Federico De Roberto, I Viceré, 1894

ogni parola del padrone: «Eccellenza sì! Eccellenza sì!» E

del padrone: «Eccellenza sì! Eccellenza sì!» E il cocchiere

acchiappare le ultime raccomandazioni: «Eccellenza sì! Eccellenza sì!» ¶ «Baldassarre

ultime raccomandazioni: «Eccellenza sì! Eccellenza sì!» ¶ «Baldassarre!... Don Baldassarre

baciarono le mani, mormorando: ¶ «Eccellenza!... Ha sentito?...» ¶ La zitellona

vado alla badìa...» ¶ «Vostra Eccellenza farà un'opera santa

altri di andare?...» ¶ «No, Eccellenza...» rispose timidamente la principessa

con aria di mistero: ¶ «Eccellenza,» gli disse, «venga ad

Per far che cosa, Eccellenza?» ¶ «E sarai sempre minchione

fa scomparire ogni cosa!...» ¶ «Eccellenza!...» protestò il nipote, scandalizzato

Visite pel signor principe, Eccellenza...» e subito il maestro

e rispondeva al: "Benvenuta, Eccellenza!" dei servi, informandosi della

il nipote protestò: ¶ «Vostra Eccellenza non mi disturba, mi

prova di prestigio. ¶ «Vostra Eccellenza permette?» domandò il notaio

da quella furia, balbettò: ¶ «Eccellenza, veramente...» ¶ «Che veramente e

duca: ¶ «Ha udito Vostra Eccellenza?» gli diceva con riso

tanto meglio! Se Vostra Eccellenza non voleva maritarmi? Mi

Sì, va bene; Vostra Eccellenza ha ragione, parla per

a parte, protestò: ¶ «Vostra Eccellenza mi dica quel che

varrà centomila volte più!...» ¶ «Eccellenza no,» rispose Ferdinando; «come

ricuperata la voce, dichiarò: ¶ «Eccellenza, sa come dice il

è ben formata Vostra Eccellenza!... Sembra una palma!... E

disse alla signorina: «Vostra Eccellenza ha visto il signorino

parere della cameriera. «Vostra Eccellenza non s'è accorta

di lei. «Vede Vostra Eccellenza?» commentava la cameriera, udendo

le comunicava. «Vede Vostra Eccellenza quant'è buono? Vuol

Vuol bene a Vostra Eccellenza, non ai quattrini! Un

Perché non parla Vostra Eccellenza con Giacomo?» ¶ Il monaco

stesso l'operazione. ¶ «Vostra Eccellenza, che fa mai!...» Il

domandò il principino. ¶ «Niente, Eccellenza!» rispose il cuoco; e

dirmelo?» ¶ «Ma che cosa, Eccellenza, se parlano così, a

sentito, ha sentito Vostra Eccellenza, che ha fatto adesso

La zia di Vostra Eccellenza!» ¶ Annunziata dal maestro di

in piedi, cominciò: ¶ «Vostra Eccellenza mi scusi se la

accese un sigaro. ¶ «Vostra Eccellenza può vedere ogni giorno

bocca dallo stupore. ¶ «Vostra Eccellenza non crede? E chi

più sbalordito di Vostra Eccellenza. Vostra Eccellenza sa bene

di Vostra Eccellenza. Vostra Eccellenza sa bene che carattere

ho voluto informare Vostra Eccellenza, prima di tutto perché

dovere; secondariamente perché Vostra Eccellenza ne tenga parola a

vorrei anche pregare Vostra Eccellenza di avvisare gli altri

E non sa Vostra Eccellenza come sono, qui in

sospettosi, diffidenti? Crede Vostra Eccellenza che io non mi

ma come vuole Vostra Eccellenza che avessi voglia di

visse nostra madre? Vostra Eccellenza sa come fui trattato

gli altri, dica Vostra Eccellenza, sono forse savi? Che

parlato oggi con Vostra Eccellenza; sentiamo: che ha detto

Ma non vede Vostra Eccellenza come sono tutti d

in sicuro voialtri...» ¶ «Vostra Eccellenza stia tranquillo anche per

spese degli scavi. ¶ «Vostra Eccellenza scherza, o dice davvero

una cosa simile?» ¶ «Vostra Eccellenza non conosce Raimondo?» rispose

dirgli nulla? Provi Vostra Eccellenza a dissuaderlo...» ¶ «Io? Ah

San Nicola! Ma Vostra Eccellenza non l'avremo! Vostra

non l'avremo! Vostra Eccellenza è figliuolo unico, e

Marco gli propose: «Vostra Eccellenza perché non fa una

le sorelle di Vostra Eccellenza, si procederà alla divisione

hai lasciata fare?» ¶ «Vostra Eccellenza sa bene come siamo

per dirle, ansante: «Vostra Eccellenza stia di buon animo

gli davano del Vostra Eccellenza al pari di Garino

faccia!» Consalvo le rispondeva: «Eccellenza sì!» come al duca

dirlo al muro... Vostra Eccellenza sa come siamo fatti

quel bardassa, crede Vostra Eccellenza che le cose sarebbero

operaio vuole a Vostra Eccellenza... Ci sono tanti che

un signore come Vostra Eccellenza...» ¶ Allora, rivolto ai compagni

quello che ha; Vostra Eccellenza crede che io glielo

è approvato da Vostra Eccellenza!...» ¶ «Giulente non ti piace

saperlo amico di Vostra Eccellenza... Discretamente agiato, anche... Io

oggi sono mutati... Vostra Eccellenza si persuada pure che

cercartela?...» ¶ «Perché?... Perché?... Vostra Eccellenza non sa nulla, era

questa storia... E Vostra Eccellenza vedrà che cominceranno da

non pare a Vostra Eccellenza logico e giusto? Giacché

volta. Ne parli Vostra Eccellenza agli altri e li

moglie, rispose: ¶ «Se Vostra Eccellenza vuole così...» ¶ «Il conto

dei signori, dava dell'Eccellenza al padre e alla

pare la stessa cosa.» ¶ «Eccellenza sì,» egli dava già

egli dava già dell'Eccellenza al futuro zio; «ma

un primo guaio...» ¶ «Vostra Eccellenza ha da dirmi altro

dovrebbe averne nessuna...» ¶ «Vostra Eccellenza ha fatto benissimo,» rispose

il merito di Vostra Eccellenza per aver ricondotto la

Graziella. ¶ «Come sta Vostra Eccellenza? Ho saputo del suo

città?... Non vede Vostra Eccellenza che scena ridicola?...» ¶ «Pazienza

come la solennità richiedeva. ¶ «Eccellenza,» disse al duca, «ci

chiedono d'ossequiare Vostra Eccellenza.» ¶ Il deputato non ebbe

conosco,» disse; «se Vostra Eccellenza vuole, io gli potrei

verità, intorno a Sua Eccellenza il duca ci fossero

un sorriso, esclamò: «Vostra Eccellenza non se ne inquieti

Il credito di Vostra Eccellenza era privilegiato. Li faremo

mano: «Come sta Vostra Eccellenza?... Mio marito è andato

andato fuori... Se Vostra Eccellenza si ferma un poco

che son uomini!... Vostra Eccellenza che c'è dentro

del bisnonno di Vostra Eccellenza, fratello spurio di don

si divertirà anche Vostra Eccellenza!...» ¶ Ah, come aspettava di

città, si udì chiamare: ¶ «Eccellenza!... Eccellenza!...» Era fra' Carmelo

si udì chiamare: ¶ «Eccellenza!... Eccellenza!...» Era fra' Carmelo che

gli occhi sfavillanti. ¶ «Vostra Eccellenza si calmi...» balbettava Giulente

anche lei al Belvedere. «Eccellenza, qui non si può

per chiedere quattrini. «Niente, Eccellenza... manda ad avvertire l

manda ad avvertire l'Eccellenza Vostra... desidera sapere quando

tornerà in città Vostra Eccellenza...» Con lo stesso tono

è diversa,» rispose. «Vostra Eccellenza è padrona di pensare

una visita a Vostra Eccellenza,» spiegò Lucrezia per tutti

è tanto calda. Vostra Eccellenza sta bene? Sono due

lo zio di Vostra Eccellenza.» ¶ E don Blasco apparve

la mano, dandogli dell'«Eccellenza», quasi fosse già suo

dei suoi consigli, l'eccellenza della sua posizione, a

una cosa grave... Vostra Eccellenza sa bene quanto la

croce sul petto: ¶ «Vostra Eccellenza m'affligge crudelmente... Sa

fratello come rispetto Vostra Eccellenza!... Dica questo a Raimondo

già picchiava all'uscio. ¶ «Eccellenza! Eccellenza!... C'è qui

picchiava all'uscio. ¶ «Eccellenza! Eccellenza!... C'è qui suo

non dir nulla..» ¶ «Come, Eccellenza?... Se i suoi fratelli

da Torino?... Signor duca!... Eccellenza!...» E qui saluti ed

venire da Torino. «Vostra Eccellenza ne ha dunque comprata

gli disse il padrone. ¶ «Eccellenza,» rispose Baldassarre, «è andato

volte le cose. ¶ «Subito, Eccellenza.» ¶ Corso a prendere il

Cederne?... Come?... A Vostra Eccellenza?...» ¶ «Dico se puoi vendermi

di capitale, s'intende?... Eccellenza sì; posso scrivere subito

maggior sicurezza, se Vostra Eccellenza le vuole...» ¶ «Quando scriverai

venire per ventimila lire.» ¶ «Eccellenza sì; quanto vuole Vostra

sì; quanto vuole Vostra Eccellenza...» ¶ E appena solo, il

Baldassarre venne ad annunziare: ¶ «Eccellenza, c'è fra' Carmelo

di inquietudine quasi paurosa. ¶ «Eccellenza, me n'hanno cacciato

me n'hanno cacciato!... Eccellenza, me n'hanno cacciato

i frutti!» ¶ «Io?... Io, Eccellenza?... Sapevo molto, io, di

dato tutte le chiavi, Eccellenza: della chiesa, della sacrestia

tutti i consanguinei!» ¶ «Vostra Eccellenza s'inganna,» rispose il

gola, esclamò: ¶ «O Vostra Eccellenza non aveva vietato di

pallido, stravolto e tremante. ¶ «Eccellenza!... Eccellenza!... La padrona, la

stravolto e tremante. ¶ «Eccellenza!... Eccellenza!... La padrona, la signora

valore; ma il principe: ¶ «Eccellenza, non posso. Il confessore

vuol dire che Vostra Eccellenza abbia fatto male; ma

della Chiesa anche quelli?» ¶ «Eccellenza no,» rispose il principe

i titoli di Vostra Eccellenza!» ¶ «Dimmi che accetti, e

non dava tuttavia dell'Eccellenza, ma del semplice voi

idea; perciò vantava l'eccellenza del nuovo regime, i

disse un giorno: ¶ «Vostra Eccellenza perché non ne dice

col fiato ai denti: ¶ «Eccellenza, l'aspettano dal Cavaliere

parte del duca. ¶ «Sua Eccellenza l'aspetta subito a

quando s'udì salutare: ¶ «Eccellenza?... Vostra Eccellenza qui?» ¶ Era

udì salutare: ¶ «Eccellenza?... Vostra Eccellenza qui?» ¶ Era Pasqualino Riso

un tempo. ¶ «Tutti partiti, Eccellenza... La casa è vuota

Quando torneranno?» ¶ «Non sappiamo, Eccellenza; forse per le vendemmie

la madrigna? «Ma Vostra Eccellenza sa com'è fatto

al cocchiere. «Allora, Vostra Eccellenza permette?...» E accesa la

a luce meridiana l'eccellenza della sua proposta; don

è suo zio.» ¶ «Vostra Eccellenza scusi; ma quando ha

donna mormorò, guardandosi attorno: ¶ «Eccellenza, c'è guai!» ¶ «Che

pel marito, è vero, Eccellenza? Tutt'una cosa; quello

Un diavolo dell'Inferno, Eccellenza; e la padrona, che

la nipote di Vostra Eccellenza se la prende col

amor della patria, Vostra Eccellenza mi capisce!... Più invecchia

subito dopo soggiunse: ¶ «Vostra Eccellenza non ha visto l

storia vuole scrivere Vostra Eccellenza? Adesso sono in favore

Benedetto che ne usciva. ¶ «Eccellenza!... Come sta?... Ero venuto

qualche migliaio di lire?» ¶ «Eccellenza no... Gli affari pubblici

certo rispetto umano, dell'Eccellenza. Neppure lo metteva a

maestro di casa. «So Eccellenza sta bene e s

abbia parlato a So Eccellenza della Siggilia e dei

e in Pariggi. So Eccellenza ci ha baciato le

grande festa a So Eccellenza, e quando ci abbia

ci arrivedremo; e So Eccellenza mi ha contato So

sentire e rispondeva qualche Eccellenza sì o qualche Eccellenza

Eccellenza sì o qualche Eccellenza no di tanto in

gli facevano dare dell'Eccellenza dagli sconosciuti che gli

fianco, prodigava il Sua Eccellenza e il Voscenza paesano

su tutti. Deputato, ministro — Eccellenza! — presidente del Consiglio, Viceré

e confuso, Baldassarre rispose: ¶ «Eccellenza, sì...» ¶ «E chi t

udì dire a Vostra Eccellenza...» ¶ Alzato il braccio in

a intendere a Vostra Eccellenza?» Ma Lucrezia le andò

in una stanza remota. ¶ «Eccellenza, siamo rovinati! Ho frugato

è niente! Rovinata Vostra Eccellenza e rovinati noi! Dopo

bene?» ¶ «La casa sottosopra, Eccellenza; che appena successe la

nell'interesse di Vostra Eccellenza.. Ma potevo credere a

Sono rovinato! E Vostra Eccellenza pure... Io credevo che

disse: ¶ «C'è testamento, Eccellenza. La sant'anima, per

fianco, le disse: ¶ «Vostra Eccellenza mi lasci vedere.» Il

attaccata!» ¶ La Sigaraia intervenne: ¶ «Eccellenza, Sua Paternità scrisse il

domandò allora donna Ferdinanda. ¶ «Eccellenza...» ¶ «Io ne fui avvertito

dover dire la sua: ¶ «Eccellenza, allora Vostra Eccellenza crede

sua: ¶ «Eccellenza, allora Vostra Eccellenza crede...» ¶ «Voi state zitto

tutta la parentela. ¶ «Vostra Eccellenza è la padrona...» continuava

dargli la baronessina. ¶ «Benissimo, Eccellenza,» rispose il giovane. «C

me o di Vostra Eccellenza? Si tratta di me

i piedi, cotesto iettatore!» ¶ «Eccellenza,» rispose il principino allo

della loro fede, l'eccellenza del principio conservatore «da

mettendo da banda l'Eccellenza. «State fresco! Non vi

il matrimonio — giacché Sua Eccellenza non faceva nulla senza

gli davano del Vostra Eccellenza, come servi. Così, il

ha da esser Vostra Eccellenza: il paese lo vuole

alla madrigna: ¶ «Faccia Vostra Eccellenza. Per me sono tutte

figliuolo: «Come sta Vostra Eccellenza?» «Benissimo,» rispose, calcando un

entrò nella Sala Rossa. ¶ «Eccellenza...» ¶ C'era ancora il

di Baldassarre lo richiamò: ¶ «Eccellenza...» ¶ «E tu, che vuoi

E tu, che vuoi?» ¶ «Eccellenza,» disse il maestro di

Chiedo licenza a Vostra Eccellenza.» ¶ Il padrone lo guardò

Licenza? Perché?» ¶ «Per niente, Eccellenza. Sono stato quarant'anni

in casa di Vostra Eccellenza, ora me ne voglio

ne voglio andare. Vostra Eccellenza può tenermi per forza

In casa sua, Vostra Eccellenza comanda come le pare

mia sono padrone. Vostra Eccellenza può procurarsi un altro

In casa sua Vostra Eccellenza è padrone... fa come

dicevano sul muso: «Vostra Eccellenza può andarsene, che perde

e gli davano dell'Eccellenza come in tempo di

e lo spinsero fuori: «Eccellenza, con le brusche?... Questi

non son modi da Eccellenza pari vostra!...» Un giorno

il posto di Vostra Eccellenza!... Un cavaliere come Vostra

Un cavaliere come Vostra Eccellenza sedere con un portinaio

a un tratto l'Eccellenza: «Se ne vuole andare

considerare rispettosamente Benedetto, «Vostra Eccellenza non ha titoli accademici

telegramma diceva: «Fratello Vostra Eccellenza trovasi a letto con

la cameriera entrò esclamando: ¶ «Eccellenza, il telegramma!» ¶ Ella lesse

prenda moglie.» ¶ «Pensi Vostra Eccellenza a guarire!» esclamò Consalvo

Ma che teme Vostra Eccellenza?... Che la nostra razza

fretta ha mai Vostra Eccellenza... Neanche s'io fossi

Ai tempi di Vostra Eccellenza davano moglie ai ragazzi

pentirei se ascoltassi Vostra Eccellenza. Vorrei farla contenta, se

discendenza, sino alla fine...» ¶ «Eccellenza...» ¶ «Scrivete!... Lascio a mia

dicesse; poi rispose: ¶ «Vostra Eccellenza ha finito?... Sappia che

della nostra... Adesso Vostra Eccellenza permetta: la commissione m

duchessina!... Venga anche Vostra Eccellenza...» ma egli guardava la

quando udì una voce: ¶ «Eccellenza...» ¶ Era il portinaio che

gli chiedesse qualche ordine. ¶ «Eccellenza... venga qui...» mormorava l

giudicava un poco buffa. «Eccellenza!» esclamò a un tratto

al giovane. «Che disgrazia, Eccellenza!... Suo cugino il barone

Per avvertir prima Vostra Eccellenza... Bisogna mandare qualcuno...» ¶ Un

ad alta voce: «Vostra Eccellenza però non ignora che

alla Progressista, mentre Vostra Eccellenza...» ¶ «Pensi ancora alla destra

vi portava la mano. ¶ «Eccellenza,» vennero a domandarle, «è

fermò ad ascoltare. ¶ «Vostra Eccellenza mi perdoni,» rispondeva dolcemente

la tenda: ¶ «Padre Gentile, Eccellenza.» ¶ Entrò un prete alto

più, per democrazia, dell'Eccellenza, «la nostra società ha

spalle. ¶ «È contenta Vostra Eccellenza dei risultati?» gli domandò

contro il muro. ¶ «Vostra Eccellenza ha ragione... sanno ben

hanno detto che Vostra Eccellenza stava poco bene a

un favore insigne... Vostra Eccellenza crede a tutto ciò

umiltà, riprese: ¶ «Forse Vostra Eccellenza l'ha anche con

mi rimprovera nulla... Vostra Eccellenza non può dolersi che

sillaba di risposta. ¶ «Vostra Eccellenza giudica obbrobriosa l'età

siede in Parlamento." Vostra Eccellenza sa che io non

comprano. Ma sa Vostra Eccellenza che cosa narra Svetonio

cresciuti?... In politica, Vostra Eccellenza ha serbato fede ai

a ottant'anni Vostra Eccellenza riconoscerebbe dunque come legittimi

teatrale. ¶ «Si rammenta Vostra Eccellenza le letture del Mugnòs

colpa loro! E Vostra Eccellenza li giudica degeneri! Scusi

invidiabile età di Vostra Eccellenza!... Al morale, essi sono

dilaniano continuamente. Ma Vostra Eccellenza pensi al passato! Si

condannare a morte... Vostra Eccellenza vede che sotto qualche

farei veramente divertire Vostra Eccellenza, scrivendole tutta la cronaca

degli antichi autori: Vostra Eccellenza riconoscerebbe subito che il