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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «E»

nautoretestoannoconcordanza
1
1922
più che possono, dentro e fuori, meccanici. E Nestore
2
1922
dentro e fuori, meccanici. E Nestore in quello stambugio
3
1922
cantina seguiva il secolo, e non tanto aggiustava un
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1922
angolo di provincia stringere e soffocare da questo macchinario
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1922
vasto, preciso, vicino, implacabile. E la guerra, mi parve
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1922
in onore gli eroi e i santi i quali
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1922
quali sconvolgono il mondo e lo riformano e lo
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1922
mondo e lo riformano e lo governano con la
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1922
intelligenza o dell’esempio. E Nestore, come ho detto
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1922
di partire per Udine. E, ahimè, era già automobilista
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1922
Il motore a scoppio è il re della guerra
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1922
chi avrà più motori. – E in testa sul berretto
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1922
in testa sul berretto e al braccio sulla manica
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1922
Ma quel che disse e fece durante la guerra
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1922
camicia di lana nera e una cravatta nera a
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1922
quando l’ebbi abbracciato e baciato. ¶ — Per andare dove
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1922
babbo: io sono socialista. ¶ E prese dal vasetto di
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1922
apparecchiata, un garofano rosso, e se lo mise all
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1922
sul seno una spilla e gli appuntò nel rovescio
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1922
d’un medico chirurgo. E mia moglie è la
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1922
chirurgo. E mia moglie è la figlia d’un
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1922
il salotto, il soprabito, e ormai la miseria dei
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1922
di medicina, s’intende) e, classico come era perfino
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1922
diletto questo nome annoso e sbadiglione, tutto sapienza e
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1922
e sbadiglione, tutto sapienza e prudenza, nome, egli affermava
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1922
laureata; professore, rettore, senatore. E devo ammettere che taluni
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1922
di questi signori professori e senatori non hanno, per
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1922
questo, autentico com’esso è e registrato all’anagrafe
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1922
autentico com’esso è e registrato all’anagrafe. Forse
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1922
Pilo il regnatore ¶ Nestore e saggio ragionando disse.... ¶ La
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1922
in giù, io ero, e sono, comodamente per la
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1922
opinioni politiche. Ogni italiano è in sè una Roma
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1922
contiene, cioè, un papa e un re e, avendo
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1922
papa e un re e, avendo sette colli e
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1922
e, avendo sette colli e palazzi moltissimi, ha ancóra
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1922
mettiamo, di repubblica borghese, e un altro, se occorrerà
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1922
presidente di repubblica sociale, e un altro per un
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1922
dittatore di repubblica comunista, e via dicendo. Per odiare
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1922
si dovrebbe non vederli e non udirli mai; se
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1922
sarebbe possibile. Non c’è ufficiale che non ricordi
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1922
saluti tra i nostri e i nemici: non tradimenti
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1922
ma solo nostra affabilità e prontezza ad intendere súbito
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1922
gli altri molto prima e molto meglio di quel
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1922
che capiscano sè stessi, e da questo gioco del
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1922
a quello svago umanissimo e poi si voltano ad
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1922
rifiuto d’accettare contradittorii e, peggio, patti e tregue
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1922
contradittorii e, peggio, patti e tregue coi loro avversarii
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1922
voce d’un avversario è, per un italiano, sempre
49
1922
psicologo, scriveva di psicologia e narrava d’essere in
50
1922
errori di sua moglie e, presosi di molta stima
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1922
la guarivo dell’anemia e della malattia di stomaco
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1922
che potei l’anemia e la dispepsia di sua
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1922
come infedele, degli alti e bassi, oso dire, che
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1922
figlio, tra esami ordinarii e di riparazione, estivi, autunnali
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1922
di riparazione, estivi, autunnali e primaverili, riuscì con quell
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1922
giro delle mie visite e il declinare del giorno
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1922
sempre in ritardo: io e tutta la città sapevamo
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1922
ritrovare il suo occhiello. E il marito improvvisamente dispotico
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1922
un poco la blusa. – E puntuale, poichè il pranzo
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1922
gocce di noce vomica, e gliele somministrava accigliato, come
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1922
gl’insegnanti di ginnasio e di liceo, così che
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1922
in farmacia Nestore, trafelato e raggiante: – Presto, papà. La
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1922
professore di matematica s’è slogato un braccio. Son
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1922
mentre era in classe e io gli ho promesso
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1922
difatti, rimisi a posto e ingessai religiosamente il braccio
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1922
il braccio della figlia. E Nestore passò anche in
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1922
che alla mia scienza e professione non soleva attribuire
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1922
povera donna, alle mogli e figlie di tre insegnanti
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1922
a quella meccanica pratica e spicciola che va dalla
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1922
assi, fusi, molle, sfere, e perdere ore e ore
71
1922
sfere, e perdere ore e ore a bilicarli e
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1922
e ore a bilicarli e congegnarli. Credevo che fosse
73
1922
in una stanzuccia oscura e ragnosa che sta a
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1922
alla porta della cantina e che puzza d’aceto
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1922
d’aceto, di vino e di mosto secondo le
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1922
ho mai capito niente, e non volevo offrire a
77
1922
mania per la meccanica e da questa onnipotenza di
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1922
si resta all’oscuro e senza un manovratore sul
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1922
del lume ad olio e della candela, del cavallo
80
1922
della candela, del cavallo e del mulo, ogni uomo
81
1922
sè. Nè il cervello è tanto libero dalle nostre
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1922
libero dalle nostre mani e piedi che la schiavitù
83
1922
di questi non leghi e mortifichi anche quello. Da
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1922
la nostra intelligenza s’è fatta meccanica, per forza
85
1922
fatta meccanica, per forza, e i poeti che si
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1922
della macchina a vapore e del motore a scoppio
87
1922
loro vita, mangiare, vestirsi e dormire, dipendevano da essi
88
1922
dormire, dipendevano da essi e non c’era scampo
89
1922
dei Gigli d’oro e dell’Aquila imperiale e
90
1922
e dell’Aquila imperiale e delle Somme Chiavi sfuggiva
91
1922
facilmente chi cercava pace e niente altro. La meccanica
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1922
le vesti, il cibo, e al più ti lascia
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1922
di dormire a digiuno. E come allora i cortigiani
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1922
d’imitare nelle vesti e nella favella, nei gesti
95
1922
nella favella, nei gesti e nei pensieri, nei gusti
96
1922
nei pensieri, nei gusti e negli amori il monarca
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1922
scoperti e se li è fissati bene nella memoria
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1922
trarne profitto, sembra felicissimo, e il suo potere, se
99
1922
si avvicina. Ma tant’è: l’occhio di mio
100
1922
cominciò presto a parlare e tardi a leggere. A
101
1922
di pepe, sveglio, svelto e instancabile, tutto muscoli come
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1922
della scuola per sei e sette ore del giorno
103
1922
rocca domina questa città, e di tirare da lassù
104
1922
d’assediato, per ore e ore, rinunciando anche a
105
1922
rinunciando anche a bere e a mangiare, sassate precise
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1922
sui tetti, comignoli, persiane e anche vetri delle abitazioni
107
1922
erano state ridotte tutte e due, durante quelle spedizioni
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1922
tutta occupata a spazzolarlo e a rammendarlo quando egli
109
1922
rocca. Con due soldi, e senza il pericolo di
110
1922
ma a Giacinta, massaja e madre impietosita, quei capperi
111
1922
un tesoro di bontà e d’economia. Nè all
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1922
in tasca venti lire, e gliele sequestrò. Tornò dopo
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1922
cortine di mura antiche e nuove, grige di pietra
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1922
di là dalla seconda e terza muraglia del reclusorio
115
1922
a un sasso, lettere e biglietti che erano destinate
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1922
erano destinate ai reclusi e che donne e uomini
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1922
reclusi e che donne e uomini appostati lontano gli
118
1922
precise indicazioni del luogo e dell’ora più opportuna
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1922
più opportuna pel lancio. E si faceva pagare un
120
1922
conosceva nemmeno di vista, e i biglietti che aveva
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1922
obiettai le quaranta lire e le alte tariffe da
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1922
prendeva. ¶ Nestore ascoltava tranquillo e distratto, con quello sguardo
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1922
di loro senza capirli. E io più m’angosciavo
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1922
vidi balenare tra occhi e bocca per la prima
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1922
fulminato tante altre volte, e: ¶ — I carabinieri e le
126
1922
volte, e: ¶ — I carabinieri e le sentinelle non vedono
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1922
del 1920) giudicato il Governo e lo Stato. Ed era
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1922
da postino agli amici e parenti degli ergastolani. Ma
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1922
s’era, diremo, guadagnate, e gli aveva posto in
130
1922
Conoscevo il bilancio domestico: e tacqui. ¶ Del resto quell
131
1922
polari: zero, due, tre, e non solo in condotta
132
1922
l’orgoglio di Nestore: – È possibile che un ragazzo
133
1922
Nestore non contrastava: taceva e studiava i compagni e
134
1922
e studiava i compagni e i professori invece dei
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1922
professori invece dei libri. E ne cercava le fessure
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1922
mano, poi un piede, e arrivare a cogliere i
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1922
otto perchè la madre è la sarta della moglie
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1922
della moglie del preside.... – E Giacinta, pronta a seguirlo
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1922
Cerca di sapere chi è il medico del preside
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1922
riferì che il preside e sua moglie erano senza
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1922
ero socio anche io e dove andavo, e vado
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1922
io e dove andavo, e vado, di sera a
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1922
Disperato, provai ad avvicinarlo; e prima dagli amici, poi
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1922
quelli della mia età e indifferenza; ma il preside
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1922
manicomio del sistema solare; e che mai si siano
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1922
si siano veduti Governi e popoli così alla deriva
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1922
popoli così alla deriva, e omicidii truffe e rapine
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1922
deriva, e omicidii truffe e rapine tanto frequenti e
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1922
e rapine tanto frequenti e feroci, e le più
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1922
tanto frequenti e feroci, e le più semplici verità
151
1922
semplici verità tanto misconosciute, e le parole tanto lontane
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1922
di prima della guerra? – E quando mi pongo questa
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1922
di due navi mercantili. E le navi sono da
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1922
aveva costruito quel cantiere e gli scafi, s’era
155
1922
la comunicazione col mare, e adesso il varo appare
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1922
il varo appare impossibile, e le navi restano lì
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1922
sui loro palchi, inutili e ridicole nel folto d
158
1922
d’una pineta. Così è stato delle nostre speranze
159
1922
con arte perfetta, unte e insaponate perchè scivolassero meglio
160
1922
umanità sarà ancóra tale e quale a questa che
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1922
io ti vengo narrando, e magari più stupida e
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1922
e magari più stupida e confusa, tu avrai un
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1922
di compassione per me e per la mia breve
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1922
la mia breve illusione, e soprattutto imparerai da queste
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1922
di farla più savia e ordinata, e t’adatterai
166
1922
più savia e ordinata, e t’adatterai, come io
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1922
a viverci in mezzo, e t’accontenterai di tenere
168
1922
visto che non c’è speranza di mettere in
169
1922
in ordine il mondo. ¶ E mi dovrai ringraziare, almeno
170
1922
per questo. ¶ II. ¶ NESTORE E LA MACCHINA. ¶ Quando noi
171
1922
fu assegnato all’artiglieria e perciò diventò automobilista. Il
172
1922
nesso tra il cannone e l’automobile sfugge alla
173
1922
alla mia intelligenza antiquata e borghese. Gli chiesi se
174
1922
trasportava grano, patate, tavole e pioli. ¶ Fin da ragazzo
175
1922
Fin da ragazzo egli è stato tanto sicuro di
176
1922
di sè, tanto sagace e pronto a mutare tutto
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1922
tutto a vantaggio suo, e per queste qualità che
178
1922
curarmene, avrei potuto correggerlo e mettergli in core un
179
1922
poco più di umanità, e poi perchè a seguirlo
180
1922
a seguirlo più assiduamente e attentamente avrei capito meglio
181
1922
da vicino, il sorgere e il formarsi della nuova
182
1922
il dì la città e il sobborgo, affidandomi pel
183
1922
distacco tra mio figlio e me, e d’altra
184
1922
mio figlio e me, e d’altra parte sempre
185
1922
verità dar troppa colpa. ¶ E poi il carattere e
186
1922
E poi il carattere e la condotta d’un
187
1922
educazione non può guarire; e ad obbligare, per esempio
188
1922
si fa infelice lui e chi l’ascolta. Come
189
1922
uno stonato non sente e non gode l’armonia
190
1922
così Nestore non aveva, e non ha, il minimo
191
1922
importano che i difetti. E quando li ha scoperti
192
1922
quando li ha scoperti e se li è fissati
193
1922
guance tonde e lisce e rosee che nell’anno
194
1922
con tanto di triregno e sante chiavi e la
195
1922
triregno e sante chiavi e la scritta della Somma
196
1922
segreto per cinquant’anni e il titolo: Fauna del
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1922
mustela foina”. Lettura cominciata e finita. Tutti eravamo balzati
198
1922
ira chiazzato di rosso e di bianco, s’era
199
1922
avrebbe potuto più vederci e leggere; noi, allegri e
200
1922
e leggere; noi, allegri e incuriositi, con le mani
201
1922
cari studii, aveva scelto e donato a ciascun personaggio
202
1922
il suo corrispondente morale e anche fisico tra gli
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1922
ai rappresentanti della legge e della scienza; ricopiato nitidamente
204
1922
ingegnere Laudisi, massone, repubblicano e allora consigliere di minoranza
205
1922
poco romperla coi “popolari” e dichiarava di non aver
206
1922
L’importante per me è che il ricordo di
207
1922
lettore fra mezzo secolo. ¶ E il resto qui non
208
1922
a disturbare i posteri e precisamente lui. ¶ Semplicissimo: perchè
209
1922
purtroppo soddisfare da vivo e che nessuno dei contemporanei
210
1922
più intelligenti, dotti, altolocati e potenti di me, potrà
211
1922
ha, veder soddisfatta. ¶ Caro e unico lettore che, te
212
1922
scoppiò la grande guerra, e più quando anche l
213
1922
anni ed anni, assistendo e curando gl’infermi più
214
1922
purghe, pillole, cartine, clisteri e salassi, a tanto scopo
215
1922
salassi, a tanto scopo. E adesso che capitava l
216
1922
costo! Si spenderanno miliardi e miliardi di lire, s
217
1922
di lire, s’ammazzeranno e si stroncheranno milioni e
218
1922
e si stroncheranno milioni e milioni d’uomini. Che
219
1922
alla fine gli uomini, e anche le donne, che
220
1922
sa, magari più sani e più belli? – Nell’inverno
221
1922
più belli? – Nell’inverno e nella primavera del 1915 noi
222
1922
guerra migliorasse anche me e mi levasse la tristezza
223
1922
mi levasse la tristezza e l’incomodo di tanti
224
1922
incomodo di tanti malanni e difetti.... – Il fatto si
225
1922
difetti.... – Il fatto si è che la fede nel
226
1922
tanto profonda, che, come è sempre avvenuto negl’inizii
227
1922
i poveri morti, tali e quali a prima, anzi
228
1922
avvenire d’un colpo. – E dopo la presa di
229
1922
presa di Gorizia: – Pazienza. È la novità della vittoria
230
1922
la novità della vittoria. – E dopo il rovescio di
231
1922
rovescio di Caporetto: – Pazienza. È la novità della sconfitta
232
1922
la novità della sconfitta. – E dopo Vittorio Veneto: – Pazienza
233
1922
dalla rivoluzione. – Mentre altri, e fra questi c’ero
234
1922
guerra, saranno diventati uomini e la governeranno. ¶ Forse non
235
1922
torto, ma sono vecchio e la pazienza d’aspettare
236
1922
pazienza d’aspettare non è la virtù della mia
237
1922
Anzi la verità si è che io comincio a
238
1922
a perderla questa pazienza e a stancarmi di questa
239
1922
un orologio. ¶ A occhio e croce, mi pare addirittura
240
1922
con la guerra peggiori e questa nostra povera terra
241
1922
moglie è tornata ed è tornato anche mio figlio
242
1922
le mie sconnesse memorie, e solo scrivendole dietro l
243
1922
mi sono sentito libero e quasi felice. Diciamo la
244
1922
ritrovare me stesso. Non è questo di me stesso
245
1922
gran ritrovamento, lo so; e la frase ha un
246
1922
poco adatta a me e al mio povero stato
247
1922
bisogno di molti restauri e dove tutto perciò m
248
1922
dove tutto perciò m’è molto fraterno, e solo
249
1922
m’è molto fraterno, e solo davanti a questa
250
1922
sapete. Ritrovare questo equilibrio è quel che io, esagerando
251
1922
Ho scritto “voi sapete”, e basta per capire che
252
1922
tra il tanto frastuono e la tanta agitazione di
253
1922
fra cinquant’anni. Non è difficile. È anzi molto
254
1922
anni. Non è difficile. È anzi molto più facile
255
1922
biblioteca, la sua polvere e il suo bibliotecario, monsignor
256
1922
suo bibliotecario, monsignor Manassei; e m’immagino senza fatica
257
1922
invasione delle donne che è, dicono, appena agl’inizii
258
1922
appena agl’inizii. Ma è certo che bella non
259
1922
sarà, fra tanta polvere e solitudine; e intelligente non
260
1922
tanta polvere e solitudine; e intelligente non sarà, non
261
1922
uomini dai loro titoli e le donne dai loro
262
1922
dai loro padri, mariti e magari diplomi: l’abitudine
263
1922
curiosa d’un uomo. E questo, per me che
264
1922
d’affidare questo manoscritto e questa speranza proprio alla
265
1922
vicende mie, dei miei e della mia cittaduzza, io
266
1922
di tutto, per divertire e consolare me stesso; e
267
1922
e consolare me stesso; e se avranno mai un
268
1922
sincerità, al mio capriccio, e magari alle mie distrazioni
269
1922
sono imbattuto a vivere e a scrivere. Prodigioso, dico
270
1922
prodigi sono sempre inattesi; e, per tornare alla politica
271
1922
patria, al suo portafoglio e al suo stomaco: ragione
272
1922
ragione per cui uomini e donne s’affollano nei
273
1922
s’affollano nei teatri e magari nei cinematografi, tanto
274
1922
ore uno spettacolo filato e quasi sensato, al confronto
275
1922
Insomma, queste mie confidenze e racconti o memorie assomiglieranno
276
1922
giornate di caccia: avanti e indietro, indietro e avanti
277
1922
avanti e indietro, indietro e avanti, per campi, maggesi
278
1922
alla posta tra mosche e sbadigli; contro un colpo
279
1922
contro un colpo giusto e fortunato, molte e molte
280
1922
giusto e fortunato, molte e molte cartucce sciupate “per
281
1922
obbligo che fosse aperto e pubblicato dopo cinquant’anni
282
1922
un notajo, noi medici, e due signore nipoti d
283
1922
scienza, era morto celibe. E strepitava Monsignore perchè l
284
1922
in tocco, toga, cordoni e commende. Le nipoti ed
285
1922
amaranto col fiocco verdone; e quel beato faccione rossiniano
286
1922
rossiniano, cogli occhietti neri e lustri e le due
287
1922
occhietti neri e lustri e le due guance tonde
288
1922
le due guance tonde e lisce e rosee che
289
1922
racconto. Ma all’editore è sembrato che questo fosse
290
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ragionevole, cioè più attraente e di moda. E la
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attraente e di moda. E la copertina è come
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moda. E la copertina è come il vestito d
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mio amico aveva ragione e se queste pagine non
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era un desiderio orgoglioso; e non ha voluto soddisfarlo
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Il mio amico, com’è suo costume, s’è
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è suo costume, s’è subito rassegnato, e m
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s’è subito rassegnato, e m’ha risposto: – Il
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Il desiderio di sopravvivere è un segno di modestia
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storici chiameranno pace, m’è venuta l’anno scorso
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del plebiscito dell’Umbria e anche il giorno, se
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mi sembrava più grande e più caro con quei
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riescono ad essere burberi, e quel petto quadrato sul
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ma certo meno vecchio e più leggero, con l
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quanto s’ingegnino padri e statistiche, non riesce ancóra
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ho detto, d’estate, e al caffè s’incontravano
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sul livello del mare) e anche per curare i
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poderuccio da queste parti e tra mietitura e vendemmia
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parti e tra mietitura e vendemmia vengono così a
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d’abbandonar loro fattori e mezzadri. C’era tra
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o giù di li e io già ne avevo
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m’ha sempre trattato e ancóra mi tratta con
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deferenza che mi lusinga e con un affetto che
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gli ricambio. Per fortuna è solido di salute e
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è solido di salute e non ha mai avuto
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se ammalandosi chiamerebbe me, e se chiamando me riuscirei
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benedica, a guarirlo súbito e ad accontentarlo. Insomma da
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danno alla nostra amicizia; e anche per questo sono
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non troppo, perchè egli è, come me, più spettatore
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più spettatore che attore, e in fondo questo stato
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gli prometteva più sorprese e novità di quelle che
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in questo la medicina e si mostrava al corrente
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obbedendola: dicevano gli antichi. E Claude Bernard si compiaceva
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che guarisco il malato: è la natura”. Aggiungeva: “Nelle
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Nelle scienze la fede è un errore, lo scetticismo
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un errore, lo scetticismo è un progresso”. Un altro
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fa ai suoi assistenti e studenti che nella sua
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Se vi diverte, continuate”. E se ne andò: non
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amico m’ascoltò attentamente e, poichè conosceva le mie
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una mano sul ginocchio e guardandomi in faccia: ¶ — Dottore
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la pace in provincia. – E m’aggiunse sottovoce: – I
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sigaro, guardando re Vittorio e cercando un’occupazione nuova
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a fare due passi, e poi venni a chiudermi
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giorno ricevo i clienti e dove, in mancanza spesso
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di ritrovare me stesso. E cominciai. E mi sentii
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me stesso. E cominciai. E mi sentii súbito felice
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le altre mia moglie è tornata ed è tornato
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Queste pagine di ricordi e di cronaca sono scritte
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un medico che m’è amico, anzi che mi
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centrale dove per anni e anni i miei solevano
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a villeggiare. Era ed è un uomo tranquillo, bonario
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un uomo tranquillo, bonario e servizievole, che invecchia sorridendo
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servizievole, che invecchia sorridendo e che dalla sua professione
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senza ira gli uomini e i loro casi e
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e i loro casi e capricci, e che tra
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loro casi e capricci, e che tra gli uomini
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un significato solenne, dogmatico e quasi papale che proprio
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potevano vivere in pace, e nella bufera di questa
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ritrova in guerra, egli è rimasto sereno, o almeno
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sereno, o almeno s’è mostrato sereno ed ottimista
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anche i più fiacchi e i più vecchi, qualità
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casalinga, maniere soavi, tolleranza e rassegnazione. Un momento di
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rovente nell’acqua diaccia. E se a creare un
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bastano. ¶ Spettatore di professione e ottimista, come ho detto
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ho detto, di natura, è anche, s’intende, scettico
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ode gridare per via e sui giornali. Osa anzi
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tutto lampi fulmini pioggia e pantano. E poichè ha
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fulmini pioggia e pantano. E poichè ha una sua
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una sua cultura classica e soda, e legge molto
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cultura classica e soda, e legge molto, ma più
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opinione, che lo scetticismo è stata la filosofia di
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le generazioni nane, saporite e anche velenose, venute su
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dopo i grandi uragani e diluvii. Pirrone aveva accompagnato
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Alessandro nelle sue conquiste e inventò lo scetticismo quando
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quando vide Alessandro morire e il suo impero sfasciarsi
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Dopo una gran guerra e milioni di morti e
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e milioni di morti e monti di rovine, cápita
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amata: la felicità, cioè, e la bontà e la
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cioè, e la bontà e la verità sembrano favole
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li ubriaca, li impazza, e li spinge a rifugiarsi
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a posto, si rassegnano e si consolano con lo
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lo scetticismo. Vedrà: questo è tempo, insieme, da santi
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tempo, insieme, da santi e da scettici. ¶ Ma non
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dottore perchè sono, come è giusto, anche contradittorie, nè
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a sanarne le contraddizioni e a rammendarne gli strappi
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un’idea lo nutra e lo conforti magari per
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per un giorno solo; e anche perchè molte delle
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molte delle sue idee e dei suoi capricci egli
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infatti un racconto filato e cucito, e perciò egli
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racconto filato e cucito, e perciò egli non voleva
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natale perchè fosse aperto e letto addirittura fra mezzo
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dello scartafaccio che, prega e riprega, egli mi mostrò
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tutto quello che non è stampato qui; ed io
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i nomi dei luoghi e delle persone, cominciando da
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il figlio di lui e le sue vicende sono
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sfornava solo di natale e di pasqua come una
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Lascia la pasta che è indigesta e prendi la
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pasta che è indigesta e prendi la marmellata, – le
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che anche la pasta è ben cotta, e crocchia
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pasta è ben cotta, e crocchia. ¶ Alle frutta, l
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fronte con le dita e gridandomi: – Non accenda, cavaliere
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con l’anello rosso e oro: – Prenda uno di
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abituato al mio toscano e non transigo, ma li
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prego. Li prenda tutti e due. Quel bravuomo li
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insieme a sigarette sopraffini; e per ognuno che ne
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parte della stessa specie e qualità per offrirlo a
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era alzato, ma Nestore e Filiberti gli facevano notare
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un quarto alle dieci e che alla Camera del
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braccio sulle spalle, affettuosamente, e rivolto a me dichiarò
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figliolo. Lo porteremo avanti. E del resto non ha
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la professione che s’è scelta ed esponendosi alle
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alle più rabbiose rappresaglie, è noto a tutti i
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i socialisti d’Italia, – e con la palma gli
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gli batteva sulle spalle e sulla testa: – L’ha
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leale, ardito. Bravo Nestore! , – e gli rotava la mano
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che Nestore ha lucidi e neri: – “Io non sono
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memoria, prima di tutto. E io mi vanto di
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da fare alla nazione; e chi più ne inventava
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l’Italia sul lenzuolo, e loro a tirare, e
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e loro a tirare, e l’Italia a saltare
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ora supina, ora bocconi; e loro a ridere, e
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e loro a ridere, e l’Italia a strillare
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sono tutti in ginocchio e domani il Governo rivoluzionario
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d’aneddoti, di campagna e di città, su tutti
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la risata finale, sua e degli uditori, facesse più
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gittato per le strade e pei campi. Quel capolega
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o da un erpete, e una donna gli aveva
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Approfittò di quella fortuna e restò, salvo il sonno
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portordini, anche di borghesi e di preti. I deputati
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gli guastava il latte. E quelli partirono ridendo, e
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E quelli partirono ridendo, e i ragazzi e le
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ridendo, e i ragazzi e le donne si davan
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si davan la mano e gli ballavano attorno. ¶ — Alla
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ragazza. Gliel’ho veduta e toccata anche io perchè
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toccata anche io perchè è pronto a levarsi la
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camicia ad ogni richiesta. E giura che se gli
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che erano le dieci e un quarto. Si avviò
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fosse dimenticato di qualcosa, e dalla tasca dei pantaloni
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grazioso, di smalto rosso e nero, un distintivo comunista
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comunista, con la falce e il martello. E ce
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falce e il martello. E ce ne donò uno
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mia fabbrica di medaglie e distintivi e portafortuna: tutti
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di medaglie e distintivi e portafortuna: tutti, si sa
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potevano offendere i compagni e il deputato. ¶ Quando vidi
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ormai tutto andava liscio e che anche al vino
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insinuare una domanda: ¶ — Com’è andata l’inchiesta, onorevole
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l’inchiesta, onorevole? ¶ Filiberti e gli altri compagni (ve
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tono, depose la forchetta, e alzando la palma della
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Ah, borghese, borghese, borghese, – e ridendo mi minacciava con
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che sarà. Lo sciopero è prima di tutto la
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alla società borghese; poi è un corso accelerato per
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rivoluzione; infine uno sciopero è utile quando si chiude
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loro ci si abituino. È chiaro? ¶ — Per me, no
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Per me, no. Ma è colpa mia, – e glielo
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Ma è colpa mia, – e glielo dichiarai così modestamente
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modestamente che egli rise, e col bicchiere in mano
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sorrisi esperti di Nestore e degli altri compagni, gentilmente
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che tra uno sciopero e un altro non vi
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non vi sia nesso e che, domandoli o sopportandoli
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che ha ottenuto. Non è vero. Vigiliamo noi. Guardi
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prima di tutto..» ¶ — Perchè è morto, – insinuò il Filiberti
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non gli badò: ¶ — ....perchè è stato un galantuomo, e
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è stato un galantuomo, e poi perchè è stato
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galantuomo, e poi perchè è stato un gran diplomatico
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stato un gran diplomatico, e noi dobbiamo imitarlo. Lui
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indipendenza del suo paese. E così facciamo noi per
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che, o nell’orario e nella costituzione delle commissioni
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sciopero assicurato. Non c’è santi, non ne escite
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Sì lo so, lei è un borghese più d
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che di fatto. Lei è un lavoratore, e per
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Lei è un lavoratore, e per di più, spero
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borghesi, tanto per intenderci. E ripeto: voi borghesi non
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si logora. Non c’è una ruota borghese e
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è una ruota borghese e una manovella proletaria, o
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o una ruota proletaria e una manovella borghese. ¶ — Ho
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tutti. Pregiudizii. La moneta è un’astrazione. Vivono in
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sotto zero? La moneta è una finzione come il
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che il punto massimo è cinque, e i migliori
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punto massimo è cinque, e i migliori alunni passeranno
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che ha un patrimonio, e non lo vuol vedere
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ma abolito il risparmio e ricondotta la moneta a
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attestare il lavoro fatto e per conteggiare gli scambii
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sì, che mi conosceva e temeva di vedermi esplodere
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esplodere in qualche: – Non è vero! – brusco ed imperativo
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qualcuno perfino s’alzò, e mia moglie lanciò un
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bruciassero le labbruzze vizze, e ad ogni sorso deponeva
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vi avesse trovato fiele e non moscato o trebbiano
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scuola con l’insegnare e col parlare, curva sulla
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Borghesi lerci, Governo ingrato. ¶ E fu tutt’un sospiro
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anche quella era malata e senza speranza. ¶ Per fortuna
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una crostata di mandorle e visciole che, prima della
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del tu. Posato, roseo e rotondo, cogli occhi chiari
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chiari, i baffi brizzolati, e i capelli tagliati a
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apostolo della rivoluzione rossa. E rideva sempre. S’era
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curve dei suoi fianchi, e m’aveva voluto accanto
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conosceva i nostri paesi e mi descriveva liricamente la
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nel fondo che luccicava e i monti Martani dorati
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dorati dagli ultimi raggi e le colline viola: – Gran
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Gran bel paese, perdio, e bella gente! Facce aperte
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acutissima lacerò l’aria, e io saltai in piedi
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afferrò per le braccia e mi ripose sul divano
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che tanto era magra e biliosa quanto Mastiotti era
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sì, conosceva questi paesi. È stata maestra a San
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che pure, povera donna, è “popolare”, siciliana e, s
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donna, è “popolare”, siciliana e, s’immagini, parente di
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per togliersi il cappellino e rassettarsi la tolettina gialla
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rassettarsi la tolettina gialla e marrone di raso e
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e marrone di raso e velo. Non le bastava
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velo. Non le bastava, e continuava a darsi dei
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centimetri da lei, spaventato, e la sua mano calava
500
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raddoppiato. In quelli arresti e pentimenti s’intuiva l