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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1786
noi severi non fummo, è giunto il giorno ¶ d
2
1786
esserlo al fine. ¶ Mirra ¶ È ver: Ciniro meco ¶ inesorabil
3
1786
che se tu stesso, e di tua propria mano
4
1786
innasprirla?... Or forse ¶ non è abbastanza misera?... Ben vedi
5
1786
mal di se stessa è donna; ad ogni istante
6
1786
fuor di se stessa è dal dolore... ¶ Euriclea ¶ O
7
1786
Euriclea ¶ O Mirra... ¶ figlia,... e non m´odi?... Parlar
8
1786
pur troppo io sono: ¶ e di tutti il più
9
1786
CECRI, MIRRA ¶ Mirra ¶ — Uscito è il padre?... Ei dunque
10
1786
sono ¶ in senno appieno; e ciò ch´io dico
11
1786
ciò ch´io dico, e chieggo, ¶ so quanto importi
12
1786
mio, deh! credi; ¶ n´è tempo ancor: ti pentirai
13
1786
tua madre starai sempre: ¶ e se ad eterno pianto
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1786
lasciarti: ¶ sarem sol´una; e del dolor tuo stesso
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1786
sei?... me tu respingi?... ¶ e di abbracciarmi nieghi? e
16
1786
e di abbracciarmi nieghi? e gl´infuocati ¶ sguardi?... Oimè
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1786
perderti dovessi: ¶ ahi cruda! e puoi tu dirmi, e
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1786
e puoi tu dirmi, e replicarmi ¶ così acerbe parole
19
1786
vita ad un´empia; e il sei, ¶ s´or
20
1786
ten porgo. Ancor n´è tempo; ancora ¶ sono innocente
21
1786
il vaneggiare. Ah! vieni; e al tutto ¶ in me
22
1786
ei lo attendeva ¶ sposo, e felice; ed or di
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1786
di lui forse addolorato? è vita ¶ quella, a cui
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1786
atroci, ¶ la disperata Mirra? è vita quella, ¶ a cui
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1786
lascia? — ¶ Ma, udirla voglio: e già di ferreo usbergo
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1786
core. Ella ben merta (e il vede) ¶ il mio
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1786
paterno comando. — Orribil certo, ¶ e rilevante arcano havvi nascoso
28
1786
a sue tante sventure? ¶ E abbandonata, e disperata, a
29
1786
tante sventure? ¶ E abbandonata, e disperata, a lunga ¶ morte
30
1786
in parte almeno, ¶ ora è mestier, ch´io per
31
1786
avanza ¶ a tardi passi, e sforzati! Par, ch´ella
32
1786
che ai comandi espressi, ¶ e replicati del tuo padre
33
1786
Io de´ miei gravi,... e tanti ¶ falli... la pena
34
1786
non mi uccidevi?... ¶ Ciniro ¶ È tempo, ¶ tempo ormai, sì
35
1786
Disperate parole indarno muovi; ¶ e disperati, e in un
36
1786
indarno muovi; ¶ e disperati, e in un tremanti, sguardi
37
1786
tuo più grave ¶ fallo, è il tacer col padre
38
1786
appien tu ne merti; e che in me cessi
39
1786
Ma che? tu piangi? e tremi? ¶ e inorridisci?... e
40
1786
tu piangi? e tremi? ¶ e inorridisci?... e taci? — A
41
1786
e tremi? ¶ e inorridisci?... e taci? — A te fia
42
1786
Ciniro ¶ Perèo, sì, muore; e tu lo uccidi. Uscito
43
1786
alle sue stanze ¶ solo, e sepolto in un muto
44
1786
sguardi ¶ pregni di pianto e di morte inalzava;... ¶ e
45
1786
e di morte inalzava;... ¶ e, fra i singulti estremi
46
1786
degna sono, ¶ di morte... E ancor respiro?... ¶ Ciniro ¶ Il
47
1786
qual de´ padre ingannato e offeso, ¶ da te sapere
48
1786
offeso, ¶ da te sapere (e ad ogni costo io
49
1786
irne approdando; aura novella e pura ¶ respirare, e tuttor
50
1786
novella e pura ¶ respirare, e tuttor trovarmi al fianco
51
1786
fianco ¶ pien di gioia e d´amore un tanto
52
1786
increscevol, spero. Aver t´è d´uopo ¶ pietade intanto
53
1786
la paterna ¶ lasciata reggia, e non gli orbati e
54
1786
e non gli orbati e mesti ¶ miei genitor; né
55
1786
pianto. ¶ Pereo ¶ Strano, inaudito è il tuo disegno, o
56
1786
a farti, ¶ tra giuochi e feste, il tuo cordoglio
57
1786
feste, il tuo cordoglio e il tempo ¶ ingannar, se
58
1786
quant´io son presto: e in ciò soltanto ¶ la
59
1786
mia gloria fia posta e l´esser mio. ¶ Se
60
1786
tu? Deh! meglio ¶ Mirra e te stesso in un
61
1786
stesso in un conosci e apprezza. ¶ Alle tante tue
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1786
venirne ¶ già i sacerdoti, e la festosa turba, ¶ e
63
1786
e la festosa turba, ¶ e i cari nostri genitori
64
1786
come il più bello è a me del viver
65
1786
CORO di fanciulli, donzelle, e vecchi; CINIRO, CECRI, popolo
66
1786
In sul tuo viso è sculta, ¶ Perèo, la gioia
67
1786
sculta, ¶ Perèo, la gioia; e della figlia io veggo
68
1786
figlia io veggo ¶ fermo e sereno anco l´aspetto
69
1786
su i recati altari; ¶ e, per far vie più
70
1786
Nume; ¶ deh! fausto scendi; — e del tuo puro lume
71
1786
su i vanni; ¶ Donz. ¶ e co´ suoi stessi inganni
72
1786
lui tu l´arco, — e la farètra invola: ¶ Vecchi
73
1786
di sue lunghe querele e tristi affanni: — ¶ Coro ¶ de
74
1786
Eppur... ¶ Mirra ¶ No, non è ver; non tremo. — ¶ Coro
75
1786
Coro ¶ «O d´Imenèo e d´Amor madre sublime
76
1786
cui possa nulla possa è viva; ¶ Venere, deh! fausta
77
1786
i lidi. ¶ Fanc. ¶ Tutta è tuo don questa beltà
78
1786
beltà sovrana, ¶ onde Mirra è vestita, e non altera
79
1786
onde Mirra è vestita, e non altera; ¶ Donz. ¶ lasciarci
80
1786
deh! col farla allegra e sana, ¶ Vecchi ¶ e madre
81
1786
allegra e sana, ¶ Vecchi ¶ e madre in breve di
82
1786
prole, ¶ che il padre, e gli avi, e i
83
1786
padre, e gli avi, e i regni lor, console
84
1786
duo figli a lato; ¶ e del bel roseo velo
85
1786
ara tua prostràti ammanta; ¶ e in due corpi una
86
1786
d´aspetto?... Oimè! vacilli? e appena ¶ su i piè
87
1786
degli sposi in petto; ¶ e indarno sempre la infernale
88
1786
che ogni laude eccede: ¶ e, invan rabbiosa ¶ se stessa
89
1786
intorno ¶ col vipereo flagello e l´atre faci ¶ stan
90
1786
ed abborrito giogo. ¶ Salva, e libera, sei. Per sempre
91
1786
quest´odioso aspetto... ¶ Paga e lieta vo´ farti... Infra
92
1786
coro, popolo ¶ Ciniro ¶ Contaminato è il rito; ogni solenne
93
1786
solenne ¶ pompa omai cessi, e taccian gl´inni. Altrove
94
1786
preda ¶ costei si lasci, e alle sue furie inique
95
1786
ella stessa il voleva: e sol, per trarci ¶ a
96
1786
a tal nostr´onta e sua?... Pietosa troppo, ¶ delusa
97
1786
il ciglio all´ara; e al degno sposo ¶ venir
98
1786
avvenente infra i mortali, e madre ¶ per lui d
99
1786
per leggiadria, beltà, modestia, e senno) ¶ ebra, il confesso
100
1786
che più gente ¶ tratta è di Grecia e d
101
1786
tratta è di Grecia e d´Oriente omai ¶ dalla
102
1786
non aver; sua vita, ¶ e sua beltà, qual debil
103
1786
al fuoco, ¶ lentamente distruggersi; e niun bene ¶ non v
104
1786
Dea? quanti non porsi ¶ e preghi, e incensi, e
105
1786
non porsi ¶ e preghi, e incensi, e pianti? indarno
106
1786
e preghi, e incensi, e pianti? indarno sempre. ¶ Ciniro
107
1786
Mal festi, o donna; e fu il tacermel, peggio
108
1786
potea l´ira celeste: ¶ e forse ancor (spero) il
109
1786
pensier concorro: ¶ ben forza è torre, e senza indugio
110
1786
ben forza è torre, e senza indugio nullo, ¶ da
111
1786
vuol dell´oltraggiato Nume: ¶ e quindi forse la infelice
112
1786
Pereo ¶ Tardo, tremante, irresoluto, e pieno ¶ di mortal duol
113
1786
vedete. Un fero ¶ contrasto è in me: pur, gentilezza
114
1786
in me: pur, gentilezza, e amore ¶ vero d´altrui
115
1786
nodo ¶ fatal si rompa; e de´ miei giorni a
116
1786
appello ¶ di tal nome; e il sarai tra breve
117
1786
si sta: te solo ¶ e vuole, e chiede; e
118
1786
te solo ¶ e vuole, e chiede; e teme, che
119
1786
e vuole, e chiede; e teme, che a lei
120
1786
n´era, omai n´è forse ¶ la cagion sola
121
1786
l´amor tuo forte, è base. Or, qual vuoi
122
1786
costo ¶ vuole ella stessa; e per ragion ne assegna
123
1786
pensier deponi or dunque; ¶ e sol ti adopra in
124
1786
gioia in volto chiama; ¶ e, col non mai del
125
1786
Dolcezza assai d´uopo è con essa; e a
126
1786
uopo è con essa; e a tutto ¶ piegherassi ella
127
1786
tutto ¶ piegherassi ella. Vanne; e a lieta pompa ¶ disponti
128
1786
pompa ¶ disponti in breve; e in un (pur troppo
129
1786
cara Euriclèa, mi vedi; e lieta, quasi, ¶ del mio
130
1786
tante ¶ tue fide ancelle? E me da lor non
131
1786
ciò son salda... ¶ Euriclea ¶ E al nuovo di tu
132
1786
dai genitor ne ottenni; e scior vedrammi ¶ da questo
133
1786
almen ti sappia!... Ella è ben cruda gioia, ¶ questa
134
1786
sforzarmi al pianto?... ¶ Euriclea ¶ E come il pianto ¶ celar
135
1786
celar poss´io?... Quest´è l´ultima volta, ¶ ch
136
1786
ch´io ti vedo, e ti abbraccio. D´anni
137
1786
molti ¶ carca me lasci, e di dolor più assai
138
1786
prima io ´l sono. — È giorno questo ¶ di gioia
139
1786
giorno questo ¶ di gioia e nozze. Or, se tu
140
1786
frena il tuo pianto,... e il mio. — Ma, già
141
1786
che vi acconsentan placidi e contenti ¶ genitori tuoi: per
142
1786
nuovo sole ¶ tutta ardo, e il voglio. Il ritrovarmi
143
1786
testimon del mio pianto, e cagion forse; ¶ il solcar
144
1786
il solcar nuovi mari, e a nuovi regni ¶ irne
145
1786
ne sciogliam, noi stessi; e, di te degno, ¶ generoso
146
1786
gli alti tuoi sensi, ¶ e l´amor tuo per
147
1786
tuo per noi, ci è noto il tutto: ¶ di
148
1786
purché felice ¶ tu torni, e ancor di tua letizia
149
1786
figlia? ¶ Mirra ¶ O Mirra, è questo ¶ l´ultimo sforzo
150
1786
state. — ¶ L´unica vostra, e troppo amata figlia ¶ son
151
1786
d´ogni mia gioia, ¶ e v´attristar d´ogni
152
1786
trascorre; ¶ invan lo ascondo; e a voi vorrei pur
153
1786
mio petto ¶ si alberga; e quindi, ogni mia forza
154
1786
quindi, ogni mia forza è vana ¶ contro alla forza
155
1786
sia) ¶ ebbi l´animo, e l´ho: ma il
156
1786
corpo, ¶ egro ei soggiace;... e a lenti passi in
157
1786
sento... — Ogni mio poco e rado ¶ cibo, mi è
158
1786
e rado ¶ cibo, mi è tosco: ognor mi sfugge
159
1786
sollievo ¶ nessuno io bramo; e stimo, e aspetto, e
160
1786
io bramo; e stimo, e aspetto, e chieggo, ¶ come
161
1786
e stimo, e aspetto, e chieggo, ¶ come rimedio unico
162
1786
or me stessa abborrisco: e pianto, e rabbia, ¶ e
163
1786
stessa abborrisco: e pianto, e rabbia, ¶ e pianto ancora
164
1786
e pianto, e rabbia, ¶ e pianto ancora... È la
165
1786
rabbia, ¶ e pianto ancora... È la vicenda questa, ¶ incessante
166
1786
mi parve, ¶ da prima, è vero; ma, quanto poi
167
1786
con mia somma vergogna e dolor sommo, ¶ giunte al
168
1786
Che sento?... Oh figlia!... E alle ferali nozze ¶ ostinarti
169
1786
fia. ¶ Perèo non ami; e mal tuo grado, indarno
170
1786
dammi tosto a morte... È ver, ch´io, forse
171
1786
me, non l´amo;... e ciò, neppure ¶ io ben
172
1786
io assai lo estimo; ¶ e che null´uomo avrà
173
1786
seco ¶ vivendo io fida e indivisibil sempre, ¶ egli in
174
1786
gioia ¶ tornar farà: cara, e felice forse, ¶ un giorno
175
1786
par ch´ei merta, è colpa ¶ non di me
176
1786
dunque, ¶ come il voleste, e come io ´l voglio
177
1786
in breve alle nozze: e voi, beati ¶ ve ne
178
1786
voi men prestiate. ¶ Ciniro ¶ E qual soccorso? ¶ Cecri ¶ Ah
179
1786
Udite. — Al travagliato petto, ¶ e alla turbata egra mia
180
1786
nuovi oggetti ¶ la vista; e in ciò il più
181
1786
questo ¶ generoso mio sforzo, e vita, e pace, ¶ e
182
1786
mio sforzo, e vita, e pace, ¶ e letizia dovrò
183
1786
e vita, e pace, ¶ e letizia dovrò. ¶ Cecri ¶ Tu
184
1786
Tu di lasciarci ¶ parli? e il vuoi tosto; e
185
1786
e il vuoi tosto; e in un lo temi
186
1786
in un lo temi e il brami? ¶ Ma qual
187
1786
fia mai?... ¶ Ciniro ¶ Lasciarci? e a noi che resta
188
1786
qui lungamente ancora.... ¶ Mirra ¶ E s´io qui lieta
189
1786
terrà. Di molti figli e cari ¶ me lieta madre
190
1786
il concedono i Numi: e, qual più a grado
191
1786
vederti, che così vederti. — ¶ E tu, dolce consorte, in
192
1786
ne accenna!... ¶ Ma, poich´è tale il suo strano
193
1786
il cangiar di cielo;... e mille e mille ¶ altri
194
1786
di cielo;... e mille e mille ¶ altri pensier, teneri
195
1786
altri pensier, teneri tutti, e mesti; ¶ e tutti al
196
1786
teneri tutti, e mesti; ¶ e tutti al certo, più
197
1786
il men mi parli, e svanirà, son certa. ¶ Dispregierei
198
1786
te, non ti apprezzando: e come ¶ non apprezzarti?... Ah
199
1786
sa il mio labro: e pur tel dice, e
200
1786
e pur tel dice, e giura, ¶ ch´esser mai
201
1786
ciò che dirmi ¶ potresti, e darmi vita, io non
202
1786
mia ¶ non sdegni adunque? e non ten penti? e
203
1786
e non ten penti? e nullo ¶ indugio omai?... ¶ Mirra
204
1786
omai?... ¶ Mirra ¶ No; questo è il giorno; ed oggi
205
1786
vele ¶ daremo ai venti, e lascerem per sempre ¶ dietro
206
1786
tanto t´incresce abbandonare; e vuoi ¶ ratta così, per
207
1786
vo´;... per sempre ¶ abbandonarli;... e morir... di dolore... ¶ Pereo
208
1786
ti ha pur tradita;... e muovi ¶ sguardi e parole
209
1786
tradita;... e muovi ¶ sguardi e parole disperate. Ah! giuro
210
1786
Dolore immenso ¶ mi tragge, è ver... Ma no, nol
211
1786
tempesta, onde agitato, ¶ lacerato è il tuo core. — Omai
212
1786
posso abbandonare, il sai: ¶ e mel perdoni; spero. Uscir
213
1786
dal pianto rattenuto... ¶ Euriclea ¶ E in tale stato, o
214
1786
null´altro io bramo;... e sol morire, io merto
215
1786
forse ¶ anch´essa?... ¶ Euriclea ¶ E chi, in veder giovin
216
1786
sublime nostra ¶ Venere diva; e con lagrime, e incensi
217
1786
diva; e con lagrime, e incensi, ¶ e caldi preghi
218
1786
con lagrime, e incensi, ¶ e caldi preghi, e invaso
219
1786
incensi, ¶ e caldi preghi, e invaso cor, prostrata ¶ innanzi
220
1786
lassa!... ¶ inorridisco,... tremo... ¶ Euriclea ¶ È ver, mal feci: ¶ la
221
1786
incensi ¶ ardeano a stento, e in giù ritorto il
222
1786
tremanti ¶ alzar mi attento, e da´ suoi piè mi
223
1786
narrar, le chiome. ¶ Mirra ¶ E me pur fai ¶ rabbrividire
224
1786
Nullo omai de´ celesti, e men la Diva ¶ terribil
225
1786
la Diva ¶ terribil nostra, è da invocar per Mirra
226
1786
son dai Numi; aperto ¶ è il mio petto all
227
1786
v´han sole ¶ possanza, e seggio. — Ah! se riman
228
1786
puoi, trammi d´angoscia: è lento, ¶ è lento troppo
229
1786
d´angoscia: è lento, ¶ è lento troppo, ancor che
230
1786
non ho giammai) mi è stato il pianger teco
231
1786
stato il pianger teco; ¶ e il parlar di mia
232
1786
me già quindi ¶ addoppiato è il coraggio. — Omai poch
233
1786
mio fianco sempre: andiamo: e intanto, ¶ nel necessario alto
234
1786
amor più che materno, e a un tempo ¶ giovar
235
1786
certezza io n´ebbi; e andando ella a tai
236
1786
sé, la femmo arbitra e donna. ¶ Cecri ¶ Ecco, ella
237
1786
mi par lieta alquanto; ¶ e più franco il suo
238
1786
inoltra, unica nostra ¶ speranza e vita; inoltrati secura; ¶ e
239
1786
e vita; inoltrati secura; ¶ e non temere il mio
240
1786
sei tenuta a nulla; e noi primieri ¶ te ne
241
1786
ne´ tuoi verdi anni, e amor rimembri: ¶ or sappi
242
1786
non fa; dubbi, interrotti, ¶ e pochi accenti in mortal
243
1786
in doglia orrenda ¶ sepolta è l´alma; illanguidito il
244
1786
ma di dolor pieno, e di morte, il viso
245
1786
mostra. Ella mi accerta, ¶ e rinnuova ogni dì, che
246
1786
il vero ¶ io bramo e temo a un tempo
247
1786
affreno; ¶ ardo, mi struggo, e dir non l´oso
248
1786
omai. — Così, racchiusi entrambi, ¶ e di dolor, benché diverso
249
1786
figlia... Il tuo ¶ franco e caldo parlare un´alma
250
1786
mia cagion mai fosse!... È ver, che scelto ¶ ella
251
1786
ella t´ha sola; è ver, che niun l
252
1786
innocente, de´ suoi danni, ¶ e ch´io non muoia
253
1786
omai sentenza ¶ piena pronunzi: e s´or Perèo le
254
1786
anco alla figlia: udirti, ¶ e non ti aprire anch
255
1786
mi si squarcia... ¶ Pereo ¶ È sorto, o Mirra, ¶ quel
256
1786
crine, ¶ lieto ammanto pomposo, è ver, ti veggo: ¶ ma
257
1786
ma il tuo volto, e i tuoi sguardi, e
258
1786
e i tuoi sguardi, e i passi, e ogni
259
1786
sguardi, e i passi, e ogni atto, ¶ mestizia è
260
1786
e ogni atto, ¶ mestizia è in te. Chi della
261
1786
venirne ¶ in tale aspetto. E questa l´ora, è
262
1786
E questa l´ora, è questa, ¶ che a te
263
1786
non hai fidanza niuna; e ch´io ¶ mal rispondo
264
1786
rispondo a tua scelta, e che pentita ¶ tu in
265
1786
uom che niente ami, ¶ e poco estimi? A me
266
1786
non farti infelice. — Ardita, e franca ¶ parlami, dunque. — Ma
267
1786
tu immobil taci?... ¶ Disdegno e morte il tuo silenzio
268
1786
tuo silenzio spira... ¶ Chiara è risposta il tuo tacer
269
1786
tuo tacer: mi abborri; ¶ e dir non l´osi
270
1786
come mertai tua scelta? e s´io il divenni
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assai, ch´egli non è. L´accesa ¶ tua fantasia
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maraviglia? inaspettate cose ¶ odo, e non grate; e, dirò
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odo, e non grate; e, dirò più, non vere
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io? — Questo alle nozze ¶ è il convenuto giorno; io
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presta vengo ¶ a compierle; e di me dubita intanto
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da me scelto sposo? È ver, ch´io forse
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spesse volte ¶ la mestizia è natura; e mal potrebbe
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la mestizia è natura; e mal potrebbe ¶ darne ragion
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in sé l´acchiude: e spesso ¶ quell´ostinato interrogar
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per la tua pace e per la mia, mi
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astretta, ¶ non dai parenti, e men da me; da
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del tuo error vorresti: ¶ e ch´io lo soffra
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Ch´io t´amo, ¶ e ch´io forse mertavati
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che in me supposto ¶ è in gran parte? e
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è in gran parte? e che pur, se in
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pur, se in parte è vero, ¶ origin forse altra
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a cui mi avvicino; e il dover tormi ¶ dai
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tormi ¶ dai genitori amati; e il dirmi: «Ah! forse
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me sempr´era custodita; e il core ¶ a passion
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ch´io nol vedessi. E a me lo avria
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a me, cui tiene (è ver) negli anni madre
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amore, sorella. Il volto, e gli atti, ¶ e i
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volto, e gli atti, ¶ e i suoi sospiri, e
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e i suoi sospiri, e il suo silenzio, ah
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pria d´aver scelto: e il sai, quanto indugiasse
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di Perèo le piacque: è ver, che parve ¶ ella
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felice? ¶ D´amor non è dunque il suo male
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Amore, ¶ benché di pianto e di sospir si pasca
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a lei si affaccia: è piaga ¶ insanabil la sua
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va´; presso lei torna; ¶ e non le dir, che
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ciglio ¶ io m´abbia, e in calma ricomposto il
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timor, né doglia: ¶ tanto è pieghevol, timida, e modesta
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tanto è pieghevol, timida, e modesta, ¶ che nessun mezzo
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modesta, ¶ che nessun mezzo è mai benigno troppo, ¶ con
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nobil indole. Su, vanne; ¶ e posa in me, come
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con lei mi consumo; e neppur traccia ¶ della cagion
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i genitor solo conforto e speme? ¶ Era pur meglio
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Ah! la mia troppa e stolta ¶ di madre amante
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nulla il mio regno, e nulla ¶ la gloria mia
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schiuda, ¶ sin che n´è tempo. Io t´apro
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apro il mio frattanto; ¶ e dico, e giuro, che
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mio frattanto; ¶ e dico, e giuro, che il pensier
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il pensier mio primo ¶ è la mia figlia. È
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è la mia figlia. È ver, che amico farmi
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il re mi giova: e il giovinetto ¶ Perèo suo
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miei maggiore. Indole umana, ¶ e cuor, non men che
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io mai; ¶ certo egli è di sue nozze; in
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data ¶ fé si rompesse; e a noi terribil anco
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loro: ecco ragioni ¶ molte, e possenti, d´ogni prence
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gli altri miei pari, e a cui son usi
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Or va´; gliel narra; ¶ e dille in un, che
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riamato egli s´estima; e il voglio ¶ ir preparando
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ch´uno ¶ voler concorde, e un amor solo, è
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e un amor solo, è in noi. ¶ ATTO II
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spero, o re, non è l´ora, in cui
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esser tu dei, quanta e qual gioia arrechi ¶ a
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più che pel sangue e pel paterno regno, ¶ primo
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paterno regno, ¶ primo eri, e il sei, per le
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il mio pregio solo, ¶ è di piacerti. I detti
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brami. ¶ Sposo a Mirra, e tuo genero, d´ogni
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qual tu sei, favelli. — ¶ E perché tal tu sei
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il veggo, per Mirra; e oltraggio grave ¶ ti farei
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il mio chieder non è troppo,... ¶ sei parimente riamato
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forse ¶ Mirra il vorrebbe, e par nol possa. In
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n´ebbi io speme; e ancor lo spero; o
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lusingo. Inesplicabil cosa, ¶ certo, è il contegno, in ch
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queste omai già troppe, e a te ben conte
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fonte ¶ tu sola fossi; e il viver mio non
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orrendo a un tempo e innocente amore, ¶ sempre da
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ora appena ¶ l´alba; e sì tosto a me
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l´afflitto tuo volto, e i mal repressi ¶ tuoi
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Quindi a te vengo; e prego, ¶ che udir mi
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udir mi vogli. ¶ Cecri ¶ È ver, ch´io da
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quel sì vivido sguardo: e, piangesse ella!... ¶ ma, innanzi
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a me, tacita stassi; e sempre ¶ pregno ha di
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pregno ha di pianto, e asciutto sempre ha il
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sempre ha il ciglio. ¶ E invan l´abbraccio; e
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E invan l´abbraccio; e le chieggo, e richieggo
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abbraccio; e le chieggo, e richieggo, ¶ invano ognor, che
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Euriclea ¶ A voi ¶ ella è di sangue figlia; a
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vivo ¶ in lei soltanto; e il quarto lustro è
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e il quarto lustro è quasi ¶ a mezzo già
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me pure si mostri? E s´io le parlo
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a me il niega, e insiste, ¶ e contra me
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il niega, e insiste, ¶ e contra me si adira
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più prodi ¶ d´Asia e di Grecia principi possenti
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sua bellezza al grido: e appien per noi ¶ donna
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dovean recare i vari, e ignoti, e tanti ¶ affetti
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i vari, e ignoti, e tanti ¶ affetti. In questo
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era nell´altro somma: e qual piaceva ¶ più agli
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meno. Io, come madre e donna, ¶ so qual battaglia
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battaglia in cor tenero e nuovo ¶ di donzelletta timida
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possanza, ¶ valor, beltade, giovinezza, e senno, ¶ nullo omai si
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lei tempesta ¶ sorger vediamo, e più mortale angoscia ¶ la
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suo mal più crebbe: ¶ e questa notte, ch´ultima
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che dal suo non è lungi; e, intenta sempre
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suo non è lungi; e, intenta sempre ¶ ai moti
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fea vista: ¶ ma, mesi e mesi son, da ch
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non stende ¶ da molte e molte notti l´ali
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parola sola: «Morte... morte;» ¶ e in tronchi accenti spesso
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ogni sospiro, ogni parola e pianto; ¶ e, in sua
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ogni parola e pianto; ¶ e, in sua regal fierezza
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potea risponderle; io piangeva, ¶ e l´abbracciava, e ripiangeva
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piangeva, ¶ e l´abbracciava, e ripiangeva... Al fine ¶ riebbi
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fine ¶ riebbi pur lena, e parole. Oh, come ¶ io
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madre, ¶ con più tenero e vivo amor parlarle ¶ non
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occhi al pianto schiudeva, e mi abbracciava, ¶ e con
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schiudeva, e mi abbracciava, ¶ e con amor mi rispondea
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le vicine nozze, alquanto è oppressa ¶ di passeggera doglia
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oppressa ¶ di passeggera doglia; e a me il comando
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suo male ¶ sì radicato è addentro, egli è tant
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radicato è addentro, egli è tant´oltre, ¶ ch´io
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tremante a te corro; e te scongiuro ¶ di far
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Ma, s´ella accesa è di Perèo, da lei
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parlar rotto; ¶ lo impallidire, e l´arrossire; il muto
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fuoco il tuo corpo; e il sogguardar tremante; ¶ e
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e il sogguardar tremante; ¶ e il confonderti incerta; e
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e il confonderti incerta; e il vergognarti, ¶ che mai
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in te mel dice, e invan tu il nieghi
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ne son io convinto. ¶ È certo in un son
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vuoi col brando uccidermi;... e coi detti... ¶ mi uccidi
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mi uccidi intanto... ¶ Ciniro ¶ E dirmi pur non l
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che amor non senti? E dirmelo, e giurarlo ¶ anco
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non senti? E dirmelo, e giurarlo ¶ anco ardiresti, io
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Ma, chi mai degno è del tuo cor, se
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Ma, il turbamento ¶ cotanto è in te;... tale il
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sì fera ¶ la vergogna; e in terribile vicenda, ¶ ti
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aspetto... morir... di vergogna?... ¶ E tu sei padre? ¶ Ciniro
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tu sei padre? ¶ Ciniro ¶ E avvelenar tu i giorni
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mi sveli. Ho visto, e veggo ¶ tuttor, (misera figlia
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core ¶ infra l´amore, e il dover tuo. Già
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padre, ¶ che tel comanda, e ten scongiura, indegna ¶ d
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Ciniro ¶ Ed io saperlo ¶ e deggio, e voglio. Né
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io saperlo ¶ e deggio, e voglio. Né a te
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vedi ch´io torno e supplice e piangente: ¶ morir
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io torno e supplice e piangente: ¶ morir non puoi
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persona umìle ¶ in alta e grande: e, ancor che
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in alta e grande: e, ancor che umìl, son
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Il padre ¶ dunque abborrisci? e di sì vile fiamma
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temi... ¶ Mirra ¶ Ah! non è vile;... è iniqua ¶ la
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Ah! non è vile;... è iniqua ¶ la mia fiamma
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disperarmi co´ tuoi modi, e farti ¶ del mio dolore
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Ciniro ¶ ... Io... di spavento,... ¶ e d´orror pieno, e
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e d´orror pieno, e d´ira,... e di
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pieno, e d´ira,... e di pietade,... ¶ immobil resto
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morire... Io vendicarti... seppi,... ¶ e punir me... Tu stesso
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sfuggi ¶ mia vista infame;... e a Cecri... ognor... nascondi
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nascondi... ¶ Ciniro ¶ Padre infelice!... E ad ingoiarmi il suolo
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Corre incontro a Cecri, e impedendola d´inoltrarsi, le
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di propria man, s´è col mio brando... ¶ Cecri
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col mio brando... ¶ Cecri ¶ E lasci ¶ così tua figlia
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Più figlia ¶ non c´è costei. D´infame orrendo
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a morir d´onta e di dolore altrove. ¶ Cecri