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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
suol la gran palma, e tenebroso ¶ su le pupille
2
1810
si riebbe il caduto, e sopra il carro ¶ balzando
3
1810
t'avea raggiunto. ¶ Gli è Febo che ti salva
4
1810
sconterà la tua fuga. — E sì dicendo ¶ l'ucciso
5
1810
altro ¶ lentò la corda, e non invan. Veloce ¶ il
6
1810
destro piè s'infisse, e trapassando ¶ conficcossi nel suolo
7
1810
agguato ¶ sghignazzando il fellone, e, Sei ferito, ¶ glorïoso gridò
8
1810
trafitta ¶ più vital fibra, e tolta l'alma! Avrebbe
9
1810
agnelle. ¶ Villan, cirrato arciero, e di fanciulle ¶ vagheggiator codardo
10
1810
in aperta tenzon, vieni e vedrai ¶ a che l
11
1810
l'arco ti giova, e la di strali ¶ piena
12
1810
Mi graffiasti un piede, ¶ e sì gran vampo meni
13
1810
dardo. ¶ Ma ben altro è il ferir di questa
14
1810
puntura del mio telo è morte ¶ del mio nemico
15
1810
morte ¶ del mio nemico, e pianto de' suoi figli
16
1810
pianto de' suoi figli ¶ e della sposa che le
17
1810
suol quegli arrossando ¶ imputridisce, e intorno gli s'accoglie
18
1810
corpo un dolor grave e tanto, ¶ che angosciato nell
19
1810
che angosciato nell'alma e impaziente ¶ montò sul cocchio
20
1810
Argivi; ond'egli addolorato e mesto ¶ seco nel chiuso
21
1810
armi il vil fugge, e resta il prode ¶ a
22
1810
Come stuol di molossi e di fiorenti ¶ giovani intorno
23
1810
ogni parte ¶ impeto fassi, e suon di denti ascolti
24
1810
suon di denti ascolti, ¶ e della belva si sostien
25
1810
assalto, ¶ benché tremenda irrompa e spaventosa: ¶ tali intorno ad
26
1810
ei sull'asta ¶ insorge, e primo all'omero ferisce
27
1810
a morte ed Ennomo, e dopo questi ¶ Chersidamante nel
28
1810
rotondo scudo all'umbilico, ¶ e quei riverso nella polve
29
1810
Caropo, ¶ d'Ippaso figlio, e dell'illustre Soco ¶ fratel
30
1810
illustre Soco ¶ fratel germano; e lo ferisce. Accorre ¶ il
31
1810
Soco in sua difesa, ¶ e all'Itacense fattosi vicino
32
1810
Itacense fattosi vicino ¶ fermasi, e parla: Artefice di frodi
33
1810
Artefice di frodi ¶ famoso, e sempre infatigato Ulisse, ¶ oggi
34
1810
i figli ¶ d'Ippaso, e, spenti, n'avrai l
35
1810
vita. ¶ Vibrò, ciò detto, e lo colpì nel mezzo
36
1810
traforò, ficcossi ¶ nella corazza, e gli stracciò sul fianco
37
1810
era ¶ il colpo Ulisse; e retrocesso alquanto, ¶ Sciagurato, rispose
38
1810
raggiunse. ¶ Mi togliesti, egli è vero, il poter oltre
39
1810
questa di tua vita è l'ultim'ora, ¶ e
40
1810
è l'ultim'ora, ¶ e che tu dalla mia
41
1810
spirto a Pluto. ¶ Disse, e l'altro fuggiva. Al
42
1810
Ulisse il suo cerro, e a mezzo il tergo
43
1810
un suono nel cadere, e il divo ¶ vincitor l
44
1810
ha giunto innanzi tempo, e vana ¶ fu la tua
45
1810
su la tua fronte; e me spento di tomba
46
1810
Detto ciò, dalla pelle e dal ricolmo ¶ brocchier si
47
1810
Soco ¶ il duro giavellotto, e nel cavarlo ¶ diè sangue
48
1810
nel cavarlo ¶ diè sangue, e forte dolorossi il fianco
49
1810
dar volta alla marina, ¶ e cruccioso elevando alto la
50
1810
voce, ¶ Prenci, amici, gridava, e voi valenti ¶ capitani de
51
1810
il giorno intero. ¶ Disse, e l'auriga flagellò i
52
1810
destrieri ¶ verso le navi; e quei volâr spargendo ¶ le
53
1810
belle chiome all'aura; e il petto aspersi ¶ d
54
1810
aspersi ¶ d'alta spuma e di polve in un
55
1810
un alto grido Ettorre, e rincorando ¶ Troiani e Licii
56
1810
Ettorre, e rincorando ¶ Troiani e Licii e Dàrdani tonava
57
1810
rincorando ¶ Troiani e Licii e Dàrdani tonava: ¶ l'omini
58
1810
l'omini siate, amici, e richiamate ¶ l'antica gagliardìa
59
1810
campo ¶ quel fortissimo duce, e a me promette ¶ l
60
1810
addosso ai forti Achivi, ¶ e acquisto fate d'immortal
61
1810
d'immortal corona. ¶ Disse, e in tutti destò la
62
1810
tutti destò la forza e il core. ¶ Come buon
63
1810
primi ¶ intrepido si volve, e nel più folto ¶ della
64
1810
che dall'alto ¶ piomba e solleva il ferrugineo flutto
65
1810
da prima, ¶ Autònoo, Opìte, e Dòlope di Clito, ¶ Ofeltio
66
1810
Agelao, Esimno, ed Oro ¶ e il bellicoso Ippònoo. Fur
67
1810
figlie ¶ di Noto aggira, e con rapido vortice ¶ le
68
1810
irato; il mar gonfiati e crebri ¶ volve i flutti
69
1810
crebri ¶ volve i flutti, e dal turbo in larghi
70
1810
tal Ettore cader confuse e spesse ¶ fa le teste
71
1810
intera ¶ allora sarìa seguìta, e colla strage ¶ de' fuggitivi
72
1810
di Dïomede. ¶ Magnanimo Tidìde, e qual disdetta ¶ della nostra
73
1810
amico, ¶ al mio fianco, e tien fermo: onta sarebbe
74
1810
su le navi Ettorre. ¶ E Dïomede di rincontro: Io
75
1810
noi, Giove nemico. ¶ Disse; e coll'asta alla sinistra
76
1810
sinistra poppa ¶ Timbrèo percosse, e il riversò dal carro
77
1810
guerriero ¶ d'apparenza divina, e valoroso ¶ del re Timbrèo
78
1810
del re Timbrèo scudiero. E spenti questi, ¶ si cacciâr
79
1810
cerchio ¶ sbarattano de' veltri; e impetuosi ¶ voltando faccia sgominaro
80
1810
ettòreo ferro ¶ preser conforto e respirâr gli Achivi. ¶ Combattean
81
1810
l'obbediro i figli, e la possanza ¶ seguîr del
82
1810
entrambi ¶ gl'investì Dïomede, e colla vita ¶ dell'armi
83
1810
cadean d'Ulisse Ippòdamo e Ipiròco. ¶ Contemplava dall'Ida
84
1810
Saturno il gran figlio, e nel suo senno ¶ equilibrava
85
1810
equilibrava tuttavia la pugna, ¶ e l'orror della strage
86
1810
figlio ¶ di Peone Agastròfo, e non avea ¶ l'incauto
87
1810
scudier li tenea. Mirollo, e ratto ¶ l'assalse Dïomede
88
1810
ratto ¶ l'assalse Dïomede, e all'anguinaglia ¶ lo ferì
89
1810
Cader lo vide Ettorre, e tra le file ¶ si
90
1810
si spinse alto gridando, e lo seguièno ¶ le troiane
91
1810
turbossi il forte Dïomede, e vôlto ¶ ad Ulisse dicea
92
1810
ruina. ¶ Stiam saldi, amico, e sosteniam lo scontro. ¶ Disse
93
1810
sosteniam lo scontro. ¶ Disse, e drizzando alla nemica testa
94
1810
fulminò l'asta vibrata, ¶ e colse al sommo del
95
1810
fu respinto dal ferro, e non offese ¶ la bella
96
1810
Sbalordì del colpo ¶ Ettore, e lungi riparò tra' suoi
97
1810
delle stragi, del sangue e del tumulto ¶ condusse Giove
98
1810
di ripararsi alla cittade; e sempre ¶ gl'incalza Atride
99
1810
sempre ¶ gl'incalza Atride, e orrendo grida, e lorda
100
1810
Atride, e orrendo grida, e lorda ¶ di polveroso sangue
101
1810
pel campo ancor fuggenti, ¶ e simiglianti a torma d
102
1810
duri ¶ denti nel collo, e avidamente il sangue ¶ succhiatone
103
1810
incanna i palpitanti ¶ visceri: e tale gl'inseguìa l
104
1810
sempre il postremo atterrando, e quei sempre ¶ spaventati fuggendo
105
1810
quei sempre ¶ spaventati fuggendo: e giù dal cocchio ¶ altri
106
1810
modo coll'asta infuriava. ¶ E già in cospetto gli
107
1810
alto ¶ Ilio le mura, e vi giungea; quand'ecco
108
1810
uomini il gran padre e degli Dei ¶ scender dal
109
1810
Dei ¶ scender dal cielo, e maestoso in cima ¶ sedersi
110
1810
l'ali–dorata messaggiera, e, Vanne ¶ vola, le disse
111
1810
le disse, Iri veloce, e ad Ettore ¶ porta queste
112
1810
cauto ¶ stiasi in disparte, e d'animar sia pago
113
1810
altri a far festa, e oprar le mani. Appena
114
1810
giunga ¶ vincitore alle navi, e al dì caduto ¶ della
115
1810
il sacro orrore. ¶ Disse; e veloce la veloce Diva
116
1810
idèo discende al campo e trova ¶ stante in piè
117
1810
carro il bellicoso ¶ Prïamide: e appressata, O tu, gli
118
1810
ritira ¶ tu dal conflitto, e fa che col nemico
119
1810
la morta luce. ¶ Disse, e sparve. L'eroe balza
120
1810
cocchio ¶ risonante nell'armi, e nella mano ¶ palleggiando la
121
1810
lancia il campo scorre, ¶ e raccende la pugna. Allor
122
1810
agli Achivi la faccia, e di rincontro ¶ le lor
123
1810
fronte, rinnovossi il cozzo, ¶ e primiero si mosse Agamennóne
124
1810
un giovinetto ¶ altere forme e di gran cor, nudrito
125
1810
Cissèo l'avo materno, e maturati ¶ di glorïosa pubertate
126
1810
ad Ilio ei venne, ¶ e primo si piantò contro
127
1810
cintura ¶ sotto il torace, e colla man robusta ¶ di
128
1810
il ben tessuto ¶ cinto, e spuntossi nell'argentea lama
129
1810
gliela svelle dal pugno; e tratto il brando, ¶ lo
130
1810
lo percuote alla nuca, e lo distende. ¶ Sì cadde
131
1810
lo distende. ¶ Sì cadde, e chiuse in ferreo sonno
132
1810
difesa ¶ del patrio suolo e vi trovò la morte
133
1810
lasciava ¶ che il ravvivasse; e sì l'avea con
134
1810
di cento buoi dotolla, e mille in oltre ¶ madri
135
1810
spoglia Atride l'ucciso, e le bell'armi ¶ ne
136
1810
questi il maggior figlio ¶ e guerriero di grido), una
137
1810
gl'ingombrò la mente e gli occhi. ¶ Ponsi in
138
1810
al re di costa, e vibra. A mezzo il
139
1810
punta sotto il cubito, ¶ e trapassollo. Inorridì del colpo
140
1810
quell'atto l'Atride, e sotto il colmo ¶ dello
141
1810
caccia impetuoso ¶ la zagaglia, e l'atterra. Indi sul
142
1810
coll'asta, colla spada e con enormi ¶ ciotti la
143
1810
come ¶ stagnossi il sangue, e s'aggelò la piaga
144
1810
d'amare fitte apportatrici; e tali ¶ eran le punte
145
1810
tutto ¶ provvidenza e comandi, e tutta d'arme ¶ rilucea
146
1810
arme ¶ rilucea la persona, e folgorava ¶ come il baleno
147
1810
bionde ¶ figlie de' solchi, e in un momento ingombra
148
1810
ingombra ¶ di manipoli tutta è la campagna; ¶ così Teucri
149
1810
ciascuno ¶ di vil fuga, e guerrier contra guerriero ¶ pugnan
150
1810
pugnan tutti del pari, e si van contra ¶ coll
151
1810
riguardarli ¶ sta la Discordia, e della strage esulta ¶ a
152
1810
in sua gloria esultante e tutto solo ¶ in disparte
153
1810
disparte sedea, Troia mirando ¶ e l'achee navi, e
154
1810
e l'achee navi, e il folgorar dell'armi
155
1810
il folgorar dell'armi, ¶ e il ferire e il
156
1810
armi, ¶ e il ferire e il morir de' combattenti
157
1810
Finché il mattin processe, e crebbe il sacro ¶ raggio
158
1810
abeti ¶ stanche le braccia e fastidito il core, ¶ e
159
1810
e fastidito il core, ¶ e dolce per la mente
160
1810
dolce per la mente e per le membra ¶ serpe
161
1810
che animando lor file e compagnie ¶ sbaragliâr le nemiche
162
1810
saltò primier nel mezzo, e Bianorre, ¶ pastor di genti
163
1810
sceso d'un salto, e gli venìa ¶ dirittamente contro
164
1810
ferro ¶ penetrò l'elmo e l'osso, e tutto
165
1810
elmo e l'osso, e tutto interna- ¶ mente di
166
1810
ambo le spoglie Agamennóne, ¶ e nudi il petto li
167
1810
mentre pascean le gregge, e di pieghevoli ¶ vermene avvinti
168
1810
di pieghevoli ¶ vermene avvinti, e poi disciolti a prezzo
169
1810
brando Antifo nella tempia, ¶ e lo spiomba dal cocchio
170
1810
agevolmente ¶ i pargoli portati, e li maciulla ¶ co' forti
171
1810
co' forti denti mormorando e sperde ¶ l'anime tenerelle
172
1810
per le dense boscaglie, e trafelando ¶ suda al pensier
173
1810
Assalse ei dopo ¶ Ippoloco e Pisandro, ambo figliuoli ¶ del
174
1810
compro per molt'oro ¶ e ricchi doni, d'Elena
175
1810
medesmo carro ambo volanti, ¶ e turbati e smarriti; ché
176
1810
ambo volanti, ¶ e turbati e smarriti; ché pel campo
177
1810
campo ¶ sfrenaronsi i destrieri, e dalla mano ¶ le scorrevoli
178
1810
lïon fu loro addosso, e quelli ¶ s'inginocchiâr, dal
179
1810
supplicando: ¶ Lasciane vivi, Atride, e di riscatto ¶ gran prezzo
180
1810
d'oro, di bronzo e lavorato ferro. ¶ Di questo
181
1810
parlamento osava ¶ d'Ulisse e Menelao, venuti a Troia
182
1810
in petto a Pisandro, e giù dal carro ¶ supin
183
1810
balza Ippoloco al suolo, e lui secondo ¶ spaccia l
184
1810
pota ¶ ambe le mani, e poi la testa, e
185
1810
e poi la testa, e lungi ¶ come palèo la
186
1810
caldo ¶ tumulto della pugna, e l'accompagna ¶ molta mano
187
1810
sollevata ¶ de' fervidi corsieri, e Agamennóne ¶ sempre insegue ed
188
1810
sempre insegue ed uccide, e gli altri accende. ¶ Come
189
1810
aggira ¶ di fiero vento e d'ogni parte il
190
1810
dall'invitta fiamma ¶ atterrati e combusti; a questo modo
191
1810
cadean de' Teucri fuggitivi; e molti ¶ colle chiome sul
192
1810
Fuori intanto dell'armi e della polve, ¶ delle stragi
193
1810
loco, urlò di doglia, e forte ¶ chiamò per nome
194
1810
il suo diletto amico; ¶ e un trambusto levossi e
195
1810
e un trambusto levossi e un alto grido ¶ degli
196
1810
il Tidìde a terra, e nelle mani ¶ dell'itaco
197
1810
spoglie deposte, rapido rimonta ¶ e flagella i corsier che
198
1810
udinne il romor Nèstore, e disse: ¶ O amici, o
199
1810
o degli Achei principi e duci, ¶ non so se
200
1810
arrivâr. Balzaro a terra; ¶ e con voci di plauso
201
1810
con voci di plauso e con allegro ¶ toccar di
202
1810
a' Troiani m'avvolgo, e, benché veglio ¶ guerrier, restarmi
203
1810
degli Dei v'apparve, ¶ e ven fe' dono; perocché
204
1810
Giove adunator di nembi, ¶ e alla figlia di Giove
205
1810
che chiedi, son traci e qua di poco ¶ giunti
206
1810
giunti: al re loro e a dodici de' primi
207
1810
compagni diè morte Dïomede, ¶ e tredicesmo un altro n
208
1810
il fosso i corridori, ¶ e festeggianti lo seguîr gli
209
1810
spoglie di Dolon sospende, e a Palla ¶ prepararsi comanda
210
1810
abbondante sudor, gambe lavando ¶ e collo e fianchi. Riforbito
211
1810
gambe lavando ¶ e collo e fianchi. Riforbito il corpo
212
1810
fianchi. Riforbito il corpo ¶ e ricreato il cor, si
213
1810
sorgea, la terra illuminando e il cielo, ¶ e vêr
214
1810
illuminando e il cielo, ¶ e vêr le navi achee
215
1810
nella man la Dira, ¶ e tal d'Ulisse s
216
1810
voce ¶ fin d'Aiace e d'Achille al padiglione
217
1810
padiglione, ¶ che nella forza e nel gran cor securi
218
1810
empì l'achive orecchie, e tal ne' petti ¶ un
219
1810
di pugnar, d'azzuffarsi e di ferire, ¶ che sonava
220
1810
Alza Atride la voce, e a tutti impone ¶ di
221
1810
porsi in tutto punto; e d'armi ei pure
222
1810
pure ¶ folgoranti si veste. E pria circonda ¶ di calzari
223
1810
calzari le gambe ornati e stretti ¶ d'argentee fibbie
224
1810
rilucente ¶ d'aurate bolle, e la vestìa d'argento
225
1810
scudo imbracciò che vario e bello ¶ e di facil
226
1810
che vario e bello ¶ e di facil maneggio tutto
227
1810
fasce intorno ¶ di bronzo, e venti di forbito stagno
228
1810
forbito stagno ¶ candidissimi colmi, e un altro in mezzo
229
1810
col Terrore da lato e con la Fuga, ¶ rilievo
230
1810
lungo la quale azzurro e sinuoso ¶ serpe un drago
231
1810
irto di quattro ¶ coni e d'equine setole con
232
1810
di lontano. Intanto ¶ Giuno e Palla onorando il grande
233
1810
vedi ¶ spuntar l'aurora, e d'ogni parte immenso
234
1810
fossa, immantinente ¶ fur cavalli e pedoni in ordinanza, ¶ questi
235
1810
in ordinanza, ¶ questi primieri e quei secondi. Intanto ¶ Giove
236
1810
Giove dall'alto romoreggia, e piove ¶ di sangue una
237
1810
Troiani onorato, il giusto e pio ¶ Polidamante, e i
238
1810
giusto e pio ¶ Polidamante, e i tre antenòrei figli
239
1810
ogni parte ampio pavese. ¶ E qual di Sirio la
240
1810
dando per tutto ¶ provvidenza e comandi, e tutta d
241
1810
e i Misii alteri ¶ e i frigii cavalieri, e
242
1810
e i frigii cavalieri, e con gli equestri ¶ lor
243
1810
il figlio ¶ d'Eionèo, e a lui vid'io
244
1810
di gran corpo ammirandi e di bellezza, ¶ una neve
245
1810
tutto commesso ¶ d'oro e d'argento, e smisurata
246
1810
oro e d'argento, e smisurata e d'oro
247
1810
d'argento, e smisurata e d'oro ¶ (maraviglia a
248
1810
oro ¶ (maraviglia a vedersi!) è l'armatura, ¶ di mortale
249
1810
che pure ¶ vi ritorniate, e siavi chiaro a prova
250
1810
Lo guatò bieco Dïomede, e disse: ¶ Da che ti
251
1810
non sarai nocente. ¶ Disse; e il meschino già la
252
1810
il brando sul collo, e ne recise ¶ ambe le
253
1810
gli tolsero l'elmetto, e l'arco e l
254
1810
elmetto, e l'arco e l'asta ¶ e la
255
1810
arco e l'asta ¶ e la lupina pelle. In
256
1810
le tolte spoglie Ulisse, e a te, Minerva ¶ predatrice
257
1810
cavalier ne guida. ¶ Disse, e le spoglie su la
258
1810
impose ¶ d'un tamarisco, e canne e ramoscelli ¶ sterpando
259
1810
un tamarisco, e canne e ramoscelli ¶ sterpando intorno, e
260
1810
e ramoscelli ¶ sterpando intorno, e di lor fatto un
261
1810
pestando sangue ed armi, ¶ e fur tosto de' Traci
262
1810
Dormìano infranti di fatica, e stesi ¶ in tre file
263
1810
dorme Reso nel mezzo; e a lui vicino ¶ stansi
264
1810
fu di Reso Ulisse, e a Dïomede ¶ l'additò
265
1810
costor, ché de' cavalli è mia la cura. ¶ Disse
266
1810
mia la cura. ¶ Disse, e spirò Minerva a Dïomede
267
1810
fora, taglia ed uccide, e degli uccisi ¶ il gemito
268
1810
non guardato gregge ¶ scagliasi, e capre e agnelle empio
269
1810
gregge ¶ scagliasi, e capre e agnelle empio diserta; ¶ tal
270
1810
nel mezzo de' Traci è Dïomede. ¶ Già dodici n
271
1810
dodici n'avea trafitti; e quanti ¶ colla spada ne
272
1810
piede ¶ lo scaltro Ulisse, e fuor di via li
273
1810
Reso il fier Tidìde, e priva ¶ lui tredicesmo della
274
1810
Scioglie Ulisse i destrieri, e colle briglie ¶ accoppiati, di
275
1810
torma ¶ via li mena, e coll'arco li percuote
276
1810
non pensò la sferza), ¶ e d'un fischio fa
277
1810
discorrea più arditi ¶ fatti, e dubbiava se dar mano
278
1810
armi ingombro si debba, e pel timone ¶ trarlo; o
279
1810
si fece appresso ¶ Minerva, e disse: Al partir pensa
280
1810
vuoi cacciato in fuga, ¶ e che svegli i Troiani
281
1810
l'eroe la Diva, e ratto ascese ¶ su l
282
1810
coll'arco li tempesta, e quelli ¶ alle navi volavano
283
1810
stavasi Apollo alla vedetta, e vista ¶ seguir Minerva del
284
1810
mezzo ¶ alle turbe troiane, e Ipocoonte ¶ svegliò, de' Traci
285
1810
svegliò, de' Traci consigliero, e prode ¶ consobrino di Reso
286
1810
ei balzando ¶ dal sonno, e de' cavalli abbandonato ¶ il
287
1810
abbandonato ¶ il quartiero mirando, e palpitanti ¶ nella morte i
288
1810
nella morte i compagni, e lordo tutto ¶ di sangue
289
1810
affaticato e stanco. ¶ Disse, e il silenzio li fe
290
1810
uom che di bronzo e d'oro era possente
291
1810
ma veloce il piede, ¶ e fra cinque sirocchie unico
292
1810
fra cinque sirocchie unico e solo. ¶ Si trasse innanzi
293
1810
trasse innanzi il tristo, e così disse: ¶ Ettore, questo
294
1810
avvicinarsi a quelle navi, e tutto ¶ scoprir. Lo scettro
295
1810
Lo scettro mi solleva e giura ¶ che l'èneo
296
1810
che l'èneo cocchio e i corridori istessi ¶ del
297
1810
o fuga. ¶ Sì disse, e l'altro sollevò lo
298
1810
altro sollevò lo scettro, ¶ e giurò: Testimon Giove mi
299
1810
non verrà de' Troiani, e che tu solo ¶ glorïoso
300
1810
ma sperso all'aura; e da quel giuro intanto
301
1810
tosto l'arco gittossi, e la persona ¶ della pelle
302
1810
incamminossi. ¶ Lasciata de' cavalli e de' pedoni ¶ la compagnia
303
1810
la compagnia, Dolon spedito e snello ¶ battea la strada
304
1810
alla pesta de' piedi, e a Dïomede ¶ sommesso favellò
305
1810
Lasciam che via trapassi, e gli saremo ¶ ratti alle
306
1810
saremo ¶ ratti alle spalle, e il piglierem. Se avvegna
307
1810
asta ¶ indefesso l'incalza, e verso il lido ¶ serralo
308
1810
di via, ciò detto, e s'appiattaro ¶ tra' morti
309
1810
corpi; ed egli incauto e celere ¶ oltrepassò. Ma lontanato
310
1810
Ma lontanato appena, ¶ quanto è un solco di mule
311
1810
d'asta al tiro e ancor più presso, ¶ li
312
1810
posa, ed ei precorre e bela; ¶ tali Ulisse e
313
1810
e bela; ¶ tali Ulisse e il Tidìde all'infelice
314
1810
infelice ¶ si stringono inseguendo, e precidendo ¶ sempre ogni scampo
315
1810
precidendo ¶ sempre ogni scampo. E già nel suo fuggire
316
1810
che lena ¶ crebbe Minerva e forza a Dïomede, ¶ onde
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1810
di lancia ti raggiungo e uccido. ¶ Vibra il telo
318
1810
punta ¶ l'omero destro e conficcossi in terra. ¶ Ristette
319
1810
terra. ¶ Ristette il fuggitivo, e di paura ¶ smorto tremando
320
1810
d'oro, di rame e lavorato ferro. ¶ Di questi
321
1810
abbi sospetto, ¶ ma dinne, e sii verace: Ed a
322
1810
tuo genio ti mena e tuo diletto? ¶ E a
323
1810
mena e tuo diletto? ¶ E a lui tremante di
324
1810
travolse Ettore il senno, ¶ e in gran disastro mi
325
1810
Achille ¶ dato il cocchio e i destrieri a questo
326
1810
consiglio, ¶ schivi di veglie, e di fatica oppressi. ¶ Sorrise
327
1810
fatica oppressi. ¶ Sorrise Ulisse, e replicò: Gran dono ¶ certo
328
1810
i destrier. Ma domarli e cavalcarli ¶ uom mortale non
329
1810
Ma questo ancora ¶ contami, e non mentire: Ove lasciasti
330
1810
de' Teucri le vigilie e i sonni? ¶ Quai le
331
1810
parte da rumor scevra e sicura ¶ siede a consiglio
332
1810
del campo alla custodia è fissa. ¶ Ché quanti in
333
1810
son cotesti alla veglia, e a far la scolta
334
1810
ch'io vo' saperlo. — E a lui d'Eumede
335
1810
pure ti sporrò schietto e sincero. ¶ Quei della Caria
336
1810
di Timbra i Licii e i Misii alteri ¶ e
337
1810
il veglio, ¶ e confortolli e disse: Vigilate ¶ così sempre
338
1810
sempre, o miei figli, e non si lasci ¶ niun
339
1810
varco ¶ passò del fosso, e lo seguièno i regi
340
1810
s'aggiunse ¶ compagno Merïone, e di Nestorre ¶ l'inclito
341
1810
a parlar delle cose; e in questi detti ¶ Nèstore
342
1810
tra voi anima ardita ¶ e in sé sicura, che
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1810
discorso de' Troiani ascolti, ¶ e ne scopra il pensier
344
1810
potrìa raccor tai cose, e ritornarne ¶ salvo ed illeso
345
1810
al mondo ¶ farebbe acquisto, e n'otterrìa bel dono
346
1810
coll'agnello alla poppa; e guiderdone ¶ alcun altro non
347
1810
adegui. ¶ Poi ne' conviti e ne' banchetti ei fia
348
1810
fia ¶ sempre onorato, desïato e caro. ¶ Disse; e tutti
349
1810
desïato e caro. ¶ Disse; e tutti restâr pensosi e
350
1810
e tutti restâr pensosi e muti. ¶ Ruppe l'alto
351
1810
silenzio il bellicoso ¶ Dïomede e parlò: Saggio Nelìde, ¶ quell
352
1810
un solo, sebben veggente e prode, ¶ tardo è il
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1810
veggente e prode, ¶ tardo è il coraggio e debole
354
1810
tardo è il coraggio e debole il consiglio. ¶ Disse
355
1810
debole il consiglio. ¶ Disse: e molti volean di Dïomede
356
1810
lignaggio, né s'altri è re più grande. ¶ Così
357
1810
amato ¶ paventando il periglio: e fea risposta ¶ Dïomede così
358
1810
Ulisse, ¶ di cui provato è il cor, l'alma
359
1810
alma costante ¶ nelle fatiche, e che di Palla è
360
1810
e che di Palla è amore? ¶ S'ei meco
361
1810
alle fiamme uscirem; cotanto è saggio. ¶ Non mi lodar
362
1810
taurin compatta, senza cono e cresta, ¶ che barbuta si
363
1810
che barbuta si noma, e copre il capo ¶ de
364
1810
spada, d'un arco e d'un turcasso ¶ ad
365
1810
ad Ulisse fe' dono, e su la testa ¶ un
366
1810
interno tutto ¶ saldamente frenato, e nel di fuore ¶ di
367
1810
con vago lavorìo disposti e folti. ¶ Grosso feltro il
368
1810
a Molo ¶ ospital donamento, e questi poscia ¶ al figlio
369
1810
quel recesso i duci. ¶ E da man destra intanto
370
1810
nume proteggi, ¶ né t'è veruno de' miei passi
371
1810
amor tuo m'affida, e ne concedi ¶ glorïoso ritorno
372
1810
ne concedi ¶ glorïoso ritorno e un forte fatto, ¶ tale
373
1810
Teucri. ¶ Pregò secondo Dïomede, e disse: ¶ Di Giove invitta
374
1810
gli venivi al fianco. ¶ E tu propizia a me
375
1810
pur vieni, o Dea, ¶ e salvami. Sull'ara una
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1810
giogo intatta. ¶ Questa darotti, e avrà dorato il corno
377
1810
il corno. ¶ Così pregaro, e gli esaudìa la Diva
378
1810
strage, per l'armi e pe' cadaveri ¶ sparsi in
379
1810
sonno; ma de' prenci e duci ¶ chiama tutti i
380
1810
i migliori a parlamento; ¶ e raccolti, lor apre il
381
1810
contento? ¶ Darogli un cocchio, e di cervice altera ¶ due
382
1810
ardisca ¶ appressarsi alle navi, e cauto esplori ¶ se sian
383
1810
a consulta di fuga, e le notturne ¶ veglie trascuri
384
1810
notturne ¶ veglie trascuri affaticato e stanco. ¶ Disse, e il
385
1810
nemico il campo ¶ non è lontano, né sappiam s
386
1810
tentar qualche conflitto. ¶ Disse; e il gerenio cavalier rispose
387
1810
i disegni d'Ettorre e le speranze. ¶ Ben più
388
1810
fronte ¶ se desterassi Achille, e la tenace ¶ ira funesta
389
1810
veloce ¶ Aiace d'Oïlèo, e di Filèo ¶ il forte
390
1810
Filèo ¶ il forte figlio; e si spedisca intanto ¶ alcun
391
1810
pur l'altro Aiace e Idomenèo che lungi ¶ agli
392
1810
franco ¶ mio parlar adirarti), e vergognarlo ¶ farò del suo
393
1810
le cure, or ch'è mestier di ressa ¶ con
394
1810
con tutti i duci e d'ogni umìl preghiera
395
1810
ché spesso ei posa, e di fatica è schivo
396
1810
posa, e di fatica è schivo; ¶ per pigrezza non
397
1810
questa volta mi precorse, e innanzi ¶ mi comparve improvviso
398
1810
li troverem; ché tale è il mio comando. ¶ E
399
1810
è il mio comando. ¶ E Nèstore a rincontro: Or
400
1810
un'ampia s'affibia e porporina ¶ clamide doppia, in
401
1810
alla man l'acuta e salda ¶ lancia, e verso
402
1810
acuta e salda ¶ lancia, e verso le navi incamminossi
403
1810
incamminossi ¶ de' loricati Achivi. E primamente ¶ svegliò dal sonno
404
1810
Ulisse ¶ elevando la voce: e a lui quel grido
405
1810
il cavaliero), ¶ non isdegnarti, e del dolor ti caglia
406
1810
che un altro ¶ svegliarne è d'uopo, e consultar
407
1810
svegliarne è d'uopo, e consultar con esso ¶ o
408
1810
si gittò lo scudo, e venne. ¶ Proseguiro il cammin
409
1810
alla volta ¶ di Dïomede, e lo trovâr di tutte
410
1810
tutte ¶ l'armi vestito, e fuor del padiglione. ¶ Gli
411
1810
i suoi guerrieri ¶ profondamente, e degli scudi al capo
412
1810
il calce dell'aste, e il ferro in cima
413
1810
dormìa disteso, ma purpureo e ricco ¶ sotto il capo
414
1810
del piè, lo spinse, e forte ¶ garrendo lo destò
415
1810
sovra il colle propinquo, e che disgiunti ¶ di poco
416
1810
navi ei sono? ¶ Disse; e quei si destò balzando
417
1810
piedi ¶ veloce come lampo, e a lui rivolto ¶ con
418
1810
tu sei veglio infaticato e strano. ¶ E Nèstore di
419
1810
veglio infaticato e strano. ¶ E Nèstore di nuovo: Illustre
420
1810
amico, ¶ tu verace parlasti e generoso. ¶ Padre io mi
421
1810
son d'egregi figli, e duce ¶ di molti prodi
422
1810
preme ¶ necessità gli Achivi, e morte e vita ¶ stanno
423
1810
gli Achivi, e morte e vita ¶ stanno sul taglio
424
1810
che giovine sei, vanne, e il veloce ¶ chiamami Aiace
425
1810
il veloce ¶ chiamami Aiace e di Filèo la prole
426
1810
Così parla il vegliardo. E Dïomede ¶ sull'omero si
427
1810
li destò, li condusse; e tutti in gruppo ¶ s
428
1810
vigilanti ¶ tutti ed armati e in compagnia seduti. ¶ Come
429
1810
monte una feroce belva ¶ e stormir le boscaglie: un
430
1810
sovr'essa di latrati e gridi, ¶ e si rompe
431
1810
di latrati e gridi, ¶ e si rompe ogni sonno
432
1810
calpestìo. Gioinne il veglio, ¶ e confortolli e disse: Vigilate
433
1810
cavalli ¶ nanzi alle navi, e a ben pugnar gi
434
1810
ben pugnar gi'istiga, ¶ e combatti tu stesso alla
435
1810
alla lor testa. ¶ Disse, e tutti applaudîr lodando a
436
1810
di Dïomede i regi; ¶ e fatti i libamenti, alla
437
1810
Agamennóne ¶ rompevano i sospiri, e il cor tremava. ¶ Volge
438
1810
sguardo alle troiane tende, ¶ e stupisce mirando i molti
439
1810
ardon dinanzi ad Ilio, e non ascolta ¶ che di
440
1810
di tibie la voce e di sampogne ¶ e festivo
441
1810
voce e di sampogne ¶ e festivo fragor. Ma quando
442
1810
gli discende al calcagno, e l'asta impugna. ¶ Né
443
1810
Menelao ¶ palpita il petto; e fura agli occhi il
444
1810
l'elmo alla fronte, e via brandito ¶ il giavellotto
445
1810
l'onorato, qual nume, e dagli Argivi ¶ tutti obbedito
446
1810
n'ebbe l'arrivo: e Menelao ¶ a lui primiero
447
1810
impresa. ¶ Rispose Agamennón: Fratello, è d'uopo ¶ di prudenza
448
1810
di prudenza ad entrambi e di consiglio ¶ che gli
449
1810
gli Argivi ne scampi e queste navi, ¶ or che
450
1810
si voltò la mente, ¶ e d'Ettore ha preferti
451
1810
Ettorre a nostro danno; e a lui ¶ non fu
452
1810
né padre un Dio: ¶ e temo io ben che
453
1810
Achivi. ¶ Or tu vanne, e d'Aiace e Idomenèo
454
1810
vanne, e d'Aiace e Idomenèo ¶ ratto vola alle
455
1810
ratto vola alle navi, e li risveglia, ¶ ché a
456
1810
esortarlo ¶ di tosto alzarsi e di seguirmi al sacro
457
1810
sacro ¶ stuol delle guardie, e comandarle. A lui ¶ presteran
458
1810
obbedïenza: ¶ perocché delle guardie è capitano ¶ Trasimède suo figlio
459
1810
capitano ¶ Trasimède suo figlio, e Merïone ¶ d'Idomenèo l
460
1810
amico, a' quai commesso ¶ è delle scolte il principal
461
1810
scolte il principal pensiero. ¶ E che poi mi prescrive
462
1810
strade ¶ onde il campo è interrotto. Ovunque intanto ¶ t
463
1810
nome ¶ chiama del padre e della stirpe, a tutti
464
1810
ti mostra d'onoranze, e poni ¶ l'alterezza in
465
1810
diverse avea, lo scudo e due ¶ lungh'aste e
466
1810
e due ¶ lungh'aste e il lucid'elmo; e
467
1810
e il lucid'elmo; e non lontana ¶ giacea di
468
1810
ei rizzossi ¶ sul cubito, e levata alto la fronte
469
1810
fronte, ¶ l'interrogò dicendo: E chi sei tu ¶ che
470
1810
altri mortali han tregua e sonno? ¶ Forse alcun de
471
1810
compagni ¶ vai rintracciando? Parla, e taciturno ¶ non appressarti: che
472
1810
non appressarti: che ricerchi? — E a lui ¶ il regnatore
473
1810
opprime ¶ d'infinito travaglio, e fia che duri ¶ finché
474
1810
avrà spirto il petto e moto il piede. ¶ Vagabondo
475
1810
ciglio ¶ fuggemi il sonno, e il rio pensier mi
476
1810
grava ¶ di questa guerra e della clade achea. ¶ De
477
1810
fugge ¶ da' suoi ripari, e tremebondo è il piede
478
1810
suoi ripari, e tremebondo è il piede. ¶ Tu se
479
1810
a' tuoi lumi), ¶ sorgi, e alle guardie discendiam. Veggiamo
480
1810
se da veglia stancate e da fatica ¶ siensi date
481
1810
traendo il senil fianco, e in voce ¶ supplicante del
482
1810
amici ¶ i più cari e diletti; e su quel
483
1810
più cari e diletti; e su quel core ¶ nulla
484
1810
le porte da sonori e spessi ¶ colpi battute, lo
485
1810
Cureti avean le mura, ¶ e messo il foco alla
486
1810
catene i figli ¶ strascinati e le spose. Si commosse
487
1810
l'armi, volò, vinse, e gli Etòli ¶ salvò; ma
488
1810
alcun dono non ottenne, e il tardo ¶ beneficio rimase
489
1810
disdegnar. Se li dispregi, e poscia ¶ volontario combatti, egual
490
1810
Qui tacque il veglio, e brevemente Achille ¶ in questi
491
1810
mi verrà da Giove, ¶ e qui pure davanti a
492
1810
l'amor mio t'è caro, e meco offendi
493
1810
mio t'è caro, e meco offendi ¶ chi m
494
1810
Del mio regno partecipa, e diviso ¶ sia teco ogni
495
1810
questi le mie risposte, e tu qui dormi ¶ sovra
496
1810
andar si debba. ¶ Disse; e a Patròclo fe' degli
497
1810
riesca. ¶ Benché ingrata, n'è forza il recar pronti
498
1810
agli Achei, che impazienti, ¶ e forse ancora in assemblea
499
1810
figlio, ¶ o del fratello; e l'uccisor, pagata ¶ del
500
1810
Ma inesorata ed indomata è l'ira ¶ che a