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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La strage degli innocenti, 1632

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1632
chi buon destrier frena e corregge ¶ ch’accenni di
2
1632
più che non batta; ¶ e qualor Giove i fulmini
3
1632
dolce mia patria orfana e tutta ¶ del suo pregio
4
1632
sì nobil città vòta e destrutta ¶ abbia a restar
5
1632
Quel che si vede è chiaramente aperto, ¶ quel che
6
1632
quel che si teme è dubbiamente oscuro. ¶ Or vorrai
7
1632
danno presente util futuro, ¶ e per vano timor d
8
1632
Temi la guerra insospettito e vuoi ¶ che tanta gioventù
9
1632
Chi sa se nato è già fra questi tuoi
10
1632
armi in tua guardia e ti difenda allora, ¶ se
11
1632
fama ¶ che del falso e del ver divulga il
12
1632
serbò mai sempre ubidienza e fede. ¶ Né quel, come
13
1632
o fur da gioco e scherno ¶ falsi sogni, ombre
14
1632
come io lessi, ¶ angeli e non fantasmi usa per
15
1632
fantasmi usa per messi. ¶ E poi di questo re
16
1632
deve no, ma spiritale e santo ¶ d’amor, di
17
1632
d’amor, di grazia e di dolcezza pieno, ¶ re
18
1632
dar pace al mondo è sceso in terra. ¶ Mansueto
19
1632
lui, che tutto vede e tutto move? ¶ O che
20
1632
move? ¶ O che falso è del tutto o ch
21
1632
del tutto o ch’è verace ¶ quest’antico pronostico
22
1632
del regno: ¶ se vano e’ fia, perché turbar la
23
1632
perché turbar la pace ¶ e de’ tuoi suscitar l
24
1632
tuoi suscitar l’odio e lo sdegno? ¶ Ben per
25
1632
voci ad arte, invido e rio, ¶ per irritar nel
26
1632
nel re gli uomini e Dio. ¶ Se ne le
27
1632
Se ne le stelle è poi scolpito e scritto
28
1632
stelle è poi scolpito e scritto, ¶ se fermo è
29
1632
e scritto, ¶ se fermo è in Ciel che ’l
30
1632
signor, di re crudele e folle ¶ titolo infame, e
31
1632
e folle ¶ titolo infame, e con real clemenza ¶ quel
32
1632
fervido valor ch’avampa e bolle ¶ tempri maturo senno
33
1632
prudenza. ¶ Sospendi l’ire, e mansueto e molle ¶ usa
34
1632
l’ire, e mansueto e molle ¶ usa giusto rigor
35
1632
il reo più tosto e di ciascuno ¶ la pena
36
1632
sprezzante il dir facondo e scorto, ¶ crollare il capo
37
1632
scorto, ¶ crollare il capo, e più di tigre e
38
1632
e più di tigre e d’orso ¶ volger lo
39
1632
volger lo sguardo dispettoso e torto; ¶ e ’n fronte
40
1632
sguardo dispettoso e torto; ¶ e ’n fronte gli mirò
41
1632
fronte gli mirò scritto, e nel ciglio: ¶ «animo risoluto
42
1632
un baron, d’astio e di sdegno ¶ roco mormorador
43
1632
fellon che ’l rege e ’l regno ¶ per invidia
44
1632
l regno ¶ per invidia e per altro odiava forte
45
1632
altro odiava forte; ¶ precipitoso e fervido d’ingegno, ¶ vago
46
1632
ingegno, ¶ vago di strage e cupido di morte, ¶ che
47
1632
che pietà non conosce e che non cura ¶ tenerezza
48
1632
Questi, calvo la testa e raso il mento, ¶ era
49
1632
armato da me sempre e nodrito, ¶ un fanciul, non
50
1632
io dormo? io taccio? e ’l proprio scherno, ¶ re
51
1632
scherno, ¶ re sprezzato, sostengo, e re tradito? ¶ e per
52
1632
sostengo, e re tradito? ¶ e per vana pietà ch
53
1632
strepiti son di guerra e di congiura, ¶ son minaccie
54
1632
la mia pace conturba e la mia vita. ¶ Con
55
1632
Con silenzio però duro e mortale ¶ tante voci ammutir
56
1632
io, ¶ purché col sangue e con le stragi e
57
1632
e con le stragi e l’onte ¶ la corona
58
1632
face occulta; ¶ già pargoleggia e già vagisce infante, ¶ ma
59
1632
già mi vien contro, e tacita m’insulta; ¶ ma
60
1632
non trarrò mai liete e tranquille ¶ tanto che sparso
61
1632
ondeggi ¶ lago di sangue, e di sanguigne stille ¶ ritinta
62
1632
ritinta questa porpora rosseggi, ¶ e la salute mia quasi
63
1632
asperso ¶ l’altrui perfidia e ’l mio timor sommerso
64
1632
del già serpente foco, ¶ e, schivando il mio mal
65
1632
tra cavi scogli impriggionato e chiuso, ¶ o qual se
66
1632
che per varie terre e vari mari ¶ molto errò
67
1632
molto errò, molto vide e molto apprese; ¶ poi, già
68
1632
i primi gradi ascese, ¶ e gran bosco di barba
69
1632
bosco di barba irsuto e folto ¶ gli adombra il
70
1632
gli adombra il petto e gli avviluppa il volto
71
1632
in bocca gli ami e ne la lingua i
72
1632
composto in placid’atto e grave, ¶ fronte benigna, occhi
73
1632
fronte benigna, occhi modesti e tardi. ¶ Sciolse in candido
74
1632
versò fiumi di latte e vena d’oro: ¶ «Troppo
75
1632
consiglio ¶ cadrotti in ira, e ciò né vo’ né
76
1632
appiglio, ¶ contro ’l dritto e ’l dever (fia forse
77
1632
fresca ¶ ch’immaturo capriccio e frettoloso ¶ raro adivien ch
78
1632
si stima ¶ pentirsi poscia e non pensarlo in prima
79
1632
fero ¶ desir che lieve e rapido trascorre, ¶ con ritegno
80
1632
trascorre, ¶ con ritegno soave e dolce impero ¶ di ragion
81
1632
principe a sopporre, ¶ dritto è però che chi la
82
1632
a gran signor popoli e regni ¶ sotto scettro felice
83
1632
appetiti indegni ¶ servo infelice e de’ vulgari affetti? ¶ Sfrenati
84
1632
Monarca del Ciel troppo è spiacente. ¶ E se ’n
85
1632
Ciel troppo è spiacente. ¶ E se ’n ogni alma
86
1632
ogni alma ancor vile e villana, ¶ che l’obliquo
87
1632
anima sovrana ¶ cotale affetto, e ’n regio cor conviensi
88
1632
come là su lucida e pura ¶ sempre è del
89
1632
lucida e pura ¶ sempre è del ciel la region
90
1632
l suo sereno imprime, ¶ e come Olimpo in parte
91
1632
Olimpo in parte alta e secura ¶ sovra i folgori
92
1632
secura ¶ sovra i folgori e i nembi erge le
93
1632
cime, ¶ così petto real e nobil mente ¶ mai turbo
94
1632
una legge ¶ con asprezza e rigor dettata e fatta
95
1632
asprezza e rigor dettata e fatta, ¶ che poi nel
96
1632
regge ¶ con molle mano e placida si tratta. ¶ Convien
97
1632
aria ancora è nubilosa e nera, ¶ vuol che s
98
1632
schiera. ¶ Va de’ sergenti e de gli araldi intorno
99
1632
messagiera, ¶ et a capi e ministri in ogni banda
100
1632
rapporta altrui chi manda e che comanda. ¶ Di che
101
1632
Di che paventi, Erode? e quale acceso ¶ hai di
102
1632
il regno in terra è sceso ¶ ma te de
103
1632
suoi brama arricchire. ¶ Vano e folle timor ch’abbia
104
1632
non nasce ¶ fanciullo ignudo e poverel negletto, ¶ cui donna
105
1632
fren le mattutine ancelle, ¶ e ’n su la soglia
106
1632
giunto era il sole, e fea sparir le stelle
107
1632
fea sparir le stelle, ¶ e la sua vaga messaggiera
108
1632
la sua vaga messaggiera e scorta, ¶ fugando i sogni
109
1632
scorta, ¶ fugando i sogni e queste nubi e quelle
110
1632
sogni e queste nubi e quelle, ¶ per le piagge
111
1632
ombrose ¶ de la terra e del ciel rugiade e
112
1632
e del ciel rugiade e rose, ¶ et ecco intanto
113
1632
dove al vivo trapunti e coloriti ¶ serici simulacri erano
114
1632
orditi ¶ gl’infausti amori e i tragici successi, ¶ spoglie
115
1632
bel lavoro ¶ poco curanti e i bei contesti panni
116
1632
secondo i gradi loro ¶ e del sangue e de
117
1632
loro ¶ e del sangue e de’ titoli e de
118
1632
sangue e de’ titoli e de gli anni, ¶ quai
119
1632
regio arnese ¶ pompa maggiore e meraviglia prima, ¶ lo qual
120
1632
qual del re pacifico e cortese ¶ edificio mirabile si
121
1632
ch’egli preme eletto e fino ¶ forma ha di
122
1632
forma ha di core, e ’l core è di
123
1632
core, e ’l core è di rubino. ¶ Il pavimento
124
1632
di varie gemme lucida e stellante ¶ ombrella imperial sovra
125
1632
ha di ben terso e candido elefante ¶ sei gradi
126
1632
intorno, onde s’ascende e scende; ¶ stanno due per
127
1632
leoni. ¶ Quivi s’asside, e ’l fosco ciglio essangue
128
1632
che ’n un minaccia e langue, ¶ e porta espresso
129
1632
un minaccia e langue, ¶ e porta espresso entro lo
130
1632
pianto. ¶ Scote lo scettro, e ’l seggio, ove dimora
131
1632
si trae di testa, e sospiroso il mira. ¶ La
132
1632
l’onde del duolo e de la rabbia: ¶ «Principi
133
1632
de la rabbia: ¶ «Principi, e qual novello alto spavento
134
1632
venuto. ¶ Vidi regi stranieri e peregrini ¶ ricco recargli oriental
135
1632
calle acceleraro il piede. ¶ E vi giur’io per
136
1632
io per questo scettro e questo ¶ capo real, ch
137
1632
il vid’io languido e mesto, ¶ i noti accenti
138
1632
già de l’Arabia e de l’Egitto ¶ fiaccar
139
1632
Egitto ¶ fiaccar l’orgoglio e ’n disusati modi ¶ del
140
1632
invitto ¶ rintuzzar l’armi e superar le frodi; ¶ Antigono
141
1632
frodi; ¶ Antigono lasciar rotto e sconfitto, ¶ uccider Pappo, e
142
1632
e sconfitto, ¶ uccider Pappo, e ’l mar vincer di
143
1632
di Rodi, ¶ schermir Pacoro, e vendicar potei ¶ contro il
144
1632
et or popolo inerme e con paterno ¶ zelo armato
145
1632
quanto ei fu simula e finge. ¶ Al re dal
146
1632
re dal sonno oppresso e sovra fatto ¶ s’accosta
147
1632
sovra fatto ¶ s’accosta, e ’l cor con fredda
148
1632
poi la voce mentita e mentitrice ¶ scioglie tra ’l
149
1632
scioglie tra ’l sonno e la vigilia e dice
150
1632
sonno e la vigilia e dice: ¶ «Mal accorto tu
151
1632
Mal accorto tu dormi, e qual nocchiero ¶ che per
152
1632
Egeo di nembi oscuri e densi ¶ cinto, a l
153
1632
Te ne stai neghittoso e ’l cor guerriero ¶ ne
154
1632
ne l’ozio immergi e nel riposo i sensi
155
1632
nel riposo i sensi, ¶ e non curi e non
156
1632
sensi, ¶ e non curi e non sai ciò che
157
1632
là tra le bestie e ’l fine pur dianzi
158
1632
l fine pur dianzi è nato. ¶ Del novo germe
159
1632
gli applaude, il segue, e già con chiara fama
160
1632
tu, con l’armi e con le leggi ¶ popolo
161
1632
popolo sì fellon difendi e reggi. ¶ Quell’io che
162
1632
posi in non cale, e vita e sangue, in
163
1632
non cale, e vita e sangue, in vano ¶ dunque
164
1632
vano ¶ dunque il sangue e la vita ho sparso
165
1632
la vita ho sparso e speso? ¶ Per più lieve
166
1632
contro il germano ¶ proprio e i propri tuoi figli
167
1632
nel maggior uopo irresoluto e lento? ¶ Su su, perché
168
1632
sorgi, misero, omai, scuotiti e guarda ¶ quale spada ti
169
1632
arda ¶ di regio sdegno, e l’ire e l
170
1632
sdegno, e l’ire e l’armi appresta. ¶ Teco
171
1632
appresta. ¶ Teco di ferro e sangue ombra fraterna ¶ invisibile
172
1632
eterna». ¶ Così gli parla, e poi l’anfesibene ¶ de
173
1632
braccio avviluppata tiene ¶ venenosa e fischiante al cor gl
174
1632
al cor gl’irrita, ¶ e gli spira in un
175
1632
fatto entra nel buio e si nasconde ¶ tra l
176
1632
l’ombre più secrete e più profonde. ¶ Rompesi il
177
1632
profonde. ¶ Rompesi il sonno, e di sudor le membra
178
1632
scaglia, ¶ che, benché ricco e morbido, gli sembra ¶ siepe
179
1632
sembra ¶ siepe di spine e campo di battaglia. ¶ Ciò
180
1632
aver veduto gli rimembra ¶ e ciò ch’udì ne
181
1632
intaglia. ¶ Pien d’affanno e d’angoscia a vòto
182
1632
alluma, ¶ ferve concavo rame e mentre mesce ¶ il bollo
183
1632
bollo col vapor mormora e fuma, ¶ gonfiasi l’onda
184
1632
esce ¶ sul giro estremo, e si convolve e spuma
185
1632
estremo, e si convolve e spuma, ¶ versasi al fine
186
1632
versasi al fine intorno e nocer tenta ¶ a quel
187
1632
la fomenta, ¶ così confuso e stupido quand’ode ¶ novo
188
1632
a l’inquieto ingegno, ¶ e de la notte, ov
189
1632
notte, ov’altri posa e tace, ¶ quasi guerra importuna
190
1632
a rodergli pensier crudi e malvagi ¶ ritornò di timor
191
1632
sospetti in lui desta e rinova ¶ il fantasma infernal
192
1632
che l’aria ancora è nubilosa e nera, ¶ vuol
193
1632
Rabbia impetuosa e cruda. ¶ E nel mezzo si vede
194
1632
intrisi ¶ di fratelli svenati e padri uccisi. ¶ In mensa
195
1632
uccisi. ¶ In mensa detestabile e funesta ¶ l’ingorde Arpie
196
1632
con la vorace Fame ¶ e l’inumano Erisitton di
197
1632
or l’avide brame. ¶ E con Tantalo e Progne
198
1632
brame. ¶ E con Tantalo e Progne i cibi appresta
199
1632
cibi appresta ¶ Attreo feroce e Licaone infame. ¶ Medusa entro
200
1632
sorelle ¶ son sempre seco, e sempre in man le
201
1632
Scilla, Circe, Medea ministre e serve. ¶ Son de l
202
1632
donzelle ¶ le Parche inessorabili e proterve, ¶ da le cui
203
1632
ombre nocenti; ¶ ogni erba è peste et ogni fiore
204
1632
peste et ogni fiore è tosco, ¶ sospir son l
205
1632
sospir son l’aure e lacrime i torrenti. ¶ Pascon
206
1632
l’aer fosco ¶ Minotauri e Ciclopi orridi armenti ¶ di
207
1632
orridi armenti ¶ di draghi e tigri, e van per
208
1632
di draghi e tigri, e van per tutto a
209
1632
Sfinge, iene, ceraste, idre e Chimere. ¶ Di Diomede i
210
1632
di Fereo i cani ¶ e di Terodamante havvi i
211
1632
Busiri gli altari empi e profani, ¶ di Silla le
212
1632
letti di procuste orrendi e strani, ¶ le mense immonde
213
1632
strani, ¶ le mense immonde e rie de’ Lestrigoni, ¶ e
214
1632
e rie de’ Lestrigoni, ¶ e del crudo Sciron, del
215
1632
Scini ¶ gl’infami scogli e dispietati pini. ¶ Quanti mai
216
1632
Gerione, ¶ Oco, Ezzelino, Falari e con quelli ¶ il sempre
217
1632
di Nabucco et Acabbe e Faraone. ¶ Tale à l
218
1632
Tale à l’albergo, e quinci esce veloce ¶ la
219
1632
abbandonò le ruginose porte; ¶ e la faccia del ciel
220
1632
faccia del ciel pura e serena ¶ tutta macchiando di
221
1632
parvero i fiori intorno e la verdura ¶ sentir forza
222
1632
eterno, ¶ irrigidir le stelle e gli elementi ¶ se non
223
1632
aprendo l’ali ¶ lente, e con grato furto il
224
1632
i pigri occhi mortali; ¶ e con dolce tirannide e
225
1632
e con dolce tirannide e soave ¶ sparse le tempie
226
1632
letali, ¶ i tranquilli riposi e lusinghieri ¶ s’isignorian de
227
1632
s’isignorian de’ sensi e de’ pensieri, ¶ quando le
228
1632
le negre piume agili e preste ¶ spiega l’Erinne
229
1632
preste ¶ spiega l’Erinne, e ’n Bettelem ne viene
230
1632
il re crudel sostiene. ¶ E qual già con facelle
231
1632
già con facelle empie e funeste ¶ di Tebe apparve
232
1632
le sanguigne cene, ¶ ricerca e spia de la magion
233
1632
con sollecito piè camere e sale. ¶ La reggia allor
234
1632
ma d’idumea ¶ stirpe, e del regno occupator temuto
235
1632
di Giuda avea perduto, ¶ e del giogo servil gli
236
1632
mostrarsi il mostro perfido e malvagio, ¶ ma dispon cangiar
237
1632
ma dispon cangiar faccia e girla avante ¶ fatta pallida
238
1632
spoglia in un tratto, ¶ e di forma mortal si
239
1632
forma mortal si vela e cinge; ¶ Giusippo a l
240
1632
a ciascun atto ¶ quale e quanto ei fu simula
241
1632
malvaggia sorte ¶ non m’è concessa pur speme di
242
1632
le forme sue semplici e prime ¶ natura sovra alzar
243
1632
natura sovra alzar corporea e bassa, ¶ e de’ membri
244
1632
alzar corporea e bassa, ¶ e de’ membri del Ciel
245
1632
massa. ¶ I’ nol soffersi, e d’Aquilon le cime
246
1632
mai volo non passa; ¶ e se quindi il mio
247
1632
tentar l’alte imprese è pur trofeo. ¶ Ma che
248
1632
non sazio ancor, voglia e pretenda ¶ gli antichi alberghi
249
1632
scenda ¶ ricco di ricche e gloriose palme? ¶ che vibrando
250
1632
se con l’amara e misera membranza ¶ raddoppia il
251
1632
il mal presente? ¶ Tempo è d’opporsi al fatto
252
1632
d’opporsi al fatto, e la possanza ¶ del nemico
253
1632
natura. ¶ Armisi il mondo e ’l Ciel; de’ cenni
254
1632
cenni miei ¶ gli elementi e le stelle avran paura
255
1632
terra». ¶ Lodaro i detti e sollevàr la fronte ¶ le
256
1632
fronte ¶ le tre forici e rigide sorelle, ¶ e tutte
257
1632
forici e rigide sorelle, ¶ e tutte in lui di
258
1632
in lui di Stige e d’Acheronte ¶ rotàr le
259
1632
Acheronte ¶ rotàr le serpi e scosser le facelle. ¶ «Eccoci
260
1632
tuo sia l’imporre e l’ubidir sia nostro
261
1632
oggi quaggiù t’accoglia e copra ¶ ombroso albergo e
262
1632
e copra ¶ ombroso albergo e ferrugineo tetto ¶ men superbir
263
1632
hai de la terra e de l’abisso impero
264
1632
senno, ¶ virtù d’erbe e di pietre o suon
265
1632
por sossopra la terra e ’l mar profondo ¶ crollar
266
1632
de la mia speme e del mio regno appoggi
267
1632
ben le vostr’arti e ’l valor vostro io
268
1632
oggi: ¶ Crudeltà chiedo sola, e sol costei ¶ può trar
269
1632
male ¶ suora ben degna, e fera oltre le fere
270
1632
fera oltre le fere, ¶ e sen gìa d’or
271
1632
profondo ¶ del sempre tristo e lagrimoso mondo. ¶ Ulularo tre
272
1632
rimbombàr l’ombre profonde, ¶ e fin ne’ gorghi più
273
1632
ne’ gorghi più riposti e ciechi ¶ tonàr del gran
274
1632
gran Cocito i sassi e l’onde. ¶ Udì quel
275
1632
onde. ¶ Udì quel grido, e i suoi dritt’occhi
276
1632
da le tartaree sponde, ¶ e per risposta al formidabil
277
1632
chiuse le porte ¶ scabre, e di selce adamantina e
278
1632
e di selce adamantina e dura; ¶ son di ferro
279
1632
di ferro le basi e son di forte ¶ diaspro
280
1632
diaspro impenetrabile le mura, ¶ e di sangue macchiate e
281
1632
e di sangue macchiate e tutte sozze ¶ son di
282
1632
son di teste recise e membra mozze. ¶ V’ha
283
1632
Vendetta su la soglia, e ’n mano ¶ spada brandisce
284
1632
ignuda. ¶ Havvi lo sdegno, e col Furor insano ¶ e
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1632
e col Furor insano ¶ e la Guerra e la
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1632
insano ¶ e la Guerra e la Strage anela e
287
1632
e la Strage anela e suda. ¶ Con le minaccie
288
1632
ode la Rabbia impetuosa e cruda. ¶ E nel mezzo
289
1632
mentre pensa e teme e si ricorda ¶ l’andate
290
1632
umile, ¶ che la ’nchina e saluta, e come a
291
1632
la ’nchina e saluta, e come a dea ¶ le
292
1632
in rivi di nettare e d’argento, ¶ e verdeggiar
293
1632
nettare e d’argento, ¶ e verdeggiar di Scizia i
294
1632
Scizia i gioghi alpini ¶ e i diserti di Libia
295
1632
momento. ¶ Vede l’elci e le querce e gli
296
1632
elci e le querce e gli orni e i
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1632
querce e gli orni e i pini ¶ sudar di
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1632
pini ¶ sudar di mele, e stillar manna il vento
299
1632
correr balsamo i fonti e latte i fiumi. ¶ Vede
300
1632
Vede de la felice e santa notte ¶ le tacit
301
1632
notte ¶ le tacit’ombre e i tenebrosi orrori ¶ da
302
1632
voci del Ciel percosse e rotte, ¶ e vinti da
303
1632
Ciel percosse e rotte, ¶ e vinti da gli angelici
304
1632
splendori. ¶ Vede per selve e per selvagge grotte ¶ correr
305
1632
la guerra; ¶ gl’idoli e i simulacri ove si
306
1632
deità, precipitati a terra, ¶ e la terra tremarne e
307
1632
e la terra tremarne e scoppiar quanti ¶ v’ha
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1632
viaggio ¶ segnando va folgoreggiante e bella, ¶ e, quasi precursor
309
1632
va folgoreggiante e bella, ¶ e, quasi precursor divin messaggio
310
1632
divin messaggio, ¶ fidata scorta e luminosa ancella ¶ tragge di
311
1632
le piaghe antevede espresse e certe. ¶ Scotesi, e per
312
1632
espresse e certe. ¶ Scotesi, e per volar dibatte l
313
1632
fren che l’incatena e fascia ¶ da l’eterna
314
1632
superne, ¶ tinte di sangue e di venen travolse ¶ quasi
315
1632
viso entro le branche e sciolse ¶ ruggito che ’ntronò
316
1632
ntronò l’atre caverne, ¶ e de la coda, onde
317
1632
Studia il gran libro e de l’antiche carte
318
1632
né sa però come e con qual arte, ¶ l
319
1632
ogni vil macchia inviolato e bianco ¶ dover uscir di
320
1632
vergine sia donna ch’è sposa, ¶ e poi che
321
1632
donna ch’è sposa, ¶ e poi che ’l vero
322
1632
vero ¶ strana gli sembra e non possibil cosa; ¶ che
323
1632
lo spirto s’incarni e che vestita ¶ gir di
324
1632
offuschi in picciol velo ¶ e che ’l verbo divin
325
1632
fattor tremi di gelo ¶ e che il riso de
326
1632
la maestà del Cielo ¶ e che l’immensità s
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1632
soffrir venga gli affanni ¶ e che l’eternità soggiaccia
328
1632
oltre poi, ch’umiliato e fatto ¶ al taglio ubidiente
329
1632
coltel piagato anch’esso, ¶ e ’l redentore immacolato intatto
330
1632
in quell’oscuro regno ¶ è d’interna mestizia espresso
331
1632
da queste cure stimulato e stretto ¶ un disperato ohimè
332
1632
a natura il seggio ¶ e mutare a le stelle
333
1632
a le stelle ordine e corso ¶ perché tanti del
334
1632
divenisser per me lieti e felici? ¶ Che può più
335
1632
celeste ¶ reggia mi tolse e i regni miei lucenti
336
1632
abitator d’ombre infelici e meste, ¶ tormentator de le
337
1632
suo mal s’affligge e rode, ¶ quindi esce fuor
338
1632
materno sen cader trafitti. ¶ E voi, reggete voi l
339
1632
ingegno ¶ nunzi di Cristo e testimoni invitti, ¶ che deste
340
1632
in vece di voce e di parole. ¶ Antonio, e
341
1632
e di parole. ¶ Antonio, e tu del gran Ibero
342
1632
germoglio altier d’imperadori e regi, ¶ chi non s
343
1632
più grandi eroi specchio e valore, ¶ che d’invitta
344
1632
invitta virtù ti glori e pregi, ¶ non dispreggiar di
345
1632
che con tanto pregio e gloria tanta ¶ di Partenope
346
1632
lieta non pur celebra e canta ¶ la mia Sirena
347
1632
vinse. ¶ Giudice di tormento e re di pianto, ¶ d
348
1632
inestinguibil foco ha trono e vesta, ¶ vesta, già ricco
349
1632
vesta, ¶ vesta, già ricco e luminoso manto, ¶ or di
350
1632
manto, ¶ or di fiamme e di tenebre contesta. ¶ Porta
351
1632
di tenebre contesta. ¶ Porta, e sol questo è del
352
1632
Porta, e sol questo è del suo regno il
353
1632
diadema regio ¶ idre verdi e ceraste orribil fregio. ¶ Ne
354
1632
occhi, ove mestizia alberga e morte, ¶ luce fiammeggia torbida
355
1632
morte, ¶ luce fiammeggia torbida e vermiglia; ¶ gli sguardi obliqui
356
1632
vermiglia; ¶ gli sguardi obliqui e le pupille torte ¶ sembran
357
1632
pupille torte ¶ sembran comete, e lampadi le ciglia. ¶ E
358
1632
e lampadi le ciglia. ¶ E da le nari e
359
1632
E da le nari e da le labra smorte
360
1632
le labra smorte ¶ caligine e fetor vomita e figlia
361
1632
caligine e fetor vomita e figlia; ¶ iracondi, superbi, disperati
362
1632
Che la vista pestifera e sanguigna ¶ con l’alito
363
1632
alito crudel ch’avampa e fuma, ¶ la pira accende
364
1632
la pira accende orribile e maligna ¶ che ’nconsumabilmente altrui
365
1632
Con amaro stridor batte e digrigna ¶ i denti aspri
366
1632
denti aspri di rugine e di schiuma, ¶ e de
367
1632
rugine e di schiuma, ¶ e de’ membri d’acciaio
368
1632
a l’infernal tiranno, ¶ e con sferze di vipere
369
1632
con sferze di vipere e di spine ¶ intente sempre
370
1632
ei sostien di ferro, e mentre regna ¶ il suo
371
1632
regna ¶ il suo regno e se stesso aborre e
372
1632
e se stesso aborre e sdegna. ¶ Misero, e come
373
1632
aborre e sdegna. ¶ Misero, e come il tuo splendor
374
1632
tuo splendor primiero ¶ perdesti e, già di luce angel
375
1632
seggio usurpator rubello, ¶ trasformato e caduto in Flegetonte, ¶ orgoglioso
376
1632
cavernoso spiraglio alzò lontano, ¶ e proprio là ne la
377
1632
il Giordano ¶ cose vide e comprese, onde nel petto
378
1632
fra sé gli oracoli e gli editti ¶ e di
379
1632
oracoli e gli editti ¶ e di sacri indovini e
380
1632
e di sacri indovini e di Sibille, ¶ osserva poi
381
1632
Sibille, ¶ osserva poi vaticinati e scritti ¶ mille prodigi inusitati
382
1632
scritti ¶ mille prodigi inusitati e mille. ¶ E mentre pensa
383
1632
prodigi inusitati e mille. ¶ E mentre pensa e teme
384
1632
mille. ¶ E mentre pensa e teme e si ricorda
385
1632
ombrose ¶ le piagge tutte e le colline intere, ¶ vietando
386
1632
le selve la luce, e ’l passo al sole
387
1632
l passo al sole. ¶ E vede il Faro per
388
1632
segnar di luminosa face; ¶ e de la Sfinge il
389
1632
lo scarpel miracolo verace; ¶ e ’l laberinto illustre, ampio
390
1632
reggie il sen capace; ¶ e ’l gran muro fabril
391
1632
Pelusio ad Eliopoli congiunge. ¶ E, quasi parto del superbo
392
1632
lago immenso indi discerne, ¶ e le scole e i
393
1632
discerne, ¶ e le scole e i musei del chiaro
394
1632
Grecia illustrò, memorie eterne; ¶ e di cedro e di
395
1632
eterne; ¶ e di cedro e di pece e di
396
1632
cedro e di pece e di bitume ¶ e d
397
1632
pece e di bitume ¶ e d’umani cadaveri caverne
398
1632
eterna progenie il lume e ’l caldo ¶ ch’ovunque
399
1632
Sol verace araldo ¶ vide e sentì la paretonia piaggia
400
1632
Nacque zaffir, topazio, ostro e smeraldo ¶ per la contrada
401
1632
per la contrada inospita e selvaggia. ¶ L’orso, il
402
1632
L’orso, il tigre e il leon conobber Dio
403
1632
vile ¶ spogliossi il verno e la canicie antica; ¶ sue
404
1632
gentile ¶ la terra ignuda e la stagion mendica, ¶ le
405
1632
ornò d’intempestivi onori, ¶ e maritò con le pruine
406
1632
lievi di vezzose aurette ¶ e con musici fiati allettatrici
407
1632
fiati allettatrici, ¶ tra laureti e palmeti amorosette ¶ sussurrando scotean
408
1632
lusingaro il fattor valli e pendici; ¶ piegaro il crin
409
1632
per riverenza i monti, ¶ e mormorando il salutaro i
410
1632
baciar l’orme virginali e sante; ¶ s’inchinàr l
411
1632
le membra lasse ¶ alimento e ristoro offrìr le piante
412
1632
le piante. ¶ Ogni erba e fiore, ovunque il piè
413
1632
gli arboscelli, ¶ per benedirlo, e gli Angeli e gli
414
1632
benedirlo, e gli Angeli e gli augelli. ¶ Mille, e
415
1632
e gli augelli. ¶ Mille, e di mille fiamme intanto
416
1632
a schermirlo con manti e con le piume. ¶ Spirto
417
1632
d’assicurar la strada, ¶ e di lucido scudo il
418
1632
per le vie dubbie e torte ¶ l’umil coppia
419
1632
l’un vide sognando e l’altra desta. ¶ Qual
420
1632
Qual di se stesso e genitore e figlio ¶ move
421
1632
se stesso e genitore e figlio ¶ move l’Angel
422
1632
al par del sole e solo, ¶ di foco il
423
1632
di foco il capo e di piropo il ciglio
424
1632
con ali d’ostro e di zaffiro a volo
425
1632
Ammirando il diadema aureo e vermiglio ¶ del pomposo suo
426
1632
stuolo ¶ lieto il corteggia, e con canora laude ¶ al
427
1632
va fra cori eterni e santi ¶ il campione immortal
428
1632
folgorar di raggi tanti ¶ e tali accenti a sostener
429
1632
uso, ¶ chiude, cadendo attonito e smarrito, ¶ de la vista
430
1632
la vista i meati e de l’udito. ¶ Ma
431
1632
l’egra pupilla ¶ rinforza e ’l debil senso al
432
1632
l’occhio che manca e che vacilla ¶ l’oggetto
433
1632
né d’aversari empi e felloni ¶ timor t’affreni
434
1632
fere, tra l’armi e tra ladroni ¶ salvo n
435
1632
n’andrai per tutto, è teco Dio». ¶ Qui ’l
436
1632
Dio». ¶ Qui ’l sonno e ’l sogno a l
437
1632
volàr, qui Vision svanio, ¶ e qui l’Angel lasciollo
438
1632
qui l’Angel lasciollo e sparve, e sparse ¶ luce
439
1632
Angel lasciollo e sparve, e sparse ¶ luce che l
440
1632
che l’arse. ¶ Destasi, e sbigottito e stupefatto ¶ parla
441
1632
arse. ¶ Destasi, e sbigottito e stupefatto ¶ parla a la
442
1632
la vergin sua sposa e compagna, ¶ che informata dal
443
1632
si turba, non teme e non si lagna. ¶ Corre
444
1632
vecchio a la culla e quindi tratto ¶ lo dio
445
1632
bagna ¶ tutto di pianto, e con paterno affetto ¶ sel
446
1632
sel reca in braccio e se lo stringe al
447
1632
lo stringe al petto, ¶ e ’l bacia, e dice
448
1632
petto, ¶ e ’l bacia, e dice: «E dove andrenne
449
1632
l bacia, e dice: «E dove andrenne, o figlio
450
1632
in amore? ¶ Fuggir n’è forza il già vicin
451
1632
quest’alma afflitta anima e core. ¶ Deh, come intempestivo
452
1632
core. ¶ Deh, come intempestivo è quest’essiglio, ¶ o del
453
1632
Co’ piedi in fasce e con non salde piante
454
1632
corpo infermo ¶ darà spirto e vigor celeste aita. ¶ Promette
455
1632
la via spedita. ¶ Padre e Signor, Tu gli sia
456
1632
Tu gli sia guida e schermo, ¶ guarda tu mille
457
1632
fral bambin, debil donne e vecchio lasso». ¶ Così mentre
458
1632
l’abbraccia in tanto, ¶ e di sua man le
459
1632
le lacrime gli asciuga, ¶ e compiangendo a le miserie
460
1632
aria ancor tra chiara e bruna ¶ vede, e che
461
1632
chiara e bruna ¶ vede, e che tutti ingombra oblio
462
1632
migliori un fascio aduna ¶ e ne commette ad umil
463
1632
tiranno ¶ le ricche moli e gli ornamenti illustri, ¶ te
464
1632
ti fanno ¶ aride paglie e calami palustri, ¶ so che
465
1632
so che lassù trionfi e che ti sono ¶ reggia
466
1632
che sprezzi ogni fasto, e che non hai ¶ più
467
1632
ch’un puro affetto, ¶ e t’è sovr’ogni
468
1632
puro affetto, ¶ e t’è sovr’ogni pompa in
469
1632
amor d’un core e l’umiltà d’un
470
1632
un petto». ¶ Così ragiona, e ben acconcio omai ¶ tra
471
1632
pargoletto, ¶ la soma annoda e con la diva a
472
1632
la tua rabbia iniqua e ria ¶ di civil sangue
473
1632
ria ¶ di civil sangue e di dolor materno, ¶ ecco
474
1632
sicuro il redentor eterno, ¶ e giunge là dov’egli
475
1632
là dov’egli mira e sente ¶ da l’alte
476
1632
mar ruini ¶ d’orgoglio e di furor sett’urne
477
1632
a parir d’Asia e d’Africa i confini
478
1632
sconosciuta origine sen viene, ¶ e mentre al mondo i
479
1632
monti de l’arte e quasi altere, ¶ per le
480
1632
basi a le sfere, ¶ e ricoprir sotto le spalle
481
1632
taciturno speco, ¶ tra sasso e sasso mormora un ruscello
482
1632
il sonno più dolce e più tenace. ¶ Dentro l
483
1632
il placido dio posa e quiete. ¶ Di papaveri molli
484
1632
appoggia la gravosa testa, ¶ e di pelli di tasso
485
1632
di pelli di tasso è la sua vesta. ¶ A
486
1632
A pena ciglio stupido e pesante ¶ e la fronte
487
1632
ciglio stupido e pesante ¶ e la fronte sostien, languida
488
1632
la fronte sostien, languida e lassa, ¶ e traboccare accenna
489
1632
sostien, languida e lassa, ¶ e traboccare accenna e vacillante
490
1632
lassa, ¶ e traboccare accenna e vacillante, ¶ le tempie alternamente
491
1632
mensa fumante, ¶ che nappi e coppe in larga copia
492
1632
gl’invia da cibi e vini eletti e rari
493
1632
cibi e vini eletti e rari ¶ nube d’odori
494
1632
l’angelo il volo, e vide a schiere a
495
1632
fallaci, ombre leggiere. ¶ Non è però ch’occhio celeste
496
1632
gli feriro, ¶ Morfeo, Itatone e Tantaso fuggiro. ¶ Tra ’l
497
1632
larve alate ¶ vola bianca e lucente una donzella, ¶ che
498
1632
Ali ha d’argento, e qual pavon fregiate ¶ d
499
1632
fregiate ¶ d’occhi diversi, e Vision s’appella; ¶ scorta
500
1632
appella; ¶ scorta dal vero e de’ profeti amica, ¶ del