Massimo Carlotto, La verità dell'Alligatore, 1995

avuto per vie traverse e per giunta devo ancora

Si può ancora salvare. È innocente, riuscirò a dimostrarlo

modo per essere ascoltata è quello di andarlo a

l’immagine della difesa. È meglio che lui venga

qui nel mio studio e che poi, insieme, ci

in mattinata, le telefono... e non stacchi quell’accidente

le lancette dell’orologio è stato qualcuno che è

è stato qualcuno che è entrato in quella casa

intorno alla mezzanotte del 28, e l’arrivo della polizia

del 29. Giusto?». ¶ «Le cinque e venticinque» lo corressi, leggendo

tanto di baffi, manganello e sguardo accigliato. Ma lui

di fronte al divano e al corpo di Magagnin

di tutti gli organi e dei liquidi ed umori

condurre rispettivamente esami istologici e tossicologici. ¶ Il perito già

una descrizione, qualche dato e molte ipotesi. La descrizione

sanno che la benzoilecgonina è il principale metabolita della

mi aveva preparato. Forte e molto zuccherato, così come

un’arma da punta e taglio con una lama

da formaggio subito largo e col manico protetto nel

i bordi della ferita e ben si attaglia col

destro lunga tre centimetri e mezzo, la seconda al

al fegato di quattro e infine l’ultima di

radice del collo, slabbrata e dai contorni irregolari – nessuna

cercando rifugio sul pavimento e rannicchiandosi su se stessa

senza dubbio ancora vigile e cosciente. ¶ Era rimasta poi

torpore, poi l’incoscienza e infine la morte, causata

all’imposizione sul capo e sul torace dei cuscini

di quegli occhi sbarrati e ancora lucidi, come avviene

dei bulbi oculari, labbra e faccia di moro, parziale

parziale epidermolisi, apparente adiposità e indumenti relativamente attillati, perdita

caratteristiche dell’ambiente angusto e poco ventilato, dell’azione

coibente degli indumenti indossati e dei tre grandi cuscini

dicasi per l’umidità e la ventilazione, l’irraggiamento

pasto consumato, la natura e la carica della normale

composizione molecolare delle proteine e tutte le altre possibili

vivente. Infatti la putrefazione è determinata dai germi che

con esattezza il giorno e l’ora del decesso

l’ora del decesso è quello ascrivibile all’orologio

una perizia specifica, come è avvenuto in altri casi

con un movimento secco e mi ritrovai a fissare

cadavere di Piera Belli, e soprattutto se non avessi

conclusione che sicuramente qualcuno è tornato in quella casa

Un delitto premeditato, organizzato e portato a termine in

obiettivo: eliminare la donna e far ricadere la colpa

meglio di chiunque altro. E mi riferisco naturalmente al

la casa della vittima e aveva allacciato con essa

una relazione decisamente insolita. E questo da vari punti

Magagnin finisse in galera e le indagini si concentrassero

voltò verso di me e mi dedicò un breve

vittima aveva insegnato lingua e letteratura inglese, le altre

in compagnia dell’eroina e ci avviammo verso Padova

corrente degli ultimi avvenimenti e ricevere il saldo del

stato sicuramente più vistoso e massiccio. ¶ Durante l’intero

introvabile. Voci femminili, gentili e professionali, rispondevano – ai vari

Forcellini. Un ambiente fresco e piuttosto tranquillo, il cui

Beniamino ordinò della vodka e apprezzò molto la Absolut

poco passate le venti e trenta quando finalmente riuscii

fa il suo mestiere e ha clienti difficili come

arrivando». ¶ Pagai le consumazioni e feci cenno a Beniamino

si erano già svuotati e non fu difficile trovare

ci vado solo quando è assolutamente necessario». ¶ Non mi

Mi sembrò piuttosto stanca e avvilita. ¶ La salutai con

soglia un po’ imbarazzato e intanto mi chiedevo se

sedette dietro alla scrivania e iniziò a fissarmi in

un tipo così sofisticato. ¶ «E allora?» chiese, interrompendo le

incidente occorso al naso e all’orecchio di Baldan

orecchio di Baldan. ¶ «Adesso è il suo turno» conclusi

identificato le impronte digitali e ricollegato il passato di

dell’evolversi della situazione e fornito copia dei verbali

dei verbali della scientifica e del medico legale. Speravo

caso, per gli inquirenti, è già chiuso». ¶ Non riuscii

non sa che ormai è consuetudine leggere sui giornali

che sia innocente?». ¶ «Sì, e vorrei che lei smettesse

Bene, il mio incarico è terminato, ho risolto il

mistero del cliente scomparso e ora sa come poterlo

le banconote da cinquanta e centomila. Rimase in ascolto

mi accesi una sigaretta e andai ad assaporarla vicino

l’andirivieni della gente e dei veicoli. L’intreccio

era un cassetto aperto e all’interno, una cartellina

in oro a catena e sul polso sinistro un

fermo sulle ore sette e trentasei o diciannove e

e trentasei o diciannove e trentasei del giorno 28. ¶ Rilessi

cercare dell’altro denaro e, una volta lì, avesse

come invece era avvenuto. E poi, come avrebbe potuto

in quella casa deserta e la prima fermata d

i fogli sulla scrivania e mi passai una mano

stati consegnati, comprando dischi e bottiglie di calvados d

ritornava a farsi sentire e, tirandomi per la manica

così poco. Si sieda e mi conceda un po

quello che avevo ¶ scoperto. ¶ «È certo di ciò che

erano ferme sulle quattro e trentasei o sedici e

e trentasei o sedici e trentasei, come preferisce». ¶ Mi

l’intero incartamento. «Senta, è inutile che stiamo qui

svelare questo nuovo mistero è Magagnin e adesso vado

nuovo mistero è Magagnin e adesso vado a parlargli

Qualcosa ricorderà... se non è troppo drogato, ovviamente». ¶ «Cosa

miei. Il mio compito è esclusivamente quello di farti

Lo sai anche tu, è la regola. L’hai

dalla cooperativa alle sette e Piera non era lì

pensato su due volte e sono andato a casa

Ho sollevato un cuscino e riconosciuto la sua faccia

come l’altra volta. “È una maledizione” ho pensato

balla. Che ero stufo e non volevo ritornare in

quel denaro mi serviva». ¶ «E tu pensi che in

la faranno passare?». ¶ «Vendetta e furto» intervenni, rivolgendomi a

due moventi da manuale. E a discolpa abbiamo la

con il suo avvocato e torniamo a occuparci di

Un momento. Fallo finire. È tutto così strano e

È tutto così strano e io voglio vederci chiaro

abbiamo capito niente. Forse è meglio se parti dall

era? Anzi, meglio, com’è che vi frequentavate?». ¶ Beniamino

Beniamino accese una sigaretta e gliela infilò tra le

riguardanti la tua amica». ¶ «E lasciami finire! Non sapevo

trattasse di una donna. E quella donna, lo scoprii

avevo ottenuto la semilibertà e quindi presto sarei uscito

Lei ricominciò a scrivermi e ogni volta non mancava

lavorare alla cooperativa Sole e dopo un po’ di

non le puoi dimenticare. È stato allora che ho

Siamo saliti sulla Golf e mi ha portato a

che l’aveva eccitata. E anch’io la eccitavo

piaceva vestirsi da giudice e farsi fare del male

Andavamo a casa sua e mi metteva tra le

una riga di coca e mi portava in camera

nessun dettaglio. Una pazza. E, come se non bastasse

sembra faccia la commessa». ¶ «E tu?» chiese Rossini. ¶ «Io

di finire la semilibertà e fino ad allora avevo

morti qualche anno prima e lei non si era

sempre un bel po’, e in contanti. Li teneva

di tutta la casa e aveva continuamente bisogno di

lo so». ¶ «Ma non è possibile! Una prova, una

Cioè il 26” pensai. “Allora è morta da tre giorni

morta da tre giorni”. ¶ «E a che ora sei

che ti dico? Quello è proprio matto. Se io

manicomio lo rimetterebbero fuori. E tu, cosa ne pensi

tutto». ¶ «D’accordo» ribattei. «È chiaro che aveva una

relazione con la morta e che questa, per mettersi

il resto della storia è una sfilza di stronzate

una sfilza di stronzate. E poi? Chi ti dice

lei faceva solo pena e aveva deciso di aiutarlo

aiutarlo come una dolce e tenera zietta. Per me

ci ha più visto e l’ha stesa. Non

diciotto anni di galera e che, non proprio sotto

cosa che voglio veramente, è restare da solo per

gran numero di giornalisti e inquirenti al lavoro. Il

Voglio solo sapere dov’è Magagnin. Me lo dirai

ancora la bocca chiusa. E intanto lanciava occhiate furtive

Ti avevo detto che è pazzo e odia gli

detto che è pazzo e odia gli spacciatori. Dimmi

gli spacciatori. Dimmi dov’è nascosto Magagnin e ce

dov’è nascosto Magagnin e ce ne andiamo». ¶ Piangendo

Piangendo per la rabbia e il dolore, annuì più

L’aiutai a sedersi e cominciò a parlare. Non

un paio di dosi e poi spariva per un

chiuso. Voleva della roba e un posto sicuro dove

di eroina – tagliata, naturalmente – e una casa in campagna

o di un furto e, di conseguenza, che questo

di andarsene. Ero soddisfatto e sollevato dall’idea che

per un braccio Beniamino e lo strattonai, obbligandolo a

dovrà dare delle spiegazioni e l’unica cosa di

cui non abbiamo bisogno è che qualcuno si metta

rapinarlo». ¶ «Comunque hai esagerato». ¶ «E la memoria di mia

una figlia, figurati se è addirittura morta per overdose

fattoria circondata dai campi e ristrutturata con gusto decisamente

le statuine di Biancaneve e i sette nani, in

Sgranocchiava biscotti al cioccolato e beveva succo di frutta

ne hanno sempre bisogno». ¶ «E ti pare questo il

l’uomo sulla spalla e lui si girò con

Nessuna reazione. Era strafatto e lontano dalla realtà come

due occhi azzurri slavati e assenti. ¶ Beniamino si avvicinò

assenti. ¶ Beniamino si avvicinò e mi fece cenno di

sedette al suo fianco e gli circondò le spalle

un modellino di nave e un pessimo quadro a

pazienza, che compie chi è costretto a trascorrere sempre

trasparente con dell’eroina e un bel po’ di

tutto denaro della Belli e che poteva essere la

dare. ¶ Uscii dalla camera e proseguii il mio giro

una decina di stanze e una grande cantina. ¶ Fumai

sigarette, guardando la campagna e pensando all’evolversi della

situazione. Erano le dodici e venti del 29 giugno e

e venti del 29 giugno e ormai la notizia del

aver saputo dell’omicidio e, se era già saltato

in cui era nascosto e magari di completare il

l’occhio. «Il signore è di nuovo tra noi

velocemente». Gli andai vicino e gli sussurrai in un

con gli occhi tristi e la faccia antipatica. Pensando

ceffone. ¶ Presi una sedia e mi sedetti di fronte

Belli ti dice niente?». ¶ «È morta» rispose con voce

tua Corte d’Assise. E, bada bene, con la

ha portato in tribunale e che ti aveva visto

vero genio, non c’è che dire». ¶ «Non sono

già, dimenticavo: l’importante è negare. Sempre e comunque

importante è negare. Sempre e comunque. Da bravo coatto

fare ora?». ¶ «Il delitto è stato scoperto?». ¶ «Non credo

il delitto bisogna denunciarlo e subito, il cadavere è

e subito, il cadavere è già decomposto». ¶ «No, la

proprio perdendo la testa e dimenticando qual è il

testa e dimenticando qual è il suo mestiere. Si

suo mestiere. Si calmi e rifletta. Se è vero

calmi e rifletta. Se è vero quel che ha

quel che ha detto, e cioè che Magagnin è

e cioè che Magagnin è innocente, più passa il

più passa il tempo e più difficile sarà per

più importante da fare è cercare il suo cliente

cercare il suo cliente e, nel caso in cui

Ora vada a casa» e dopo un attimo di

conservava un fisico snello e muscoloso, “alla Moser”, come

incontrato un italiano, magro e allampanato, che cercava una

era svegliato di soprassalto e per una manciata di

d’isolamento erano imbottite e lorde di sangue. Lo

di mesi d’isolamento e di interrogatori si convinsero

avrebbero mai saputo nulla e lo trasferirono alla casa

avevano nulla da temere e che non aveva la

il capo dei cutoliani e al termine di un

le credenziali del milanese e il mio ruolo di

ormai invasa da spacciatori e infami». Su mio consiglio

poi così eccitante. ¶ Albeggiava e l’autostrada era deserta

pensare sempre a Magagnin e ai suoi guai. Per

guai. Per restare sveglio e con il cervello sgombro

una cassetta nell’autoradio e alzai il volume al

tutto al suo paese, e io ho ricevuto l

l’avambraccio sul tavolo e si protese in avanti

guardai. Stava diventando calvo e quei baffetti alla Xavier

sole sprizzava l’energia e la vitalità di un

ventenne. ¶ Gli raccontai tutto e il suo unico commento

sua macchina. Così grande e vistosa non poteva che

una cosa infatti Beniamino e io eravamo assolutamente d

stato troppo per tutti e due. ¶ Sotto i portici

braccio. «Giochiamo al buono e al cattivo?». ¶ «Certo. Ci

del portone scattò subito e noi ci infilammo correndo

attendeva un Baldan sorpreso e in mutande: «Ehi, ma

l’Alligatore!» ¶ «Ma non è solo» gli fece eco

contro quella di Baldan e in questo modo, senza

Ah, non badargli Baldan. È un milanese pazzo che

spacciatori. Sai, sua figlia è morta l’anno scorso

anno scorso di overdose». ¶ «E io cosa c’entro

c’entro? La mia è tutta roba di prima

notizie di Alberto Magagnin. E non fare economia con

Lo spacciatore guardò Beniamino. «È stato Marietto a cantare

tempo. ¶ «No» mentii, «non è stato lui». ¶ «Alligatore, lo

sei anche un infame e vendi la concorrenza. Due

coperti da tre voluminosi e morbidi cuscini. Di velluto

rigidamente perpendicolare al busto e con la mano chiusa

posizione dell’altro braccio e della mano sinistra. Sembrava

lancette segnavano le quattro e trentasei o le sedici

trentasei o le sedici e trentasei e il datario

le sedici e trentasei e il datario indicava il

mio: erano le ventitré e quarantadue dello stesso giorno

cuscini iniziando dal basso e sistemandoli uno dopo l

la barriera di profumo e credetti di svenire. Tornai

corte a righe bianche e rosse, indossata sotto a

all’altezza della schiena e si allargava anche sulla

imbottito, il volto viola e ormai in avanzato stato

procinto di schizzar via e un liquame nerastro ostruiva

in piedi di scatto e cercai di sostituirne l

alla mente i corpi e i volti dei morti

ero imbattuto in galera e che credevo di avere

nuovi. Soltanto i libri e alcuni dischi avevano un

all’identità della vittima e me la infilai in

aver spento la luce e riaperto la finestra; ripulendo

tragitto in senso contrario e quindi uscii in strada

nel cestello della lavatrice e mi precipitai sotto la

carceraria, scoppia il finimondo e le conseguenze si ripercuotono

da un permesso premio e in più aveva inviato

di nuovo in permesso. E un anno è davvero

permesso. E un anno è davvero lungo. ¶ Con la

per evitare rappresaglie indiscriminate. E così aveva fatto la

Ma l’eccezione c’è sempre e questa volta

eccezione c’è sempre e questa volta, con un

avvocato. Ho grosse novità e devo vederla subito». ¶ «Non

bene, mi arrendo. Dove e quando?». ¶ «Tra un’ora

del casello Padova ovest. È l’unico aperto». ¶ In

aperto». ¶ In blue jeans e Lacoste rosa non sembrava

in ugual modo seccata e preoccupata, forse in attesa

di bere il cappuccino e mi pentivo di aver

la brioche più fredda e stopposa mai mangiata. Ma

se n’era andata e la ventata di calda

nel cuore della notte e trascinata fin qui al

ancora incorniciata della vittima e gliela misi in mano

Si chiamava Piera Belli e pare avesse una relazione

vorrà mica dirmi che è stato lui, vero? No

ci posso credere. Non è stato Alberto». ¶ «Pensi un

quello che vuole. Non è stato lui, certo... Gesù

lui, certo... Gesù Cristo è morto di freddo, Gandhi

di freddo, Gandhi si è suicidato e, vediamo un

Gandhi si è suicidato e, vediamo un po’, Pinelli

tesissima. «Bene. Lui sparisce e la tipa contemporaneamente viene

Lei non conosce Alberto. È un drogato, un poco

un mandato di cattura e...». Mi accorsi che non

stati nel mio raggio e appena si avvicinarono, scesi

a parlare con te e Mazinga». ¶ Per rispettare il

cerimoniale dovetti prima abbracciarli e poi baciarli. Morabito era

finito dentro per sequestro e Mazinga uno spacciatore di

alla cooperativa del prete; è uscito alle sette di

sera come al solito e non è più tornato

al solito e non è più tornato. Che stronzo

solito tra le diciannove e le ventidue?». ¶ «E chi

diciannove e le ventidue?». ¶ «E chi lo sa? Veniva

approvò Mazinga. ¶ «Se l’è venuto a prendere anche

il giorno in cui è scomparso?». ¶ «No» rispose Morabito

No» rispose Morabito. «Alberto è andato via a piedi

si voltò. «Conosci Carraro? È uno qui di Padova

forse lui sa chi è la donna». ¶ Marietto Carraro

per necessità, sempre dentro e fuori di galera, tra

compresa tra la Questura e il comando dei carabinieri

feci salire in macchina e iniziai a girare per

po’ gli chiesi: «Dov’è Alberto Magagnin?». ¶ «È in

Dov’è Alberto Magagnin?». ¶ «È in bandiera. Nell’ambiente

bandiera. Nell’ambiente si è già sparsa la notizia

Ti do un centone». ¶ «È un pezzo che non

ma non so dov’è Alberto. Fammi un’altra

sai almeno dirmi chi è la donna che lo

Mi ha detto che è una mezza matta che

Adesso nei casini c’è finito comunque. Chi era

nuovo a lui?». ¶ «Sì, è fuori dal giro da

di metri più avanti e mi incamminai verso la

all’altezza del campanello e rallentai il passo appena

termine della strada, attraversai e tornai indietro dall’altro

ad allacciarmi una scarpa e sbirciai in alto verso

Raggiunsi Marietto in macchina e lo riportai al suo

a una cabina telefonica e prima di scendere tirai

al lavello della cucina e poi mi sdraiai pigramente

pomeriggio, tra un tentativo e l’altro, dormicchiando, sorseggiando

dormicchiando, sorseggiando qualche bibita e ascoltando vecchi dischi di

di camminare sul tetto e mi risvegliai di soprassalto

verso il passo carraio e, attraverso le inferriate, scorsi

ad abbassare la maniglia e il grande cancello si

il giardino in diagonale e mi avvicinai al portoncino

con uno sfollagente. Barcollai e a stento riuscii a

trattasse. ¶ Richiudere la porta e andarsene sarebbe stata la

così, riaccostata la porta e accesa la luce dell

nauseabondi, salii le scale e mi ritrovai sulla soglia

Avevano installato il condizionatore e questo, funzionando da filtro

luce. Chiusi la finestra e tirai la tenda. Trovai

sopra le superfici toccate e poi ritornai subito nel

stanza. ¶ Giaceva sul pavimento e in posizione supina. Calzava

potevo scorgere il volto e gran parte del corpo

A Grazia Cherchi ¶ maestra e amica generosa ¶ Quando la

vidi entrare, tailleur costoso e borsa rigida da professionista

una lavanderia a gettoni e ovunque cumuli di biciclette

appariva sulla guida telefonica e nessuno conosceva il mio

con una borsa sportiva e una faccia che avevo

arrestarono all’alba. Lui è ancora dentro, io gli

dovuto firmare certi verbali e riconoscere certe facce. Preferii

dagli occhi scuri vivaci e con un vistoso paio

paio di baffi. Tutti e due sapevamo che per

fare ben poco. Giudici e giornalisti mi definirono un

continuai a non vedere e a non sentire. Questo

mi venivano a cercare e io fungevo da intermediario

gli Old Red Alligators, e fu così che iniziarono

nei club del nord e non eravamo male. Accompagnavo

per lavare i panni – e la cui sonorità è

e la cui sonorità è sempre presente nella musica

la voglia di cantare e suonare. Mi va solo

va solo di ascoltare. E di continuare a bere

modo in cui trovarmi e dava pure l’impressione

indicasse dov’ero seduto e mentre lui le rispondeva

destra dal bicchiere. ¶ «No, e comunque sono qui per

lavoro. Ho un problema e un collega, l’avvocato

Sì, sono Marco Buratti» e visto che non aveva

mi alzai in piedi e ricambiai la stretta. ¶ «E

e ricambiai la stretta. ¶ «E io, Barbara Foscarini». ¶ Le

rischiarato dal neon bianco e rosso della Budweiser. Mentre

rotondetta, piccolina, ben fatta e – ci avrei giurato – separata

in regime di semilibertà, è scomparso da ieri sera

sera. La mattina si è presentato regolarmente al lavoro

da dove se ne è andato alla solita ora

lei: conosce l’ambiente e potrebbe aiutarmi a ritrovare

scappare, sono affari suoi. E poi, lo cerca già

si dimostri troppo severo e gli conceda di terminare

meno di un anno». ¶ «E poi?» la provocai. «Conosco

anni, precisamente da quando è stato arrestato per l

ben presente la vicenda e il risalto che era

quartiere Arcella per rubare e aveva ammazzato con un

aveva trovata già morta e che era scappato dopo

neanche per un istante e un paio di perizie

sospettato che fosse colpevole e della sua fuga mi

situazione quantomeno insolita. ¶ «Non è il mio genere, non

che lei avrebbe rifiutato e mi ha consigliato di

guardarla. ¶ «Sì, non c’è nessun problema. Accetta l

abbia ricominciato a drogarsi e non escludo che sia

biglietto da visita. «C’è anche il numero del

contanti, naturalmente». ¶ Si alzò e mi strinse la mano

con una buona visuale e contemporaneamente poco esposto, in

indiana, il passo veloce e nervoso di chi vuole

il fondo di oggi è dedicato a tangentopoli». ¶ «Potrebbe

della banda dei Rolex». ¶ «È presto per dirlo». ¶ «Marco

minuto prima delle sedici e lui era già lì

di fogli di provini e una lente d’ingrandimento

Rolex, i lineamenti tirati e le smorfie tipiche degli

nelle mani di qualcuno. E siccome non si tratta

Questi stronzi, l’assassino e tutto lo sbirrame della

delle dolenti, non c’è dubbio. Di che formato

dell’inizio del concerto e invitai il musicista al

Maurizio Camardi. Valente sassofonista e vero esperto di belle

Ancora no, anche se è sempre un piacere ascoltarti

nuovamente al tavolo. «Non è una commessa» mi sussurrò

arredato con gusto, arioso e piuttosto frequentato per una

lavoravano tre commesse, giovani e dall’aria competente. ¶ Alle

punto le ragazze uscirono e Giusy Testa, la proprietaria

interno. Attraversai la strada e bussai per attirare la

sul vetro. Si avvicinò e quando vide che si

una mano sul cuore e lessi sulle sue labbra

braccia conserte. Stavamo zitti e la guardavamo senza alcuna

minuto. Cominciò a piangere e gridare. Una crisi isterica

socio, gentilmente, la sollevò e la fece sedere sul

le asciugò il viso e le infilò in bocca

sigaretta. Era pronta. ¶ «Chi è?» chiesi, indicando l’uomo

siete poliziotti, vero?». ¶ «Chi è?» insistetti. ¶ «Siamo disposti a

per le fotografie». ¶ «Chi è?» urlai. Questa volta toccava

con gli altri, non è stato nessuno di loro

cocaina che le fornivi e l’hai stesa. Le

la mia migliore amica». ¶ «E buona parte del tuo

Usciamo da quella porta e consegnamo tutto il materiale

dopo, la tua vita e quella dei tuoi amichetti

anni fa. Veniva spesso e dalla biancheria che sceglieva

storia dell’Aids c’è poco da fidarsi. Non

poco da fidarsi. Non è stato difficile diventare amiche

raccontato del nostro giro e lei ha aderito subito

suo modo di fare e...». ¶ «E...» la spronai. ¶ «...diventò

modo di fare e...». ¶ «E...» la spronai. ¶ «...diventò la

stronzate» la interruppe Beniamino. ¶ «E la cocaina?» chiesi. ¶ «La

si chiama prostituzione» sottolineai. ¶ «È un giro di studentesse

un giro di studentesse e giovani signore, frequentato da

signore, frequentato da politici e professionisti. Tutta gente in

in vista». ¶ «La maîtresse è a conoscenza della tua

indagine finirà insabbiata». ¶ «Non è detto» lo contraddissi, poco

comprava soltanto. Da me». ¶ «E i quattrini? Non aveva

restituì dopo qualche mese e da allora ha cominciato

era brava, aveva fantasia e riusciva a dominare tutti

perché era un galeotto e un tossicodipendente... magari aveva

che sarebbe stato utile e divertente. Piera e io

utile e divertente. Piera e io lo chiamavamo il

cui partecipavano più persone e durante i quali si

anch’essa di sadomasochismo e droga. La notizia di

luce di queste rivelazioni è doveroso porsi delle domande

giriamo alle autorità competenti... ¶ E bravo Galderisi. Tutto andava

opinione pubblica puntati addosso e di dovere un sacco

troppi interessi in gioco e questo caso è uno

gioco e questo caso è uno di quelli che

sta subendo notevoli pressioni e ho faticato non poco

domani. Sarà l’ultimo... e la responsabilità ricade tutta

della maschera di cuoio e il mio pezzo sosterrà

del vero colpevole». ¶ «Si è convinto che Magagnin è

è convinto che Magagnin è innocente?». ¶ «No. Certo che

che mi ha detto e che si tratti di

con i giri sadomaso e la cocaina. È evidente

sadomaso e la cocaina. È evidente che c’è

È evidente che c’è dell’altro». ¶ «Quali ambienti

continui a passarmi informazioni e vedrà che anch’io

mestiere da trent’anni e so riconoscere un caso

a coperture o insabbiamenti e questa non sarà la

nuovamente al Banale. ¶ «Questa è opera sua, vero?» chiese

collaborato durante le indagini e, invece, per sapere cosa

nelle mani del magistrato e tenere tutto in famiglia

sarebbe scoppiata la bomba e avrebbero continuato a ignorare

essere un grande investigatore e invece è solo stupido

grande investigatore e invece è solo stupido. Il solo

risultato che ha ottenuto è stato di incattivire gli

fuori di sé che è arrivato a minacciare di

di chi si trattava e da quel momento l

ha voluto strafare. Si è portata Magagnin addirittura in

non ha più retto e ha deciso di fare

entrambi. Piera doveva morire e Magagnin marcire per sempre

per sempre in galera. È filato tutto liscio fino

ruolo di giudice popolare e ottenere la revisione del

unica via di uscita è scoprire l’assassino». ¶ «Buratti

lei non capisce...». ¶ «No, è lei che non capisce

condannare già una volta e per questo ha passato

schiaffo. Scoppiò a piangere e fuggì via tenendosi le

Galderisi. Alzò lo sguardo e mi accolse con un

casino davvero. Radio, tivù e giornali non parlano d

cuoio, il quotidiano titolava: È lui l’assassino della

ai suoi desideri sessuali e al versamento di cospicue

suo silenzio. Il motivo è tuttora sconosciuto, il misterioso

in quanto l’istantanea è stata oggetto di sequestro

all’altezza della bocca è davvero inquietante. Chi si

l’avvocato, come giornalista è sprecato» constatò Beniamino, con

Sente puzza di bruciato e mi ha offerto la

recluti anche un prete e uno psicologo?». ¶ «Tranquillo socio

specificare quali, perciò questo è il suo ultimo articolo

di un servizio fotografico». ¶ «È la prima volta che

Ritratti nitidi in bianco e nero di tutti i

Pantaleo per la funzione e poi la salma proseguirà

tutti, anche il prete e i becchini». ¶ «D’accordo

mi racconterebbe una balla». ¶ «È vero. Peccato, ci avevo

al solito bar. ¶ «Com’è andata?». ¶ «Lunedì avremo i

Lunedì avremo i provini». ¶ «E fino ad allora?». ¶ «Le

riprendo la mia macchina e ci vediamo qui lunedì

di inzuppare il biscotto e c’è una nuova

il biscotto e c’è una nuova entraîneuse al

di Jesolo che non è affatto male. Se vuoi

sentire della buona musica e poi a casa a

a casa a dormire. È stata una settimana faticosa

di rimprovero. ¶ «Cosa c’è adesso?» domandai, sbuffando. ¶ «Ti

Ti imbottirai di calvados e musica fino a stordirti

pagamento». ¶ «Ci sono puttane e puttane... se tu conoscessi

collezionato nella vita bastano e avanzano». ¶ Il vecchio Rossini

frequenti l’ambiente sbagliato. E fai il mestiere sbagliato

lo salutai, tagliando corto. ¶ «E la macchina?». ¶ «Per questa

detto il gran capo?». ¶ «È d’accordo ma intende