parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Magalotti, Lettere su le terre odorose a monsignor Leone Strozzi, 1705

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1705
maniera di culto superstizioso, e la Francia, l’Inghilterra
2
1705
la Francia, l’Inghilterra, e in oggi infin l
3
1705
un ossequio tutto ragione e buon gusto. Ma vaglia
4
1705
spese della guerra quando e di dove avevo meno
5
1705
Buccheri onorato delle grazie e de’ comandamenti d’un
6
1705
grande in se stesso e nella mia venerazione. Io
7
1705
benissimo che il genio e il debito di servirla
8
1705
terre, che abbiamo veduto, e più copiosamente che altrove
9
1705
istesso tempo al regalo e all’erudizione. ¶ A proposito
10
1705
o di pietra, come è stato creduto, mi sovviene
11
1705
che pure bagnata odora, e anche d’un odor
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1705
Sassonia vicino a Leipsich, e in tanta abbondanza che
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1705
un palazzo in campagna, e che, quando piove, l
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1705
sentire in distanza considerabile, e così gagliardo da non
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1705
pietra tiri all’argentino, e che bagnata si carichi
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1705
che qui non v’è la durezza della gioia
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1705
la durezza della gioia, e che però, come sustanza
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1705
come sustanza male impastata e non ben fissa, può
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1705
marmo, anzi di gioia, e tuttavia, come fatto a
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1705
di Buccheri di Portogallo e d’America, voglio far
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1705
voglio far ridere V. E. Illustriss. con una mia
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1705
formati in vasi grandi, e ripieni d’acqua sotto
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1705
su l’aria bizzarra e squarciona di quelli d
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1705
non indegna di Lei, e ciò dependentemente da un
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1705
a mio credere, inaudita, e poco credibile in sì
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1705
sei barili l’uno, e perfettissimamente compagni. Secondo che
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1705
io ne ho vedute, e so dove sono, e
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1705
e so dove sono, e m’assicuro di poter
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1705
la pasta sia uguale, e forse superiore all’infime
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1705
lo dicono gli occhi, e le mani. E che
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1705
occhi, e le mani. E che siano fatte in
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1705
de’ suoi nobilissimi studii, e la somma ambizione che
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1705
un genio così gentile e così desiderabile al mondo
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1705
grandezza della propria condizione: e qui, pieno del mio
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1705
de’ due signori cognata e cognato, in materia di
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1705
o quelle de’ Goti, e conta gli eserciti a
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1705
i Casa, i Tassi, e altri generali di questa
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1705
il corpo di battaglia, e non presumere, con una
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1705
a fare da tamburino, e già ho parecchie buonevoglie
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1705
con un’altra canzone e due sonetti; un sonetto
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1705
d’un giovane Zuccherini, e una canzone del sig
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1705
smuovere una gran penna, e infino di là da
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1705
conto di che mi è convenuto mandare a Madrid
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1705
a Madrid diverse notizie, e altre sono in impegno
45
1705
di mandare a Parigi, e questo non basterà per
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1705
col mettermi a studiare e allindare i periodi di
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1705
i periodi di questa e d’altre lettere, ch
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1705
Di grazia patti chiari, e dalla mia parte servitù
49
1705
qui si chiama purità, e che all’orecchio di
50
1705
Italia passa per arcaismo e per affettazione; testimonio una
51
1705
onestà de’ nostri antichi, e testimonio il nostro sig
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1705
distesa da una Dama, è assai, ma per dover
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1705
che scriva della materia, è assai poco, e meno
54
1705
materia, è assai poco, e meno ancora di quello
55
1705
di distinguere, di dilucidare e di supplire, con che
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1705
S. Illustriss. questo foglio e niente è tutt’uno
57
1705
questo foglio e niente è tutt’uno. ¶ Viene ancora
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1705
in una da dritto e in un’altra da
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1705
sustanza di esse pietre, e imparo con sommo gusto
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1705
una soffitta alla polvere, e lasciarveli stare così ricoperti
61
1705
più speditivo, ma che è un tantino violentetto, perché
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1705
barro del suo naturale, è il tenerli in cassette
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1705
pastiglie, o di cazolette, e con unzioni dalla parte
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1705
far mai male. Vero è che l’odor megliore
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1705
che l’odor megliore è sempre il naturale del
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1705
di cazolette assai ricche, e poi da ultimo datole
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1705
l’odore non esali, e resti tutto preso tra
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1705
vani tra un bucchero e l’altro, ma per
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1705
amore, non per forza; e poi in ogni vaso
70
1705
Questo chiamo io aiutare, e non trasmutare; perché col
71
1705
hanno a essere abluzioni, e non imbriacature. Voglio dire
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1705
un’oncia d’acqua, e lasciarvela stare un quarto
73
1705
versarla in un altro, e così ex hoc in
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1705
d’acqua, che non è tanta la gran cosa
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1705
umilissimamente la sig. Marchesa, e con rassegnarmi per sempre
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1705
mio sig. D. Leone, e la sig. Marchesa mia
77
1705
si contentano di poco: e questo è quanto posso
78
1705
di poco: e questo è quanto posso replicare all
79
1705
fosse un poco maliziosetta, e non avesse per fine
80
1705
obbedirla. Aggiunga, che questo è appunto, o per dir
81
1705
sarebbe il mio diletto, e diciamo pur anche la
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1705
ambizione maggiore: il ricercare e il comunicare certe notiziette
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1705
notiziette un poco pellegrine e galanti, tagliate a solleticare
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1705
alle morbidezze del secolo, e in conseguenza a perpetuarne
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1705
o a sua confusione; e questa mia passione è
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1705
e questa mia passione è arrivata a segno che
87
1705
le nostre più nobili e più innocenti delicatezze. Si
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1705
tutti quelli da state, e così di mano in
89
1705
mano. Tutto il male è che questi non m
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1705
cose mi mancano: notizie e tempo. Per il tempo
91
1705
tutte le sere legate, e la libertà de’ giorni
92
1705
un poco meno annacquati e la vanità era assai
93
1705
più focosa, non m’è mai riuscito di buttar
94
1705
quelle che ho mandate e che ho scritte a
95
1705
per chi avesse comandato, e per chi avesse obbedito
96
1705
diventare come i granelli e le frittate nelle merende
97
1705
gioia, o terra cotta, e entrare a conciliare il
98
1705
l’autorità di Plinio e col luogo di Seneca
99
1705
col luogo di Seneca, e tant’altri chiàiti suscitati
100
1705
capitale intorno a’ Buccheri e alle Porcellane medesime, che
101
1705
olandese da una parte e una fregona spagnuola dall
102
1705
su quella de’ Buccheri. E perché V. S. Illustriss
103
1705
dando una notizia succinta e generale delle rarità d
104
1705
duplicato dell’aggiunta memoria, e vediamo quello che conclude
105
1705
l’amico di Madrid, e poi con questo ci
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1705
in disegni, in medaglie, e talora in qualche piccolo
107
1705
in fogli di carta, e forse in sogni doppiamente
108
1705
ritratto della Porcellana fiorentina è già finito, e rasciutto
109
1705
fiorentina è già finito, e rasciutto. Solamente sospendo a
110
1705
far vedere in anima e in corpo il pezzo
111
1705
che poi in sustanza è la medesima, il bolo
112
1705
polverizzati di qualche vaso; e reverisco V. S. Illustriss
113
1705
iermattina qui in camera, e inteso a quel che
114
1705
catinetto della medesima fabbrica, e segnato con l’istesso
115
1705
il Gran Duca Francesco, e che quell’F interpretato
116
1705
un simile acquisto m’è parso superfluo l’insistere
117
1705
tassello della catinella maggiore, e superfluo sarebbe il mandarne
118
1705
catinella ricaduta nel cuocersi, e ridotta più propriamente a
119
1705
la tempera del forno; e di nuovo suo. ¶ La
120
1705
lode de’ Buccheri neri e d’altri dell’Indie
121
1705
altri dell’Indie m’è riuscito di cavare da
122
1705
favorirmi di propri componimenti, e parte a procurarmene da
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1705
disobbedienza, surrogando al debito e all’onore di servirla
124
1705
di tutte le mercedi. E devo dire a V
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1705
l’arbitrio di disapprovarlo; e reverisco V. S. Illustriss
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1705
avete il disegno esattissimo, e la disposizione ottima, ma
127
1705
l’anima al disegno e alla disposizione. Che miserabile
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1705
disposizione. Che miserabile stentatura è mai stata quella, dopo
129
1705
disegno col pesa piano, e col fiasco su la
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1705
libro stampato dal Cramoisy, e legato in marrocchino color
131
1705
l’istoria de’ Buccheri, e che da un palchetto
132
1705
a vedere il Culiseo. E poi, per resto del
133
1705
a ogni stato, sesso, e condizione di persona, per
134
1705
sig. Marchesa Strozzi, che è chi ell’è, ne
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1705
che è chi ell’è, ne chiedesse uno a
136
1705
la mano al petto, e vedete quanto voi vi
137
1705
ancora inabissato nella vostra; e pure habes domesticam formatricem
138
1705
in tempi così rotti, e vi reverisco con due
139
1705
cuori. ¶ Firenze, 15 maggio 1696. ¶ Tant’è, bisogna dire che le
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1705
una gran bella cosa, e che, oltre all’esser
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1705
di produrne delle bellissime, e siano una spezie di
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1705
nulla. Questo fin adesso è stato creduto un privilegio
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1705
privilegio particolare di Platone e di Dante; che però
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1705
tante creature dalla inanità e vacuità de’ Buccheri, e
145
1705
e vacuità de’ Buccheri, e non v’avvedete dell
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1705
tante maraviglie dalla inanità e vacuità di quest’istesse
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1705
che me ne avvedo, e che vi fo giustizia
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1705
preteso dalla sig. Marchesa, e che non ho avuto
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1705
truvar’ tant’ minchiunarie?» Vero è, che le mie lo
150
1705
mie lo sono tutte, e le vostre no, mentre
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1705
sono più tosto minchionature. E perché non abbiate difesa
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1705
parte della cagione, lo è stata dalla parte dell
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1705
hoi mi dett quest?» E sapete? ci volle del
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1705
ci volle del bello e del buono prima che
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1705
col dito alla bocca, e dopo il tanto detto
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1705
avvertite che ella non è poi grandissima, mentre in
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1705
ho riconosciuto per vostro, è ben dovere ch’io
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1705
restituisca di buona fede, e che in vendetta della
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1705
di tanto suo interesse e di tanto suo impegno
160
1705
con un solo testo, e così espresso, della suprema
161
1705
a i miei giorni. E sappiate che mi sovvenne
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1705
mio giudizio, affatto aerea, e non consolata (per parlare
163
1705
di cristallo, di murra, e di gioie, che averebbono
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1705
principio della seconda Lettera, è stato il non voler
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1705
da uomo di Corte e non di lettere, e
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1705
e non di lettere, e di scrivere a una
167
1705
scuse ne ho fatte, e quanto mi son giustificato
168
1705
non affatto di pedante, e tutto sul motivo della
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1705
forza del supposto comandamento, e della indispensabilità d’obbedire
170
1705
saltare tutte quelle seccaggini; e nel principio della seconda
171
1705
vedete in fin dove è arrivata la mia soprastizione
172
1705
Ma sopra tutto m’è scottato il sacrifizio fatto
173
1705
lasciamo tutte queste ciarle, e venghiamo a quello che
174
1705
che m’avete comandato, e contenti la sig. Marchesa
175
1705
contenti la sig. Marchesa e il sig. Marchese che
176
1705
obbedienza prestato al cognato e al fratello: tutta questa
177
1705
del quale potrete soddisfarvi; e se vi paresse che
178
1705
parte li trovo scambiati e parte non li ritrovo
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1705
la data di tutte e otto le Lettere de
180
1705
della sig. Marchesa. Item (e questo v’affliggerà un
181
1705
tanto, quanto si risente, e si trova ancora labefattata
182
1705
sacrifizio dalla vostra galanteria, e dalla moderazione della sig
183
1705
moderazione della sig. Marchesa, e vi riverisco devotissimamente. ¶ Firenze
184
1705
vedete, che tenerezza serotina, e affatto fuor di stagione
185
1705
non porta pena» che è il principio della vostra
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1705
che m’impicciava assaissimo, e come malissimo sana di
187
1705
di tutti i tempi, e come pochissimo opportuna in
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1705
dice che i Buccheri e gli Agnus Dei sono
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1705
lo rimeriti a lei, e a voi, e voi
190
1705
lei, e a voi, e voi contentatevi, dopo essermi
191
1705
della mia ossequiosa riconoscenza. E per autenticare la verità
192
1705
indiana, co’ loro coperchi, e, quel che importa, d
193
1705
Dei sono tante gioie, e v’assicuro che non
194
1705
di andare a dormire, e intanto prego Dio benedetto
195
1705
così prezioso, se pure è lecito il santificare un
196
1705
abbia ambizione di procurargli, e chi di fargli giustizia
197
1705
dal di lui merito e dalla vostra autorità. ¶ Spero
198
1705
aspetta, non se n’è veduto né fuoco, né
199
1705
intelligibile che ne pretendete e ne aspettate la decima
200
1705
Quietatevi, che le averete, e le averete in una
201
1705
deliquio in sentirla. Questo è tutto il negozio che
202
1705
maggior rilievo assai, ed è il congratularmi con esso
203
1705
dell’onore così nuovo e inaudito, che avete avuto
204
1705
la seconda volta. Questo è altro, che Coss. II
205
1705
III degli Imperatori Romani, e pure m’avete aria
206
1705
averci pensato pochissimo; fortuna, e dormi, non c’è
207
1705
e dormi, non c’è che dire. Ma sapete
208
1705
voi Accademico della Crusca; e a me fece un
209
1705
istesso tempo all’Arciconsolo e a me. Beato voi
210
1705
a me. Beato voi, e beata la sig. Marchesa
211
1705
sig. Marchese vostro fratello, e se egli sarà così
212
1705
leggenda, che la vostra e la sua. E perché
213
1705
vostra e la sua. E perché questa sicurezza, così
214
1705
questo vi ho fatto e vi torno a fare
215
1705
di questi amici, parenti, e servitori va tanto in
216
1705
si trovino per altro, e che non abbiano miglior
217
1705
registrata nel mio archivio, e disteso un chirografo al
218
1705
mio nome da principio e il vostro da ultimo
219
1705
il vostro da ultimo, e chi insino al giorno
220
1705
di luoghi d’autori e di poeti stiracchiabili a
221
1705
mi mandate, di Giovenale e di Strabone, de’ quali
222
1705
nella seconda Lettera, che è quella dove pretesi di
223
1705
una dama da cavaliere, e non da letterato; che
224
1705
appiccicarvi quello di Teognide, e poco altro, in pura
225
1705
della Dea di Siria, e i luoghi della Genesi
226
1705
la porta del soccorso, e indirettamente, come per servire
227
1705
oggi per fare spicco, e che se l’avessi
228
1705
Lasciatemici un poco pensare, e se mi sovviene qualche
229
1705
così dettando dettando, mi è bello e sovvenuto, ve
230
1705
dettando, mi è bello e sovvenuto, ve lo comunicherò
231
1705
sovvenuto, ve lo comunicherò, e se vi anderà a
232
1705
esse ancora oziose, non è gran cosa che li
233
1705
abbia vedute in casa, e che abbia sentito dire
234
1705
dire dal sig. Padre, e dalla sig. Madre, che
235
1705
dal Paggio, dalla Serva, e dalla Cuciniera, non s
236
1705
Sommari facti et iuris; e voi sapete che la
237
1705
la Critica in oggi è così raffinata, che chi