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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Sebastiano Vassalli, Introduzione [a "L'Agnese va a morire" di Renata Viganò], 1974

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
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Agnese va a morire è una delle opere letterarie
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opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite
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uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza. Un
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capire ai piú giovani e ai ragazzi delle scuole
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delle scuole che cosa è stata la Resistenza: una
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letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria
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la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da
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straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un’unica
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Anche il paesaggio, che è quasi sempre sfumato, indeterminato
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simbolicamente sospeso tra acqua e cielo. Anche i personaggi
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che appena si intravvede e già è divenuto voce
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si intravvede e già è divenuto voce del passato
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che rappresenta il dovere e l’aspirazione lucida verso
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donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate
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dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece
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della guerra; fatica greve e dolorosa, certo, ma non
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a ben vedere, ancora e sempre lavoro. ¶ Ecco, io
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civiltà occidentali. Del resto è fin troppo evidente che
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evidente che Agnese non è solo un personaggio letterario
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solo un personaggio letterario, è un simbolo di qualcosa
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qualcosa di piú grande e di piú importante che
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umiltà, abnegazione eccetera. Agnese è una donna che vive
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libro, dal titolo). ¶ S’è detta l’Agnese donna
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ed in effetti lo è: ma per scelta istintiva
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alla terra mette radici, e fusto, e spiga. E
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mette radici, e fusto, e spiga. E forse è
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e fusto, e spiga. E forse è proprio il
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e spiga. E forse è proprio il senso della
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idea assume una voce e un volto, è, per
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voce e un volto, è, per cosí dire, impersonata
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dire, impersonata dal Comandante). E ancora: Agnese assiste i
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buona madre; ma non è madre e forse non
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ma non è madre e forse non è nemmeno
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madre e forse non è nemmeno buona. (Lo sarebbe
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di affetti). Però non è neppure cattiva: anche nel
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uccisione del tedesco, non è tanto l’ira a
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svolgersi dei fatti. Agnese è uscita di casa, è
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è uscita di casa, è stata tutto il pomeriggio
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il tedesco non si è placato, ma è divenuto
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si è placato, ma è divenuto qualcos’altro, qualcosa
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soltanto nella forma cupa e sacrale di un rito
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d’acqua). Agnese non è quasi nulla di tutto
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di un romanzo non è, semplicemente, non potrebbe esistere
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un intreccio di vicende e di fatti e di
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vicende e di fatti e di situazioni che, indubbiamente
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situazioni che, indubbiamente, furono e sono. ¶ Quando questo romanzo
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nel 1949, la situazione politica e culturale italiana non era
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politici soverchiarono quelli estetici e formali. Eppure non tutto
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per amor di polemica e di parte. Vi fu
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di distanza, forse non è impossibile: ma sarebbe certo
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frase, dire che Agnese è la contadina protagonista del
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protagonista del romanzo ed è anche un’immagine collettiva
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anche un’immagine collettiva, è uno e molti, è
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immagine collettiva, è uno e molti, è soggetto e
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è uno e molti, è soggetto e oggetto del
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e molti, è soggetto e oggetto del sacrificio, è
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e oggetto del sacrificio, è un personaggio assai reale
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di annullarsi nei fatti e nelle vicende; sí che
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conclude il libro non è altro che l’ormai
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ma il personaggio Agnese è scomparso molte pagine prima
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inizio della vicenda, si è volontariamente annullato per seguire
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una causa. ¶ Che cose’è l’Agnese? Ebbene, che
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di rispondere come può e come vuole.