Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

Od. I Lib. I ¶ Di quest'Anima soave cura

nobile della Natura, ¶ Laccio di teneri leggiadri cuori, ¶ Tu

d'oro ¶ Sulle vestigia di scorta Achea ¶ Seguii la

Tutto, s'io scossimi di fama al suono, ¶ Bella

all'aureo Tempio ¶ Tentò di spingere tuo dolce esempio

Nume non tardo. ¶ Se di voi spingemi la doppia

insolite alte venture, ¶ O di quest'Anima soavi cure

scriveva il Poeta-Filosofo di Ferney nel produrre la

d'interessar sempre, e di non annoiar mai, uno

più applaudite. I Rimpiattarelli di Nerone, le troppo comiche

per essere scioccamente amoroso di una, di cui egli

scioccamente amoroso di una, di cui egli deve certo

rispettare l'inimitabili rappresentanze di Brittannico, di Mitridate, di

inimitabili rappresentanze di Brittannico, di Mitridate, di Cinna, e

di Brittannico, di Mitridate, di Cinna, e di Sertorio

Mitridate, di Cinna, e di Sertorio dai tratti pungenti

poco ragionevoli. A fronte di tutto ciò come non

spaventarsi al solo nome di Tragedia ? Come incoraggiarsi a

dove hanno potuto non di rado inciampare gli Autori

Atalìa, d' Atreo, e di Semiramide? L'Italia è

stat quasi sempre priva di Genj, che abbiano trattato

ed il pugnale sanguinoso di Melpomene. Le ragioni ne

loro Teatro. La munificenza di Leone X si vide

fornito il nostro Teatro di rappresentanze così sublimi da

avesse avuto il coraggio di metter piede nella sublime

e da un entusiasmo di arditezza, che hanno potuto

una quantità pressoché prodigiosa di tragiche produzioni. Fra un

produzioni. Fra un infinità di Seguaci dell'Italiana Melpomene

celebri Scrittori. A fronte di questo io devo produrmi

giorno, e all'aria di pedanteria, con cui mi

questa protesta un effetto di amor proprio, o di

di amor proprio, o di vana-gloria poco riflessiva

premettere, che la Tragedia, di cui egli dava l

fantasia d'un Giovine di diciott'anni, dovrò dunque

merito, o il demerito di essa, e ben disse

tragico sostenne il carattere di Pirro, e lo espresse

elogio il più eloquente di questa Giovine Attrice; Questi

le diedero quel poco di merito, che le si

le si attribuì, e di cui ella è sicuramente

facile, un prudente partito di desistere da un'impresa

mal si conviene alla di lui insufficienza. Comunque però

insufficienza. Comunque però sia di questo, egli saprà senza

ronzare la per tutto di quest'oziosi, e insufficienti

dà comunemente il nome di Critico a chi altro

è a questa sorte di Critici, che io presento

Che sostenne il carattere di Polissena con un successo

Vaga Andolfati, non sdegnar di questi ¶ Facili Carmi, che

l'umil dono. ¶ Riconoscenza di sensibil cuore ¶ Tratta sul

Tratta sul debil vol di fragil'Estro ¶ Scorrer può

d'ammirazion misti, e di gioja. ¶ Di Polissena, su

misti, e di gioja. ¶ Di Polissena, su i tuoi

poteo, sol tua mercé, di pianto ¶ Fare irrigar l

alme. ¶ Al soave girar di tue pupille, ¶ Al suono

Il fiel s'estinse di maligna Invidia, ¶ E inoperose

replicato plauso ¶ Preda cadesti di mentita morte, ¶ L'Ara

Ara or t'attende di soave Genio ¶ Vittima d

scritta avanti gli Sponsali di questa Giovine Attrice. Ciò

è sotto le Mura di Troja già diroccate, ed

debolmente risplendere alcuni avanzi di faci preste ed estinguersi

si scuoprono le mura di Troja diroccate, e fumanti

proscenio. Pirro dopo alquanto di silenzio s'alza confusamente

sacro. ¶ L'inclita Ombra di lui placar t'è

l'anima augusta ¶ Cinta di gloria a te mostrarsi

Polissena la sorte un dì mi fece: ¶ Agamennone l

Un sì acerbo parlar … di Polissena ¶ Al nome sol

Al nome sol tu di color cangiasti ¶ Forse … ¶ PIRRO

e i lunghieri incanti ¶ Di Polissena idolatrar m'è

stupir non debbe! ¶ Tu di Priamo uccisor, tu il

più crudele ¶ De' Nemici di Troja ardere al fuoco

Troja ardere al fuoco ¶ Di Trojana beltà! … decol cotanto

mi rese. ¶ Col favor di Sinon le mura appena

Città superba, ¶ Che bramoso di strage, e sciolto il

il freno ¶ Al desìo di vendetta, incendio, e morte

dovunque, e il fulmine di Giove ¶ Brillar parea sulla

Crescea l'assalto, io di mia mano infranta ¶ Con

ai vestusti ¶ Tuttor vuoti di sangue atrii superbi. ¶ Pianti

vecchio Padre intorno ¶ Lacrimanti di Primao eran le Figlie

vendicar la morte ¶ Contro di me debole colpo ei

vibra. ¶ Torbido allor, e di vendetta acceso ¶ Il Vecchio

Polissena … oh, Cielo! ¶ Molle di pianto alla sua Madre

al pianto. ¶ Ancor tinto di sangue il guardo volgo

i moti osserva ¶ E di Calcante, e del maggiore

cuore, ¶ Cara, non è di crudeltà capace. ¶ Io t

tremo … il piede ¶ Nega di sostenermi ¶ (disperato) ¶ ah! con

ciò, Signor, ch'ho di più sacro al Mondo

opra tal mi servirà di scorta. ¶ So quanto fe

cupo in mezzo ¶ Orror di morte, onde vien sparso

i Numi in faccia ¶ Di vendicar del Padre tuo

l'Eroe ravviva. ¶ Forse di contentar l'ombra sdegnata

l'ombra sdegnata ¶ Paventi di colui, che ti diè

lontano ¶ Nel cupo orror di questa tomba ascoso. ¶ ve

è ben quei, che di troppo altero ¶ Arbitro de

tuttor si vuole ¶ Far di sangue innocente il suol

non credo, ¶ Spinger contra di te la cieca Turba

che tutta ¶ Spero sanar di quel gran cuor la

gran cuor la piaga. ¶ Di già l'ostia a

sarà sparso. ¶ ARSINDO ¶ Ah! di Pirro pavento. ¶ CALCANTE ¶ Anch

ponno i vizj suoi. ¶ Di strapparli dal cor sperar

al suo fianco, e di sedar procura ¶ Insiem con

desir. Ritorni ¶ Alle vie di virtù quel cuor sedotto

I tuoi singulti, e di vendetta in segno ¶ Di

di vendetta in segno ¶ Di quel sangue fatal, che

mal fermo tuttor soffio di vita ¶ Da questo corpo

quasi esangue ¶ Il furor di Nettuno in queste arene

non vedo che orror … Di questa tomba ¶ Il sacro

quest'erranti ¶ Pallid'ombre di morte … Ah! tutto accresce

morte … Ah! tutto accresce ¶ Di questo seno il turbamento

D'ossa insepolte, e di recisi teschj ¶ Fumar per

sento al loro aspetto. ¶ Di quì si fugga, e

tristezza fatale! - Eterni Dei, ¶ Di cui tremando l'assistenza

ognor deh! vi degnate ¶ Di sostener la mia costanza

mille ¶ Contrarj affetti ora di pianto aspergi ¶ Con trasporto

pianto aspergi ¶ Con trasporto di duol questa mia destra

destra, ¶ Ed or fuor di te, te stessa odiando

i lumi tuoi nube di pianto? ¶ POLISSENA ¶ E tu

esposto, ¶ Polissena, ancor tu di pianto asperta ¶ Del Padre

Amica, sì sento (e di te al pari) ¶ Delle

mi toglie! ¶ Ecuba geme di catene avvinta ¶ Lungi da

obliar potesti ¶ Questo raggio di speme ancor non spento

rammenti, un sogno ¶ Fu di nostre sventure il nunzio

presagio inorridir ti fece? ¶ Di narrarmelo ardisci; Il cuor

e l'orror tetro ¶ Di queste antiche selve irresoluto

cinto. ¶ Dal mesto sen di queste auguste tombe ¶ Delle

fra lor distinte ombre di morte, ¶ Mentre lungi s

pallido in viso ¶ Tinto di sangue, e lacerato il

giace ¶ Fra un turbine di fuoco, al mal distinto

e il crin coperto ¶ Di cenere freddo … a me

lancia irato ¶ Tutto asperso di sangue orrido spettro. ¶ Vendetta

al mio cuor lanciando ¶ Di fameliche fiamma orribil gruppo

l'ombra irata ¶ Avida di vendetta ebra gli sforza

Tutto, lo so, contro di noi congiura; ¶ Tutto estinte

Diva, o mortale, ¶ Cui di catene ingiustamente oppressa ¶ Tien

sbalzato, e salvo appena ¶ Di', qual lido è mai

sue sventure: ¶ Moti son di pietà quei, che provasti

ancor fumanti ¶ Troja un dì fur, quella Città superba

cui sparger vedo ¶ Lacrime di dolor sulla mia Patria

nome! ¶ Forse da Polidoro … Di'! … vedesti ¶ Il mio German

si getta fra le di lei braccia] ¶ Ebbene, ¶ A

solo. ¶ Tu in me di nuovo ogni speranza accendi

ogni speranza accendi, ¶ E di nulla pavento allor che

per anco ignoto. ¶ Guardati di scuoprirti, e tanto spera

una sicura morte ¶ Attendea, di catene intorno avvinto, ¶ Quando

soffersi, ¶ E stanche alfin di tormentarmi l'onde ¶ Mi

alleggerita in parte ¶ Sopra di me l'orrida man

passi tuoi … Ciel! … ¶ (guarda di nuovo) ¶ se mai Pirro

conviene alla sua destra ¶ Di que' ferri umiliati il

in favor tuo ¶ Godrei di tributar la vita istessa

ed a tuo senno ¶ Di te stessa signora io

quanto brami, e forse ¶ Di me stesso più ancor

tuo cuor tanta bontade, ¶ Di cui m'opprime il

vene ¶ Aggirarsi potrà stilla di sangue ¶ De' tuoi diritti

De' tuoi diritti, e di te stessa insieme ¶ Ognor

pena ¶ Ilio superba, e di vendetta assai ¶ Il barbaro

poteo ¶ Tra le fiamme di Troja il furor Greco

è troppo ¶ Quest'avanzo di vita allor, che tutto

l'esser tu privo ¶ Di quel rancor … ¶ PIRRO ¶ Io

E quest'anima un dì così superba ¶ Mesta si

ognor mi siegue. ¶ Del dì la luce, e il

sì rozza preda, ¶ E di sì inculto amor forse

e che nascoso ¶ Senza di te forse tuttor saria

tuttor saria. ¶ POLISSENA ¶ Ah! di troppo, Signore, il mio

Patria io veggio; ¶ Opera di tua man son le

il suolo ¶ De' Nepoti di Teucro il sangue bevve

fiamme ¶ Non riaccendano un dì de' miei Germani ¶ A

è assai, che questo dì funesto ¶ Crudel m'involi

È il tuo, Signor, di rimirarmi afflitta? ¶ Sappi alfin

regge … ¶ E un torrente di fuoco in faccia tua

detti tuoi. ¶ Addio … ma di', sarà poi ver … ¶ POLISSENA

debolezza mia ¶ Un conforto di più trovar potrei ¶ Fra

l'ardor nel sen di Pirro, ¶ Che obliando se

e il grado suo ¶ Di propria man la Schiava

offuscato seno ¶ Al camin di virtude, e il cuoor

Un Guerrier giunse. Egli di Tracia ostenta ¶ L'uso

Eppur mi sembra, amico, ¶ Di Priamo un Figlio. Il

lacrimar sovente ¶ Sopra quelli di Troja estremi avanzi, ¶ Il

replicati amplessi. ¶ Facil sarà di suscitare ad arte ¶ Un

geloso furor nel sen di Pirro. ¶ Tutto ei teme

le fiamme ad eccitar di sdegno. ¶ Odio in lui

Tutte in quel cuor di gelosia le fiamme. ¶ CALCANTE

Pirro, Arsindo. ¶ ARSINDO ¶ Ei di me viene in traccia

alte ruine. ¶ Spesso costui di Polissena al fianco ¶ Pianger

colei, ¶ Che ad onta di me stesso amar m

empio desìo, ch'ha di vendetta ¶ Polissena per te

tu ben, crudele, ¶ Sospettar di perfidia, e di tal

Sospettar di perfidia, e di tal colpa ¶ La virtù

calma, ma con smania di dolore ¶ Tu m'uccidi

gettar le distruttrici fiamme ¶ Di gelosia … d'orror … d

d'orror … d'odio … di sdegno. ¶ Polissena … ¶ riflettendo con

con ironia in atto di partire ¶ Resta; io ti

PIRRO ¶ dopo un poco di pausa ritenendolo ¶ Sentimi non

la nuova mia vendetta? ¶ Di straziarmi compisci … ¶ impaziente ¶ ARSINDO

muojo ¶ Aspergerle vogl'io di Greco sangue. ¶ Non a

suo sangue ¶ Senz'ombra di pietà bagnar gli faccio

Ah! crudel! ¶ con grido di dolore ¶ POLIDORO ¶ Stelle! tu

un nemico … ¶ POLISSENA ¶ Io di scusar non cerco ¶ Il

nostra ¶ Tutta distrusse e di Dardanio sangue ¶ Simoente macchiò

I carnefici nostri, e di vendetta ¶ In me il

giammai ¶ Potessi immaginar … ¶ POLISSENA ¶ Di che sospetti? … ¶ POLIDORO ¶ Io

Degna ti rendi alfine ¶ Di Te - degli Avi tuoi

un pugnale. ¶ Mentre costui di tema privo ¶ Al suo

vuoi … ¶ POLISSENA ¶ con trasporto di dolore ¶ Perchè straziarmi, ¶ Barbaro

tu vuoi, ch'io di mia man ferisca ¶ Il

Entro quel sen, che di pietade è il nido

ch'io divenga ¶ Traditrice di quei … ¶ ritenendosi ¶ POLIDORO ¶ Che

Colma le smanie mie - Di quei? ¶ POLISSENA ¶ Prevedo ¶ Tutto

piangendo ¶ 0d onta ¶ E di Te, e di Me

E di Te, e di Me stessa io l

fuoco mio. ¶ POLIDORO ¶ Obbrobrio di tua stirpe! Alma imbecille

seducesse un debil raggio ¶ Di speranza per te, già

Dimmi, ch'io sono ¶ Di Te, del Cielo, e

Te, del Cielo, e di Me stessa indegna. ¶ Agl

dolce il rimirar risorti ¶ Di virtude i germogli in

ma con furore ¶ Ah! di più non soffro. ¶ Tu

non soffro. ¶ Tu lontano di quà della Spergiura ¶ I

Polissena è in atto di partire. ¶ POLISSENA ¶ Ove corri

corri? … ¶ POLIDORO ¶ A svenar di propria mano ¶ Il tuo

strepito ascolto? ¶ ARSINDO ¶ fingendo di venir frettoloso dalla Scena

tua scorta. ¶ POLISSENA ¶ Ah! di' … ¶ ARSINDO ¶ Perdona ¶ All'impazienza

SCENA VI ¶ Arsindo. ¶ ARSINDO ¶ Di sì provida impresa il

troppo indegna ¶ Della vita, di cui ti feci un

Arsindo è in atto di partire, ma Pirro dopo

membra … ¶ verso il cadavere di Polidoro ¶ Il vedi? … amico

Guardie sono in atto di partire, ma Pirro soggiunge

celata tenga ¶ La morte di costui, e in chiuso

Al mio voler lungi di quì si tragga ¶ Quest

io provo ¶ Brama fatal di rimirar l'ingrata! ¶ Forse

freddamente ¶ Tu fosti un dì mia schiava. ¶ POLISSENA ¶ Fortunato

d'una tua serva ¶ Di libertade il generoso dono

dolce pietà, che un dì ti spinse ¶ Fu di

dì ti spinse ¶ Fu di tua compassion forse l

perch'io t'amai di troppo. ¶ PIRRO ¶ a parte

PIRRO ¶ a parte ¶ Che? di sì puro amor può

Amore ¶ Dimmi qual ben di preferir ti piace? ¶ POLISSENA

La fedeltà. ¶ PIRRO ¶ Senza di lei? ¶ POLISSENA ¶ La morte

in fondo, e sopra di essa arde una melanconica

destra avvi una specie di tavola intagliata nella pietra

pietra, con sedile similmente di sasso. Sopra la tavola

sul palco il cadavere di Polidoro ucciso. Polissena condotta

Questi ¶ Torbidi oggetti, al di cui solo aspetto ¶ S

ombre - L'atra vista ¶ Di quella tomba ove riposa

apparecchio … il muggir sordo ¶ Di questo al Sole ignoto

quel sen raccorre ¶ Tutte di gelosìa l'avide fiamme

Polidoro! … ¶ con un grido di dolore ¶ Io manco. ¶ si

corre al cadavere ¶ Ah! di voi chi osò spietato

in seno ¶ all'urna ¶ Di quell'orrida tomba, Ombra

possibil fia? ¶ POLISSENA ¶ Ah! di Priamo infelice unico germe

unico germe ¶ Scopo innocente di miei brame … arresta ¶ I

a sorte ¶ Qualche stilla di pianto … ¶ PIRRO ¶ Io reggo

morte spinsi ¶ La metà di te stessa - Io non

crudel; Vedi: tu sei ¶ Di quel sangue innocente ancor

sen mi vuoi ¶ Strappar di propria mano, e trarne

le vie lo spingi ¶ Di questo cuore … Esse a

sen non è capace ¶ Di pentimento - Ed io contar

puoi, mel credi, ¶ Sopra di me, se quel tuo

disumano; ¶ Se la tema di perderti ha potuto ¶ Accecarmi

questo seno ¶ Non accrescer di più le furie mie

questi ¶ Giorni infelici, il di cui fragil corso ¶ Avvelenò

tu m'insulti ¶ fuor di sé ¶ e neghi ¶ Quest

si stacca dalle mani di Pir. ¶ Morir voglio .. ¶ vuol

serba altra speranza, ¶ Che di placar l'idolo mio

io sommi. ¶ in atto di partire. ¶ SCENA IV ¶ Pirro

il Cielo ¶ A costo di mia vita a te

fascia coprì d'orror di morte. ¶ Febo s'ascose

Febo s'ascose, e di sanguigno lume ¶ Tramando sulla

mezzo all'atre ¶ Ombre di Flegetonte, il capo augusto

io ¶ Come punirvi; Lascerò di morte ¶ I cupi Regni

del Padre? - ah! va; Di', che se degno ¶ Di

Di', che se degno ¶ Di chi vita gli diè

PIRRO ¶ Lasciami. ¶ ARSINDO ¶ Almeno ¶ Di' se del sacrifizio … ¶ PIRRO

ti piace. ¶ s'appoggia di nuovo ¶ ARSINDO ¶ Oh! amore

Pirro. ¶ PIRRO ¶ Compiste alfin di tormentarmi appieno ¶ Barbarie mie

innocenza eretta ¶ Servir demmi di tromba - e in queste

A tutti i Dei di far con questo ferro

mali miei ¶ Brami insultar di nuovo, o di tua

insultar di nuovo, o di tua mano ¶ Quivi affrettar

se a quel sopor di morte, ¶ Che passeggiero oppresse

t'ingombra! - Ah! se di questo ¶ Sventurato mio cuor

il tuo seno ¶ Se di pietà la voce il

Invano il tuo furore ¶ Di rimorso col nome agl

pene, ¶ E in lacrime di sangue altro, spietata, ¶ Non

Olimpo i cenni. ¶ POLISSENA ¶ Di quai cenni favelli! … ¶ PIRRO

la fama, ¶ Non curar di saperle - A te pur

saranno. ¶ POLISSENA ¶ Non dubitar di spaventarmi; a tutto ¶ Disposta

quel punto ¶ In questo dì l'empio destin c

e cinta ¶ Da' legami di morte è l'alma

miei potrò sicura ¶ Lungi di quà condurti. ¶ POLISSENA ¶ E

e vedrai … ¶ in atto di partire ¶ POLISSENA ¶ alzandosi spaventata

chi sono. ¶ in atto di partire ¶ POLISSENA ¶ Odimi … ¶ PIRRO

SCENA I ¶ Il Teatro di nuovo rappresenta il Bosco

ARSINDO ¶ Odimi; A cenni di Calcante appena ¶ La sventurata

il Giovin feroce, il di cui ferro ¶ Bieco ovunque

salvezza. ¶ Ciel! … che rimiro! - di furore acceso ¶ Ecco quà

in bianca veste, cinta di fiori come preparata per

per il Sacrifizio. Seguito di Guerrieri. ¶ PIRRO ¶ Seguimi: Non

sospiri? … ¶ POLISSENA ¶ Ah! lascia ¶ Di liberarmi; Ogni mia speme

PIRRO ¶ Che? - tu morir? … di tormentar deh! cessa ¶ Questo

giunge Calcante, e seco ¶ Di Guerrieri, e Ministri un

vuol l'Olimpo ¶ Questi di crudeltà barbari esempj. ¶ Tu

Asia provò, né ora di nuovo in Campo ¶ Col

estinto. ¶ Ma un altare di sangue, il sacrifizio ¶ D

io vidi ¶ Le superbe di Troja inclite mura ¶ Per

ma ciò seguì soltanto ¶ Di battaglia sul Campo, e

Natura oltraggi, ¶ Ch'io di colei, ch'a sospirar

fia. ¶ Guerrieri, ah! chi di voi risente in seno

in seno ¶ Quanch'ombra di pietà segua i miei

vittima sottragga ¶ Al furor di colui … ¶ CALCANTE ¶ Guerrieri, udite

Gl'offesi Dei fremono di sdegno: Achille ¶ Vendetta chiede

Accelera, che il puoi di propria mano ¶ L'ora

già libera dalle mani di Pirro, che corre alla

non s'apre, onde di tomba ¶ Servano a questi

cadavere) ¶ oh! dolce ¶ Metà di me… spoglia funesta, e