Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

impongono d’essere un Dio, ti dà quasi le

tutti, esattamente come il Dio nel quale credeva quand

mussulmano si rassomiglia al Dio nel quale crede ora

mescolandolo all’idea di Dio che lo slontana nell

infinito. La guerra? Se Dio lo vorrà. La vittoria

vorrà. La vittoria? Se Dio ci aiuta. Perché per

ma l’idea di Dio trascende anche quella. E

essi si danno a Dio come all’ufficiale italiano

che nella loro immaginazione Dio si rappresenti in una

benedice la misericordia di Dio discesa in terra sotto

con l’idea di Dio e sigillano la loro

e forte di un Dio. ¶ Egli marciava alla testa

e disse: «Grazie a Dio, grazie al Governo, grazie

tra le ginocchia di Dio che la carezza e

e siede vicino a Dio che è l’amico

per ribellarcisi: così voleva Dio. E Goitana seguitava a

era un segno di Dio. ¶ La cosa era andata

incontro al castigo di Dio. ¶ Erano le undici e

lui: ma nudo come Dio l’aveva fatto, sanguinoso

perfetti, molto simili a Dio, se non avessero questo

sappiamo anche che cosa Dio vogliamo. E allora io

dentro mia testa, o Dio volere che io parliamo

E allora pensi a Dio e al Cascì del

ha ammonito che soltanto Dio conta, che tu non

Terù. Egli non vedeva Dio, perché Dio, come tutti

non vedeva Dio, perché Dio, come tutti sanno, è

aveva confermato) corrispondeva con Dio ogni sera, attraverso segni

rideva e diceva che Dio è con noi. Però

perché dirlo?…». ¶ «… ma, santo Dio!…» ¶ «… Una pallottola persa… doveva

Morto è Sassahà, perché Dio lo volle. Morto è