strapparselo, mentre Arialdo, Ordulfo

con me la destituzione di Papa Gregorio VII: non

gli altri due, scongiurandolo di tacere). Maestà, Maestà, in

Maestà, Maestà, in nome di Dio! ¶ Arialdo (invitandolo coi

in vostro favore! ¶ E di nascosto fa pressanti segni

pressanti segni al Dottore di dire subito qualche cosa

Ci stava! Concertatore famoso di quadri plastici, di danze

famoso di quadri plastici, di danze, di recite di

quadri plastici, di danze, di recite di beneficenza; così

di danze, di recite di beneficenza; così per ridere

Ma recitava benissimo, sa? ¶ Di Nolli Ed è diventato

un arresto, un po' di scompiglio nella cavalcata; si

ferita! neanche una goccia di sangue! ¶ Belcredi Si credette

come tutti noi... meglio di noi, perché - come le

tre. Fu un momento di terrore per tutti! ¶ Donna

dimenticherò mai quella scena, di tutte le nostre facce

a quella terribile maschera di lui, che non era

persona, in un momento di furore! ¶ Donna Matilde Dovette

io dico, l'ossessione di quella mascherata, dottore, l

ossessione che per più di un mese se n

a Frida e al Di Nolli). Capite che scherzi

scherzi, carini miei? ¶ Al Di Nolli: ¶ Tu avevi quattro

si è più mosso di là: Enrico IV. ¶ Dottore

Scusino... ¶ S'arresta però di botto per lo scompiglio

Frida (con un grido di spavento, riparandosi). Oh Dio

È lui? È lui? ¶ Di Nolli (subito). Ma no

scappato dalla nostra mascherata! ¶ Di Nolli È uno dei

chiedo scusa, signor Marchese... ¶ Di Nolli Ma che scusa

chiedo licenza d'andarmene! ¶ Di Nolli Ah, voi siete

resisto... ¶ Donna Matilde (al Di Nolli con viva costernazione

prima volta; e, invece di ajutarmi, signor Marchese... ¶ Sopravvengono

davanti all'uscio prima di farsi avanti. ¶ Landolfo Permesso

Arialdo Permesso, signor Marchese? ¶ Di Nolli Avanti! Ma insomma

l'uscio a sinistra. ¶ Di Nolli (subito trattenendola). Ma

Non possiamo più trattenerlo di là. Ha dato ordine

trono! - Come si fa? ¶ Di Nolli Ma chiudete! Chiudete

sotto qual veste presentarsi... ¶ Di Nolli Sì, sì, s

Se lei, dottore, crede di poter fate subito la

sarà mica ancora armato? ¶ Di Nolli Ma no! che

a un travestimento diabolico. ¶ Di Nolli Come a voi

i morti! Lo accusa di tutte le arti diaboliche

delirio persecutorio! ¶ Arialdo Infurierebbe! ¶ Di Nolli (a Belcredi). Ma

Noi ce ne andremo di là. Basta che lo

Dottore Dice... io solo? ¶ Di Nolli Ma ci sono

Vescovo... il Vescovo Ugo di Cluny. ¶ Arialdo Il signore

l'Abate? Benissimo: Ugo di Cluny. ¶ Landolfo E già

anche per me, allora. ¶ Di Nolli Noi andiamo, Frida

non ho affatto bisogno di voi! ¶ Belcredi Non dico

abbiate bisogno. Ho piacere di rivederlo anch'io. Non

signore? ¶ Belcredi Mah, veda di trovare un travestimento spiccio

ad Arialdo) Sì, ecco: di cluniacense. ¶ Belcredi Cluniacense? Come

da benedettino dell'Abazia di Cluny. Figurerà al seguito

Cluny. Figurerà al seguito di Monsignore. ¶ Ad Arialdo: ¶ Vai

della «Duchessa Adelaide» e di «Monsignore Ugo di Cluny

da un mese. Invece di trovarmi qua, io e

ben altre cure, capisco! ¶ Di Nolli Mah! È morta

fosse prossima la guarigione di questo suo fratello adorato

quali segni lo arguisse? ¶ Di Nolli Pare da un

utilissimo conoscerlo, per bacco! ¶ Di Nolli Ah, io non

che egli sia stato di una tenerezza insolita, quasi

presago della prossima fine di lei. Dal suo letto

lei. Dal suo letto di morte, ella si fece

Prego, prego... abbia pazienza... ¶ Di Nolli Ma sì! Sta

Donna Matilde Più! Più di diciotto, ormai! ¶ Dottore Prego

Propose lui, a lei, di farselo eseguire? ¶ Donna Matilde

lo facemmo eseguire tanti di quelli che prendemmo parte

anch'io, il mio, di «Carlo d'Angiò »! ¶ Donna

ci fu la proposta di raccoglierli tutti, per ricordo

perché sua madre... ¶ accenna di nuovo al Di Nolli

accenna di nuovo al Di Nolli. ¶ Dottore Non sa

c'era Belassi, quando... ¶ Di Nolli (seccato dalla minaccia

Nolli (seccato dalla minaccia di una nuova discussione). Scusi

una sera sui primi di novembre, al Circolo. Sfogliavo

al Circolo si pensava di fare qualche grande mascherata

storica: storica, per modo di dire: babelica. Ognuno di

di dire: babelica. Ognuno di noi doveva scegliersi un

un personaggio da rappresentare, di questo o di quel

rappresentare, di questo o di quel secolo: re o

allora scelse il personaggio di Enrico IV! ¶ Donna Matilde

essere la Marchesa Matilde di Toscana. ¶ Dottore Non... non

Enrico IV. Sì, sapevo di Canossa; ma dico la

fedelissima e zelantissima amica di Papa Gregorio VII, in

lotta contro l'impero di Germania. Compresi bene allora

perché, avendo io scelto di rappresentate il personaggio della

noi donne, caro dottore, di vederci davanti, ogni tanto

una contenuta, intensa promessa di sentimento duraturo! ¶ Scoppia a

a ridere stridulamente. ¶ Niente di più buffo. Se gli

anni. - Quando risi così di lui, fu anche per

forse a una promessa di quegli occhi si poteva

questo m'interesserebbe molto di sapere. - Pericolosissimo? ¶ Donna Matilde

modesta ¶ insofferente, ecco, insofferente di tutto quanto è compassato

che non mi sentii di avere. - Risi anche di

di avere. - Risi anche di lui. Con rimorso, anzi

si confondeva con quello di tutti gli altri - sciocchi

che si facevano beffe di lui. ¶ Belcredi Press'a

Press'a poco, come di me. ¶ Donna Matilde Voi

a quanto mi pare di aver compreso! ¶ Belcredi Sì

certo; ma perché ricco di vita: estroso! ¶ Belcredi Non

moto più spontaneo. Dico di più: sono certo che

Aveva, a volte, scatti di rabbia comicissimi contro se

perché quella subitanea lucidità di presentazione lo poneva fuori

sopperire a quel calore di sincerità cordiale, che si

sorella di Amedeo II di Savoia. ¶ Ordulfo E l

può soffrirla e pensa di ripudiarla. ¶ Landolfo Quella è

nemica: Matilde, la marchesa di Toscana. ¶ Bertoldo Ah, ho

Che vuoi? ¶ Bertoldo (mevavigliato di vederlo entrare in marsina

per scacciarlo. ¶ Ordulfo Messo di Gregorio VII, via! ¶ Arialdo

Demonio evocato dal Mago di Roma! Cava, cava la

capisci? ¶ Ordulfo Tutti messi di Gregorio VII! Ci divertiremo

mi lasciate dire? ¶ Arialdo Dì! Dì! ¶ Giovanni Pare che

lasciate dire? ¶ Arialdo Dì! Dì! ¶ Giovanni Pare che uno

Giovanni Pare che uno di quei due signori sia

si sveglia, lo tratteniate di là ¶ Ordulfo Sì! Scherzi

nascondete la chiave! Anche di quest'altra porta! ¶ Indica

Via, via anche voialtri! Di là! ¶ indica il primo

si reca all'uscio di sinistra e lo apre

far passare il marchese Di Nolli. ¶ Di Nolli Hai

il marchese Di Nolli. ¶ Di Nolli Hai dato bene

Marchese. Stia tranquillo. ¶ Il Di Nolli riesce per un

compone una fiera testa di walkiria. Questa truccatura assume

sua amica ha bisogno di fingere di non saperlo

ha bisogno di fingere di non saperlo; ridere sempre

un po' più giovane di lei, ha una curiosa

danno, ma a danno di lei. È però già

fidanzata al marchese Carlo Di Nolli: giovine rigido, molto

quel poco che crede di poter essere e valere

proprio non può. Veste di strettissimo lutto per la

con curiosità (tranne il Di Nolli); e parlano dapprima

io: sei tu, là! ¶ Di Nolli Sì, è vero

Matilde Che stupido! Crede di farmi un complimento! ¶ Rivolgendosi

le spalle voltate, fingendo di richiamarlo di nascosto). Ps

voltate, fingendo di richiamarlo di nascosto). Ps! No, dottore

È insoffribile! ¶ Frida Fa di professione lo scemo, non

Belcredi Ha le scarpe di ferro. ¶ Dottore Io? ¶ Belcredi

incontro a quattro piedini di vetro. ¶ Dottore (ridendo forte

mio stupore, vi prego di credere, è stato sincero

sincero, e vi proibisco di metterlo in dubbio! ¶ Dopo

violenta sfuriata, un momento di silenzio impacciato in tutti

le gambe, in tono di scusa). Non ho messo

hai condiviso lo stupore di tua madre; o, se

tua madre; o, se di qualche cosa ti sei

così, per il gusto di farmi stizzire. ¶ Dottore (abbagliato

e lei, caro professore! ¶ Di Nolli Lasciamo andare, lasciamo

destra per avvertire che di là c'è qualcuno

mie spalle! Che ingratitudine! ¶ Di Nolli Basta, ti prego

Dottore Ecco, sì. Vediamo di precisare bene, prima, alcuni

per le vive insistenze di sua madre. ¶ Accenna al

sua madre. ¶ Accenna al Di Nolli. ¶ Dottore Che era

Dottore Che era sorella di lui? ¶ Accenna verso gli

alludendo a Enrico IV ¶ Di Nolli Sì, dottore: ed

Il giovane Marchese Carlo di Nolli ¶ Il Barone Tito

la sala del trono di Enrico IV nella casa

IV nella casa imperiale di Goslar. Ma in mezzo

ritratti a olio moderni, di grandezza naturale, avventano dalla

naturale, avventano dalla parete di fondo, collocati a poca

suolo su uno zoccolo di legno lavorato che corre

l'altra da «Matilde di Toscana». Usci a destra

impostarsi come statue, uno di qua e uno di

di qua e uno di là ai piedi del

stipendiati dal marchese Carlo di Nolli perché fingano le

perché fingano le parti di «Consiglieri Segreti», vassalli regali

bassa aristocrazia della Corte di Enrico IV. Vestono perciò

Vestono perciò in costume di cavalieri tedeschi del secolo

XI. L'ultimo, Bertoldo, di nome Fino, assume ora

e andando a sdrajarsi di nuovo sullo zoccolo). Eh

o non è quello di Francia? ¶ A questa domanda

a farsi ancora beffe di lui). Quello di Francia

beffe di lui). Quello di Francia, dice! ¶ Ordulfo (c

s.) Ha creduto quello di Francia! ¶ Arialdo Enrico IV

Francia! ¶ Arialdo Enrico IV di Germania, caro mio! Dinastia

tragico imperatore! ¶ Landolfo Quello di Canossa! Sosteniamo qua, giorno

Bertoldo (sotto questa valanga di notizie riparandosi la testa

d'essere alla Corte di Francia! ¶ Bertoldo Tutta la

santo, che si trattava di quello di Germania e

si trattava di quello di Germania e non d

non d'Enrico IV di Francia! Nei quindici giorni

povero Tito era Adalberto di Brema? ¶ Bertoldo Ma che

Morto Tito, il marchesino di Nolli... ¶ Bertoldo È stato

Corte i vescovi rivali di Colonia e di Magonza

rivali di Colonia e di Magonza).- ¶ Bertoldo (prendendosi e

so una saetta, io, di tutta questa storia! ¶ Ordulfo

storia: quella del vescovo di Brema. Pareva un vescovo

per questo, ma così, di numero; perché nella storia

rappresentazione storica, a uso di quelle che piacciono tanto

parecchie tragedie, la storia di Enrico IV la offrirebbe

dei veri consiglieri segreti di Enrico IV; perché sì

essi, almeno, non sapevano di doverla rappresentare: la rappresentavano

preparato per Enrico IV di Francia, e mi spunta

ora, un Enrico IV di Germania? ¶ Landolfo, Ordulfo, Arialdo

noi. ¶ Arialdo Ci abbiamo di là tanti libri. Ti

gli mostra nella parete di fondo il ritratto della

mi sembra, scusate, prima di tutto una bella stonatura

quella ¶ indica il ritratto di Enrico IV ¶ rappresenta lui

lo stile dell'epoca. Di che ti meravigli, scusa

d'oggi, vestito così di spoglie antiche? Ebbene, lì

portarsi appresso un po' di esperienza! ¶ Arialdo Andiamo, andiamo

dell'Imperatore è Berta di Susa, sorella di Amedeo

Berta di Susa, sorella di Amedeo II di Savoia

scoprono anche nella veglia, di giorno; e fanno paura

sempre tanta paura, quando di notte me le vedo

notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane

Buffoni! Buffoni! - Un pianoforte di colori! Appena la toccavo

Azzeccato! - S'è spaventato di ricomparirmi davanti! ¶ Dirà questo

gaja prorompente frenesia, movendo di qua, di là i

frenesia, movendo di qua, di là i passi, gli

E si spaventano solo di questo, oh: che stracci

questo mio gusto qua, di fare il pazzo! ¶ Landolfo

crederci: ¶ Perdio, l'impudenza di presentarsi qua, a me

E avevano l'aria di prestarsi per compassione, per

È il loro modo di pensare, il loro modo

pensare, il loro modo di vedere, di sentire: ciascuno

loro modo di vedere, di sentire: ciascuno ha il

trovi bollato da una di queste parole che tutti

giudizio che ha fatto di voi? - «Pazzo» «pazzo»! - Non

a uno: ¶ Vi ordino di inginocchiarvi tutti davanti a

Potevate mettermi la camicia di forza... - Schiacciare uno col

una burla: ma uscite di qua, nel mondo vivo

sono sempre dette! Credete di vivere? Rimasticate la vita

IV (a un atto di richiamo e di ammonimento

atto di richiamo e di ammonimento degli altri tre

sissignore. ¶ Enrico IV (volgendosi di nuovo agli altri). Ma

Poi con uno scatto di gioja: ¶ Oh Dio...Ma

vedete? - Scherziamo alle spalle di chi ci crede. ¶ Ad

per avere la scusa di tenerli chiusi. Sai perché

parlare. Che dico io di quelli là che se

vostro sgomento, perché ora, di nuovo, vi sto sembrando

la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni

a te, ¶ indica tre di loro, ¶ e centomila altri

dei loro accordi, fiori di logica! Io so che

se sia l'opposto di ciò che vi pareva

addensarsi, accrescendo quel senso di smarrimento e di più

senso di smarrimento e di più profonda costernazione da

miseria che non è di lui solo, ma di

di lui solo, ma di tutti. Poi egli si

sala del trono? - Fingo di non vederla... ¶ Ordulfo Ah

con una lampa antica, di quelle che si reggono

coretto). Ecco, un pò di luce. Sedete, lì attorno

non sapevamo... ¶ Enrico IV Di rappresentarla per burla, qua

viene qua in visita di tanto in tanto; ma

che a una distanza di otto secoli in giù

un'ansia senza requie di sapere come si determineranno

determineranno i loro casi, di vedere come si stabiliranno

sa che non sperino di farmi guarire...Buffoni! - Voglio

Voglio avere il gusto di schiaffeggiargliene almeno uno: quello

comune. ¶ Chi è? ¶ Voce di Giovanni. Deo gratias! ¶ Arialdo

uno scherzo alle spalle di un povero vecchio, che

fraticello, con un rotolo di cartapecora sotto il braccio

Poi assumendo un tono di tragica gravità e di

di tragica gravità e di cupo risentimento: ¶ Tutti i

Giovanni (svolge il rotolo di cartapecora, e si dispone

IV (dettando). Il decreto di pace emanato a Magonza

Nel bujo, la parete di fondo si discerne appena

impostati nel preciso atteggiamento di quei ritratti, Frida parata

Frida parata da «Marchesa di Toscana», come s'è

secondo atto, e Carlo Di Nolli parato da «Enrico

vede che egli ha di poco oltrepassato l'altezza

atterrita verso la parete di fondo, accennando d'alzare

guizza in un brivido di terrore e non aspetta

Frida (a quell'atto di terrore, non meno atterrita

terrore, non meno atterrita di ciò che si è

paura... ¶ E mentre il Di Nolli balza a sua

volta dallo zoccolo e di qui a terra, e

gridare convulsa, sul punto di svenire, irrompono - dall'uscio

anche lei da «Marchesa di Toscana», Tito Belcredi, Landolfo

Ordulfo, Bertoldo, Giovanni. Uno di questi dà subito luce

alla sala: luce strana, di lampadine nascoste nel soffitto

inattesa, dopo il momento di terrore per cui ancora

fidanzato. Parlano tutti confusamente. ¶ Di Nolli No, no, Frida

Ecco! È guarito! Vedi? ¶ Di Nolli (stupito). Guarito? ¶ Belcredi

paura! ¶ Donna Matilde Ma di che? Guardalo! Se non

vero! Non è vero! ¶ Di Nolli (c.s.). Non

ha confidato a loro! ¶ Di Nolli (ora più indignato

tue spalle, e anche di noi che, in buona

che, in buona fede... ¶ Di Nolli È possibile? Anche

Nolli È possibile? Anche di sua sorella, fino alla

al nipote): E avanti! Di’ avanti! ¶ Di Nolli (restando

E avanti! Di’ avanti! ¶ Di Nolli (restando al grido

morta «tua» sorella soltanto! ¶ Di Nolli (c.s.). Mia

non era «tua» madre? ¶ Di Nolli Mia madre, mia

sei calato ora, fresco, di là! ¶ indica la nicchia

era Agnese la madre di Enrico IV! ¶ Si volge

lei veramente la Marchesa di Toscana. ¶ Voi, Marchesa, dovreste

Frida (ancora impazzita, stringendosi di più al Di Nolli

stringendosi di più al Di Nolli). No, io no

lo cimenti, per amor di Dio! ¶ Belcredi (senza dargli

hanno detto loro! ¶ Indica di nuovo i quattro giovani

puerilità intollerabile, la vista di lui ¶ indica il Di

di lui ¶ indica il Di Nolli, ¶ Marchesa, e la

interrompe con uno scatto di sdegno. ¶ Ah! ¶ E subito

parata voi da Marchesa di Toscana anche lei? Sapete

Dottore, che avete rischiato di rifarmi per un momento

Contempla Frida e il Di Nolli, poi guarda la

ora una carnevalata fuori di tempo, eh? ¶ Si volta

disgraziato d'un giorno di carnevale? È veramente incredibile

vedere più nulla, caro, di tutto ciò che dopo

che dopo quel giorno di carnevale avvenne, per voi

a dito da tutti, di nascosto, come Enrico IV

sai! Tu che più di tutti ti accanivi contro

il mio cavallo bardato... ¶ Di Nolli (impressionato). Come, come

i loro avanzi, Marchesa, di magra o molle pietà

piatto insudiciato qualche lisca di rimorso, attaccata. Grazie! ¶ Voltandosi

rimorso, attaccata. Grazie! ¶ Voltandosi di scatto al Dottore: ¶ E

disposto per questa delizia di nuovo genere: viverla - con

occhi - rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori e

colori e gli splendori di quel lontano giorno di

di quel lontano giorno di carnevale, quando voi ¶ guarda

per me - la burla di un giorno! Fare che

una realtà, la realtà di una vera pazzia: qua

Si volta subito verso di loro. ¶ Vorrei sapere che

c'è più bisogno di voi, e sarete licenziati

mia volta! - Sapete? - Credevano di potersi mettere a farla

Donna Matilde. ¶ Belcredi (al Di Nolli). Ah, senti... non

non c'è male... ¶ Di Nolli (ai quattro giovani

caricatura, evidente e volontaria, di quest'altra mascherata, continua