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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Don Garzia, 1789

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1789
mi giuri ¶ dir vero, e asconder sempre nel profondo
2
1789
dunque. — ¶ La mia causa, è la vostra: in voi
3
1789
ognun di voi già è noto. ¶ Con man più
4
1789
Con man più certa e non men duro morso
5
1789
che obbedir mal vuole, ¶ e che imperar mal sa
6
1789
mal sa; né dubbio è omai ¶ il servir suo
7
1789
già gli avi nostri; e tutto ¶ gridami in cor
8
1789
rimanermi un solo: ¶ m'è di sangue congiunto, in
9
1789
rei disegni... ¶ Diego ¶ Ed è? ¶ Cosimo ¶ L'empio Salviati
10
1789
di mia madre, egli è non meno ¶ nemico a
11
1789
assunto ¶ io dal senato e in un dal popol
12
1789
I suoi molti anni, ¶ e di mia madre il
13
1789
di morte i messi, ¶ e già presso alla tomba
14
1789
feroce ei m'odia; e, quel ch'è peggio
15
1789
odia; e, quel ch'è peggio, ei tace: ¶ quindi
16
1789
peggio, ei tace: ¶ quindi è d'uopo ch'io
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1789
di tentare. Il mezzo, ¶ e il migliore e il
18
1789
mezzo, ¶ e il migliore e il più ratto a
19
1789
mi mostri. ¶ Diego ¶ Padre, e signor, non che di
20
1789
ogni altro. Amistà finta, e lunga ¶ servitù finta, e
21
1789
e lunga ¶ servitù finta, e affinitade, apriro ¶ infame strada
22
1789
il prence in parte, e diffidar non volle: ¶ anzi
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1789
volle: ¶ anzi lo accolse, e il fea de' suoi
24
1789
apponsi ¶ a timor solo; e assai velar chi regna
25
1789
arcano ¶ di stato egli è: guai, se si scopre
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1789
tosto l'altrui terrore: e allor, che avviene? — ¶ Pera
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1789
che avviene? — ¶ Pera Salviati; è il parer mio: ma
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1789
apertamente. Egli ti offende, e a giusta ¶ morte tu
29
1789
prence in soglio nato, e all'ombra queta ¶ di
30
1789
udresti. Dura, ¶ difficil, vana, e perigliosa impresa ¶ fia 'l
31
1789
anni ¶ lungi dal trono, e dalle sue speranze, ¶ fra
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1789
vicenda, arte, fortuna, ¶ forza, e favor, dier signoril possanza
33
1789
cui più splendor, nerbo, e certezza poscia ¶ tu aggiungesti
34
1789
uccisor d'Alessandro asilo e scampo ¶ sperò trovare in
35
1789
suo ruggir securo: ¶ videlo, e tacque: e il tuo
36
1789
securo: ¶ videlo, e tacque: e il tuo terribil nome
37
1789
tremar l'un mare e l'altro. ¶ Che brami
38
1789
fu mai: spegnerli tutti? e ferro ¶ havvi da tanto
39
1789
sen morìa tranquillo, ¶ possente, e amato? il solo Cosmo
40
1789
poter, quanto glien diero; e a cui ¶ più assai
41
1789
tel dicon essi, ¶ quanto è lubrica al trono infida
42
1789
resta. A un tempo, ¶ e a chi ti spiace
43
1789
a chi ti spiace, e alla tua fama, o
44
1789
Io, minor d'anni, e di consiglio quindi, ¶ parlerò
45
1789
il padre. ¶ Prode qual è, Diego parlò; né biasmo
46
1789
il congiurar; pubblica gioia, e risa, ¶ e canti, e
47
1789
pubblica gioia, e risa, ¶ e canti, e scherni, le
48
1789
e risa, ¶ e canti, e scherni, le sue esequie
49
1789
cadde ¶ quindi abborrito, invendicato, e vile. — ¶ Vuoi tu spento
50
1789
Vuoi tu spento Salviati, e salvo a un tratto
51
1789
gli dai: ¶ premialo; ingrato e traditor fia tosto. ¶ Così
52
1789
di prence il frutto, e d'uman sire il
53
1789
ben chi sel crede è stolto. ¶ Poco bensì di
54
1789
bensì di un figlio, e men di un prence
55
1789
colpi, — Or, qual linguaggio è il tuo? ¶ Nomi il
56
1789
chiami, ¶ l'esser debole e vile? e allor ch
57
1789
esser debole e vile? e allor ch'io chieggio
58
1789
insegni? ¶ Diego ¶ Garzìa minore, e ad obbedirmi nato, ¶ maraviglia
59
1789
in sé non serra; e s'ei private ¶ virtù
60
1789
sempre ¶ fia la virtude; e in trono, e fuor
61
1789
virtude; e in trono, e fuor, sola una. ¶ Richiesto
62
1789
un'alma ¶ qual mostri, è d'uopo ad aver
63
1789
di non attender regno: e, s'io pur nacqui
64
1789
che imperar sappia... ¶ Cosimo ¶ E son quell'io, finora
65
1789
son quell'io, finora: e tu, rimembra, ¶ ch'io
66
1789
so farmi obbedire: ama e rispetta, ¶ quanto me, Diego
67
1789
nei detti ed opre, ¶ e nei pensieri, io solo
68
1789
arte ¶ la mia non è; né più l'apprendo
69
1789
che porre ¶ suo consiglio e ragion più sa nel
70
1789
tant'oltre, ¶ perché dispari è la sentenza? Io pure
71
1789
pure ¶ da voi dissento; e non, per ciò, men
72
1789
v'amo. ¶ Fratelli, figli e sudditi d'un padre
73
1789
non cerco io lode; e biasmo ¶ non reco altrui
74
1789
entrambe. ¶ Diego ¶ Oh! saggio, e grande, ¶ certo sei tu
75
1789
lui già in pregio, e qual tel merti, avuto
76
1789
che in voi non è: pace assai mal si
77
1789
merca ¶ colle pubbliche grida, e mal col sangue ¶ dell
78
1789
Garzia ¶ Del giusto, amico; e di null'altro. Io
79
1789
ma tirannia?... l'abborro: ¶ e assai l'adopra il
80
1789
sforzi miei. ¶ Garzia ¶ Degna è di te la impresa
81
1789
la spada, ¶ sublime indizio è di futuro regno. ¶ Piero
82
1789
Piero ¶ Deh! ti raffrena... E tu, deh taci! ¶ Diego
83
1789
lascia ch'io regni, e tosto... ¶ Piero ¶ A te
84
1789
si aspetta il trono, è ver; ma, non a
85
1789
senil cor l'amore; ¶ e quanto mal dalle donnesche
86
1789
età si schermi. Egli è Garzìa ¶ della madre il
87
1789
il diletto: ella n'è cieca; ¶ e noi poco
88
1789
ella n'è cieca; ¶ e noi poco ama, il
89
1789
conosce il padre. ¶ Piero ¶ È ver; ma l'arte
90
1789
so, che troppo ¶ egli è caro alla madre. Al
91
1789
a Cosmo il fosse; e che men cal? non
92
1789
ignoti al padre... ¶ Diego ¶ E voglio ¶ riferirglieli forse? In
93
1789
detto. Il padre ¶ conosco; e so, quanto abbia forza
94
1789
a trista prova ¶ meglio è nol porre. Ove Garzìa
95
1789
la securtà del padre, ¶ e la quiete universale. Io
96
1789
Eleonora ¶ Non senno dunque, e non amor, né mite
97
1789
tra i miei figli è il solo, ¶ ch'esser
98
1789
Assai più mi ama e reverisce ogni altri, ¶ ch
99
1789
in me sua rabbia e il rio velen rivolge
100
1789
sospetti fansi ¶ omai certezza: e quel Garzìa... ¶ Eleonora ¶ Che
101
1789
fai tu? Delitto ¶ lieve è d'un figlio, il
102
1789
d'esser men crudo. È ver, Diego, né Piero
103
1789
fuor ch'egli ¶ benigno è più, né l'altrui
104
1789
ti acceca ¶ questo soverchio, e mal locato, affetto. ¶ Idol
105
1789
Idol Garzìa ti festi; e, oltr'esso, nulla ¶ tu
106
1789
nomo? ¶ Lite questa non è fra noi novella: ¶ ma
107
1789
opre ¶ finor mi attenni, e non de' figli ai
108
1789
ai detti. ¶ Cosimo ¶ Tant'è; se il vuoi malgrado
109
1789
da te. Prima virtude, e sola, ¶ in mia reggia
110
1789
sola, ¶ in mia reggia, è il piacermi: in lui
111
1789
davver l'ami. ¶ Eleonora ¶ E a' cenni tuoi non
112
1789
Garzìa la fronte? ¶ Cosimo ¶ E l'obbedirmi è vanto
113
1789
Cosimo ¶ E l'obbedirmi è vanto? ¶ E ciò, basta
114
1789
l'obbedirmi è vanto? ¶ E ciò, basta egli? e
115
1789
E ciò, basta egli? e di nol far, chi
116
1789
Son di mia stirpe, e di mio impero, io
117
1789
lui più grave, ¶ certo, è l'error; ma voglio
118
1789
madre non possa? ¶ Cosimo ¶ È ver, son padre, ¶ ma
119
1789
trovasti ¶ sposa ed ancella, e nulla più. Ben vidi
120
1789
vuoi rimaner? ti lascio: e induco ¶ già da chi
121
1789
qual sia questo arcano: ¶ e so perché nol debba
122
1789
tuo materno affetto: ¶ colpa è degli altri; ed io
123
1789
intanto ¶ dura la pena; e in me pur solo
124
1789
pur solo cada! ¶ Presta è mia lingua a nuocer
125
1789
che il mio padre e signor, darmela udisse. ¶ Ma
126
1789
so; soffrir, tacermi ¶ deggio; e soffro, e mi taccio
127
1789
tacermi ¶ deggio; e soffro, e mi taccio. ¶ Cosimo ¶ Or
128
1789
io mai non sappia, e tu non mai li
129
1789
aspri detti ¶ venner Diego e il fratello: o l
130
1789
sono, al certo. Cruccioso, e torvo usciva ¶ Garzìa: con
131
1789
Qui ne lasciasti dianzi; e ancor s'andava ¶ ragionando
132
1789
opre, al parlar virtude è scorta, ¶ con quella propria
133
1789
franchezza, ¶ Garzìa biasmava apertamente (e parmi, ¶ nol fesse a
134
1789
il fratello ai vituperi: e Diego ¶ solo avesse oltraggiato
135
1789
ira ¶ sfuggia dal petto: e nol pensava ei forse
136
1789
dir ciò che non è, talvolta. ¶ E a me
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1789
che non è, talvolta. ¶ E a me pur, mentr
138
1789
loro ¶ ricomponendo, assai pungenti e duri ¶ detti lanciò: ma
139
1789
suo signore, il padre, ¶ e se stesso, e il
140
1789
padre, ¶ e se stesso, e il suo onor, tradisce
141
1789
nel cieco amor materno; e al colmo in lui
142
1789
in lui ¶ l'audacia è giunta. Or dianzi, udir
143
1789
già da gran tempo: e ascosi ¶ non mi son
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1789
convinto appieno... ¶ Piero ¶ S'è, mal suo grado, ei
145
1789
grado, ei stesso... ¶ Cosimo ¶ E voi finora ¶ perché il
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1789
taceste? ¶ Piero ¶ Ei c'è fratello... ¶ Cosimo ¶ E il
147
1789
c'è fratello... ¶ Cosimo ¶ E il padre ¶ non son
148
1789
traditori mai: ¶ che Diego, e tu... ¶ Piero ¶ Certo ne
149
1789
di me, lo spero; e ogni uom di sé
150
1789
Cosimo ¶ So, ch'egli ¶ è un traditor; ch'ei
151
1789
Cosimo ¶ Parla: l'impongo; e nulla ¶ mi taci, o
152
1789
perdona ¶ il giovenil trascorso, e nulla in lui ¶ a
153
1789
donzelle in corte collocasti, e serbi; ¶ Giulia è il
154
1789
collocasti, e serbi; ¶ Giulia è il suo amor: videla
155
1789
suo amor: videla appena, e n'arse. ¶ Celato l
156
1789
arse. ¶ Celato l'ama, e riamato ei vive ¶ in
157
1789
ei vive ¶ in dolce e vana speme. Or, qual
158
1789
un tale iniquo arcano; ¶ e lo seconda forse... ¶ Piero
159
1789
per sé? figlia non è fors'ella ¶ del mio
160
1789
ella ¶ del mio nemico? e non succhiò col latte
161
1789
amor: la figlia ¶ fatta è stromento dall'accorto padre
162
1789
io non m'inganno. E il mio ¶ proprio figlio
163
1789
amor davver lo sprona; e sempre ¶ il cieco duce
164
1789
che a te piano è il tutto, ¶ deh! tu
165
1789
suo fido segreto. ¶ Vero è, ch'a me non
166
1789
a tutti ei chiuso, e più a' fratelli suoi
167
1789
affetto, ¶ padre, lo svolgi; e la sua rabbia ingiusta
168
1789
il tacerglielo, o Piero: e che? temesti, ¶ che l
169
1789
offenditor: la mia vendetta è questa. ¶ Cosimo ¶ Oh degno
170
1789
che quel Garzìa non è! Tu le fraterne ¶ ingiurie
171
1789
le fraterne ¶ ingiurie soffri; e ben ti sta: ma
172
1789
ira mia profonda ¶ non è, l'aver egli mie
173
1789
veggio ¶ di giovinezza figlio; è di mal seme ¶ frutto
174
1789
frutto peggior: andar mi è forza al fonte ¶ del
175
1789
nuocer più ch'altri, e temer meno, ¶ l'opre
176
1789
la pace ¶ già fora; e Diego non s'infinge
177
1789
non s'infinge... ¶ Diego ¶ E finto ¶ neppur finor credo
178
1789
in principesche spoglie; ¶ quindi è il suo dir, che
179
1789
fra noi sì spessi; ¶ e l'alta pompa ingiuriosa
180
1789
pungerlo osai, chiamandolo mendace, ¶ e simulato: a un alto
181
1789
l'oltraggio ¶ insopportabil era; e queta appena ¶ fu l
182
1789
primo a disdirmi espressamente; e, ov'abbia ¶ te indisposto
183
1789
Cosimo ¶ Certo, assai meno è traditor Garzìa, ¶ di quel
184
1789
il sei davver: Piero, e tu pure il sei
185
1789
a te il racquista, ¶ e a noi, ten prego
186
1789
faccia or di consiglio; e mai ¶ non gli mostrar
187
1789
ben esperto ei non è ancor di regno; ¶ apprenderà
188
1789
vuolsi, ¶ men perdonar, quanto è più stretto il sangue
189
1789
sangue; ¶ quanto all'offeso è l'offensor più presso
190
1789
l'ira tua giusta, e l'onta in me
191
1789
caro, ¶ di me maggiore, e già, per lunga usanza
192
1789
che ossequioso ¶ silenzio pieno, e pazienza, e pace. ¶ Cosimo
193
1789
silenzio pieno, e pazienza, e pace. ¶ Cosimo ¶ Quant'io
194
1789
io ¶ vi assolvo entrambi, e nullo reo ne tengo
195
1789
stamane, ¶ come non dritto e inopportuno. Or vedi, ¶ sempre
196
1789
sempre il miglior non è il parer primiero: ¶ quanto
197
1789
ma teme anch'egli, e teme assai. Se dunque
198
1789
pietà potrei... ¶ Garzia ¶ Padre, e fia vero? ¶ Oh qual
199
1789
usar, pria che minacce e sangue. ¶ In chi regna
200
1789
sua posta ¶ l'odio e il timor scemare o
201
1789
appien dall'altrui core, e a un tempo ¶ dal
202
1789
sdegno di re persegua e prema. ¶ Ei ben lo
203
1789
tolta ¶ per sempre gli è: né fia che a
204
1789
quanto a te piace: e tu, se ingiuste ¶ vie
205
1789
qui mente a prova; ¶ e si fa ognun di
206
1789
mire... ¶ Garzia ¶ A tutti è noto, ¶ che in odio
207
1789
consorzio umano ¶ ei fugge, e mena sì selvaggia vita
208
1789
ei rinserra ¶ gravi pensieri; e ch'ei d'ogni
209
1789
torbi spirti onde Fiorenza è piena, ¶ dubbia avuta l
210
1789
cor d'angoscia pieno ¶ e d'amarezza, e con
211
1789
pieno ¶ e d'amarezza, e con temenza, ahi quanta
212
1789
con temenza, ahi quanta! ¶ e con rispetto, moderatamente ¶ del
213
1789
tuo errore si duole; e, te non mai, ¶ soli
214
1789
veri a virtù nemici; e in te i sospetti
215
1789
dischiuso: — ¶ tu, mesto sempre, e al par di lui
216
1789
tutto? ¶ Egli ti ascolta, e parla? assai diverso... ¶ Garzia
217
1789
il tuo più caro (e qual vuoi scegli, ¶ tra
218
1789
dirò satolli, ¶ d'onori, e d'oro) ei t
219
1789
d'oro) ei t'è men fido, il giuro
220
1789
men fido, il giuro; ¶ e t'ama meno; e
221
1789
e t'ama meno; e men per te darebbe
222
1789
quel Salviati vilipeso, oscuro, ¶ e certo in cor della
223
1789
più pena, non gli è dato. ¶ S'ei tal
224
1789
S'ei tal pur è nel suo squallore, or
225
1789
ti sta costui: forte è il tuo dir, né
226
1789
pur dee: ma, parla; e il ver mi narra
227
1789
amore: ardo per Giulia; e quindi ¶ doppia ho pietà
228
1789
Garzia ¶ Gliel dissi. ¶ Cosimo ¶ E, ti seconda? ¶ Garzia ¶ E
229
1789
E, ti seconda? ¶ Garzia ¶ E il danna; ¶ e il
230
1789
Garzia ¶ E il danna; ¶ e il danno io pur
231
1789
s'altro il sapessi; e fosse, ¶ com'egli è
232
1789
e fosse, ¶ com'egli è avverso, anco al mio
233
1789
me non narri. ¶ Giulia è il minor de' tradimenti
234
1789
fortuna, ecco, mel reca; ¶ e il feritor mi accenna
235
1789
Salviati, ¶ sconosciuto, di furto; e tu lo invita; ¶ e
236
1789
e tu lo invita; ¶ e tu lo scorgi entro
237
1789
si abboccò già teco: ¶ e tu, (guai se a
238
1789
te stesso: ¶ l'ammenda è questa. E che? quand
239
1789
l'ammenda è questa. E che? quand'io comando
240
1789
Né più vi aggiunse; e passava oltre, in volto
241
1789
io sempre il veggo: e che per ciò?... ¶ Garzia
242
1789
Garzia ¶ Stromento ¶ di regno è questo: e al solo
243
1789
di regno è questo: e al solo Cosmo il
244
1789
mel reca ei stesso; e vuol che in petto
245
1789
Garzia ¶ Sì, l'amo; e malaccorto il dissi ¶ a
246
1789
a Cosmo io stesso: e in lui si accese
247
1789
si accese quindi ¶ snaturata, e di lui sol degna
248
1789
amante svenare. Or non è il tempo ¶ di narrarti
249
1789
ch'io n'ardo, e che me stesso, ¶ pria
250
1789
figlio!... ¶ Oimè!... Che dici?... E che farò?... Funesto ¶ amor
251
1789
doti ¶ tu ben conosci e apprezzi; e tu l
252
1789
ben conosci e apprezzi; e tu l'hai cara
253
1789
spiacqui, ¶ madre, giammai: m'è legge ogni tuo cenno
254
1789
il suo furor t'è forza ¶ deluder; vano il
255
1789
vuoi, Giulia si scampi; e intanto ¶ fingi me quasi
256
1789
un delitto sì orrendo; ¶ e innocente donzella dei sottrarre
257
1789
trascorreran rivi di sangue; e questo ¶ mio braccio il
258
1789
Nulla farò, se non è Giulia in salvo. — ¶ Ma
259
1789
Misero te! Minaccia Cosmo, e freme, ¶ e traditor ti
260
1789
Minaccia Cosmo, e freme, ¶ e traditor ti appella. ¶ Garzia
261
1789
Ma pure, il padre è fuor di sé. D
262
1789
scolparmi? ¶ D'esserti figlio? è incancellabil macchia. — ¶ Mezzo ei
263
1789
io! ben fora ¶ mezzo, e il migliore a discolparmi
264
1789
ferma;... odimi;... pensa, ¶ ch'è immutabile Cosmo. Ei vuol
265
1789
morto, a ogni costo: e se da te lo
266
1789
delusa in Cosmo scemi. E l'innocente ¶ sua figlia
267
1789
Piero ¶ Che forse? ¶ Certo è, pur troppo! Ove obbedir
268
1789
Ove obbedir tu nieghi, ¶ e padre e figlia ei
269
1789
tu nieghi, ¶ e padre e figlia ei svenerà. ¶ Garzia
270
1789
Ma come uccider io, ¶ e a tradimento, un innocente
271
1789
trar qui, di notte, e sotto infame velo ¶ d
272
1789
costringe a tal delitto è il reo, ¶ non tu
273
1789
Giulia vive... ¶ Garzia ¶ Giulia!... E svenarti il padre?... Ah
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né morir, né vendicarti, e appena ¶ salvarti io possa
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Ma pure, ¶ s'egli è destin, ch'io l
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non riedo, ¶ pur troppo è ver, che sceglier mi
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sai ch'egli...? ¶ Diego ¶ E che di lui saprei
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volgea Garzìa, ¶ oltrepassando tacito, e veloce ¶ come saetta. Or
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invade? ¶ Piero ¶ Ah! non è nuova: ei sempre ¶ te
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ogni regale insegna ¶ spogliato; e inerme della spada il
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della spada il fianco; ¶ e, nell'aspetto, abitator di
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alla madre ei riede, ¶ e in ciò si affretta
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dall'udir; vedi, propizio è il punto, ¶ per farsi
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lieve ¶ imprudenza si noma: e quel sì spesso ¶ teco
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giovenil bollore ¶ si appella: e l'odio del poter
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s'ode, ¶ difendere, innalzare; e fia, fors'anco, ¶ che
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ei si veggia. ¶ Diego ¶ E che rileva ¶ a noi
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sol può trarlo. ¶ Piero ¶ E più di te fors
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ma, duolmi ¶ l'inganno, e più l'alta feral
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nostra stirpe, al padre, e a te sovrasta. ¶ Diego
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Piero ¶ Regnar vuol egli; e il potrà pur, se
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tua ¶ a svelarteli trammi, e in un la nostra
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notte tacita s'inoltra, ¶ e tenebrosa molto. Entro la
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s'asconde ¶ ei forse, e l'altro ivi a
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Preghi, minacce, ¶ molt'arte, e doni, e vigil mente
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molt'arte, e doni, e vigil mente, or mi
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ciò ch'io dico è poco: appien convinto ¶ den
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Ma quale, ¶ qual empio è costui dunque? Il dì
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opportuno anco alle insidie:... e starti ¶ vuoi negghitoso? E
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e starti ¶ vuoi negghitoso? E statti: al padre io
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io il mezzo ¶ trovo; e tu il nieghi? a
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poscia a note insidie, è lieve. ¶ Senza frappor l
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va; già l'ora è giunta: entro la cieca
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grotta or t'ascondi; e inaspettate cose ¶ ivi entro
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anch'io: ¶ eppur, n'è forza antiveder gl'iniqui
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Ma, un romor... Parmi;... è desso: ¶ vien lentamente;... egli
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desso: ¶ vien lentamente;... egli è Garzìa. — Deh! vanne; ¶ entra
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pur v'andò. — Celiamci; e udiam, se fermo ¶ sta
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io?... Di morte ¶ ben è la grotta quella. A
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infame colpo ¶ vibrar promisi... E il vibrerò?... Già tutto
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intorno morte mi risuona: ¶ e a me solo dar
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negre ombre ¶ tutto velano: è giunta, anco trascorsa, ¶ l
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quindi ¶ sceglieva... ahi lassa! E fra momenti io deggio
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Che pura ¶ mia mano è ancor: deh! così 'l
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io t'esporrei. Cieco è di rabbia... ¶ Garzia ¶ E
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è di rabbia... ¶ Garzia ¶ E il sia. ¶ e mi
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Garzia ¶ E il sia. ¶ e mi uccida; io l
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io l'aspetto. ¶ Eleonora ¶ E Giulia? ¶ Garzia ¶ Oh nome
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di tua misera madre, e di te stesso. ¶ Garzia
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stesso. ¶ Garzia ¶ — Va dunque, e digli,... che obbedisco: intanto
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fretta... ¶ Eleonora ¶ In salvo? E crede ¶ Cosmo ai semplici
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sangue ¶ bagnato tutto... Ov'è il mio ferro?... il
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fosse ¶ pentito pria?... Non è, non è; ch'io
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pria?... Non è, non è; ch'io il veggio
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figlio di Cosmo? ¶ Piero ¶ E tu, nol sei? ¶ Garzia
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Far ti vo' pago: e il narrerai tu al
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nella grotta, io sento, ¶ e veder parmi brancolar Salviati
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si volge ¶ Salviati intanto; e verso me ritorna. ¶ Ecco
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il padre il volle, è suo il delitto: averne
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deh! ti acqueta: ¶ lieve è il delitto, che a
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ond'io son contaminato e intriso, ¶ chi 'l può
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esser tuo fallo. ¶ Garzia ¶ E il sappian tutti: ¶ io
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libertade or dunque? ¶ Viva e secura rimarrassi almeno ¶ quella
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Meco unirla? oh delitto! — E me tu credi, ¶ me
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sono ¶ de' tuoi comandi, e insuperbir non deggio? ¶ Non
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la tua fé. Fermo, e per sempre, ¶ ho il
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già. ¶ Cosimo ¶ Più fermo è forse ¶ il voler mio
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sciolta, ¶ se non ti è sposa pria: fra eterni
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dee per or: ti è d'uopo pria ¶ ben
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fellon, non basta? anco è mestier far pompa ¶ delle
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volto il mio delitto, e godi. ¶ L'oprar mio
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L'oprar mio disperato, e gli occhi, e gli
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disperato, e gli occhi, e gli atti, ¶ e morte
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occhi, e gli atti, ¶ e morte, ch'ogni mia
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tutto or nol dice? e il sangue, ond'io
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sol, ch'ei non è il sangue ch'io
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chiesi. ¶ Garzia ¶ Oh rabbia; e dubbio?... Or dunque vanne
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quel petto esangue. Una, e due volte, ¶ e quattro
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Una, e due volte, ¶ e quattro, e mille quel
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due volte, ¶ e quattro, e mille quel pugnal tuo
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Cosimo ¶ Piero, sì, venne; e a me narrò, che
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portò suoi passi ¶ Salviati? e Piero il dice? e
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e Piero il dice? e a Cosmo il dice
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Qual dunque, ¶ qual sangue è quello, ch'io versava
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empia mia mano avesse!... E chi trafitto ¶ hai dunque
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a me si appresentava; e incerto ¶ stavasi... E che
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appresentava; e incerto ¶ stavasi... E che mi disse?... Oh
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rimembro: ¶ turbato egli era, e brama assai mostrava ¶ di
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spiegarti, altri che Cosmo, e Piero? — ¶ Ma, d'insolito
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tu, dei mali ¶ primo, e il peggior, più non
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Garzia ¶ Furor? che feci? e qual furor si aggiunge
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Oh figlio!... ¶ Garzia ¶ Egli è di Cosmo il tradimento
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di Cosmo il tradimento; è Cosmo ¶ il traditor: ma
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intorno si serri. — Ov'è l'iniquo? ¶ Fra le
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feci? ¶ Cosimo ¶ Diego uccidesti, e il chiedi?... ¶ Eleonora ¶ Il
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Eleonora ¶ Ei pur t'è figlio... ¶ Garzia ¶ Il petto
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tramortita. ¶ Cosimo ¶ Empia, t'è figlio chi ti uccide
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Padre, se ucciso ¶ Diego è da me,... ti giuro
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Dell'esecrando error... Piero... è.... l'autore... ¶ Padre... io
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autore... ¶ Padre... io... moro; e non... mento: il ciel
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ti perdo!... Oh cielo! e il brando ¶ tinto nel