Matilde Serao, Cristina, 1908
concordanze di «Ella»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1908 | sibilo breve e dolce. Ella levò il capo, ma | ||
2 | 1908 | attraversò quel silenzio meridiano; ella si rialzò vivamente, fece | ||
3 | 1908 | bianca. ¶ — Chi sarà? — pensava ella, aguzzando gli occhi. ¶ Infine | ||
4 | 1908 | da pezzi di mattone. Ella, prima di rientrare, assoggettò | ||
5 | 1908 | la mezza sigaretta — disse ella, raddolcita. ¶ — Ecco qua. ¶ Cristina | ||
6 | 1908 | corredo di Carluccio ed ella doveva tagliarle e impuntirle | ||
7 | 1908 | appena andata a letto, ella si addormentò immediatamente, come | ||
8 | 1908 | vedendola, si scappellò profondamente; ella rispose appena, indispettita, sapendo | ||
9 | 1908 | intendi di fare? ¶ — Amarla. ¶ — Ella ti corrisponde? ¶ — Non so | ||
10 | 1908 | e a passeggiare. Appena ella usciva a prendere una | ||
11 | 1908 | tragica di amante disprezzato. Ella chinava gli occhi, non | ||
12 | 1908 | imbarazzata, col viso infiammato. Ella gli aveva fatto dire | ||
13 | 1908 | rimproverò di conservarle, ed ella le bruciò. Una parte | ||
14 | 1908 | quei periodi di collera, ella chiudeva i cristalli sul | ||
15 | 1908 | suo umore s'inaspriva, ella maltrattava Carluccio e le | ||
16 | 1908 | dicevano oramai tutti quanti. ¶ Ella credette essersene liberata, quando | ||
17 | 1908 | pianto scrivendo. Questa lettera ella la trovò nel panierino | ||
18 | 1908 | da donna Rosalia Cannavale: ella mandò dieci lire al | ||
19 | 1908 | cento lire al mese, ella digiunava spesso. Nel mese | ||
20 | 1908 | rimasero soli, nella penombra. Ella stringeva ancora fra le | ||
21 | 1908 | potreste avere la carrozza. ¶ Ella non disse nulla. Ascoltava | ||
22 | 1908 | quello di casa sua. Ella odiava gli imbrogli, i | ||
23 | 1908 | come la sua persona. Ella aveva bisogno di pranzare | ||
24 | 1908 | amiche ogni quindici giorni: ella scriveva ogni settimana a | ||
25 | 1908 | nella strombatura del balcone, ella lavorando sempre all'uncinetto | ||
26 | 1908 | una certa dolcezza: ma ella era senza imbarazzo. S | ||
27 | 1908 | più a Santa Maria. Ella trasalì, tremò, vedendo nel | ||
28 | 1908 | grasso, più scialbo, ma ella lo aveva riconosciuto subito | ||
29 | 1908 | bene. ¶ — Vado, buonanotte — disse ella docilmente. ¶ Non potette dormire | ||
30 | 1908 | amo più che mai". ¶ Ella non rispose nulla. Ma | ||
31 | 1908 | i cristalli rimasero chiusi, ella non udì parlare di | ||
32 | 1908 | Signorino bello... signorino bello... ¶ Ella fece per aprire la | ||
33 | 1908 | rivolse su Cristina, quando ella apparve. ¶ — Signorino bello... signorino | ||
34 | 1908 | e gridavano le femmine. ¶ Ella traballò, si sorresse alla | ||
35 | 1908 | Sempre lo stesso — rispose ella, con un soffio di | ||
36 | 1908 | parlasse a se stesso. ¶ Ella non parlò. ¶ — Ritornerò questa | ||
37 | 1908 | in punta di piedi, ella rimase di nuovo sola | ||
38 | 1908 | intensità di vita profonda. Ella chinava i suoi occhi | ||
39 | 1908 | padre, a chiedere notizie; ella aveva risposto con qualche | ||
40 | 1908 | diffuse per la persona: ella arse della stessa febbre | ||
41 | 1908 | infermo la trattennero, debolmente; ella non osò più muoversi | ||
42 | 1908 | senza voltare la testa, ella sentiva che il braccio | ||
43 | 1908 | morire: dategli questo conforto. ¶ Ella tacque: non lo aveva | ||
44 | 1908 | di speranze, di desideri, ella lo abbandonò non si | ||
45 | 1908 | turbano, che tentano. Così ella era stata una fanciulla | ||
46 | 1908 | e senza soavità. Così ella era stata una fanciulla | ||
47 | 1908 | per due minuti soltanto, ella vide un uomo che | ||
48 | 1908 | di spirito e quanto ella aveva calpestato, adorò. Tutte | ||
49 | 1908 | ora rialzandosi nella collera, ella disse come si era | ||
50 | 1908 | lassezza. Ma nella figura ella rimaneva tragica e disperata | ||
51 | 1908 | quello che egli diceva, ella sentiva ondeggiare nel suo |