Ignazio Silone, Severina, 1981

le presentazioni. ¶ «Questi sono Elena e Lamberto» disse. «Per

sono ragazzi molto seri.» ¶ Elena era una ragazzina magra

compagni» disse. «Hai sentito, Elena? Non è un delitto

professore di matematica» raccontò Elena. «Egli si definisce un

viene anche lei?» propose Elena. ¶ «Una piccolo-borghese disoccupata

alla fidanzata, disse: «Piano, Elena. È giusto che la

piacere» rispose Severina sorridendo. ¶ «Elena, mettiti d’accordo per

d’origine dei manifestanti. ¶ Elena venne puntualmente a prenderla

di ritardo. Severina ed Elena camminavano nelle prime file

ne fu impressionata ma Elena le spiegò che avevano

conto con sgomento che Elena non era più con

guardò tutta la piazza. Elena era così piccola di

quell’istante Severina riconobbe Elena dalla sua capigliatura rossa

cordone e a raggiungere Elena. Le afferrò il braccio

di perdere la conoscenza. Elena le fece scudo col

cordone.» ¶ «Ci stava!» gridò Elena. «Venne in qua per

davanti alle labbra. Ad Elena disse: «Non è morta

ambulanza, Lamberto ricordò ad Elena: «Bisogna avvertire suo padre

poi ti raggiungo» rispose Elena, correndo attraverso la piazza

In una saletta Lamberto, Elena e Remo aspettavano silenziosi

adunanze e voleva salvare Elena da un rischio che

passare le ore. ¶ Lamberto, Elena e Remo uscirono da

bussando piano alla porta. Elena e Remo sbucarono da

don Fulgenzio, donna Teodolinda, Elena e Remo oltre al