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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «Disse»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
Atridi: ¶ O Atridi, ei disse, o coturnati Achei, ¶ gl
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1810
le tue saette. ¶ Sì disse orando. L'udì Febo
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Achille piè–veloce, e disse: ¶ Atride, or sì cred
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1810
il buon profeta, e disse: ¶ Né d'obblïati sacrifici
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1810
in ratti accenti, ¶ Figlia, disse, di Giove, a che
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1810
voler piega la fronte. ¶ Disse; e rattenne su l
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1810
de' Greci onta facesti. ¶ Disse; e gittò lo scettro
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1810
e sergenti, Ite, lor disse, ¶ del Pelìde alla tenda
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1810
gli fia più duro. ¶ Disse; e il cenno aggravando
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1810
in suo pensiero, e disse: ¶ Messaggieri di Giove e
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1810
navi pugneran gli Achei. ¶ Disse; e Patròclo del diletto
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1810
Oh madre! è questo, disse, ¶ questo è l'onor
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1810
colla mano accarezzollo, e disse: ¶ Figlio, a che piangi
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1810
allontanar ti piaccia. ¶ Sì disse orando, ed esaudillo il
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1810
il mento, e supplicando disse: ¶ Giove padre, se d
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1810
renda il tolto onore. ¶ Disse; e nessuna le facea
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1810
il mio capo accenna. ¶ Disse; e il gran figlio
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1810
chiome io t'abbia. ¶ Disse; e chinò la veneranda
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1810
raccolto a me pietosi. ¶ Disse; e la Diva dalle
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1810
de' Troiani è giunto. ¶ Disse; ed il Sogno, il
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1810
la diva vision gli disse: ¶ Tu dormi, o figlio
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1810
capo librossi, e così disse: ¶ Figlio d'Atrèo, tu
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1810
Nèstore, e saggio ragionando disse: ¶ O amici, o degli
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1810
grande Atride ¶ appoggiato, sì disse: Amici eroi, ¶ Dànai, di
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1810
mar si spinga. ¶ Così disse la Dea. Ne riconobbe
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in chiuso ¶ consesso ei disse. Deh badiam, che irato
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1810
nel decimo cadrà. ¶ Così disse il profeta, ed ecco
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1810
e degli augelli. ¶ Così disse, e al finir di
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1810
nel mezzo Agamennóne orando disse: ¶ Glorïoso de' nembi adunatore
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1810
distesi mordano la polve. ¶ Disse; ed il nume l
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1810
al re conversa, ¶ Padre, disse, che fai? Sempre a
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1810
e quello Ettor sì disse: ¶ Troiani, Achivi, dal mio
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1810
patti l'amistà giurata. ¶ Disse; e tutti ammutîr. Ma
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1810
parti il fine. ¶ Sì disse; e rallegrò Teucri ed
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1810
le si fece, e disse: ¶ Sorgi, sposa diletta, a
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1810
me tale ei fosse. ¶ Disse; ed in lui maravigliando
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1810
volta gli Achei. Sì disse; e strinse ¶ il cor
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1810
e le man, supplice disse: ¶ Giove, d'Ida signor
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1810
il mancator ne sia. ¶ Disse; e col ferro degli
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1810
che l'accolse amico. ¶ Disse, e l'asta avventò
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1810
dalla danza ¶ riposarsi. Sì disse, e il cor nel
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1810
il cor dolce desìo. ¶ Disse; ed al letto s
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1810
Agamennóne, ¶ Teucri, Dàrdani, ei disse, e voi di Troia
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1810
passi anco ai nepoti. ¶ Disse; e tutto gli plause
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1810
gli sguardi maestosi, e disse: ¶ Tre cittadi sull'altre
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1810
ed a Minerva, ¶ Scendi, disse, veloce, e fa che
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1810
improvvisa ¶ visïone, e talun disse al vicino: ¶ Arbitro della
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1810
lui la Diva, e disse: Inclito germe ¶ di Licaon
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1810
agnelli un'ecatombe. ¶ Così disse Minerva, e dello stolto
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1810
noi di lutto coprì. — Disse, e l'araldo ¶ tra
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1810
rapide parole, ¶ Vien, gli disse, t'affretta, o Macaone
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1810
cadran morti e ruine. ¶ Disse; e gioioso proseguì l
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1810
presti accenti, ¶ Aiaci, ei disse, condottieri egregi ¶ de' loricati
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1810
e nel vigor securi. ¶ Disse; e lieto l'Atride
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1810
di valor si pensi. ¶ Disse, e armato balzò dal
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1810
mano il fero Marte disse: ¶ O Marte, Marte, esizioso
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1810
Capaneìde si rivolse, e disse: ¶ Corri, Stènelo mio, scendi
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1810
fattasi vicina ¶ e manifesta disse: Ti rinfranca ¶ Dïomede, e
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1810
presto parlar, Tidìde, ei disse, ¶ mio diletto Tidìde, a
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1810
il gran Tidìde, e disse: ¶ Non parlarmi di fuga
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1810
nome ti darà paura. ¶ Disse; ed ella turbata ed
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1810
carezzando e interrogando, Oh! disse ¶ oh! chi mai de
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1810
è disugual la schiatta. ¶ Disse; e alquanto l'eroe
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1810
Dio del giorno, e disse ¶ Eversor di città, Marte
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1810
le parole: Amici, ei disse, ¶ qual fia stupor se
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1810
Iddio, ¶ Tlepòlemo primiero così disse: ¶ Duce de' Licii Sarpedon
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1810
preste parole: Ohimè! le disse, ¶ invitta figlia dell'Egìoco
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1810
pure ¶ facciam prova laggiù. Disse, e Minerva ¶ tenne l
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1810
interrogando: ¶ Giove padre, gli disse, e non ti prende
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1810
corsier la Dea sì disse: ¶ Tidèo per certo generossi
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1810
lamento: O padre, ei disse, ¶ e non t'adiri
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1810
con esso a paragone. ¶ Disse: e al cenno fraterno
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1810
ingegno alla calunnia, e disse ¶ al marito così: Bellerofonte
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1810
per mano: O figlio, disse, ¶ perché, lasciato il guerreggiar
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1810
costui spinto a Pluto. ¶ Disse; e ne' regii alberghi
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1810
raggiungerti mi spero. — Così disse ¶ Paride: e nulla gli
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1810
Porgete il vero, ei disse; ¶ Andròmaca dov'è? Forse
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1810
accarezzando la dolente: Oh! disse, ¶ diletta mia, ti prego
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1810
Favellò primiero ¶ Paride, e disse: Alla tua giusta fretta
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1810
solo col troian guerriero. ¶ Disse, e Minerva acconsentìa. Conobbe
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1810
Ettore venuto: Ettore, ei disse, ¶ pari a quello d
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1810
nel mezzo, e così disse: ¶ Udite, o Teucri, udite
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1810
mano, e, Tu deliri, ¶ disse, e il delirio non
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1810
mezzo ¶ surse Nèstore, e disse: Eterni Dei! ¶ Oh di
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1810
certame coll'eroe troiano. ¶ Disse allora il buon veglio
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1810
che nato io sono. ¶ Disse; e gli Achivi alzâr
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1810
irrompa l'orgoglioso ardire. ¶ Disse, e tutti annuiro i
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1810
ed, Udite, ¶ Teucri, ei disse, e alleati, il mio
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1810
il canoro banditore, e disse: ¶ Atridi e duci Achei
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1810
la vittoria il fato. ¶ Disse, e tutti ammutîr. Sciolse
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1810
il silenzio, e così disse: ¶ Padre e re de
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1810
la lancia è furibonda. ¶ Disse: né il veglio ricusò
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1810
stendesti i floridi mariti. ¶ Disse; e addietro girò tosto
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1810
grande ¶ dio Nettunno, sì disse: E sarà vero, ¶ possente
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1810
vicin venuto soffermossi, e disse: ¶ Diletto capo Telamònio Teucro
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1810
dato questo can rabbioso. ¶ Disse; e di nuovo fe
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1810
Minerva si rivolse, e disse: ¶ Invitta figlia dell'Egìoco
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1810
farà cani ed augelli. ¶ Disse; né Giuno ricusò, ma
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1810
dorata Dea, Vola, le disse, ¶ Iri veloce, le rivolgi
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1810
sempre attraversarmi ogni disegno. ¶ Disse; ed Iri a portar
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1810
Tonante sollevar la lancia. ¶ Disse, e ratta sparì la
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1810
il nume, e così disse: ¶ Perché sì meste, o
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1810
Eterni. — Il Dio sì disse, ¶ e in secreto fremean
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1810
Appoggiato su questa, così disse: ¶ Dàrdani, Teucri, Collegati, udite
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1810
il bellicoso Dïomede, e disse: ¶ Atride, al torto tuo
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1810
perda, o lo conservi. ¶ Disse, e tutti obbediro. Immantinente
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1810
la pietà ne svegli. ¶ Disse; e a tutti fu
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1810
accanto gli venìa, Recami, disse, ¶ o mio diletto, il
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1810
entrâr generose anime care. ¶ Disse; e Patròclo del suo
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1810
grande Achille propinollo, e disse: ¶ Salve, Achille; poc'anzi
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1810
forza nol trarrò giammai. ¶ Disse: e l'alto parlare
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1810
o andar si debba. ¶ Disse; e a Patròclo fe
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1810
rintuzzarne, io spero. ¶ Sì disse; e quegli, alzato il
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1810
stesso alla lor testa. ¶ Disse, e tutti applaudîr lodando
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1810
primiero, Perché t'armi, disse, ¶ venerando fratello? Alcun vuoi
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1810
notte tentar qualche conflitto. ¶ Disse; e il gerenio cavalier
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1810
dalle navi ei sono? ¶ Disse; e quei si destò
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1810
veglio, ¶ e confortolli e disse: Vigilate ¶ così sempre, o
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1810
onorato, desïato e caro. ¶ Disse; e tutti restâr pensosi
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1810
e debole il consiglio. ¶ Disse: e molti volean di
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1810
Pregò secondo Dïomede, e disse: ¶ Di Giove invitta armipotente
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1810
trascuri affaticato e stanco. ¶ Disse, e il silenzio li
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1810
il tristo, e così disse: ¶ Ettore, questo cor l
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1810
pugna o fuga. ¶ Sì disse, e l'altro sollevò
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1810
guatò bieco Dïomede, e disse: ¶ Da che ti spinse
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1810
figli non sarai nocente. ¶ Disse; e il meschino già
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1810
traci cavalier ne guida. ¶ Disse, e le spoglie su
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1810
è mia la cura. ¶ Disse, e spirò Minerva a
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1810
fece appresso ¶ Minerva, e disse: Al partir pensa, o
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1810
il romor Nèstore, e disse: ¶ O amici, o degli
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1810
e, Vanne ¶ vola, le disse, Iri veloce, e ad
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1810
succeda il sacro orrore. ¶ Disse; e veloce la veloce
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1810
appressata, O tu, gli disse ¶ che il consiglio d
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1810
su la morta luce. ¶ Disse, e sparve. L'eroe
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1810
Teucri, il giorno intero. ¶ Disse, e l'auriga flagellò
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1810
fate d'immortal corona. ¶ Disse, e in tutti destò
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1810
a noi, Giove nemico. ¶ Disse; e coll'asta alla
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1810
e sosteniam lo scontro. ¶ Disse, e drizzando alla nemica
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1810
lo spirto a Pluto. ¶ Disse, e l'altro fuggiva
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1810
Aiace converso, Aiace, ei disse, ¶ Telamònio regal seme divino
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1810
Idomenèo: ¶ Eroe Nelìde, ei disse, alto splendore ¶ degli Achivi
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1810
quel duce: Ettore, ei disse, ¶ noi di Dànai qui
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1810
il Telamònio figlio. ¶ Così disse il ferito: e quelli
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1810
cavalle, e via spariro. ¶ Disse; e Patròclo obbedïente al
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1810
pronto l'innocente ancora. ¶ Disse, e il gerenio cavalier
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1810
mare alla cittade. ¶ Sì disse il saggio, e tutto
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1810
Polidamante ¶ ad Ettore sì disse: Ettore, e voi ¶ duci
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1810
lor fato è giunta. ¶ Disse; e ad Ettore piacque
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1810
figlio ¶ d'Irtaco, e disse disdegnoso: O Giove ¶ e
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1810
Ippoloco figliuol, Glauco, gli disse, ¶ perché siam noi di
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1810
od altri a noi. ¶ Disse, né Glauco si ritrasse
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1810
preste parole, Aiaci, ei disse, ¶ incliti duci degli Argivi
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1810
Oïlèo si volse e disse: ¶ Tu, Aiace, e tu
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1810
unita tutto vince. — Ei disse, ¶ e vergognosi rispettando i
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1810
subito converso, Amico, ei disse, ¶ colui che ne parlò
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1810
co' prodi guerreggiar sappiamo. ¶ Disse, e mischiossi il Dio
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1810
di Molo, Idomenèo gli disse, ¶ ove corri sì ratto
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1810
forte asta ti piglia. ¶ Disse, e l'altro volò
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1810
insultando ¶ il vincitor sì disse: Otrïonèo, ¶ se tutte che
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1810
lui dunque, e così disse: Enea, ¶ chiaro de' Teucri
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1810
me la sua farebbe. ¶ Disse, e tutti gli fur
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1810
ordine, farò pronto ritorno. ¶ Disse, e ratto partì con
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1810
il primo: ¶ Accòstati, gli disse: e che pretendi ¶ tu
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1810
navi alla città fuggirsi. ¶ Disse, e corse, e gridò
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1810
Venere chiamata, ¶ così le disse: Mi sarai tu, cara
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1810
ella vuol niego veruno. ¶ Disse; e dal seno il
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1810
man gliel pose, e disse: ¶ Prendi questo mio cinto
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1810
per la mano, e disse: ¶ Sonno, re de' mortali
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1810
Pasitèa cui sempre adoro. ¶ Disse; e conforme a quel
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1810
incontro alla consorte, e disse: ¶ Giuno, a che vieni
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1810
vista passerà quantunque acuta. ¶ Disse, ed in grembo alla
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1810
favellar, T'affretta, ei disse, ¶ a soccorrer gli Achivi
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1810
alle paterne rive. ¶ Sì disse, e tutti impallidîr di
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1810
occhio guatò Giuno, e disse: ¶ Scaltra malvagia, la sottil
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1810
il suo gran figlio. ¶ Disse, e la Diva dalle
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1810
e tra la polve. ¶ Disse; e alla Fuga impose
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1810
il favellar rivolto, ¶ Va, disse, Iri veloce, e al
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1810
Giove ad Apollo, e disse: Or vanne, o caro
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1810
innanzi il Saettante, e disse: ¶ Perché lungi dagli altri
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1810
fugherò gli achivi eroi. ¶ Disse, ed al duce una
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1810
ardirà di scelti eroi. ¶ Disse, e tutti obbedîr volonterosi
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1810
Aiace, e a Teucro disse: ¶ Caro fratel, n'è
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1810
al suo fratello, e disse: Ohimè! precise ¶ della nostra
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1810
Lo punse Ettorre, e disse: E così dunque ¶ ci
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1810
ed alla morte. ¶ Sì disse, e tutti per sé
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1810
incalza all'alta impresa. ¶ Disse, e i Teucri maggior
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1810
guerriero piè–veloce, e disse: ¶ Perché piangi, Patròclo? Bamboletta
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1810
forti io ti raduno ¶ Disse: e Patròclo si vestìa
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1810
suoi forti illeso. ¶ Sì disse orando, e il sapïente
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1810
forti disciolse le ginocchia. — Disse, ¶ e via d'un
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1810
onor supremo e caro. ¶ Disse; e al consiglio di
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1810
chiamato, ¶ Caro Glauco, gli disse, or t'è mestieri
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1810
O re divino, ei disse, ¶ o che di Licia
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1810
l'estinto amico. ¶ Sì disse orando, ed esaudillo il
195
1810
da noi spenti. — Sì disse, e ricoperse ¶ dolor profondo
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1810
compagni a disputarlo accinti! ¶ Disse, e diè nel desìo
197
1810
Per certo, o Merïon, disse rabbioso, ¶ un assai destro
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1810
lo spirto a Pluto. ¶ Disse: e Patròclo con rampogna
199
1810
conforto e dagli amici. ¶ Disse: e al paterno cenno
200
1810
di te. — Questo sol disse: ¶ ed il guerriero retrocesse
201
1810
presa, il nume sì disse: Ettor, perché ¶ cessi dall
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1810
morte Apollo ti conceda. ¶ Disse; e di nuovo il
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1810
usbergo… Ei certo il disse, ¶ e a te, stolto
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1810
destra dell'invitto Achille. ¶ Disse e spirò. Disciolta dalle
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1810
tardi, anche lo stolto. ¶ Disse; e fermo in suo
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1810
nel segreto suo cor disse l'Atride: ¶ Misero che
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1810
Patròclo, io mi rivesto. ¶ Disse, e corse e raggiunse
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1810
usbergo del Pelìde Achille. ¶ Disse; e l'arco de
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1810
al battagliero ¶ Menelao, così disse: Illustre Atride, ¶ caro alunno
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1810
Così cangiato, a lui disse il divino ¶ figlio di
211
1810
il grido, ¶ Ettore, ei disse, e voi degli alleati
212
1810
Dio m'apparve, e disse ¶ che l'arbitro dell
213
1810
il capo, e così disse: ¶ O sventurati! perché mai
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1810
I destrier scorgo, ei disse, ¶ del Pelìde tornar nella
215
1810
fronte s'ardiran. — Sì disse, ¶ né all'invito fu
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1810
di Fenice prendendo, così disse: ¶ Se sotto Troia sbraneranno
217
1810
è la battaglia. ¶ Sì disse, e l'altro costernato
218
1810
apparve la battaglia. Aiace ¶ disse allora all'Atride: Or
219
1810
ratto parlar: Vieni, gli disse, ¶ vieni, Antìloco mio: t
220
1810
a sostener siam usi. ¶ Disse; e quelli da terra
221
1810
piangendo, e, Ohimè! gli disse, ¶ magnanimo Pelìde; una novella
222
1810
amato capo, e lagrimando, disse: ¶ Figlio, che piangi? Che
223
1810
al figlio mio conceda. ¶ Disse; e quelle del mar
224
1810
un sol respiro ¶ Così disse, e disparve. In piedi
225
1810
di darla ha speme. ¶ Disse, e i Teucri levâr
226
1810
sorella ¶ si volse e disse: Veneranda Giuno, ¶ ecco pieni
227
1810
labbro aprendo, ¶ Qual, le disse, cagione, o bella Teti
228
1810
fabbro, e sì gli disse: ¶ Vieni, Vulcan, ché ti
229
1810
e gli altri arnesi. ¶ Disse, e dal ceppo dell
230
1810
della Dea, così le disse: ¶ Qual mai sorte t
231
1810
strettolo per mano, ¶ Figlio, disse, poiché piacque agli Dei
232
1810
lavor, si volse, e disse: ¶ Madre, son degne del
233
1810
di valor ti cingi. ¶ Disse, e spirto audacissimo gl
234
1810
adunati, Achille surse e disse: ¶ Atride, a te del
235
1810
campo alla mia lancia. ¶ Disse; e gli Achivi giubilâr
236
1810
Saturnio la novella, e disse: ¶ Giove, t'annunzio che
237
1810
Teucri dal vallo irromperanno! ¶ Disse, e compagni i due
238
1810
al cielo e supplicando disse: ¶ Il sommo ottimo Iddio
239
1810
falso giurator gli Dei. ¶ Disse, e l'ostia scannò
240
1810
armi indi si voli. ¶ Disse, e sciolto il consesso
241
1810
immantinente, e sì le disse: O figlia, ¶ perché lasci
242
1810
a' Troi la voglia. ¶ Disse, e gridando i corridor
243
1810
dì fatal Troia rovini. ¶ Disse, e di guerra un
244
1810
si volse Giuno e disse: Il cor volgete, ¶ tu
245
1810
fece Nettunno, e così disse: ¶ Sconsigliato! qual Dio contra
246
1810
al teucro duce, e disse: ¶ Ettore, non andar contro
247
1810
baldanzoso, ¶ Ecco l'uom, disse, che nel cor m
248
1810
pei sentier di guerra. ¶ Disse, e al divino Ettòr
249
1810
anche il mio telo. ¶ Disse, e l'asta scagliò
250
1810
irato in suo cor disse: ¶ Quale agli occhi mi
251
1810
Or qui ti giaci, ¶ disse, tra' pesci che di
252
1810
uccisi ¶ spietatamente. Avvicinati entrambi, ¶ disse Achille primiero: Chi se
253
1810
e della terra ¶ sì disse il grande scotitor: Pelìde
254
1810
fossa nell'esequie sue. ¶ Disse, ed alto insorgendo e
255
1810
ed a Vulcano, ¶ Sorgi, disse, mio figlio; a te
256
1810
a Vulcan rivolta, ¶ Férmati, disse, glorïoso figlio: ¶ dar cotanto
257
1810
ed a Minerva, ¶ Guarda, disse, di Giove invitta figlia
258
1810
lor Minerva gloriossi, e disse: ¶ Fosser tutti così questi
259
1810
sorrise. A Febo allora ¶ disse il sire del mar
260
1810
tempo sconterai le pene. ¶ Disse, e forte avventò la
261
1810
lor funesta principal rovina. ¶ Disse, e l'asta di
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accorse dell'inganno, e disse: ¶ Misero! a morte m
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nume, è qui disteso. ¶ Disse, e contra l'estinto
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e volta alle donzelle, disse: ¶ Accorrete sollecite, seguitemi ¶ due
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due fonti, e così disse: ¶ Oh me deserta! oh
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Mirmidóni, da cui cinto disse: ¶ Miei diletti compagni e
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destrieri, appresterem le cene. ¶ Disse, e tutti innalzâr ristretti
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di tua morte irato. ¶ Disse; ed opra crudel contra
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gli stette, e così disse: ¶ Tu dormi, Achille, né
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in suono di lamento disse: ¶ Oh ciel! dell'Orco
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guardando con dolor, sì disse: ¶ Sperchio, invan ti promise
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ricusollo la Taumanzia, e disse: ¶ Di seder non è
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Surto in piedi allor disse: Atride, Argivi, ¶ gioventù bellicosa
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metta in punto. ¶ Ciò disse appena, che animosi e
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nello stretto. ¶ Antìloco sì disse, e quei temendo ¶ le
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Rizzossi in piedi, e disse: O degli Achei ¶ prenci
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il perditor la coppa. ¶ Disse, e un uom si
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quegli eroi rivolto, ¶ Sorga, disse, chi vuole in questo
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ultimo premio, e sorridendo disse: ¶ Amici, i numi, lo
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il Pelìde. ¶ Questo sol disse: e l'esaltato Achille
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degli Achei, Vogliamo, ei disse, ¶ che per l'esposto
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e renderagli il figlio. ¶ Disse, ed Iri col piè
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innanzi all'improvviso, e disse: ¶ Sorgi, o Teti: il
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accarezzollo colla destra, e disse: ¶ E fino a quando
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a chi lo prega. ¶ Disse, e sparve. Riscosso il
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la moglie Ecuba, e disse: ¶ Infelice, m'ascolta: la
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corsieri, e, Tien, gli disse, ¶ liba a Giove, e
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palme ed implorar mercede. ¶ Disse; e all'ancella dispensiera
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s'appressava, e sbigottito disse: ¶ Bada, o re; qui
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a terra, e così disse: ¶ O Prìamo, io sono
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di fronte a Prìamo, disse: ¶ Buon vecchio, il tuo
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su la fronte, e disse: ¶ Re, così dormi fra
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sono. — E più non disse. ¶ Destasi il vecchio sbigottito
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spunti il dodicesmo Sole. ¶ Disse; e muli e giovenchi