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Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

concordanze di «Ei»

nautoretestoannoconcordanza
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ben costrutti orecchi, ¶ S'ei te mirasse allor, certo
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e se mai ¶ Pallidetto ei si scorga, è pronto
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copia vi manca, ¶ Ond'ei l'asconda in sul
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a gli occhi altrui. ¶ Ei ti lusingherà forse con
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tuo pari in faccia? ¶ Ei fia che venda se
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Mise l'oste feroce. Ei nondimeno ¶ Fuligginoso il volto
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d'Argivi allor ch'ei chiese ¶ Tanto tesoro, e
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Licei ¶ La gioventù pellegrinando ei trasse ¶ A gli oracoli
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suoi ¶ Nonagenarj udì, com'ei spargesse ¶ Su la plebe
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Lungo la veste. Ridi? Ei novi aperse ¶ Studj a
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Studj a la patria; ei di perenne aita ¶ I
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Folle! A cui parlo? ¶ Ei già più non m
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Ah te meschin s'ei perde ¶ Un sol per
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lor celie; o, s'ei si cruccia alquanto, ¶ Del
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o Signore. E s'ei del vulgo a paro
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dall'arcato ciglio ¶ Intorno ei volge imperioso il guardo
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che d'alto sorridendo ei spregia. ¶ Or comanda o
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riso ancor non conosciuto. Ei move ¶ E l'aura
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l'aere che scendendo ei varca. ¶ Al fin sul
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cagione a meritar ch'ei tolga ¶ Tanta licenza. Un
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non cedette allor ch'ei scese ¶ Il Campidoglio ad
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alta forcina in tanto ei volge ¶ Di gradite vivande
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lacera e mangia; ¶ Ed ei pago di sè, superbamente
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si desta! ¶ Vedi quanto ei s'affanna; e il
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mostri ondoso abisso? ¶ Qualora ei viene al desco altrui
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fato aimè stringea. ¶ Tal ei parla o signor: ma
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Zelo d'arcani ufici. Ei nudo andonne ¶ De le
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degno i Lari suoi? ¶ Ei però col compagno ammessi
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Il dolente marito: ed ei dall'alto ¶ La lamentabil
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L'ascriveste de' vati. Ei de la mensa ¶ Fece
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lice sperare? Al tempio ei viene ¶ Del nume accorto
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Il supplicato dio, cotanto ei vola ¶ Velocissimamente a la
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riempie ¶ Con doppio segno! Ei trionfante allora ¶ Da la
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il frastono il rovinio: ¶ Ei più regger non puote
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opra ingegnosa. Io voglio, ei disse, ¶ Dono a le
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bevande ozio e novelle. ¶ Ei v'andò mattutin, partinne
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Carte mescan la pugna. Ei sul mattino ¶ Le stupide
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a le canute dame. ¶ Ei, già tolte le mense
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le belle declinanti insegna. ¶ Ei la notte raccoglie a
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Ausonia tutta ¶ È noto ei pure. Il Càlabro di
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commetton la cura: ed ei sen vola ¶ D'una
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più passi l'accompagna ei stesso ¶ Fuor de le
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indìce ¶ Fiera altrove frequente! Ei l'abbandona; ¶ E per
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lei beata poi quand'ei sen torna ¶ Sparso di
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ognaltro il palafren, ch'ei sale, ¶ O il poeta
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il cantor, che lieti ei rende ¶ De le sue