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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Ciro riconosciuto, 1736

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
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1736
scellerato! ¶ Son io: sappilo e mori. (in atto di
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colpo affrena: ¶ Riconoscimi prima, e poi mi svena. ¶ MAND
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Il so, m'inganna; ¶ E pur m'intenerisce). ¶ MAND
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1736
MAND. ¶ Eterni dèi! ¶ Non è quegli il mio Ciro
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deliro, ¶ O delira Mandane. E questi è Ciro? ¶ MAND
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1736
delira Mandane. E questi è Ciro? ¶ MAND. ¶ Sì. Chi
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loro alcuni ¶ Io trafissi, e fuggii. Perciò con questo
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1736
in disparte con séguito, e detti. ¶ AST. ¶ (Qui Cambise
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1736
detti. ¶ AST. ¶ (Qui Cambise, e disciolto!) ¶ CAMB. ¶ Ma Ciro
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1736
SETTIMA ¶ ARPAGO in disparte e detti. ¶ ARP. ¶ (Ecco il
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Mandane) ¶ Or dimmi: ¶ Qual è Ciro, e dov'è
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1736
dimmi: ¶ Qual è Ciro, e dov'è? Nulla tacermi
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1736
è Ciro, e dov'è? Nulla tacermi, ¶ O sotto
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1736
Ei sa che Ciro è in vita ¶ Dunque, ma
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1736
Dunque, ma non ch'è Alceo). ¶ MAND. ¶ Barbare stelle
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1736
CAMB. ¶ Empio destino! ¶ CIRO ¶ (E tacito in disparte ¶ Sto
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destò. La tua presenza è il solo ¶ Necessario riparo
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Vanno a giurargli fede; e il volgo insano ¶ Grida
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a voce sonora: ¶ 'Ciro è il re, Ciro viva
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1736
la spada, minacciando Cambise e Mandane) ¶ ARP. ¶ Mio re
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che fai? Se Ciro ¶ È ver che viva, in
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1736
poter conserva ¶ La madre e il genitor: con questi
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1736
CIRO, MANDANE, CAMBISE, ARPAGO e guardie. ¶ ARP. ¶ Partì: l
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ARP. ¶ Partì: l'empio è nel laccio. Ei corre
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Ei corre al tempio, ¶ E là trarlo io volea
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Qui resti ¶ Ciro intanto e Mandane. E tu, Cambise
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Ciro intanto e Mandane. E tu, Cambise, ¶ Sollecito mi
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vuol partire) ¶ CAMB. ¶ Odi. E in Alceo ¶ Com'esser
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ti basti ¶ Saper che è il figlio tuo. Tutto
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Ti spiegherò; ma non è tempo adesso. (parte) ¶ SCENA
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1736
SCENA NONA ¶ CIRO, MANDANE e CAMBISE ¶ CAMB. ¶ Addio! (a
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1736
CAMB. ¶ Addio! (a Mandane e a Ciro) ¶ CIRO ¶ Padre
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1736
Padre! ¶ MAND. ¶ Consorte! ¶ CIRO ¶ E ci abbandoni ¶ Così con
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1736
troppo direi; né questo è il loco. ¶ So ben
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1736
già fra' dolci affetti ¶ E di padre e di
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affetti ¶ E di padre e di consorte ¶ Tutta l
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1736
parte) ¶ SCENA DECIMA ¶ MANDANE e CIRO ¶ MAND. ¶ Ciro, attendimi
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1736
parte) ¶ SCENA UNDICESIMA ¶ CIRO e poi ARPALICE ¶ CIRO ¶ Ah
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1736
volta ¶ Questo torbido giorno, e sia più chiaro ¶ L
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1736
tempio! al tempio!' ¶ CIRO ¶ E tu Ciro vedesti? ¶ ARPAL
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1736
ognun, tel prometto. ¶ ARPAL. ¶ E Ciro... ¶ CIRO ¶ Ah! ingrata
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1736
Già del tutto obliasti. E pur sperai... ¶ ARPAL. ¶ Non
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di te non voglio, e fra le labbra ¶ Ho
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1736
pensiero ¶ Cancellar quel sembiante, e in ogni oggetto ¶ Col
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1736
sei, ¶ Tutto m'annoia e mi rincresce; e tutto
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1736
annoia e mi rincresce; e tutto ¶ Quel, che un
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1736
DODICESIMA ¶ MITRIDATE con guardie e detti. ¶ MITR. ¶ Al tempio
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parla costui?) ¶ CIRO ¶ Dunque è palese ¶ Di già la
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so chi l'uccise, e voglio ¶ E posso vendicarmi
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1736
l'uccise, e voglio ¶ E posso vendicarmi. ¶ MITR. ¶ In
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MAND. ¶ Taci: m'ascolta, ¶ E comincia a tremar. Sappi
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se può sperar: solingo è il loco, ¶ Chi l
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1736
loco, ¶ Chi l'attende è Cambise. ¶ MITR. ¶ Ah, che
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1736
che tu credi Alceo, ¶ È il tuo Ciro, è
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1736
È il tuo Ciro, è il tuo figlio. ¶ MAND
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1736
il sen. ¶ MAND. ¶ Scaltra è l'offerta, ¶ Ma non
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1736
posso ¶ D'alcun fidarmi, e ti prometti intanto ¶ Il
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1736
Mandane: il finto Alceo ¶ È Ciro, è il figlio
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1736
finto Alceo ¶ È Ciro, è il figlio tuo: salvalo
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1736
l'odio del mondo e di te stessa. ¶ MAND
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1736
Parla, Mandane: ¶ Ciro dov'è? Vorrai parlar, ma quando
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1736
che fo? Che giorno è questo! ¶ Dimmi, crudel, dov
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1736
questo! ¶ Dimmi, crudel, dov'è: ¶ Ah! non tacer così
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1736
Serbarmi in vita? ¶ Corrasi... E dove? Oh dèi! ¶ Chi
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1736
costui che mi paresse; e quasi ¶ Mi pose in
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1736
sventura mia ¶ Dubbia non è: qual più sicura prova
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1736
figlio, a cui ¶ Noto è il mio duol, della
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1736
agitarti: io so dov'è. ¶ ARP. ¶ Respiro, ¶ Lode agli
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1736
Deh! me l'addita: è tempo ¶ Che al popolo
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1736
a tuo danno: Alceo ¶ È il figlio tuo. ¶ MAND
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1736
tradir. ¶ MAND. ¶ Come! Ed è vero... ¶ ARP. ¶ Non dubitar
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1736
ingannarti poss'io. Ciro è in Alceo; ¶ L'educò
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1736
gliel recai; ¶ L'ucciso è un impostor. Serena il
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1736
volto: ¶ La tua doglia è finita. ¶ MAND. ¶ Santi numi
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1736
almeno ¶ Lusingarmi un momento! E come? Ah! troppo ¶ Sdegnato
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1736
era Cambise; ¶ Troppo tempo è già scorso, e troppo
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1736
tempo è già scorso, e troppo nero ¶ È il
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1736
scorso, e troppo nero ¶ È il tenor del mio
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1736
intesi ¶ Moti del sangue; e nol conobbi, e volli
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1736
sangue; e nol conobbi, e volli ¶ Ostinarmi a mio
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1736
Ciro ¶ L'ombra squallida e mesta, ¶ Che stillante di
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1736
ferro, ¶ Un fulmine dov'è? Mora, perisca ¶ Questa barbara
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1736
perisca ¶ Questa barbara madre; e non si trovi ¶ Chi
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1736
ceneri sue... Ma... come!... È dunque ¶ Perduta ogni speranza
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1736
dunque ¶ Perduta ogni speranza? E non potrebbe ¶ Giungere Arpago
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1736
Perdonate i miei falli. È questo nome ¶ Forse la
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1736
giustizia vostra, ¶ Dubitandone, offendo. È vivo il figlio: ¶ Corrasi
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1736
me corre affannato, ¶ Non è Cambise? Aimè! son morta
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1736
Cambise? Aimè! son morta. È fatto ¶ L'orrido colpo
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1736
destra stillante di sangue, e detta. ¶ CAMB. ¶ Vedi del
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1736
chiuse ¶ Le languide pupille, e alterna appena ¶ Qualche lento
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1736
SCENA QUINTA ¶ CAMBISE, MANDANE e CIRO ¶ CIRO ¶ (senza veder
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1736
Fin or l'attesi, e mai non venne. (cercando
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1736
CAMB. ¶ (Oh numi! ¶ Non è del figlio mio ¶ L
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1736
apri le luci, àprile, e vedi ¶ Per man del
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1736
CIRO ¶ Odimi, oh dèi! ¶ E Cambise tu sei? ¶ CAMB
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1736
pietosi, ¶ Avverate la speme. E tu vedesti ¶ Questo pastore
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1736
da me parte. ¶ CAMB. ¶ È dunque?... ¶ MAND. ¶ Quei che
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1736
Appunto. ¶ CAMB. ¶ Il vidi, ¶ E m'arrestai fin che
100
1736
Il dovea te presente. E chi l'arcano ¶ Ti
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1736
figlio, ¶ Ciro nutrito. ¶ CAMB. ¶ E Alceo si chiama? ¶ MAND
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1736
CAMB. ¶ Alceo di Ciro ¶ È il carnefice indegno. Il
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1736
carnefice indegno. Il colpo è stato ¶ Del tuo padre
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1736
Alceo ¶ Ciro uccider promise; ¶ E appunto il figlio Alceo
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1736
Mitridate ¶ La tua vendetta, e, per salvare il figlio
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1736
vedo, ah! tutto accorda: è vero, ¶ È il carnefice
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1736
tutto accorda: è vero, ¶ È il carnefice Alceo. Perciò
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1736
cagionò, gli accrebbe fede: ¶ E poi, quel che si
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1736
ridurci a tal miseria, e poi ¶ Deriderci di più
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1736
sposo, il mio ¶ Non è dolor, smania divenne, insana
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1736
il fonte ¶ Scorre ombroso e romito: ¶ Atto all'insidie
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1736
romito: ¶ Atto all'insidie è il sito. Ivi l
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1736
Porta alla sua capanna; e in uso ogni arte
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1736
parte) ¶ SCENA DECIMA ¶ MANDANE e poi CIRO ¶ Se tornasse
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1736
Come trovo cambiato! Intendo: è questa ¶ Una vendetta. Il
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1736
più: del fallo ormai ¶ È maggiore il castigo. ¶ MAND
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1736
di me. Questo ritegno ¶ È timor, non è sdegno
118
1736
ritegno ¶ È timor, non è sdegno. Alcun travidi ¶ Fra
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1736
piante ascoso. Il loco è pieno ¶ Tutto d'insidie
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1736
fonte? ¶ MAND. ¶ Di Trivia... È forse quello ¶ Che bagna
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1736
il vicin bosco, ov'è più folto? ¶ CIRO ¶ Sì
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1736
Sì. ¶ MAND. ¶ Va: mi è noto. (Ah! traditor, sei
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1736
alcun ne osservi. ¶ CIRO ¶ È ver; ma come ¶ Puoi
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1736
colpa al fin non è, ¶ Se mal frenar si
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1736
nell'alma, ¶ Che non è tutto sdegno. Affatto priva
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1736
son! gli altri compiango ¶ E mi scordo di me
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1736
D'Alceo che avvenne? ¶ È assoluto? è punito? è
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1736
che avvenne? ¶ È assoluto? è punito? è giusto? è
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1736
È assoluto? è punito? è giusto? è reo? ¶ MAND
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1736
è punito? è giusto? è reo? ¶ MAND. ¶ Deh! per
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1736
debbo a me stessa. E pur quel volto ¶ Mi
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1736
la mia pace antica? ¶ È Amore? Io nol distinguo
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1736
al core ¶ La ferita e non lo sa. ¶ ATTO
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1736
SCENA PRIMA ¶ Montuosa. ¶ MANDANE e MITRIDATE ¶ MAND. ¶ Lo veggo
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1736
so già quanto oprasti, ¶ E Cambise lo sa. Pensiamo
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1736
cure a premiar. (Perfido!) È vero ¶ Che del merito
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1736
tanto parlarmi ¶ Di premio e di mercé troppo m
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1736
sai, ¶ L'esser pastore è scelta, ¶ Non è sventura
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pastore è scelta, ¶ Non è sventura. Io volontario elessi
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1736
elessi ¶ Questa semplice vita; e forse appunto ¶ Per serbarmi
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1736
Per serbarmi qual sono, e qual mi credi ¶ Per
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1736
mi fa... ¶ MAND. ¶ Perdona: è vero. ¶ Il desio d
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1736
opre lor. Chi giunse, ¶ E tu ben vi giungesti
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1736
tu lo provi, ¶ Non è così? ¶ MITR. ¶ Sì; né
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1736
Punire alcun senza ingiustizia: è stato ¶ Involontario il colpo
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1736
sarai. ¶ SCENA QUARTA ¶ ARPALICE e detti. ¶ ARPAL. ¶ Gran re
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1736
misera cagion che Ciro è morto: ¶ Alceo colpa non
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1736
sen viene. ¶ AST. ¶ Dov'è? ¶ ARPAL. ¶ Vedilo. ¶ SCENA QUINTA
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1736
CIRO fra le guardie e detti. ¶ AST. ¶ È quello
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1736
guardie e detti. ¶ AST. ¶ È quello ¶ Di Mitridate il
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1736
dici? (ad Arpago) ¶ ARP. ¶ È ver; ma l'apparenza
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1736
inganna. ¶ CIRO ¶ Dimmi, Arpalice: è quello ¶ Il nostro re
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1736
petto ¶ Sensi di tenerezza e di rispetto). (da sé
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1736
sé) ¶ AST. ¶ (Parlar seco è imprudenza: ¶ Partasi). (s'incammina
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1736
imprudenza: ¶ Partasi). (s'incammina e poi si ferma) ¶ ARP
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1736
Arpago a parte) Arpago, e pure ¶ In quel sembiante
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1736
ritrovo, ¶ Che non distinguo e non mi giunge nuovo
158
1736
ARP. ¶ Taci, pastor: commessa ¶ È a me la sorte
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1736
non favello. (ritirandosi) ¶ ARP. ¶ E ancora, ¶ Signor, non vai
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1736
non vai? Qual maraviglia è questa? ¶ Perché cambi color
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1736
che Alceo mi difese, e reo lo chiami? ¶ ARP
162
1736
il difensor difendi. ¶ ARP. ¶ E se il tuo difensore
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1736
traditore! ¶ Guardalo in volto, e poi, ¶ Se tanto core
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1736
parte) ¶ SCENA SETTIMA ¶ ARPAGO e CIRO ¶ ARP. ¶ Quel pastor
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1736
sia disciolto; (alle guardie) ¶ E parta ognun. (partono le
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1736
CIRO ¶ (Quanto la figlia è grata, ¶ È cauto il
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1736
la figlia è grata, ¶ È cauto il genitor). ¶ ARP
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1736
compita ¶ L'opra non è. Sul tramontar del sole
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1736
Non sia da Mitridate; e fedelmente ¶ Il giuramento osserverò
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1736
Signor... ¶ CIRO ¶ Va: non è nuovo ¶ Il cimento per
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1736
Quando cresce la speme; ¶ E ogni rischio è maggior
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1736
speme; ¶ E ogni rischio è maggior per chi nol
173
1736
parte) ¶ SCENA OTTAVA ¶ CIRO e poi MANDANE ¶ CIRO ¶ O
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1736
tacer? Già mi conosce). È tempo... ¶ Poiché tant'oltre
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1736
io mi spieghi). ¶ MAND. ¶ E ben, t'ascolto: ¶ Che
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1736
crudel tacendo: ¶ Ma spergiuro e imprudente ¶ Favellando sarei). ¶ MAND
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1736
frutto ¶ Dell'altrui cure e de' perigli immensi ¶ Arrischio
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1736
sai? Se già t'è noto, ¶ Perché t'infingi
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1736
noto, ¶ Perché t'infingi? e, se t'è ignoto
180
1736
infingi? e, se t'è ignoto ancora, ¶ Perché freddo
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1736
lustri ¶ Una madre... ¶ CIRO ¶ (E qual madre!) ¶ MAND. ¶ E
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1736
E qual madre!) ¶ MAND. ¶ E accoglierla in tal guisa
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1736
accoglierla in tal guisa? ¶ E fuggir le sue braccia
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1736
braccia? ¶ CIRO ¶ (Ah! Mitridate, e come vuoi ch'io
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1736
amorose, i cari amplessi ¶ E le frapposte a' baci
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1736
Io fui...' ¶ No, questo è troppo: o il figlio
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1736
a momenti. ¶ Parlerò; non è permesso ¶ Che fin or
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1736
parte) ¶ SCENA NONA ¶ MANDANE e poi CAMBISE ¶ MAND. ¶ Onnipotenti
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1736
alla sua fede! Arpago è quello ¶ Che mi salvò
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1736
oh fido amico! ¶ CAMB. ¶ E pure il figlio ¶ Serbarci
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1736
il tuo Cambise. ¶ MAND. ¶ E come posso ¶ Te consolar
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1736
L'ucciso un impostore, e il nostro figlio ¶ Quel
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1736
trovato. ¶ MAND. ¶ Come! Ciro è l'ucciso! Ah, scellerato
194
1736
tacer giurai). ¶ MAND. ¶ Perfido! E vieni, oh stelle! ¶ A
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1736
Taci, fellon: tutto sapesti; è tutto ¶ Menzogna il tuo
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1736
Misera! t'ho perduto? e quando? e come? ¶ Oh
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1736
ho perduto? e quando? e come? ¶ Oh perdita! oh
198
1736
temei. Perder un figlio è pena; ¶ Ma che un
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1736
io non m'affligga? E l'uccisor del figlio
200
1736
sopra Ciro) ¶ Poca vendetta ¶ È il sangue tuo, ma
201
1736
Gli sdegni tuoi. Necessitato e senza ¶ Saperlo, egli offese
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1736
in cielo ¶ Non v'è pietà, non v'è
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1736
è pietà, non v'è giustizia... ¶ ARPAL. ¶ Ah! taci
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1736
parte) ¶ SCENA TREDICESIMA ¶ ARPALICE e CIRO ¶ CIRO ¶ Arpalice, consola
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1736
stessa ¶ Di conforto bisogno e di consiglio. ¶ CIRO ¶ E
206
1736
e di consiglio. ¶ CIRO ¶ E che mai sì t
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1736
ancora? ¶ ARPAL. ¶ Perché cominci e cessi? ¶ A DUE ¶ Ah
208
1736
si brama... ¶ A DUE ¶ È troppo, a chi ben
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1736
lungo tempo inselvatichite. ¶ MANDANE e MITRIDATE ¶ MAND. ¶ Ah, Mitridate
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1736
mi dici! Alceo ¶ Dunque è il mio Ciro? ¶ MITR
211
1736
ombra ¶ Passa per fallo, e si punisce. È incerta
212
1736
fallo, e si punisce. È incerta ¶ D'ogni amico
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1736
sicuri. Ovunque vassi, ¶ V'è ragion di tremar: parlano
214
1736
ha una madre? ¶ MAND. ¶ È vero, è vero. ¶ Or
215
1736
madre? ¶ MAND. ¶ È vero, è vero. ¶ Or mi sovvien
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1736
il mio figlio ¶ Prigioniero è per me. ¶ MITR. ¶ Se
217
1736
me. ¶ MITR. ¶ Se parti e taci, ¶ Libero tel prometto
218
1736
Libero tel prometto. ¶ MAND. ¶ E per qual via? ¶ MITR
219
1736
ingrata; ¶ Ma son madre e sfortunata: ¶ Compatisci il mio
220
1736
mia pietà lo serba; e a me, perch'io
221
1736
Si sa che Ciro è in vita; ¶ Il re
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1736
Il re lo cerca; e, affinch'ei sia deluso
223
1736
lusingato il falso erede; e il vero ¶ Nol conosce
224
1736
il vero ¶ Nol conosce e l'uccide; e il
225
1736
conosce e l'uccide; e il colpo appunto ¶ In
226
1736
d'un suo comando. E pure ¶ Trovasi ancor chi
227
1736
un nume del caso, e vuol che il mondo
228
1736
Amico, il mio riposo. E qual poss'io ¶ Render
229
1736
So che vuoi dirmi: è prigioniero. Io penso ¶ A
230
1736
farò per voi: fidati e parti. ¶ MITR. ¶ Vado, mio
231
1736
parte) ¶ SCENA TERZA ¶ ASTIAGE e poi ARPAGO ¶ AST. ¶ Che
232
1736
imprudenza o per vendetta. È meglio ¶ Assolverli per ora
233
1736
ascoso ¶ Indi gli opprima. E in qual funesta entrai
234
1736
Delitti obbliga un solo! E come, oh Dio, ¶ Un
235
1736
Son crudel perché temo; e temo appunto ¶ Perché son
236
1736
crudel. Congiunta in guisa ¶ È al mio timor la
237
1736
Nell'altro si trasforma, e l'un dell'altra
238
1736
l'un dell'altra ¶ È cagione ed effetto; onde
239
1736
fu? ¶ ARP. ¶ Sicuro. ¶ Non è il sangue real. ¶ AST
240
1736
deluderò). ¶ AST. ¶ Né mi è permesso ¶ Punire alcun senza
241
1736
sono, ¶ È, lo confesso, è di tua destra un
242
1736
vuol). ¶ AST. ¶ Rispondi. ¶ MITR. ¶ E che poss'io? ¶ AST
243
1736
mia richiesta ¶ Prevedi forse e ti spaventi? ¶ MITR. ¶ Io
244
1736
AST. ¶ No, non smarrirti: è il colpo ¶ Facil più
245
1736
regno ¶ Con pochi Sciti è giunto, e l'ora
246
1736
pochi Sciti è giunto, e l'ora attende ¶ Al
247
1736
stesso). ¶ CAMB. ¶ (Barbaro!) ¶ AST. ¶ E ben? ¶ MITR. ¶ (Per affrettar
248
1736
Dio! ¶ In qual rischio è Cambise e Ciro ed
249
1736
qual rischio è Cambise e Ciro ed io!) (parte
250
1736
parte) ¶ SCENA OTTAVA ¶ ASTIAGE e CAMBISE celato ¶ AST. ¶ E
251
1736
e CAMBISE celato ¶ AST. ¶ E pur dagl'inquieti ¶ Miei
252
1736
Vindici numi, ¶ Quel sonno è un'opra vostra. Il
253
1736
ferire) ¶ SCENA NONA ¶ MANDANE e detti. ¶ MAND. ¶ Ah! traditor
254
1736
son? Chi mi desta? E tu chi sei? ¶ CAMB
255
1736
la figlia ¶ Così pallida e smorta? ¶ MAND. ¶ (Cambise! aimè
256
1736
In Media entrare ardisti? e in finte spoglie? ¶ E
257
1736
e in finte spoglie? ¶ E insidiator della mia vita
258
1736
ora estrema ¶ Hai vicina e nol sai. Sappilo e
259
1736
e nol sai. Sappilo e trema. ¶ MAND. ¶ (Tacesse almen
260
1736
io sol bramai ¶ Rivedervi e poi morir. ¶ E tu
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Rivedervi e poi morir. ¶ E tu resta ognor dubbioso
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nemici? ¶ MAND. ¶ Io! come! e puoi ¶ Temere, oh dèi
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Mi fingo i rubelli; ¶ E tremo di quelli ¶ Che
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parte) ¶ SCENA UNDICESIMA ¶ MANDANE, e poi CIRO, fuggendo. ¶ MAND
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sposo! oh me dolente! e come... ¶ CIRO ¶ Bella ninfa
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De' custodi reali. ¶ MAND. ¶ E il tuo delitto ¶ Qual
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il tuo delitto ¶ Qual è? ¶ CIRO ¶ Mentre poc'anzi
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per me cara sembianza è questa!) ¶ MAND. ¶ Siegui. ¶ CIRO
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folto sonar. Mi volsi e vidi ¶ Due, non so
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destommi in seno ¶ Sdegno e pietà. Corro gridando, e
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e pietà. Corro gridando, e il dardo ¶ Vibro contro
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M'attraversa il cammino, e vuol ragione ¶ Del ferito
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tacer, snuda l'acciaro e corre ¶ Superbo ad assalirmi
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Dall'altra il fiume e l'inimico a fronte
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inimico a fronte. ¶ MAND. ¶ E allor? ¶ CIRO ¶ Dall'alta
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Penso allor di lanciarmi; e, mentre il salto ¶ Ne
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fretta ¶ Colgo, m'arretro, e incontro a lui, che
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crin l'inutil colpo, e passa. ¶ Emendo il fallo
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passa. ¶ Emendo il fallo, e violento in guisa ¶ Spingo
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Che previen la difesa; e a lui, pur come
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pur come ¶ Senno avesse e consiglio, ¶ Frange una tempia
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quello ¶ Cede al peso e lo siegue. Ei, rovinando
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sponda, ¶ Balzò nel fiume e si perdé nell'onda
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nell'onda. ¶ MAND. ¶ Ed è questo il delitto... ¶ CIRO
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fiero. ¶ SCENA DODICESIMA ¶ ARPALICE e detti. ¶ MAND. ¶ Arpalice, ed
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detti. ¶ MAND. ¶ Arpalice, ed è vero?... ¶ ARPAL. ¶ Ah! dunque
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del tuo dolore. ¶ MAND. ¶ E donde mai ¶ Così presto
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ad ognun che Ciro è morto. ¶ MAND. ¶ Ciro! ¶ CIRO
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e digli ¶ Ch'egli è... ch'io sono... Oh
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quel che non dico e dir vorrei. ¶ ARPAL. ¶ Basta
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Già ti spiegasti appieno, ¶ E mi diresti meno, ¶ Se
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detti ¶ De' violenti affetti ¶ È solita virtù. (parte) ¶ SCENA
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parte) ¶ SCENA TERZA ¶ MANDANE e ARPAGO ¶ MAND. ¶ Ed Astiage
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Odi: taci il segreto e ti consola. ¶ Cambise oggi
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oggi vedrai. ¶ MAND. ¶ Cambise! E come? ¶ ARP. ¶ Di più
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lustri ¶ Piansi in vano e chiamai? ¶ ARP. ¶ Sì. ¶ MAND
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Numi eterni, ¶ Che impetuoso è questo ¶ Torrente di contenti
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Fuor di me stessa; e nel contento estremo ¶ Per
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Per soverchio piacer lagrimo e tremo ¶ Par che di
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balzi il cor. ¶ Quanto è più facile ¶ Che un
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ARPAGO solo. ¶ ARP. ¶ Sicuro è il colpo. Oggi farò
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unicamente v'introduce. ¶ CIRO e MITRIDATE ¶ CIRO ¶ Come! io
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Come! io son Ciro? e quanti ¶ Ciri vi son
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pur che un Ciro è giunto. Il re non
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Il re s'inganna. È quello ¶ Un finto Ciro
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che ad Arpago diessi; e so... ¶ MITR. ¶ Non darti
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me ti reca... ¶ CIRO ¶ E tu nel bosco... ¶ MITR
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compiuto il re. Pensovvi, e, sciolto ¶ Dal suo timor
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Del sangue i moti, e fra i rimorsi suoi
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D'Astiage il pentimento; e te gli parve ¶ Tempo
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il re si sdegna, ¶ E i suoi sdegni cadranno
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che tanto ¶ Tenero Astiage è del nipote e vuole
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Astiage è del nipote e vuole ¶ Oggi stringerlo al
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pena ¶ Del trasgredito cenno; e mal s'accorda ¶ Tanto
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Tanto affetto per Ciro e tanto sdegno ¶ Per chi
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fin l'impresa ¶ Oggi è matura. Al tramontar del
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altra già venne. ¶ CIRO ¶ È forse quella ¶ Che mi
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Fermati! ascolta. Ella, Cambise e ognuno ¶ Crede fin ora
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ora al finto Ciro, e giova ¶ L'inganno lor
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partendo) ¶ MITR. ¶ Ah! senti. E quando ¶ Comincerai cotesti ¶ Impeti
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brami ¶ Tutto t'immergi, e a quel che déi
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questo ¶ Per la Media e per te? sai ch
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de' numi ¶ Devoto implora; e in avvenir, più saggio
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Padre mio, caro padre, è vero, è vero; ¶ Conosco
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caro padre, è vero, è vero; ¶ Conosco i troppo
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figlio tuo non sono: ¶ È troppo caro a questo
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io ¶ Tenero figlio ognor. ¶ E in faccia al mondo
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parte) ¶ SCENA SESTA ¶ MITRIDATE e poi CAMBISE in abito
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secondi. (Oh dèi! ¶ Non è nuovo quel volto agli
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non m'inganno: ¶ Egli è Cambise). (guardandolo attentamente) ¶ CAMB
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ch'io parta. ¶ MITR. ¶ È troppo ¶ Già presso. Fra
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SCENA SETTIMA ¶ ASTIAGE, MITRIDATE e CAMBISE celato. ¶ AST. (chiudendo
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l'arcano). ¶ AST. ¶ Chi è teco? (guardando sospettosamente intorno
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MITR. ¶ Alcun non v'è. (Tremo). ¶ AST. ¶ Ricerca ¶ Con
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rammento. ¶ Di cento doni e cento ¶ Io ti fui
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cui felice io sono, ¶ È, lo confesso, è di
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sopra alcun suo sogno, e gli fu da loro
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nome del nato infante), e divise Mandane dal consorte
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rilegando questo in Persia e ritenendo l'altra appresso
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pietà d'alcuno conservato e che fra gli Sciti
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a sé venire Arpago, e dimandollo di nuovo se
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tentar l'animo suo; e rispose di non avere
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della sua pietosa disubbidienza, e sicuro frattanto che, quando
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Arpago d'un figlio, e con sì barbare circostanze
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il dolor del castigo; e rassicurollo a segno che
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grandi contro del re e ad eccitare il principe
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lui, desiderio di rivederlo e risoluzione di riconoscerlo per
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lo stabilimento del giorno e del luogo, ad Arpago
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a perdere il regno e la vita; ma, difeso
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nipote, pieno di rimorso e di tenerezza, depone su
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lui il diadema reale, e lo conforta sul proprio
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persiano, consorte di Mandane ¶ e padre di Ciro, in
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per comodo d'Astiage e della sua corte. Da
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guardie reali. ¶ MANDANE seduta e ARPALICE ¶ MAND. ¶ Ma di
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MAND. ¶ Ma di': non è quel bosco (con impazienza
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Media il confine? ¶ ARPAL. ¶ È quello. ¶ MAND. ¶ Il loco
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Il loco ¶ Questo non è, dove alla dea triforme
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votive? ¶ ARPAL. ¶ Appunto. ¶ MAND. ¶ E scelto ¶ Questo dì, questo
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Del ritrovato Ciro? ¶ ARPAL. ¶ E ben, per questo ¶ Che
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MAND. ¶ Che voglio dirti? E dove ¶ Questo Ciro s
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tuo Ciro all'arrivo è l'ora istessa ¶ Del
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il sol non tramonti; e or nasce il sole
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nasce il sole. ¶ MAND. ¶ È ver; ma non dovrebbe
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io pavento... ¶ Arpalice... ¶ ARPAL. ¶ E di che, se Astiage
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Chiama, attende, sospira? ¶ MAND. ¶ E non potrebbe ¶ Finger così
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ARPAL. ¶ Finger! Che dici? E vuoi ¶ Che di tanti
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Scelga d'un sacrifizio, e far pretenda ¶ Del tradimento
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scherza, o Mandane. ¶ MAND. ¶ E pur, se fede ¶ Prestar
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corri.. ¶ Forse Ciro... ¶ ARPAL. ¶ È una ninfa. ¶ MAND. ¶ È
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È una ninfa. ¶ MAND. ¶ È ver. Che pena! ¶ ARPAL
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Tutto Ciro le sembra). E ben? ¶ MAND. ¶ Se fede
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Di sogni, o principessa: è di te indegna ¶ Sì
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Nasce il tuo Ciro, e a morte ¶ (O barbara
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A te di prole e di timori a lui
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credenza. ¶ MAND. ¶ Eh! non è sogno ¶ Che ormai l
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Ciro. Oggi l'attendo, ¶ E mi speri tranquilla? ¶ ARPAL
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madre; ¶ Perciò... Ma non è quello ¶ Arpago, il padre
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Arpago... ¶ SCENA SECONDA ¶ ARPAGO e dette ¶ ARP. ¶ Principessa, ¶ È
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e dette ¶ ARP. ¶ Principessa, ¶ È giunto il figlio tuo
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MAND. (s'alza) ¶ Dov'è? ¶ ARP. ¶ Non osa ¶ Passar
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re non vien. Questa è la legge. ¶ MAND. ¶ Andiamo
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al grande incontro. ¶ MAND. ¶ E il padre ¶ Quando verrà
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il genitor. Va, corri, ¶ E a me torna di
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i miei gli narra, e digli ¶ Ch'egli è
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bocche in mille luoghi; e tutti ¶ Voglion giurarti fé
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mio foco, ¶ Se troppo è per Alceo, per Ciro
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per Alceo, per Ciro è poco. ¶ CIRO ¶ Mal mi
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ma lei. La vita e il trono ¶ Arpago diemmi
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il trono ¶ Arpago diemmi; e, se ad offrirti entrambi
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s'accordi ¶ Il debito e l'amore, ¶ La ragione
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il desio, la mente e il core! ¶ ARPAL. ¶ Dunque
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amor, mi scuopro amante; e sposa ¶ Mi ritrovo d
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quest'alma ¶ Era presaga, e travedea nel volto ¶ Del
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sembiante, ¶ O più non è prudente, ¶ O amante ancor
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O amante ancor non è. (parte) ¶ SCENA ULTIMA ¶ Aspetto
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abbandono ¶ Lascia, o Ciro, e vieni al trono; ¶ Vieni
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rubelli! ah, spergiuri! ov'è la fede ¶ Dovuta al
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Voi custodite il passo; ¶ E tu ragion mi rendi
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io ti riduco. ¶ AST. ¶ E tanta fede? ¶ E tanto
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AST. ¶ E tanta fede? ¶ E tanto zelo? ¶ ARP. ¶ A
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AST. ¶ Ah, indegno! ¶ ARP. ¶ È questa ¶ La pena tua
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CAMB. ¶ La mia vendetta è questa. ¶ ARP. ¶ Cadi! (in
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pensa... ¶ CAMB. (a Mandane) ¶ È un barbaro. ¶ MAND. ¶ È
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È un barbaro. ¶ MAND. ¶ È mio padre. ¶ ARP. ¶ È
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È mio padre. ¶ ARP. ¶ È un tiranno. (a Ciro
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tiranno. (a Ciro) ¶ CIRO ¶ È il tuo re. ¶ CAMB
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del reo ¶ Il giudice è peggiore. Odiate in lui
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in lui ¶ Un parricidio, e l'imitate. Ei forse
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prima ¶ La maestà. Questo è l'amor? son questi
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attentato sì rio ¶ V'è bisogno di sangue, eccoti
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Arpago getta la spada, e tutti i congiurati le
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Generoso! i tuoi torti e l'odio mio? ¶ Ed
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amici ¶ Al favor corrispondi, ¶ E il mio rossor nelle
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abbandono ¶ Lascia, o Ciro, e vieni al trono; ¶ Vieni
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Mente immortal provvida cura ¶ È il natal degli eroi
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Un tratto ne rischiara; e veggon poi, ¶ Al favor
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Gli altri eventi confusi e i casi ignoti. ¶ Tal
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Segna l'occhio sagace; e poi, fidato ¶ Alla scorta
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spazi del ciel scorre e misura. ¶ Superbe età passate
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astro che lei rischiara è quel d'Elisa. ¶ Astro
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tuoi ¶ Lieta la terra e il mar. ¶ Ma di
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Mai non s'ecclissi, e mai ¶ Non giunga a