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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «Dio»

nautoretestoannoconcordanza
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cui si ritorna a Dio. Ritroverá poi il luoco
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il luoco adorno ¶ al dio del fiume è sacro
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del gran fiume il Dio, ¶ da sí bell'ombre
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qui di voi né dio né dèa, ¶ che macchiati
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addita? ¶ Ecco come di Dio la gloria e onore
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ti diceva com'il dio di dèi ¶ al suo
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putte e genti a Dio rubelle: ¶ si vedevano i
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tra quel nemico di Dio stuolo ¶ un sacrilego sí
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po' d'argento, o Dio, ¶ fece l'effetto scelerato
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somma quanto fu da Dio crïato, ¶ che fe' di
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l'uom simile a Dio da lui formato, ¶ a
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vive col favor di Dio ¶ può farsi, come vuol
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son ben tai da Dio sí favoriti, ¶ e sí
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apparver molti segni, e Dio li pone ¶ in bocca
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chiari, ¶ tal ch'a Dio presso ne votate come
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se non ch'è Dio: ¶ cosí mostrando quante grazie
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crudele, ¶ che d'Amor dio gli sciocchi uson chiamare
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nome merta ¶ quest'alto Dio, che sotto il giogo
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l'ingegno; ¶ Amor è Dio ov'ogni ben concorre
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e antichi vati ¶ chiamano Dio e gli han gli
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che come idol di Dio l'occhio l'apprende
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e com'innanzi a Dio s'inchina e adora
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dir ch'Amor è Dio, ¶ grande, mirando, nobile e
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L'almo operar di Dio chi sforza o strigne
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non vale. ¶ 56. ¶ Fatta da Dio la mente è santa
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uno a l'altro dio donasse guai, ¶ non che
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Non è ch'a Dio un angiol faccia forza
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s'aguaglia, e quando Dio ¶ a que' spirti revela
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com'egli suole, ¶ di Dio le lodi con sonoro
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di volar suso a Dio ci presta l'ali
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ei si mire a Dio correndo gire, ¶ un sol
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che vien fòre ¶ da Dio al mondo e 'n
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al mondo e 'n Dio si va finire: ¶ onde
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detto. ¶ 79. ¶ Quanto che 'n Dio comincia ed indi alletta
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affama. ¶ Quanto ch'a Dio si volge e torna
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e si congiunge a Dio che lo richiama, ¶ si
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tutta si mette. ¶ Da Dio conosce tante grazie nove
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scaldarsi, ¶ né puote verso Dio restar conversa ¶ sí che
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fruir la beltá di Dio gientile, ¶ l'altra, a
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nostro è fatto da Dio tale, ¶ che due potenzie
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mezzo di questa a Dio s'inchina, ¶ ché l
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disse nel partir: - A Dio, a Dio. - ¶ CANTO VIII
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partir: - A Dio, a Dio. - ¶ CANTO VIII ¶ 1. ¶ Quando da
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che la beltá di Dio rimembra: ¶ e ch'egli
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perverte l'ordine di Dio, ¶ e resta scelerato, ingrato
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d'ogni cosa a Dio dá vera lode, ¶ questi
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di buono, ¶ come da Dio prestata a tempo gode
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natura cosa indarno, ¶ né Dio, che di natura è
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asconde e vive in Dio con puro zelo"? ¶ Da
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fesso, ¶ acciò se contra Dio giá mai s'ergesse
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setto, ¶ e se con Dio per sorte piú concorre
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uomo l'alma quando Dio l'infonde, ¶ che 'nfondendo
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perfetta sua sentenza. ¶ 118. ¶ Di Dio l'inaccessibil chiara luce
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quelle tre c'ha Dio in sua possanza, ¶ che
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Sole. ¶ Han quelle in Dio questa nominanza ¶ da chi
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prese, ¶ che tanto in Dio l'Amor divino puote
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far ch'Amor tra Dio e l'uom si
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pentuto si ritorna a Dio, ¶ e ciò che far
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come si renda a Dio l'onore, ¶ com'un
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e vizïose. ¶ O sacro Dio, o gloria, o vero
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alma nostra pria da Dio crïata, ¶ non è saper
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e grazie rende a Dio in festa e 'n
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ritorni in tutto a Dio. ¶ 2. ¶ Saper che simplicissimo egli
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tra' filosofanti ¶ in parte Dio, ma quello non amâro
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san molti ben di Dio parlare, ¶ ma d'amarlo
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seguire. ¶ 17. ¶ Se penserai che Dio è sommo bene, ¶ e
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vecchiarella ¶ la sapienza di Dio ch'è tale e
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pene del figliuol di Dio, ¶ e com'aprí del
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che non consacri ¶ a Dio di tuoi pensier il
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e libri, ¶ amar può Dio ciascun ch'amar lo
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Quanto qui vedi a Dio rivolgi sempre, ¶ che 'l
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le ginocchia posi, e Dio ¶ ch'è trino ed
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quelle crude genti a Dio nemiche ¶ mi dier cangiando
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alzando, i' dissi: "O Dio, ¶ i' spero in te
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e ci mantiene: ¶ di Dio indarno si lamenta e
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timone, ¶ ch'a pregar Dio, e voti far si
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raro al mondo da Dio donato dono". ¶ 76. ¶ Qual latte
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figliuola del Figliuol di Dio, ¶ l'artefice ivi cosí
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salvo nel matrimonio che Dio fece. ¶ 110. ¶ E per che
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ogn'ora, ¶ ché cosí Dio si riverisce e onora
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che come qui, che Dio tel doni! riedi, ¶ ti
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tenean la mente in Dio rivolta, ¶ fu questo Tempio
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giá color ch'a Dio dicati ¶ cangiavan panni, ancor
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ogni regola assai a Dio amichi ¶ trova, chi vuol
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e ciò che manda Dio pigliar in grado. ¶ 145. ¶ Se