Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

cospetto, ¶ Nel giudizio di Dio, nella mia spada, ¶ La

Carlo, il diletto a Dio sire de' Franchi, ¶ De

poste ¶ Sul retaggio di Dio le mani avete, ¶ E

non viene: ¶ Campion di Dio, da Lui chiamato, a

vieni, e vedrai se Dio ¶ Sceglie a campione un

qui: l'angiol di Dio, che innanzi ¶ Al destrier

digli ancora, ¶ Che il Dio di tutti, il Dio

Dio di tutti, il Dio che i giuri ascolta

o la vendetta, il Dio, ¶ Di cui talvolta più

padre oprai, ¶ Uomo di Dio, tu lo vedesti, il

su l'altar di Dio, ¶ Pria che, sparso da

al nemico ascosa? ¶ MARTINO ¶ Dio gli accecò. Dio mi

MARTINO ¶ Dio gli accecò. Dio mi guidò. Dal campo

varcò. - Le vie di Dio son molte, ¶ Più assai

del mortal, risposi; ¶ E Dio mi manda. - E Dio

Dio mi manda. - E Dio ti scorga, ei disse

giogo ascesi, ¶ E in Dio fidando, lo varcai. Qui

Giacobbe: al suol prostrato, ¶ Dio ringraziai, li benedissi, e

come dal sepolcro uscita? ¶ Dio riprovata ha la tua

E i martiri di Dio; dove il supremo ¶ Pastore

Intimate le preci. A Dio si voti ¶ Questa impresa

indietro; ove correte, ¶ Per Dio? La via che avete

varcate queste Chiuse. A Dio ¶ Tutto l'onor. Terra

chi l'offende, il Dio del cielo offende ¶ Nella

I nostri patti. Oh Dio!... Dio, che mi serbi

nostri patti. Oh Dio!... Dio, che mi serbi ¶ In

arriva. ¶ - Dolce sorella, a Dio sacrata madre, ¶ Pietosa Ansberga

incontro ¶ L'ora di Dio più non combatte questa

guardarmi ¶ Accorata così. Di Dio, nol vedi?, ¶ Questa è

adopra; ¶ E, spero in Dio, non basteranno. Il nostro

Verona ¶ Cada e Pavia (Dio, nol consenti!) un novo

all'altar, dinanzi a Dio. Modesta ¶ Sia l'urna

regina: il don di Dio, nessuno ¶ Rapir lo puote

Degli uomini e di Dio, l'inverecondo, ¶ Come in

re? ¶ ANSBERGA ¶ Svegliati: oh Dio! ¶ Non dir così; ritorna

in pace. ¶ Parlatemi di Dio: sento ch'Ei giunge

saria negato; ¶ E al Dio de' santi ascendere ¶ Santa

il sire ¶ Per cui Dio si dichiara, il consacrato

pensier di abbandonar cui Dio ¶ Già da gran tempo

è troppo! ¶ E affrontar Dio potresti? e dirgli: io

sul volto; onde sdegnato ¶ Dio non si penta, e

e innanzi a cui ¶ Dio m'inchinò, m'inchino

e m'ode ¶ Quel Dio che è presso ai

Ell'era ¶ Causa di Dio, dicevi. È vinta; e

prostrati, e sali; a Dio rincresci... ¶ CARLO ¶ Taci, tu

è rimasto: ¶ Votatelo. Di Dio tu mi favelli; ¶ S

capo antico, ¶ Mano di Dio! Qual mi ritorni il

Stassi in quelle di Dio: quivi non giunge ¶ La

Cessa o padre, per Dio! Non era questo ¶ Il

mi consola? ¶ ÀDELCHI ¶ Il Dio ¶ Che di tutto consola